venerdì 19 gennaio 2018

 

Parenti di Cristo non sono i poveri ma i cristiani

ἀδελφός - ἀδελφή
FRATELLI E SORELLE DI GESÙ
SONO (SOLO) I CRISTIANI?
ἀδελφός
in
ἑνὶ τούτων τῶν ἀδελφῶν μου τῶν ἐλαχίστων
“E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me”.” (Matteo 25,40)


PARALLELI DI ἀδελφός - ἀδελφή IN MATTEO
1. ἀδελφός
ricorre 39 volte in 31 versetti (Mt 1,2.11; 4,18.21; 5,22-24.47; 7,3-5; 10,2.21; 12,46-50 (“Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».”); 13,55; 14,3; 17,1; 18,15.21.35; 19,29 (“Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.”); 20,24; 22,24-25; 23,8; 25,40; 28,10)

la prima volta in
Mt 1:2 “Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi FRATELLI”

l’ultima volta in
Mt 28,10 “Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei FRATELLI che vadano in Galilea: là mi vedranno».”

Nei seguenti versetti il termine è ripetuto (2 volte)
Mt 4,18.21; 5,22 “Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.”; 10,2.21 (“Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno.”); 18,15 (“Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello;”); 22,24-25

2. ἀδελφή
mentre il femminile ἀδελφή è solo in Mt 12,50; 13,56 (“E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?».”); 19,29

ENGLISH DICTIONARY – FORMS AND MEANING OF ἀδελφός - ἀδελφή
1. ὁ ἀδελφός, -οῦ
FORMS
ἀδελφῷ 7, ndmsc, DOVE…
ἀδελφοί 5, nnmpc
ἀδελφὸς 5, nnmsc
ἀδελφὸν 4, namsc
ἀδελφοὺς 4, nampc
ἀδελφός 3, nnmsc
ἀδελφοῦ 3, ngmsc
ἀδελφοὶ 2, nnmpc
ἀδελφούς 2, nampc
ἀδελφῶν 2, ngmpc
ἀδελφοῖς 1, ndmpc
ἀδελφόν 1, namsc

MEANING
(from ἆ copulative and δελφύς, from the same womb; cf. ἀγάστωρ) (from Homer down);  1. a brother (whether born of the same two parents, or only of the same father or the same mother):  Matt. 1:2; 4:18, and often.  That `the brethren of Jesus,' Matt. 12:46,47 (but WH only in marginal reading); 13:55f; Mark 6:3 (in the last two passages also sisters); Luke 8:19f; John 2:12; 7:3; Acts 1:14; Gal. 1:19; 1 Cor. 9:5, are neither sons of Joseph by a wife married before Mary (which is the account in the Apocryphal Gospels (cf. Thilo, Cod.  Apocr.  N. T. i. 362f)), nor cousins, the children of Alphaeus or Cleophas (i. e. Clopas) and Mary a sister of the mother of Jesus (the current opinion among the doctors of the church since Jerome and Augustine (cf. Lightfoot's Commentary on Galatians, diss. ii.((, according to that use of language by which ἀδελφός like the Hebrew אָח denotes any blood-relation or kinsman (Gen. 14:16; 1 Sam. 20:29; 2 Kings 10:13; 1 Chr. 23:2, etc.), but own brothers, born after Jesus, is clear principally from Matt. 1:25 (only in R G); Luke 2:7 -- where, had Mary borne no other children after Jesus, instead of υἱόν πρωτότοκον, the expression υἱόν μονογενῆ would have been used, as well as from Acts 1:14, cf. John 7:5, where the Lord's brethren are distinguished from the apostles.  See further on this point under Ἰάκωβος, 3. (Cf. B. D. under the word Brother; Andrews, Life of our Lord, pp. 104-116; Bib.  Sacr. for 1864, pp. 855-869; for 1869, pp. 745-758; Laurent, N. T. Studien, pp. 153-193; McClellan, note on Matt. 13:55.)  2. according to a Hebrew use of ) אָח Exo. 2:11; 4:18, etc.(, hardly to be met with in secular authors, having the same national ancestor, belonging to the same people, countryman; so the Jews (as the σπέρμα Ἀβραάμ, υἱοί Ἰσραήλ, cf. Acts 13:26; (in Deut. 15:3 opposed to ὁ ἀλλότριος, cf. Acts 17:15; 15:12; Philo de septen. sec. 9 at the beginning)) are called ἀδελφοί:  Matt. 5:47; Acts 3:22 (Deut. 18:15); 7:23; 22:5; 28:15,21; Rom. 9:3; in address, Acts 2:29; 3:17; 23:1; Heb. 7:5.  3. just as in Lev. 19:17 the word אָח is used interchangeably with רֵַעַ but, as Lev. 19:16,18 show, in speaking of Israelites(, so in the sayings of Christ, Matt. 5:22,24; 7:3ff, ἀδελφός is used for ὁ πλησίον to denote (as appears from Luke 10:29ff) any fellow-man -- as having one and the same father with others, viz.  God (Heb. 2:11), and as descended from the same first ancestor (Acts 17:26); cf. Epictetus diss. 1, 13, 3.  4. a fellow-believer, united to another by the bond of affection; so most frequently of Christians, constituting as it were but a single family: Matt. 23:8; John 21:23; Acts 6:3 (Lachmann omits); 9:30; 11:1; Gal. 1:2; 1 Cor. 5:11; Phil. 1:14, etc.; in courteous address, Rom. 1:13; 7:1; 1 Cor. 1:10; 1 John 2:7 Rec., and often elsewhere; yet in the phraseology of John it has reference to the new life unto which men are begotten again by the efficiency of a common father, even God:  1 John 2:9ff; 3:10, 14; etc., cf. 1 John 5:1.  5. an associate in employment or office:  1 Cor. 1:1; 2 Cor. 1:1; 2:13(12); Eph. 6:21; Col. 1:1.  6. brethren of Christ is used of, a. his brothers by blood; see 1 above. b. all men:  Matt. 25:40 (Lachmann brackets); Heb. 2:11f (others refer these examples to d.) c. apostles:  Matt. 28:10; John 20:17. d. Christians, as those who are destined to be exalted to the same heavenly δόξα (which see, III. 4 b.) which he enjoys:  Rom. 8:29. (Thayer)

2. ἀδελφή
ἀδελφή, -ῆς, (see ἀδελφός)

FORMS
αἱ ἀδελφαὶ, noun nominative feminine plural common – cfr. Gb 42,11; Mt 13,56; Mc 3,32; 6,3; Gv 11,3
τὰς ἀδελφὰς, noun accusative feminine plural common – cfr. Gb 1,4; Mt 19,29; Mc 10,29-30; Lc 14,26; 1 Tm 5,2
ἡ ἀδελφη, noun nominative feminine singular common – cfr. Gen 4,22; 12,13; 24,60; 36,22; 46,17; Es 2,4.7; 15,20; Gdc (A) 15,2; Gdc 15,2; 2 Sam 13,1; 1 Re 11,20; 2 Re 11,2; 1 Cr 2,16; 3,9.19; 7,18.30; 2 Cr 22,11; Tb (S) 6,19; Ct 8,8; Ez 16,45-46; 23,4.11; Mt 12,50; Mc 3,35; Lc 10,39; Gv 11,39; 19,25; 1 Cor 7,15; Gc 2,15

MEANING
(from Aeschylus down), sister;  1. a full, own sister (i. e. by birth): Matt. 19:29; Luke 10:39f; John 11:1,3,5; 19:25; Rom. 16:15, etc.; respecting the sisters of Christ, mentioned in Matt. 13:56; Mark 6:3, see ἀδελφός, 1.  2. one connected by the tie of the Christian religion: 1 Cor. 7:15; 9:5; Philemon 1:2 L T Tr WH; James 2:15; with a subjective genitive, a Christian woman especially dear to one, Rom. 16:1. (Thayer)


PARALLELI A PAROLE PRESENTI IN MATTEO 25,40
re-fratelli
Dt 17:15 dovrai costituire sopra di te come re colui che il Signore, tuo Dio, avrà scelto. Costituirai sopra di te come re uno dei tuoi fratelli; non potrai costituire su di te uno straniero che non sia tuo fratello.
1 Pt 2:17 Onorate tutti, amate i vostri fratelli, temete Dio, onorate il re.

tutto quello che… fatto
Mt 25,45 (“Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me”.”) ; Mc 6,30 (“Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato.”); Lc 9,10; 17,10; Gv 4,29.39.45; 15,15 (“Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi.”); At 14,27

questi… piccoli
Mt 10,42 (“Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».”); 18,6.10.14 (“Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda.”); Mc 9,42 (“Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.”); Lc 17,2
fatto a me
Gdc 15,11; 1 Sam 24,20 (“Quando mai uno trova il suo nemico e lo lascia andare sulla buona strada? Il Signore ti ricompensi per quanto hai fatto a me oggi.”); 1 Re 2,5; Pr 24,29 (“Non dire: «Come ha fatto a me così io farò a lui, renderò a ciascuno come si merita».”); Mt 25,40.45


RIFERIMENTI PIÙ FREQUENTEMENTE CITATI COME PARALLELI DI MATTEO 25,40

Mt 10:42 Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi PICCOLI perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Mt 10:40 Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Mat 12:50 Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me FRATELLO, sorella e madre».
Eb 2:11 Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli FRATELLI,


PARALLELI CITATI MENO FREQUENTEMENTE PER MATTEO 25,40

Pr 14:31 Chi opprime il povero offende il suo creatore, chi ha pietà del misero lo onora.
Pr 19:17 Chi ha pietà del povero fa un prestito al Signore, che gli darà la sua ricompensa.
Mt 28:10 Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei FRATELLI che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Gv 20:17 Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei FRATELLI e di' loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
At 9:4 e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché MI perséguiti?».
Sal 41:3 Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore; tu lo assisti quando giace ammalato.
Is 58:10 se aprirai il tuo cuore all'affamato, se sazierai l'afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio.
Mt 18:5 E chi accoglierà un solo BAMBINO come questo nel mio nome, accoglie ME.
Mt 23:8 Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti FRATELLI.
Rm 8:29 Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti FRATELLI;
1Ts 4:9 Riguardo all'amore FRATERNO, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri,
Eb 6:10 Dio infatti non è ingiusto tanto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e che tuttora rendete ai SANTI.
1Pt 1:22 Dopo aver purificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità per amarvi sinceramente come FRATELLI, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri

NOMENCLATURA GRECA EQUIVALENTE AD ἀδελφός NELLA BIBBIA GRECA
  • G80 (ἀδελφός adephos ad-el-fos') (En: from 1 (as a connective particle) and delphus (the womb); a brother (literally or figuratively) near or remote (much like 1):--brother.); è in 1151 vv. 1269 volte nella Bibbia greca (LXX e NT); in 319 vv. del NT, da Mt 1,2 ad Ap 22,9 (“Ma egli mi disse: «Guàrdati bene dal farlo! Io sono servo, con te e con i tuoi fratelli, i profeti, e con coloro che custodiscono le parole di questo libro. È Dio che devi adorare».”); cfr. Mt 10:21 (“Il FRATELLO farà morire il FRATELLO e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno.”) ad Ap 22,9 (“Ma egli mi disse: «Guàrdati bene dal farlo! Io sono servo, con te e con i tuoi FRATELLI, i profeti, e con coloro che custodiscono le parole di questo libro. È Dio che devi adorare».”)
  • G5569 (ψευδάδελφος pseudadelphos psyoo-dad'-el-fos) (En: from G5571 and G80; a spurious brother, i.e. pretended associate:--false brethren.) solo in 2 Cor 11,26; Gal 2,4 (“e questo contro i FALSI FRATELLI intrusi, i quali si erano infiltrati a spiare la nostra libertà che abbiamo in Cristo Gesù, allo scopo di renderci schiavi;”)
  • G79 (ἀδελφή adelphe ad-el-fay') (En: fem of G80; a sister (naturally or ecclesiastically):--sister.) in 24 vv of NT, from Mt 12:50 (“Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me FRATELLO, SORELLA e madre».”) fino a  2 Gv 1:13 (“Ti salutano i figli della tua SORELLA, l'eletta.”); nella LXX ricorre in 94 vv, da  Gen 4:22 (“Silla a sua volta partorì Tubal-Kain, il fabbro, padre di quanti lavorano il bronzo e il ferro. La SORELLA di Tubal-Kain fu Naamà.”) a Ez 44:25 (“Nessuno di essi si avvicinerà a un cadavere per non rendersi impuro, ma potrà rendersi impuro per il padre, la madre, un figlio, una figlia, un fratello o una sorella non maritata”)
  • G431 (ἀνεψιός anepsios an-eps'-ee-os) (En: from 1 (as a particle of union) and an obsolete nepos (a brood); properly, akin, i.e. (specially) a cousin:--sister's son.) solo in  Col 4:10 (“Vi salutano Aristarco, mio compagno di carcere, e Marco, il CUGINO [figlio della sorella] di Bàrnaba, riguardo al quale avete ricevuto istruzioni – se verrà da voi, fategli buona accoglienza”)

NOMENCLATURA GRECA MODERNA
Αδελφός, brother
αδερφός, brother
κουνιάδος, brother-in-law
γυναικάδελφος, brother-in-law
ανράδελφος, brother-in-law
***
αδερφή, sister
κουνιάδα, sister-in-law
γυναικαδέλφη, sister-in-law
ανδραδέλφη, sister-in-law
αδελφή, sister, poof
νοσοκόμα, nurse, sister
καλόγρια, nun, sister


NOMENCLATURA EBRAICA EQUIVALENTE AL GRECO ἀδελφός
  • H251 (אָח 'ach awkh) (En: a primitive word; a brother (used in the widest sense of literal relationship and metaphorical affinity or resemblance (like 1)):--another, brother(-ly); kindred, like, other. Compare also the proper names beginning with "Ah-" or "Ahi-". In 572 vv. da Gen 4,2 (“Poi partorì ancora Abele, suo FRATELLO. Ora Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo.”) a Ml 2,10 (“Non abbiamo forse tutti noi un solo padre? Forse non ci ha creati un unico Dio? Perché dunque agire con perfidia L'UNO CONTRO L'ALTRO, profanando l'alleanza dei nostri padri?”)
  • H252 (אַח 'ach akh (Aramaic) (En: corresponding to H251:--brother) in Esd 7,18 (“Con il resto dell'argento e dell'oro farete quello che sembrerà bene fare a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio.”)
  • H269 (אָחוֹת 'achowth aw-khoth') (En: irregular feminine of H251; a sister (used very widely (like 250), literally and figuratively):--(an-)other, sister, together.) in 104 vv, da Gen 4:22 (“Silla a sua volta partorì Tubal-Kain, il fabbro, padre di quanti lavorano il bronzo e il ferro. La SORELLA di Tubal-Kain fu Naamà.”) a Os 2:3 (“Dite ai vostri fratelli: “Popolo mio”, e alle vostre SORELLE: “Amata”.”)
  • H1730 (דּוֹד - דֹּד dowd dode or (shortened) dod) (E: from an unused root meaning properly, to boil, i.e. (figuratively) to love; by implication, a love- token, lover, friend; specifically an uncle:--(well-)beloved, father's brother, love, uncle) in 53 vv. da Lv 10,4 (“Mosè chiamò Misaele ed Elsafàn, figli di Uzzièl, ZIO di Aronne, e disse loro: «Avvicinatevi, portate via questi vostri fratelli dal santuario, fuori dell'accampamento».”) ad Amos 6:10 (“Lo prenderà il suo PARENTE e chi prepara il rogo, per portare via le ossa dalla casa; dirà a chi è in fondo alla casa: «C'è ancora qualcuno con te?». L'altro risponderà: «No». Ed egli dirà: «Silenzio!», perché non si pronunci il nome del Signore.”)
  • H1733 (דּוֹדָה dowdah do-daw') (En: feminine of H1730; an aunt:--aunt, father's sister, uncle's wife.) in Es 6,20; Lv 18,14 (“Non scoprirai la nudità del FRATELLO di tuo padre, avendo rapporti con sua moglie: è tua ZIA.”); 20,20
  • H2992 (יָבַם yabam yaw-bam') (En: a primitive root of doubtful meaning; used only as a denominative from H2993; to marry a (deceased) brother's widow:--perform the duty of a husband's brother, marry) in Gen 38,8; Dt 25,5.7 (“Ma se quell'uomo non ha piacere di prendere la cognata, ella salirà alla porta degli anziani e dirà: “Mio cognato rifiuta di assicurare in Israele il nome del fratello; non acconsente a COMPIERE VERSO DI ME IL DOVERE DI COGNATO”.”)
  • H2993 (יָבָם yabam yaw-bawm') (En: from (the orig. of) H2992; a brother-in-law:--husband's brother) solo in Dt 25,5.7 (“Ma se quell'uomo non ha piacere di prendere la cognata, ella salirà alla porta degli anziani e dirà: “Mio cognato rifiuta di assicurare in Israele il nome del fratello; non acconsente a compiere verso di me il dovere di cognato”.”)
  • H2994 (יְבָמָה Ybemeth yeb-ay'-meth) (En: feminine participle of H2992; a sister-in-law:--brother's wife, sister in law) in Dt 25,7.9; Rt 1,15 (“Noemi le disse: «Ecco, tua COGNATA è tornata dalla sua gente e dal suo dio; torna indietro anche tu, come tua COGNATA».”)
  • H7453 (רֵעַ - רֵיַע rea` ray'-ah or reya2) (En: from H7462; an associate (more or less close):--brother, companion, fellow, friend, husband, lover, neighbour, X (an-)other. 2) in 173 vv. da Gen 11:3 (“Si dissero L'UN L'ALTRO: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta.”) a Ml 3:16 (“Allora parlarono TRA LORO i timorati di Dio. Il Signore porse l'orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome.”)


NOMENCLATURA EBRAICA MODERNA
אָח, brother, fireplace, kinsman, countryman, fellow, friar
קָרוֹב מִשׁפָּחָה, relative, kin, kinsman, kindred, blood relation
בֶּן מִשׁפָחָה, relative, kinsman
עַם, people, nation, folk, community, populace, kinsman
נָזִיר, monk, friar, hermit, anchorite, abstinent
גִיס, brother-in-law

אָחוֹת, sister, nurse, kinswoman, companion, sweetheart
גִיסָה, sister-in-law
נְזִירָה, nun, sister


NOMENCLATURA LATINA EQUIVALENTE A ἀδελφός
frater, Brother, brother-in-law, cousin, sister's husband, dear friend, comrade
germanus, Brother, full brother
consors, consort, partner, sharer, Sister, Brother, colleague ESPANSIONI
glos, sister-in-law
soror in lege, sister-in-law
gener, son-in-law, suitor, daughter's husband, daughter's paramour, brother-in-law
levir, brother-in-law
laevir, brother-in-law


NOMENCALTURA ITALIANA DI ἀδελφός
confratello, compagno, amico, compatriota, affiliato; fratello e sorella
fratellaccio fratellino fratellone  frate (merid., arc.)  cognato (lett.), consangineo, congiunto, parente ● fratellame (raro, spreg.)
TIPI
carnale, germano  fratellastro  consanguineo, per parte di padre  uterino, per parte di madre  adottivo ● gemello (identico, monovulare, monozigote, monocoriale; diverso, biovulare, bicoriale, dizigote, eterozigote; siamese) ● maggiore, più vecchio  tato (infant.) ● minore, più giovane

RELATIVO A
fraterno, fratellevole (arc., raro, lett.) ● fratellanza, fratellame (arc.), fraternità ● fratricidio  fratricida, Caino ● incesto  incestuoso ● sorella ● famiglia
DETTI E PROVERBI
Fratelli flagelli  Fratelli coltelli
CURIOSITA
fratello di latte ● affratellare  riaffratellare, raffratellare ● fraternizzare ● essere fratelli nella gioia, nella tristezza, di sventura, d'esilio, ecc. ● fratello in Cristo ● fratellanza universale ● fratellanza d'armi ● fratellanza del sangue, di sangue ● confratello ● fratello cugino (disus.) ● sembrare fratelli, assomigliarsi come (due) fratelli ● essere come fratelli, come sorelle  amarsi come fratello e sorella ● Grande fratello ● fratelli separati ● Fratelli della Misericordia ● Fratelli Arvali ● confraternita ● fraterna (dir.) ● levirato ● paraggio (arc.) ● [sigle] Bros.  F.lli

ENGLISH EXPANSION OF ἀδελφός
brother, german, sibling, fireplace, kinsman, countryman, fellow, friar

S: (n) brother, blood brother (a male with the same parents as someone else) "my brother still lives with our parents"
S: (n) brother (a male person who is a fellow member (of a fraternity or religion or other group)) "none of his brothers would betray him"
S: (n) buddy, brother, chum, crony, pal, sidekick (a close friend who accompanies his buddies in their activities)
S: (n) brother, comrade (used as a term of address for those male persons engaged in the same movement) "Greetings, comrade!"
S: (n) Brother ((Roman Catholic Church) a title given to a monk and used as form of address) "a Benedictine Brother"
(http://wordnetweb.princeton.edu/perl/webwn)


CONCLUSIONI PROSPETTICHE
Mai si parla di “poveri” nel capitolo 25 di Matteo.
Questi sono stati però menzionati e lo saranno ancora, criticmaente, solamente, in Mt 5,3 (“«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.”), la prima volta, quindi in 11,5; 19,21; 26,9.11 (“I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me.”).
Il “povero” al singolare, non è mai nominato da Matteo.

In Matteo 25 si parla piuttosto di 10 vergini, 5 solo delle quali prudenti che si salvano; di talenti, con la cattiva fine del solo servo inutile, che non ha moltiplicato il talento – che in fine gli viene tolto e dato a chi ne ha dieci e lui condannato duramente come malvagio; segue quindi il testo sul “giudizio finale” (vv. 31-46) di cui Mt 25,40 fa parte (“E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me”.”)

Qui Gesù stesso, in veste di Cristo Pastore e giudice universale, valuta il comportamento delle nazioni (cfr. ) radunate attorno a lui nell’ultimo giorno, in base a quanto i pagani e tutti quelli che non l’hanno conosciuto, hanno fatto o hanno messo nei riguardi dei “fratelli” più “piccoli” e indifesi di Gesù – cioè a tutti i dispersi, perseguitati, fuggitivi tra coloro che hanno creduto e obbedito al Cristo come Signore.

Gesù dice di considerare suo “fratello, sorella e madre”, “chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt 12,50). Questa fraternità è la condivisione della figliolanza rispetto allo stesso Padre. Chiunque quindi, per essere suo fratello o sorella “avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.” (Mt 19,29).


Matteo dunque, nei vv. 31-46 del capitolo 25, non sta dicendo di aiutare socialmente qualunque povero della terra, ma suggerisce ai pagani di accogliere, ospitare, curare, ascoltare i fratelli e sorelle di Gesù, e tra costoro i più piccoli e bisognosi di tutto perché pellegrini e fuggitivi sulla terra.

angelo paolo colacrai
19 gennaio 2018

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