venerdì 29 giugno 2018

 

Le religioni sono seduzioni diaboliche secondo Paolo?



ἐξαπατάω (exapatáō) 
LE SEDUZIONI RELIGIOSE SONO INGANNI IDOLATRICI

ἐξαπατάω (beguile, deceive) è un verbo che nella Bibbia greca ricorre solo 8 volte e di queste 6 nel corpus paulinum: in Es 8,25; Sut. 1,56 (DnTh - LXX Dn 13,56: LXA  Susanna 1:56 So he put him aside, and commanded to bring the other, and said unto him, O thou seed of Chanaan, and not of Juda, beauty hath DECEIVED [ἐξηπάτησέν – decepit – sedusse] thee, and lust hath perverted thine heart.); Rm 7,11; 16,18; 1 Cor 3,18; 2 Cor 11,3; 2 Ts 2,3; 1 Tm 2,14.

RICORRENZE E PARALLELI
1.ESODO 8,25
Rispose Mosè: «Ecco, mi allontanerò da te e pregherò il Signore; domani i tafani si ritireranno dal faraone, dai suoi ministri e dal suo popolo. Però il faraone cessi di BURLARSI di noi [הָתֵל - ἐξαπατῆσαι -νὰ ἀπατᾷ ἡμᾶς - ultra fallere], impedendo al popolo di partire perché possa sacrificare al Signore!».
+ PARALLELI
Es 8,4.6.11 (Ma il faraone vide che c'era un po' di sollievo, si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva detto il Signore.); Sal 65,3; 77,34; Ger 49,20-21; At 5,3-4; Gal 6,7 (Non fatevi illusioni: Dio non si lascia ingannare. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato.)
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2.ROMANI 7,11
Il peccato infatti, presa l'occasione, mediante il comandamento mi ha SEDOTTO [ἐξηπάτησέν με - seduxit me] e per mezzo di esso mi ha dato la morte.
+PARALLELI
Abd 1,3; Is 44,20; Ger 17,9; 30,10; Rm 7,8.13 (v. 8: Ma, presa l'occasione, il peccato scatenò in me, mediante il comandamento, ogni sorta di desideri. Senza la Legge infatti il peccato è morto.); Ef 4,22 (ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l'uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli,); Eb 3,13; Gc 1,22.26

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3.ROMANI 16,18
Costoro, infatti, non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre e, con belle parole e discorsi affascinanti, INGANNANO [ἐξαπατῶσιν - seducunt] il cuore dei semplici.
+PARALLELI
1 Sam 2,12.29 (v. 12: Ora i figli di Eli erano uomini perversi; non riconoscevano il Signore); 2 Cr 18,5.12; Sal 18,8; 118,130; Prv 8,5; 14,15; 22,3; Os 4,8; Mic 3,5; Ml 1,10; Is 30,10-11; 56,10; Ger 8,10-11; 23,17; 35,1.15; Ez 13,16.19; Mt 6,24 (Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.); 7,15; 24,11.24.48; Gv 12,26; Rm 16,19; 2 Cor 2,17 (Noi non siamo infatti come quei molti che fanno mercato della parola di Dio, ma con sincerità e come mossi da Dio, sotto il suo sguardo, noi parliamo in Cristo.); 4,2; 11,3.13 (Questi tali sono falsi apostoli, lavoratori fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo.); Gal 1,10 (Infatti, è forse il consenso degli uomini che cerco, oppure quello di Dio? O cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo!); Fil 2,21; 3,19; Col 2,4; 3,24; 2 Ts 2,10; 1 Tm 6,5; 2 Tm 2,16; 3,2; Tt 1,10 (Vi sono infatti, soprattutto fra quelli che provengono dalla circoncisione, molti insubordinati, chiacchieroni e ingannatori.); Gc 1,1; 2 Pt 2,3.10.18; 1 Gv 4,1; Gd 1,1.12.16; Ap 1,1.

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4.1CORINTI 3,18
Nessuno SI ILLUDA [ἑαυτὸν ἐξαπατάτω - nemo se seducat]. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente
+PARALLELI
Prv 3,5.7; 5,7; 26,12; Is 5,21; 44,20; Ger 8,8; 44,9; Mt 18,4; Mc 10,15; Lc 18,17; 21,8 (Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro!); Rm 11,25; 12,16; 1 Cor 1,18 (La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, ossia per noi, è potenza di Dio.); 4,10; 6,9; 8,1-2 (Riguardo alle carni sacrificate agli idoli, so che tutti ne abbiamo conoscenza. Ma la conoscenza riempie di orgoglio, mentre l'amore edifica. - Se qualcuno crede di conoscere qualcosa, non ha ancora imparato come bisogna conoscere.); 15,33 (Non lasciatevi ingannare: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi».); Gal 6,3.7 (Se infatti uno pensa di essere qualcosa, mentre non è nulla, inganna se stesso. - Non fatevi illusioni: Dio non si lascia ingannare. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato.); Ef 5,6 (Nessuno vi inganni con parole vuote: per queste cose infatti l'ira di Dio viene sopra coloro che gli disobbediscono.); 2 Tm 3,13 (Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannando gli altri e ingannati essi stessi.); Tt 3,3; Gc 1,22.26; 1 Gv 1,8
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5.2CORINTI 11,3
Temo però che, come il serpente con la sua malizia SEDUSSE Eva [ἐξηπάτησεν Εὕαν - Evam seduxit], così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo.
+PARALLELI
Gn 3,4.13; Sal 118,53; Mt 24,24; Gv 8,44; At 20,30-31; Rm 12,8; 16,18-19 (v. 18: Costoro, infatti, non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre e, con belle parole e discorsi affascinanti, ingannano il cuore dei semplici.); 2 Cor 1,12; 2,17 (Noi non siamo infatti come quei molti che fanno mercato della parola di Dio, ma con sincerità e come mossi da Dio, sotto il suo sguardo, noi parliamo in Cristo.); 4,2 (Al contrario, abbiamo rifiutato le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunciando apertamente la verità e presentandoci davanti a ogni coscienza umana, al cospetto di Dio.); 11,13.29; 12,20-21; Gal 1,6 (Mi meraviglio che, così in fretta, da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo voi passiate a un altro vangelo.); 2,4 (e questo contro i falsi fratelli intrusi, i quali si erano infiltrati a spiare la nostra libertà che abbiamo in Cristo Gesù, allo scopo di renderci schiavi;); 3,1 (O stolti Gàlati, chi vi ha incantati? Proprio voi, agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso!); 4,11; Ef 4,14; 6,24; Fil 3,18-19; Col 2,4.8.18 (v. 8: Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. - v. 18: Nessuno che si compiace vanamente del culto degli angeli e corre dietro alle proprie immaginazioni, gonfio di orgoglio nella sua mente carnale, vi impedisca di conseguire il premio:); 2 Ts 2,3; 1 Tm 1,3; 2,14; 4,1; 2 Tm 3,1.13; 4,3-4 (Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, - rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole.); Tt 1,10; Eb 13,9; 2 Pt 2,1; 3,3.17; 1 Gv 2,18; 4,1; Gd 1,4; Ap 12,9; 20,2.
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6.2TESSALONICESI 2,3
Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti verrà l'apostasia e si rivelerà l'uomo dell'iniquità, il figlio della perdizione
+PARALLELI
Dn 7,25; Mt 24,4; Gv 17,12; 1 Cor 6,9 (Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati, né sodomiti); Ef 5,6; 2 Ts 2,8 (Allora l'empio sarà rivelato e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà con lo splendore della sua venuta.); 1 Tm 4,1 (Lo Spirito dice apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti ingannatori e a dottrine diaboliche,); 2 Tm 3,1; 4,3-4; 1 Gv 2,18 (Figlioli, è giunta l'ultima ora. Come avete sentito dire che l'anticristo deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l'ultima ora.); Ap 13,11; 17,8.11
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7.1TIMOTEO 2,14
e non Adamo fu INGANNATO, ma chi si rese colpevole di trasgressione fu la donna, che si lasciò SEDURRE (ἐξαπατηθεῖσα – seducta… fuit).
+PARALLELI
Gn 3,6.12 (Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. - Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato».); 2 Cor 11,3 (Temo però che, come il serpente con la sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo.)


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giovedì 28 giugno 2018

 

IL POTERE DI INSEGNARE E LA SOVRANITÀ PER GOVERNARE



ἐξουσία (exousía)

(presta attenzione alle parole in MAISCOLO)authority; auctoritas potentia

Lezione di esegesi
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l’insegnamento di Gesù il Cristo, Figlio di Dio è l’esercizio dell’autorità stessa del Padre, Creatore e Signore di cielo e terra
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“egli – Gesù - infatti insegnava loro – alle folle -come uno che ha AUTORITÀ, e non come i loro scribi.” (Mt 7,29)
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PARALLELI DI MATTEO 7,29
Dt 18,18-19 (Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. - Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto.); Qo (Ecclesiaste) 8,4; Mic 3,8; Is 50,4 (Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo, perché io sappia indirizzare una parola allo sfiduciato. Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come i discepoli.); Ger 23,28-29 (Il profeta che ha avuto un sogno racconti il suo sogno; chi ha udito la mia parola annunci fedelmente la mia parola. Che cosa ha in comune la paglia con il grano? Oracolo del Signore. - La mia parola non è forse come il fuoco – oracolo del Signore – e come un martello che spacca la roccia?); Mt 5,20.28.32.44 (v. 20: Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.); 15,1; 21,23; 23,2.15; 28,18; Mc 7,5; Lc 20,8.46-47 (v. 8: E Gesù disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».); 21,15; At 3,22-23; 6,10 (ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava.); Eb 4,12-13 (v. 12 Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.)



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ἐξουσία (exousía) NELLA BIBBIA GRECA (LXX+NT), compresi deuterocanonici e apocrifi, il termine ricorre in oltre 160 versetti oltre 180 volte:
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2 Re 20,13 (Ezechia ne fu molto lieto e mostrò agli inviati tutto il tesoro, l'argento e l'oro, gli aromi e l'olio prezioso, il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla che Ezechia non mostrasse loro nella reggia e in tutto il suo REGNO.); 1 Esd 4,28.40; 8,22; Est 3,13; 4,17; 8,12; Gdt 8,15; Tb (S) 1,21; 2,13; 7,10; 1 Mac 1,13 (Quindi alcuni del popolo presero l'iniziativa e andarono dal re, che diede loro FACOLTÀ d'introdurre le istituzioni delle nazioni.); 6,11; 10,6.8.32.35.38; 11,58; 14,4; 2 Mac 3,6.24 (v. 6: e gli riferì che il tesoro di Gerusalemme era colmo di ricchezze immense, tanto che l'ammontare delle somme era incalcolabile e non serviva per le spese dei sacrifici; era quindi possibile trasferire tutto in POTERE del re.); 4,9.24; 7,16; 10,13; 3 Mac 7,12.21; 4 Mac 4,5; 5,15; 6,33; Sal 113,2 (114,2: Giuda divenne il suo santuario, Israele il suo DOMINIO.); 135,8-9; Prv 17,14; Qo (Ecclesiaste) 8,8 (Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha POTERE sul giorno della morte.); Sap 10,14; 16,13 (Tu infatti hai POTERE sulla vita e sulla morte, conduci alle porte del regno dei morti e fai risalire.); Sir 9,13; 10,4; 17,2; 24,11; 30,11; 33,20; 45,17; Sal Salomone 9,4; Dn 3,2.97; 4,17.27.31.37; 5,4.7.16.29; 6,4; 7,12.14.26-27; Dn (TH) 3,2-3; 4,3.26.34; 7,6.14.27 (v. 7: Gli furono dati POTERE, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo POTERE è un POTERE eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto. - v. 27: Allora il regno, il POTERE e la grandezza dei regni che sono sotto il cielo saranno dati al popolo dei santi dell'Altissimo, il cui REGNO sarà eterno e tutti gli imperi lo serviranno e gli obbediranno».); 11,5; Bel. 1,25; Bet. 1,25; Mt 7,29; 8,9; 9,6.8; 10,1; 21,23-24.27 (v. 23: Entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale AUTORITÀ fai queste cose? E chi ti ha dato questa AUTORITÀ?».); 28,18; Mc 1,22.27; 2,10; 3,15; 6,7; 11,28-29.33 (v. 28: e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farle?».); 13,34; Lc 4,6.32.36; 5,24; 7,8; 9,1; 10,19; 12,5.11; 19,17; 20,2.8.20 (v. 2: e si rivolsero a lui dicendo: «Spiegaci con quale autorità fai queste cose o chi è che ti ha dato questa autorità».); 22,53; 23,7; Gv 1,12; 5,27; 10,18 (Nessuno me la toglie [la vita]: io la do da me stesso. Ho il POTERE di darla e il POTERE di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».); 17,2; 19,10-11 (Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il POTERE di darla e il POTERE di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio». - Gli rispose Gesù: «Tu non avresti alcun POTERE su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato a te ha un peccato più grande».); At 1,7; 5,4; 8,19; 9,14; 26,10.12.18; Rm 9,21; 13,1-3 (v. 1: Ciascuno sia sottomesso alle AUTORITÀ costituite. Infatti non c'è AUTORITÀ se non da Dio: quelle che esistono sono stabilite da Dio.); 1 Cor 7,37; 8,9; 9,4-6.12.18 (v. 9: Se altri hanno tale DIRITTO su di voi, noi non l'abbiamo di più? Noi però non abbiamo voluto servirci di questo DIRITTO, ma tutto sopportiamo per non mettere ostacoli al vangelo di Cristo.); 11,10; 15,24; 2 Cor 10,8; 13,10; Ef 1,21; 2,2; 3,10; 6,12; Col 1,13.16; 2,10.15; 2 Ts 3,9; Tt 3,1; Eb 13,10; 1 Pt 3,22; Gd 1,25; Ap 2,26; 6,8; 9,3.10.19; 11,6 (Essi – i 2 testimoni - hanno il potere di chiudere il cielo, perché non cada pioggia nei giorni del loro ministero profetico. Essi hanno anche potere di cambiare l'acqua in sangue e di colpire la terra con ogni sorta di flagelli, tutte le volte che lo vorranno.); 12,10; 13,2.4-5.7.12; 14,18; 16,9; 17,12-13; 18,1; 20,6; 22,14 (Beati coloro che lavano le loro vesti per avere DIRITTO all'albero della vita e, attraverso le porte, entrare nella città.)

TERMINOLOGIA CORRISPONDENTE DELL’EBRAICO E GRECO

EBRAICO (AT)
H4475 -   מֶמְשָׁלָה – memšālâ (memshalah) – dominion – in Gn 1,16 (E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per GOVERNARE il giorno e la fonte di luce minore per GOVERNARE la notte, e le stelle.); 1 Re 9,19; 2 Re 20,13; 2 Cr 8,6; 32,9; Sal 103,22; 114,2; 136,8-9; 145,13 (Il tuo regno è un regno eterno, il tuo DOMINIO si estende per tutte le generazioni. Nun Fedele è il Signore in tutte le sue parole e buono in tutte le sue opere. Samec); Is 22,21; 39,2; Ger 34,1; 51,28; Dn 11,5; Mic 4,8 (E a te, torre del gregge, colle della figlia di Sion, a te verrà, ritornerà a te la SOVRANITÀ di prima, il regno della figlia di Gerusalemme.)
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H8633 - תֹּקֶף - toqeph - power, strength, authority – in Est 9,29 (La regina Ester, figlia di Abicàil, e Mardocheo, il Giudeo, scrissero con piena AUTORITÀ, per dare valore a questa loro seconda lettera relativa ai Purìm.); 10,2; Dn 11,17


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GRECO (NT)
G831 - αὐθεντέω - authenteō - usurp authority over – solo in 1 Tm 2,12 (Non permetto alla donna di insegnare né di DOMINARE sull'uomo; rimanga piuttosto in atteggiamento tranquillo.)
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G1413 - δυνάστης - dynastēs - mighty, of great authority, Potentate – in Gn 49,24 (Ma fu spezzato il loro arco, furono snervate le loro braccia per le mani del POTENTE di Giacobbe, per il nome del Pastore, Pietra d'Israele.); 50,4; Lv 19,15; Gdc (A) 5,9; 1 Sam 2,8; 1 Cr 28,1; 29,24; Gdt 2,14; 9,3; 2 Mac 3,24; 9,25; 12,15.28; 15,3-5.23.29; 3 Mac 2,3; 5,51; 6,4.39; Sal 71,12; Ode 3,8; 4,14; 9,52; Prv 1,21; 8,3.15; 14,28; 17,26; 18,16.18; 23,1; 25,6-7; 31,4; Gb 5,15; 6,23; 9,22; 12,19; 13,15; 15,5.20; 27,13; 29,12; 36,22; Sap 5,23; 8,11; Sir 4,27; 7,6; 8,1; 10,3.24; 11,6; 13,9; 16,11; 41,17; 46,5.7.16; Am 6,7; Na 3,18; Ab 3,14; Is 5,22; Ger 41,19; Dn 2,10; 8,24; 9,6.8; 11,5.15; Dn (TH) 3,94; Lc 1,52; At 8,27 (Egli si alzò e si mise in cammino, quand'ecco un Etìope, eunuco, FUNZIONARIO di Candace, regina di Etiopia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme,); 1 Tm 6,15 (che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio, il beato e unico SOVRANO, il Re dei re e Signore dei signori…)
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G1850 - ἐξουσιάζω - exousiazō - have power of, exercise authority upon, bring under power – in Lc 22,25 (Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che HANNO POTERE su di esse sono chiamati benefattori.); 1 Cor 6,12; 7,4 (La moglie non È PADRONA del proprio corpo, ma lo è il marito; allo stesso modo anche il marito non È PADRONE del proprio corpo, ma lo è la moglie.)
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G2003 - ἐπιταγή - epitagē - commandment, authority – in 1 Esd 1,16; 3 Mac 7,20; Sap 14,17; 18,15 (la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio, portando, come spada affilata, il tuo DECRETO irrevocabile); 19,6 (Tutto il creato fu modellato di nuovo nella propria natura come prima, obbedendo ai tuoi COMANDI, perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi.); Sal Salomone 18,12; Dn 3,16; Rm 16,26 (ma ora – il Vangelo del Cristo - manifestato mediante le scritture dei Profeti, per ORDINE dell'eterno Dio, annunciato a tutte le genti perché giungano all'obbedienza della fede,); 1 Cor 7,6.25; 2 Cor 8,8; 1 Tm 1,1; Tt 1,3; 2,15 (Questo devi insegnare, raccomandare e rimproverare con tutta AUTORITÀ. Nessuno ti disprezzi!)
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G2715 - κατεξουσιάζω - katexousiazō - exercise authority upon – in Mt 20,25; Mc 10,42 (Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le OPPRIMONO.)
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G5247 - ὑπεροχή - hyperochē - excellency, authority – in 2 Mac 3,11; 6,23; 13,6; 15,13; Ger 52,22; 1 Cor 2,1 (Anch'io, [Paolo] fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l'ECCELLENZA della parola o della sapienza.); 1 Tm 2,2 (per i re e per tutti quelli che stanno al POTERE, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio.)
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vedi


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mercoledì 20 giugno 2018

 

Per la Chiesa universale il Risorto ha scelto Paolo


PAOLO, SERVO DI DIO, APOSTOLO DEL VANGELO DI GESÙ CRISTO


2 testi di Alberione per premessa

 1. “Corrisponde al secondo fine della Famiglia Paolina: predicazione della dottrina dogmatica, morale, liturgica di Gesù Cristo e della Chiesa con i mezzi moderni più celeri ed efficaci. Essa si propone di rappresentare e vivere san Paolo, oggi, pensando, zelando, pregando e santificandosi come farebbe San Paolo, se, oggi, vivesse. ... Quando egli arrivava, non compariva per una conferenza occasionale: ma si fermava e formava: ottenere il consenso dell'intelletto, persuadere, convertire, unire a Cristo, avviare ad una vita pienamente cristiana. Non partiva che quando vi era la morale certezza della perseveranza dei suoi. Lasciava dei presbiteri a continuare la sua opera; vi ritornava spesso con la parola e con lo scritto; voleva notizie, stava con loro in spirito, pregava per essi.” [Amerai il Signore con tutta la tua mente - Mentalità paolina 1954 ottobre Carissimi in San Paolo (1971) p 1151-1152 [Cf SdM (1956) p 56]  --- 2. “La riconoscenza più viva va a Gesù Maestro Divino, nel suo Sacramento di luce e di amore; alla Regina Apostolorum Madre nostra e di ogni apostolato; a San Paolo Apostolo, che è il vero Fondatore dell'Istituzione. Infatti egli ne è il padre, maestro, esemplare, protettore. Egli si è fatta questa Famiglia con un intervento così fisico e spirituale che neppure ora, a rifletterci, si può intendere bene; e tanto meno spiegare. Tutto è suo: di lui, il più completo interprete del Maestro Divino, che applicò il Vangelo alle nazioni e chiamò le nazioni a Cristo; di lui, la cui presenza nella teologia, nella morale, nell'organizzazione della Chiesa, nelle adattabilità dell'apostolato e dei suoi mezzi ai tempi è vivissima e sostanziale; e rimarrà tale sino alla fine dei secoli. Tutto mosse, tutto illuminò, tutto nutrì; egli fu la guida, l'economo, la difesa, il sostegno, ovunque la Famiglia Paolina si è stabilita. Meritava la prima Chiesa e la bella gloria che lo riproduce nel suo apostolato e nella sua paternità rispetto ai paolini.” [Nel Quarantennio, Saluto ai visitatori dell'esposizione paolina in Alba 1954 luglio/agosto Carissimi in San Paolo (1971) p 147]

voglio rispondere alla domanda: chi è Paolo per me, paolino, appartenendo a una Famiglia Paolina (di figli e figlie di san Paolo).
Ha ancora senso essere un paolino o una paolina oggi come “Paolo oggi vivente”? Ricordo il logo di un capitolo generale della SSP con più o meno questo parole. Senza Paolo vivo oggi, la chiesa affidata a Pietro resta di pietra, piccola e ferma in Vaticano.

PAOLO APOSTOLO

Il nome Paolo è associato nello stesso versetto ad “apostolo” in 9 lettere soltanto: solo 9 volte e solo in 9 versi: Rm 1,1 (Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio –); 1 Cor 1,1; 2 Cor 1,1; Gal 1,1 (Paolo, apostolo non da parte di uomini, né per mezzo di uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre che lo ha risuscitato dai morti); Ef 1,1; Col 1,1; 1 Tm 1,1; 2 Tm 1,1; Tt 1,1. – è Paolo che considera “apostolo” se stesso; gli altri non lo considerano tale e lo combattono, anche nelle sue comunità.
Fuori del cp, solo una volta, in Atti (da Luca) Paolo è considerato apostolo, in Acts 14:14 (“Sentendo ciò [il sacerdote di Zeus voleva offrire tori e corone in offerta], gli apostoli Bàrnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando).

PIETRO & PAOLO

Tutto sommato Paolo con il nome di Saul o Saulo sembra menzionato nel NT più di Pietro o Cefa.
παῦλος 158 (volte meno 1, riferito a Sergio Paolo)
πέτρος 156
σαῦλος 15
κηφᾶς 9
σαούλ 9
Paolo nomina Cefa e anche Pietro in 10 versetti di 2 lettere (1Cor e Gal): 1 Cor 1,12 (Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «Io invece di Cefa», «E io di Cristo».); 3,22 (Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro!); 9,5; 15,5; Gal 1,18 (In seguito, tre anni dopo, salii a Gerusalemme per andare a conoscere Cefa e rimasi presso di lui quindici giorni;); 2,7-9.11.14 (v. Anzi, visto che a me era stato affidato il Vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello per i circoncisi – poiché colui che aveva agito in Pietro per farne un apostolo dei circoncisi aveva agito anche in me per le genti – e riconoscendo la grazia a me data, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a Bàrnaba la destra in segno di comunione, perché noi andassimo tra le genti e loro tra i circoncisi. Ma quando Cefa venne ad Antiòchia, mi opposi a lui a viso aperto perché aveva torto. Ma quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del Vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?». )

NOTA FILOLOGICA: παῦλος 158 (157): la prima e unica volta volta, in Atti 13,7 il nome è di Sergio Paolo, uomo saggio, che aveva fatto chiamare a sé Bàrnaba e Saulo e desiderava ascoltare la parola di Dio. La prima volta del nome Paolo apostolo, è in Atti 13,9s: “Allora Saulo, detto anche Paolo, colmato di Spirito Santo, fissò gli occhi su di lui – lui è Elimas il mago, a Cipro, dove faceva opposizione a Paolo e a Barnaba, cercando di distogliere il proconsole Sergio Paolo dalla fede - e disse: «Uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, quando cesserai di sconvolgere le vie diritte del Signore?”. In Atti, Paolo è menzionato 128 (127) volte, mentre 56 volte è nominato Pietro, l’ultima volta in Atti, al c. 15, versetto 7: “Sorta una grande discussione, Pietro si alzò e disse loro: «Fratelli, voi sapete che, già da molto tempo, Dio in mezzo a voi ha scelto che per bocca mia le nazioni ascoltino la parola del Vangelo e vengano alla fede.” Praticamente taceva da At 12,18 e anche prima (“Sul far del giorno, c'era non poco scompiglio tra i soldati: che cosa mai era accaduto di Pietro?”)].
L’ultima volta che Paolo compare nel NT è in 2Pietro 3,15-16: “La magnanimità del Signore nostro consideratela come salvezza: così vi ha scritto anche il nostro carissimo fratello Paolo, secondo la sapienza che gli è stata data, come in tutte le lettere, nelle quali egli parla di queste cose. In esse vi sono alcuni punti difficili da comprendere, che gli ignoranti e gli incerti travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina.”

SERVO O SCHIAVO DI CRISTO E PERCIÒ DI DIO

L’espressione “servo di Dio” nel NT della CEI ricorre, in:

Tito 1,1: Paolo, servo [δοῦλος: schiavo] di Dio e apostolo di Gesù Cristo per portare alla fede quelli che Dio ha scelto e per far conoscere la verità, che è conforme a un'autentica religiosità
Giacomo 1,1: Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono nella diaspora, salute.
Apocalisse 15,3: cantano il canto di Mosè, il servo di Dio, e il canto dell'Agnello: «Grandi e mirabili sono le tue opere, Signore Dio onnipotente; giuste e vere le tue vie, Re delle genti!

NOTA FILOLOGICA: Nel corpus paulinum, il termine δοῦλος ricorre 32 volte in 28 versi: Rm 1,1 (Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio –); 6,16-17.19-20; 1 Cor 7,21-23 (v. 22: Perché lo schiavo che è stato chiamato nel Signore è un uomo libero, a servizio del Signore! Allo stesso modo chi è stato chiamato da libero è schiavo di Cristo.); 12,13; 2 Cor 4,5; Gal 1,10; 3,28; 4,1.7; Ef 6,5-6.8; Fil 1,1; 2,7; Col 3,11.22; 4,1.12 (v. 12: Vi saluta Èpafra, servo di Cristo Gesù, che è dei vostri, il quale non smette di lottare per voi nelle sue preghiere, perché siate saldi, perfetti e aderenti a tutti i voleri di Dio.); 1 Tm 6,1; 2 Tm 2,24; Tt 1,1; 2,9; Fm 1,16 (non più però come schiavo [si tratta di Onesimo], ma molto più che schiavo, come fratello carissimo, in primo luogo per me, ma ancora più per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore.) – In 1 Corinthians 9:19 (Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo [ἐδούλωσα] di tutti per guadagnarne il maggior numero). Servire da schiavo Cristo è dedicarsi solamente alla diffusione del Vangelo di Cristo – obbedendo solo a Lui e attraverso di lui al Padre, come Gesù.

APOSTOLO PER GLI UOMINI (TUTTI) MA NON DAGLI UOMINI

Paralleli di Gal 1,1
Atti 5,29: Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini.
1Cor 4,9: Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all'ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo dati in spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini.
Efesini 3,5: Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito.
-         il vangelo di Paolo è di origine divina, non ecclesiale

APOSTOLO DEL, PER, CON IL SOLO VANGELO DI CRISTO CROCIFISSO, VERITÀ CHE LIBERA E SALVA CHI CREDE

leggi 1Cor 15,1-9
L’espressione in variazioni alquanto numerose ricorre in 11 versetti del NT: in Lc 1,19 (L'angelo gli [a Zaccaria] rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio.); 4,18.43 (v. 18: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, | v. 43: Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».); 9,2; At 10,36; Rm 1,1 (Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio –); 10,15 (E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!); 1 Cor 1,17 (Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma ad annunciare il Vangelo, non con sapienza di parola, perché non venga resa vana la croce di Cristo.); 1 Ts 3,2; 1 Pt 1,12 (A loro fu rivelato che, non per se stessi, ma per voi erano servitori di quelle cose che ora vi sono annunciate per mezzo di coloro che vi hanno portato il Vangelo mediante lo Spirito Santo, mandato dal cielo: cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo.)

NOTA FILOLOGICA : La terminologia del “vangelo” comprende almeno 5 parole diverse che insieme ricorrono 163 volte nella Bibbia greca:
εὐαγγελίζω 77 (da 1Sam 31,9: Essi gli tagliarono la testa [di Saul], lo spogliarono delle armi e mandarono a dare il felice annuncio in giro nella terra dei Filistei, ai templi dei loro idoli e al popolo. – ad Ap 14,6: E vidi un altro angelo che, volando nell'alto del cielo, recava un vangelo eterno da annunciare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo.)
εὐαγγέλιον 77 volte, da 2Sam 4,10 (Colui che mi [Davide] annunciava: “Ecco, è morto Saul!”, credendo di portarmi una lieta notizia, l'ho preso e ucciso a Siklag, e questa fu la ricompensa per la notizia. – a Ap 14,6: E vidi un altro angelo che, volando nell'alto del cielo, recava un vangelo eterno da annunciare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo.). Il termine ricorre nel corpus paulinum in 57 versetti 60 volte (Rm 1,1.9.16; 2,16 (v. 16: Io infatti non mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. ); 10,16; 11,28; 15,16.19; 16,25; 1 Cor 4,15; 9,12.14.18.23 (v. 14: Così anche il Signore ha disposto che quelli che annunciano il Vangelo vivano del Vangelo. – v. 18: Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo.); 15,1; 2 Cor 2,12; 4,3-4; 8,18; 9,13; 10,14; 11,4.7; Gal 1,6-7.11; 2,2.5.7.14; Ef 1,13; 3,6; 6,15.19; Fil 1,5.7.12.16.27; 2,22; 4,3.15; Col 1,5.23; 1 Ts 1,5; 2,2.4.8-9; 3,2; 2 Ts 1,8; 2,14; 1 Tm 1,11; 2 Tm 1,8.10; 2,8; Fm 1,13); cfr. εὐαγγελία 5 - εὐαγγελιστής 3 - προευαγγελίζομαι 1

"PER MEZZO DI GESÙ CRISTO"
L’espressione di Gal 1,1 si trova in greco (διὰ Ἰησοῦ Χριστοῦ) in:
Gv 1,17 (la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.); At 10,36; Rm 1,8 (Anzitutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché della vostra fede si parla nel mondo intero.); 5,21; 7,25; 16,27; 2 Cor 4,5.11; Gal 1,1; Ef 1,5; Fil 1,11; Tt 3,6 ([lo Spirito Santo] che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,); Eb 13,21; 1 Pt 2,5; 4,11; Gd 1,25

PROSPETTIVE PAOLINE

  • a.     mirare a crescere nell’identità di “Paolo oggi vivente” come il fondatore insegna alla Famiglia Paolina
  • b.     Paulus Net Magazine (connettere in rete tutti studiosi e studenti di Paolo, in qualunque lingua oggi è possibile)
  • c.      Partire da Paolo, non, per esempio dal metodo di s. Ignazio per il discernimento ed esercizi spirituali; o per la lectio divina da s. Benedetto
  • d.     Riappropriarsi della ermeneutica di Paolo (apostolo dei non circoncisi) più che di quella di Pietro (apostolo dei circoncisi) e di Giacomo (primato della Legge e delle opere della Legge). Paolo considera ormai spazzatura i suoi titoli giudaici (Filippesi 3) e legge le scritture a partire dallo Spirito del Signore risorto (cfr. )
  • e.     Sana dialettica con il papato, che rappresenta la cattedra di Pietro, impersonando Paolo apostolo delle genti – di quelli di fuori
  • f. tener presente la stretta corrispondenza tra “epistola” scritta, missiva, e “apostolato”, mandato, missione.
  • g.     è missione cristiana (e paolina) esclusivamente quella di annunciare il vangelo, a tutti, senza togliere e senza aggiungere nulla alla morte sulla croce, sepoltura, risurrezione, apparizione del Risorto agli apostoli (per farli testimoni oculari della sua vittoria sul peccato e sulla morte)
  • h.     la contrapposizione tra Pietro e Paolo è fatta dalla chiesa di Corinto che si schiera per capi-fazione dividendo il corpo di Cristo, la chiesa; mentre tra Galati e Paolo che riprendere duramente Pietro che non si comporta in base al vangelo, ma all’opportunità, per paura del partito di Giacomo. Paolo afferma la sua libertà, non dipendendo da Giacomo né da Pietro, ma da Cristo – di cui è schiavo e apostolo.
  • i.        la missione è esclusivamente quella di annunciare il vangelo, a tutti, senza togliere e senza aggiungere nulla; pena l’annuncio del benessere e del compromesso umano, non della salvezza che viene solo dalla fede in Cristo; e non serve la retorica persuasiva dei greci, né il vincolo rigoroso della legge ebraica; portare il vangelo di verità è portare la libertà: Paolo si accontenta della verità del Vangelo, di cui parla esplicitamente in Gal 2,5.14 (v. 5: ma a loro non cedemmo, non sottomettendoci neppure per un istante, perché la verità del Vangelo continuasse a rimanere salda tra voi.); Ef 1,13 (In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,); Col 1,5 (a causa della speranza che vi attende nei cieli. Ne avete già udito l'annuncio dalla parola di verità del Vangelo)
  • j.   l’origine del vangelo di Paolo è Gesù risorto, non la chiesa di Gerusalemme, non quelli che erano apostoli prima di lui; Paolo non dipende per l’ortodossia da Pietro ma dallo Spirito di Gesù risorto.



Angelo Paolo Colacrai
angelo.colacrai@gmail.com

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Nel NT Paolo è più menzionato di Pietro, soprattutto in Atti



PIETRO E PAOLO  - UN CONFRONTO ALLA PARI

Introduzione statistica

nel NT, nella traduzione della CEI 2008, Paolo è menzionato di più di Pietro, precisamente:
paolo 170 (169 volte il nome è riferito a Saul o Saulo; 1 volta a Sergio Paolo, in Atti 13,6-7: “Attraversata tutta l'isola di Creta, fino a Pafo, vi trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Iesus, al seguito del proconsole Sergio Paolo, uomo saggio, che aveva fatto chiamare a sé Bàrnaba e Saulo e desiderava ascoltare la parola di Dio.”)

pietro 161 (compresi in vangeli, da dove Paolo è assente)
saulo 23 (in Atti 7,58; 8,1.3; 9,1.4.8.11.17.22.24; 11,25.30; 12,25; 13,1-2.7.9; 22,7.13; 26,14)
-         riferito sempre a Paolo
cefa 9 (in Gv 1,42; 1 Cor 1,12; 3,22; 9,5; 15,5; Gal 1,18; 2,9.11.14)
saul 1 (Atti 13,21 - Poi essi chiesero un re e Dio diede loro Saul, figlio di Chis, della tribù di Beniamino, per quarant'anni.)
-         - si riferisce al re, antenato di Paolo


1.    Paolo e Pietro sono menzionati assieme, qualche volta

Paolo e Cefa, altro nome di Pietro e che significa “roccia” in tutta la Bibbia sono assieme solo due volte, in due versi scritti da Paolo, in
1Cor 1,12: Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «Io invece di Cefa», «E io di Cristo».
-         la comparazione tra un apostolo e l’altro, tra Pietro e Paolo, o tra capi diversi, serve solo a dividere la chiesa. Paolo stesso stabilsce una gerarchia diversa da quella che conosciamo, in
1Cor 3,22-23: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio (il Padre nostro)

2. Paolo menziona spesso Pietro o Cefa

in altri 8 versetti di 1Corinti e Galati:
1Cor 9,5: Non abbiamo il diritto di portare con noi una donna credente, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa?
1Cor 15,5: e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
Gal 1,18: In seguito, tre anni dopo, salii a Gerusalemme per andare a conoscere Cefa e rimasi presso di lui quindici giorni;
Gal 2,7: Anzi, visto che a me era stato affidato il Vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello per i circoncisi
-         Paolo si distingue da Pietro, apostolo di giudei, dichiarandosi apostoli dei non giudei, cioè di tutti gli altri popoli:
Gal 2,8: poiché colui che aveva agito in Pietro per farne un apostolo dei circoncisi aveva agito anche in me per le genti –
Gal 2,9: e riconoscendo la grazia a me data, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a Bàrnaba la destra in segno di comunione, perché noi andassimo tra le genti e loro tra i circoncisi.
Gal 2,11: Ma quando Cefa venne ad Antiòchia, mi opposi a lui a viso aperto perché aveva torto.
Gal 2,14: Ma quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del Vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?».

3.    Una sola volta Paolo è menzionato (da Pietro?)

in CEI 2 Peter 3,15-16 La magnanimità del Signore nostro consideratela come salvezza: così vi ha scritto anche il nostro carissimo fratello Paolo, secondo la sapienza che gli è stata data, come in tutte le lettere, nelle quali egli parla di queste cose. In esse vi sono alcuni punti difficili da comprendere, che gli ignoranti e gli incerti travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina.
-         Pietro chiama Paolo “fratello carissimo” - che ha scritto lettere (il corpus paulinum) - che vanno considerate alla pari della antica scrittura (AT); - è difficile capirle rettamente, a proprio rischio

CONCLUSIONE

·       Paolo è stato scelto dal Signore risorto dopo Pietro, che è stato scelto all’inizio della vita pubblica del Maestro
·       Paolo non ha ricevuto dal collegio apostolico né da Petro in particolare l’investitura (il battesimo l’ha ricevuto da Anania), né una missione speciale, né il vangelo di verità per tutte le genti
·       Luca, in Atti accompagna a Roma Paolo, non Pietro che rimane ferno al Concilio di Gerusalemme, e qui già superato da Giacomo come sembra suggerire l’ultimo versetto che lo menziona con il nome di SIMONE: “Simone (Pietro) ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere dalle genti un popolo per il suo nome.” (Atti 15,14)
·       “Pietro” è menzionato come Pietro l’ultima volta, in Atti 11,13 (“Egli ci raccontò come avesse visto l'angelo presentarsi in casa sua e dirgli: “Manda qualcuno a Giaffa e fa' venire Simone, detto Pietro...”.
·       In Atti Paolo è menzionato 139 volte, Pietro 61 (e Simone solo 14) L’ultima volta nel NT, Paolo è menzionato in Atti 28,30 (“Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e accoglieva tutti quelli che venivano da lui”)
·       Di Paolo dunque siamo biblicamente sicuri (da Luca, uno storico della chiesa, compagno di Paolo) che è stato a Roma. Di Pietro, invece, almeno da Luca non sappiamo nulla al riguardo di una sua venuta a Roma.

Angelo Paolo Colacrai 
angelo.colacrai@gmail.com



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