ASCENSIONE DEL PROFETA AL CIELO

 

ASCENSIONE DI ELIA AL CIELO E L’EREDITÀ PROFETICA DI ELISEO

2 Re 2,1-14. Elia, Eliseo e la trasmissione profetica

Ascensione di Gesù al cielo e missione degli Apostoli – e della chiesa nel mondo

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Il brano di 2 Re 2,1-14 narra la drammatica ascesa al cielo di Elia e la successione di Eliseo come suo profeta. Questo passaggio ricco di simbolismo offre spunti preziosi per comprendere la relazione maestro-discepolo nell'Antico Testamento, la trasmissione dell'esperienza e dello spirito profetico, e il significato dei segni miracolosi menzionati.

 Collocazione storica e geografica di 2 Re 2,1-14

Inquadramento storico

Gli eventi narrati in 2 Re 2,1-14 si collocano nel IX secolo a.C., durante il regno di Ioram re d'Israele (852-841 a.C.). Si tratta di un periodo di grande incertezza politica e religiosa per il regno settentrionale d'Israele, caratterizzato da idolatria e allontanamento da Dio. In questo contesto, il profeta Elia emerge come figura di spicco, lottando per riportare il popolo alla fede nel Dio unico e annunciando il giudizio divino.

 

Localizzazione

La narrazione si svolge in diverse località del regno d'Israele:

·         Gilgal: La storia inizia a Gilgal, un luogo situato nella pianura del Giordano, anticamente associato al rinnovamento del patto tra Dio e il popolo d'Israele dopo l'esodo dall'Egitto (Giosuè 4,19-24).

·         Gerico: Elia ed Eliseo si recano poi a Gerico, città situata nella Valle del Giordano, nota per le sue mura e per le sue sorgenti d'acqua.

·         Fiume Giordano: I due profeti attraversano miracolosamente il fiume Giordano, dividendo le sue acque con il mantello di Elia. Il Giordano rappresentava un confine simbolico tra la terra promessa e il deserto, e il suo attraversamento da parte di Elia ed Eliseo può essere visto come un segno del potere di Dio e della continuità della tradizione profetica.

·         Monte Carmelo: La narrazione culmina sul Monte Carmelo, un promontorio che si affaccia sul Mar Mediterraneo, dove Elia aveva già sfidato i profeti di Baal in una prova di potenza divina (1 Re 18). È proprio sul Monte Carmelo che Elia viene assunto in cielo in un carro di fuoco.

 

Importanza geografica

La scelta di queste località non è casuale, ma riveste un significato simbolico e religioso. Gilgal rappresenta la fedeltà al patto con Dio, Gerico la caduta e la necessità di redenzione, il Giordano il passaggio verso una nuova vita, e il Monte Carmelo la vittoria di Dio sull'idolatria.

La collocazione geografica degli eventi sottolinea quindi il contesto storico e religioso in cui si svolge la narrazione, e contribuisce a trasmettere i suoi messaggi chiave sul rapporto tra Dio e il suo popolo, sulla potenza della fede e sulla continuità della tradizione profetica. 

Temi principali

  1. Relazione Elia-Eliseo: Il legame tra Elia ed Eliseo è caratterizzato da profonda devozione e lealtà. Eliseo insiste nel seguire il suo maestro in ogni luogo, dimostrando un desiderio ardente di apprendere e assorbire la sua saggezza profetica. Elia, a sua volta, riconosce in Eliseo un degno successore e lo prepara al compito che lo attende.
  2. Trasmissione profetica: La scena del mantello di Elia che cade su Eliseo simboleggia la trasmissione dell'autorità e dello spirito profetico da maestro a discepolo. Eliseo riceve una "doppia porzione" dello spirito di Elia, indicando una maggiore unzione profetica e la capacità di compiere miracoli ancora più grandi.
  3. Segni miracolosi: Il testo è ricco di segni miracolosi che sottolineano la potenza di Dio e la sua azione nella vita dei profeti. La divisione delle acque del Giordano con il mantello di Elia richiama il miracolo di Mosè al Mar Rosso, mostrando la continuità della tradizione profetica e la potenza di Dio nel guidare il suo popolo. Il carro di fuoco e i cavalli di fuoco che portano Elia in cielo rappresentano un'ascensione miracolosa, simile a quella di Enoch, e sottolineano lo status speciale di Elia come profeta unto da Dio. 

Sei messaggi chiave per i lettori

  1. Fedeltà e obbedienza: Il rapporto tra Elia ed Eliseo insegna l'importanza della fedeltà e dell'obbedienza al maestro spirituale. Eliseo segue Elia con perseveranza, dimostrando la sua disponibilità ad apprendere e ad assumere la responsabilità del ministero profetico.
  2. Discernimento vocazionale: La chiamata di Eliseo a succedere a Elia evidenzia l'importanza di discernere la propria vocazione e di rispondere con prontezza e obbedienza. Eliseo riconosce la chiamata di Dio e si dedica completamente al suo servizio.
  3. Trasmissione della tradizione: La trasmissione del mantello di Elia a Eliseo simboleggia la continuità della tradizione profetica e la responsabilità di preservare e trasmettere la Parola di Dio alle generazioni successive.
  4. Dipendenza da Dio: I miracoli compiuti da Elia ed Eliseo sottolineano la loro totale dipendenza da Dio e dalla sua potenza. Essi agiscono come strumenti nelle sue mani per portare a compimento i suoi piani di salvezza.
  5. Fede e perseveranza: La fede di Eliseo nel seguire Elia e la sua perseveranza nel rimanere al suo fianco nonostante le difficoltà insegnano l'importanza di avere fede in Dio e di perseverare nelle sfide della vita.
  6. Preparazione al futuro: La preparazione di Eliseo da parte di Elia offre un modello per la formazione e la mentorship di futuri leader spirituali. Elia investe tempo ed energie nell'istruire Eliseo e nel prepararlo al compito che lo attende.  

Conclusione

Il brano di 2 Re 2,1-14 offre una ricca riflessione sulla relazione tra maestro e discepolo, sulla trasmissione dell'esperienza e dello spirito profetico, e sul significato dei segni miracolosi. I sei messaggi chiave estratti dal testo offrono spunti preziosi per la crescita spirituale e la vita di fede dei lettori della Torah e degli Scritti.

[Gemini]

 


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