mercoledì 30 settembre 2020

 

INDIETRO [VOLTARSI]: Nota filologica a Luca 9,62

 

Il testo nella versione in italiano della CEI (2008)

Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all'aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».

 

CONTESTO IMMEDIATO

9,61 Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia».

10,1 Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.

 

PARALLELI AL VERSETTO

Sal 78,8-9; Lc 17,31-32; At 15,37-38; 2Tm 4,10; Eb 10,38; Gc 1,6; 2Pt 2,20

ALLINEAMENTI UTILI ALLA COMPRENSIONE DEL TESTO

COMMENTO SULLE TRADUZIONI - E I PARALLELI LETTERALI

Come appare dalle parole evidenziate, l'italiano "indietro" (che indica posizione o movimento a tergo: trovarsi i., restare i.; tornare i., tirarsi i. e che corrisponde a "rursus" in latino), traduce l'espressione greca εἰς τὰ ὀπίσω, che corrisponde al greco moderno che προς τα πίσω, al latino "retro", all'ebraico אֲחוֹרַנִּית e all'inglese "back".

L'avverbio italiano "indietro"

in Luca è presente in già in 6,30 (Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro [μὴ ἀπαίτει = ne repetas]); 8,37; e poi ancora in 17,15.18.31; 23,56; 24,12 (Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro [καὶ ἀπῆλθεν πρὸς ἑαυτὸν = et rediit ad sua], pieno di stupore per l'accaduto).

L'espressione greca εἰς τὰ ὀπίσω

nel NT ricorre solo nei vangeli di Marco, Luca e Giovanni, mai in Matteo né altrove: Mc 13,16; in Luca ancora in 17,31 (In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro [μὴ ἐπιστρεψάτω εἰς τὰ ὀπίσω = non redeat retro]); Gv 6,66; 18,6; 20,14.

L'espressione in greco moderno προς τα πίσω

nel NT ricorre in Mc 13,16; ancora in Lc 17,31; Gv 18,6; 20,14; cfr. Eb 4,13.

L'avverbio latino "retro"

nel NT è piuttosto frequente nella Nova Vulgata: Mt 9,20; Mc 5,27; 8,33; 13,16; in Luca già in 7,38; 8,44 e ancora in 17,31; Gv 6,66; Fil 3,13 (Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle [quae quidem retro sunt = τὰ μὲν ὀπίσω] e proteso verso ciò che mi sta di fronte); 1Tm 5,15; Ap 4,6.

L'avverbio ebraico אֲחוֹרַנִּית (backward, in reverse)

Nel NT tradotto dal greco in ebraico non ricorre altrove.

Per una lettura dell'intera bibbia

sia in greco che in ebraico, sia quindi l'Antico che è in ebraico e in greco, che il Nuovo Testamento (in greco), a partire da questo stesso tema, "retro, indietro" - propongo un glossario agenda di parole greche nel NT e di parole ebraiche dell'AT:

PAROLE GRECHE

PAROLE EBRAICHE

 

BIBLIOGRAFIA: STRUMENTI LINGUISTICI ONLINE

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AVERE RAGIONE [DAVANTI A DIO]: Nota filologica a Giobbe 9,2

 


Il testo, nella versione in italiano della CEI (2008):

In verità io so che è così: e come può un uomo aver ragione dinanzi a Dio?

ALLINEAMENTI UTILI

PARALLELI AL VERSETTO

1Re 8,46; Gb 4,17; 14,3-4; 25,4; 32,2; 33,9; 34,5; Sal 130,3; 143,2; Rm 3,20

Per traslitterare e leggere più facilmente l'ebraico e il greco, copialo di peso, parole o frasi, su Traslitterazione fonetica

L'espressione italiana, "aver ragione" traduce approssimativamente l'ebraico יִּצְדַּק che i LXX traducono invece con ἔσται δίκαιος, il latino con "iustificabitur" e la versione inglese KJ, "be just".

L'intera espressione ebraica, וּמַה־יִּצְדַּק

comprende: וְ congiunzione, מָה pronome interrogativo senza genere e senza numero e צדק, il verbo in forma qal imperfetto, 3 persona maschile singolare.

L'espressione italiana "avere ragione"

nel contesto quindi significa, "essere giusto" o "giustificarsi" o "essere nel giusto".

Nel TM, la forma יִּצְדַּק ricorre quasi esclusivamente in Giobbe: già in 4,17 e ancora in 11,2; 15,14; 25,4. L'ultima volta, e fuori del libro di Giobbe, è in Sal 143,2 (Non entrare in giudizio [לֹא־יִצְדַּק = μὴ εἰσέλθῃς εἰς κρίσιν = non intres in iudicium] con il tuo servo: davanti a te nessun vivente è giusto).

L'espressione ἔσται δίκαιος di Gb 9,2

 nella LXX, ricorre solo nell'Antico Testamento: Sal 111,6 (= ebraico 112,6); in Gb, ancora solo in 25,4 (Come può essere giusto [πῶς γὰρ ἔσται δίκαιος = Numquid iustificari potest homo = ‎ וּמַה־יִּצְדַּק אֱנוֹשׁ] un uomo davanti a Dio e come può essere puro un nato da donna?); Ez 18,5.

Il latino "iustificabitur" di Gb 9,2

ricorre invece anche nel Nuovo Testamento: Gb 4,17; 11,2; Sal 143,2; Sir 14,21; 18,1; 23,14; 26,28; 31,5; Is 45,25; Rm 3,20; Gal 2,16 (sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato per le opere della Legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della Legge; poiché per le opere della Legge non verrà mai giustificato nessuno [non iustificabitur omnis caro = οὐ δικαιωθήσεται πᾶσα σάρξ = MHT: ‎ לֹא יֻצְדַּק כָּל בָּשָׂר])

L'espressione "aver ragione" di Gb 9,2

letteralmente, ricorre invece solo ancora in Pr 18,17 (Il primo a parlare in una lite sembra aver ragione [צַדִּיק הָרִאשׁוֹן בְּרִיבוֹ = δίκαιος ἑαυτοῦ κατήγορος ἐν πρωτολογίᾳ = Qui prior in contentione loquitur, putatur iustus], ma viene il suo avversario e lo confuta). Sono presenti, comunque, espressioni simili in Gb 11,2 (A tante parole non si dovrà forse dare risposta? O il loquace dovrà avere ragione? [וְאִם־אִישׁ שְׂפָתַיִם יִצְדָּק = ἢ καὶ ὁ εὔλαλος οἴεται εἶναι δίκαιος = Aut vir verbosus iustificabitur? - NOTA: il testo della LXX si discosta dal TM, aggiungendo parole in più che qui non riporto); 40,8; Eb 12,25.

Per una lettura dell'intera bibbia a partire dall'"aver ragione"

sia in ebraico che in greco, sia quindi l'Antico che il Nuovo Testamento, a partire da questo stesso tema, "aver ragione, essere giustificato, giustificarsi" - propongo un glossario agenda a partire da parole ebraiche (dell'AT) per arrivare alle equivalenti - quando e se ci sono - parole greche del NT:

PAROLE EBRAICHE SU "AVERE RAGIONE"

PAROLE GRECHE SU "AVERE RAGIONE"

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martedì 29 settembre 2020

 

VEGLIARDO: Nota filologica a Daniele 7,9

 


Il testo, nella traduzione italiana della CEI (2008), dice:

"Io continuavo a guardare, quand'ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. - La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente."

 

ALLINEAMENTI UTILI

CEI: Io continuavo a guardare, quand'ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise

TM: ‎ יְתִב חָזֵה הֲוֵית עַד דִּי כָרְסָוָן רְמִיו וְעַתִּיק יוֹמִין

LXX: ἐθεώρουν ἕως ὅτε θρόνοι ἐτέθησαν καὶ παλαιὸς ἡμερῶν ἐκάθητο =

NOV: Aspiciebam, donec throni positi sunt, et Antiquus dierum sedit. =

KJV: I beheld <H1934> <H2370> till <H5705> the thrones <H3764> were cast down <H7412>, and the Ancient <H6268> of days <H3118> did sit <H3488>].

Per traslitterare e leggere più facilmente l'ebraico e il greco, copialo su Translit

La parola "vegliardo" (in italiano, s. m. derivante da "veglio" e che indica un uomo di età molto avanzata; più spesso riferito a vecchio la cui figura ispira rispetto e venerazione) traduce il sintagma aramaico-ebraico, וְעַתִּיק יוֹמִין, che letteralmente dice: "e vecchio di giorni", reso letteralmente, in greco dai Settanta con: καὶ παλαιὸς ἡμερῶν e in latino: "et Antiquus dierum".

L'inglese di KJV ha, anche letteralmente: "and the Ancient of days".

Il codice o numero Strong di עַתִּיק (`attiyq) una parola aramaica che significa "antico, avanti negli anni, anziano, vecchio" (ancient, advanced, aged, old, taken away) è H6268.

Nella Bibbia ebraica (Testo masoretico)

il termine ricorre in soli tre versetti, sempre di Daniele: 7,9.13.22.

Nella Bibbia greca

invece, è presente in una trentina di versetti, dei quali leggi almeno Lv 25,22; 26,10; Gs 9,4; Ger 45,11; Mc 2,21; Lc 5,36.39; 1Gv 2,7.

L'ottavo anno seminerete, ma consumerete il vecchio raccolto [παλαιά = ‎ יָשָׁן= veteres] fino al nono anno; mangerete del raccolto vecchio [παλαιὰ παλαιῶν = ‎ יָשָׁן = vetera] finché venga il nuovo.

Qui l'idea di "vegliardo", in greco παλαιός, è presente 3 volte nel versetto della LXX e corrisponde all'ebraico יָשָׁן (yashan), "vecchio", dell'annata precedente (old, store, storage; da H3462) - codice Strong H3465 - e al latino "vetus" o "veter" (sinonimi di "senex, antiquus, annosus, vetustus, veteranus…").

"Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto da principio. Il comandamento antico è la Parola che avete udito."

A

B

Tanto la frase A che la B hanno le stesse equivalenze tra le diverse lingue elencate tranne che per la morfologia.

l'accusativo femminile singolare παλαιὰν, ricorre, nella stessa forma, solo già in 1Cor 5,7 ("Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova").

Il latino "vetus" invece è presente in più versetti della Nova Vulgata: Gdc 1,11; Mt 9,16; Lc 5,36.39; Rm 6,6; 1Cor 5,7 e qui in 1Gv 2,7.

L'ebraico יָשָׁן nella forma יְשָׁנָה ricorre nel NT tradotto in ebraico, in Mt 9,24; Mc 5,39; Lc 8,52, prima che in 1Gv 2,7.

Il greco παλαιά, in questa forma, ricorre già in Lv 25,22; 26,10; Gs 9,5; Ct 7,14; Ger 45,11; Mt 13,52; 1Cor 5,8, prima che in 1Gv 2,7.

Il latino "vetus" è, come già spiegato sopra, in Gdc 1,11, eccetera.

Il sintagma ebraico הַיְשָׁנָה in questa forma ricorre (nel NT) solo già in 2Cor 3,14 ("Ma le loro [dei giudei] menti furono indurite; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, quando si legge l'Antico Testamento [ἐπὶ τῇ ἀναγνώσει τῆς παλαιᾶς διαθήκης = ‎ בְּקָרְאָם בַּבְּרִית הַיְשָׁנָה = in lectione Veteris Testamenti  = perché è in Cristo che esso viene eliminato")

Nota come tanto in Lv 25,22 che in 1Gv 1,7, ma anche altrove, esista una contrapposizione "vecchio-nuovo" che, nella Bibbia della CEI si trova per esempio anche in altri versetti, come in Lv 25,22; 26,10; Sir 9,10; Os 4,11; Mt 9,17; Mc 2,21-22; Lc 5,36-37.39; 1Cor 5,7; 2Cor 5,17.

Per una lettura dell'intera bibbia, sia in greco che in ebraico, sia quindi l'Antico che il Nuovo Testamento, a partire da questo stesso tema, "vegliardo" - propongo un glossario agenda a partire dalla raccolta di parole ebraiche (dell'AT) per arrivare alle equivalenti - quando ci sono - parole greche nel NT:

PAROLE EBRAICHE

PAROLE GRECHE

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FALSITÀ: Nota filologica a Giovanni 1,47

 

Il testo nella Bibbia della CEI 2008, dice:

Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità».

ALLINEAMENTI UTILI


Il greco δόλος, ου, ὁ, letteralmente significa "esca" per il pesce; da qui "inganno, tradimento, frode, astuzia, furbizia, scaltrezza" (strictly, bait for fish; hence deceit, treachery, fraud, guile; cunning). Il termine è facilmente rintracciabile online attraverso il suo numero Strong, G1388.

Il "dolo", nel linguaggio giuridico, nel diritto privato, indica il comportamento di chi, traendo altri ingiustamente in errore, lo induce a un negozio giuridico quale non avrebbe voluto. Equivale a "frode, imbroglio, inganno, raggiro, truffa".

Se la Cei ha "falsità" come termine che traduce δόλος, il latino ha proprio "dolus", giustamente corrispondente a "dolo"; il greco moderno (MET 2004) ha δόλος, mentre l'ebraico moderno ha מִרְמָה.

Nella versione in ebraico moderno (MHT, 2010, Israele), in questa forma, מִרְמָה ricorre ancora in At 13,10; Rm 1,29; 2Cor 4,2; 1Pt 2,1.22; 3,10; Ap 14,5. Il n. m. al nominativo latino "dolus" è usato, nella Nova Vulgata (promulgata da Paolo VI dopo il Concilio Vaticano II), già e ancora in Sal 32,2; 36,4; 55,12; Pr 12,20; Is 53,9; Ger 9,5; Dn 8,25; 14,18; Mc 7,22; 1Pt 2,22.

Nella Bibbia greca (88 libri secondo la versione elettronica di BibleWorks 10: 1464 capitoli, 38279 versetti di cui vuoti, senza testo, 604; 761726 parole) il lemma δόλος ricorre in 68 versetti, 70 volte con 5 forme o declinazioni diverse. I libri dove compare più sovente sono: 1Mac (10 volte, il 14%), Salmi (8, 11%), Pr (7, 10%); appare meno o mai altrove. Nel NT ricorre di più in 1Pt (3, 4%), Mc (2, 3%). In Mt e Gv ricorre rispettivamente sola una volta.

La prima volta di δόλος nella Bibbia greca è Genesi 27,35:

Rispose: «È venuto tuo fratello con inganno [ἐλθὼν ὁ ἀδελφός σου μετὰ δόλου  = ‎ בָּא אָחִיךָ בְּמִרְמָה = Venit germanus tuus fraudulenter] e ha carpito la benedizione che spettava a te».

Si notino, nel versetto tradotto dall'ebraico, le equivalenze all'italiano "inganno", del greco "δόλος", del latino "fraudulenter" che è un avverbio.

L'ultima volta, δόλος lo ritroviamo in 1Pt 3,10:

"Chi infatti vuole amare la vita e vedere giorni felici trattenga la lingua dal male e le labbra da parole d'inganno [δόλον = με δόλο = a malo = מִרְמָה]."

Notiamo la corrispondenza tra greco moderno e greco antico, ma anche con la permanenza della stessa parola ebraica, cioè sempre מִרְמָה.

Cambia invece l'italiano, che non è "falsità" come in Gv 1,47, ma "inganno"; cambia anche il latino, che non è "dolus" ma "malus".

Per una lettura della intera bibbia, sia greca che ebraica a partire da questo tema - del dolo, falsità, inganno, truffa, astuzia - potremmo creare un glossario agenda a partire dalle parole greche (del NT) per risalire successivamente alle equivalenti e originali e più antiche parole ebraiche:

PAROLE GRECHE

PAROLE EBRAICHE EQUIVALENTI

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Glossario greco-ebraico - Analisi del latino - Dizionario di ebraico moderno - Dizionario ebraico - multilingue - Dizionario greco-multilingue - Concordanze tematiche NT

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lunedì 28 settembre 2020

 

BAMBINO: Nota filologica a Luca 9,48


Il versetto, nella traduzione della CEI 2008 ha:

"…e [Gesù] disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome [ὃς ἐὰν δέξηται τοῦτο τὸ παιδίον ἐπὶ τῷ ὀνόματί μου = Quicumque susceperit puerum istum in nomine meo = ‎ כָּל הַמְקַבֵּל אֶת הַיֶּלֶד הַזֶּה בִּשְׁמִי], accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».

In latino, il greco neutro παιδίον diventa il maschile latino "puer" e l'ebraico moderno יֶלֶד  che corrisponde all'ebraico antico (vedi più sotto H3206)

Si noti nel versetto anche l'equivalenza semantica tra BAMBINO e PICCOLO.

La stessa associazione è, per esempio, nella Bibbia della CEI, anche in altri casi come Es 2,6; Sap 15,14 e soprattutto in Mt 18,4 che è il versetto parallelo più prossimo a Lc 9,48.

L'italiano "bambino" corrisponde quindi a παιδίον, ου, τό un diminutivo di παῖς ["ragazzo, ragazza, servo"] e che potrebbe indicare "infante, neonato, o di qualche anno" (literally, of age; as a newborn child infant, babe).

Nel vangelo di Luca παῖς ricorre in 1,54.69; 2,43; 7,7; 8,51.54; 9,42; 12,45; 15,26, mentre παιδίον ricorre anche di più: 1,59.66.76.80; 2,17.27.40; 7,32; 9,47-48; 11,7; 18,16-17. La prima volta è in: in Lc 1,59: "Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria" e l'ultima in Lc 18,17: "In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come l'accoglie un bambino, non entrerà in esso".

In entrambi i versetti è enfatizzata la piccolezza, quella del neonato o ancora infante.

Nella Bibbia greca, che nella versione elettronica di BibleWorks comprende tra Antico Testamento e Nuovo 88 libri, παιδίον ricorre 221 volte in 202 versetti con forme declinate diverse o solo diversamente accentate; ricorre di più in Tobia, manoscritto S (40 volte, 18%), Genesi (33, 15%), Matteo (18, 8%). Meno altrove. In Luca ricorre 13 volte (6%).

La prima volta un παιδίον  lo si incontra in Gen 17,2 ("Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra voi [καὶ παιδίον ὀκτὼ ἡμερῶν περιτμηθήσεται ὑμῖν = ‎וּבֶן־שְׁמֹנַת יָמִים יִמּוֹל לָכֶם  = Infans octo dierum circumcidetur in vobis] ogni maschio di generazione in generazione, sia quello nato in casa sia quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe.")

Si noti la differenza dell'ebraico che ha, letteralmente "e figlio/discendente di otto giorni" e il latino della Nova Vulgata: "infante di otto giorni", che corrisponde praticamente al greco. Ci si riferisce comunque, nel contesto immediato, sempre e solo al figlio o infante o neonato di sesso maschile.

L'ultima occorrenza di παιδίον nella Bibbia greca è 1Gv 3,7 ("Figlioli, nessuno v'inganni [Παιδία, μηδεὶς πλανάτω ὑμᾶς = Filioli, nemo vos seducat = ‎ יְלָדַי, אַל יַתְעֶה אֶתְכֶם]. Chi pratica la giustizia è giusto come egli è giusto.")

Si noti come παιδίον diventi in latino "filiolus" e in ebraico moderno יֶלֶד, che nella stessa traduzione ricorre anche in Mt 3,7; 12,34; Lc 3,7; Gv 8,41; Gal 4,19; 1Gv 2,1.12.18.28; 3,1-2.7.10.18; 4,4; 5,2.21; 2Gv 1,13. Quindi spesso in 1Gv e meno o più spesso assente altrove.

Il campo semantico del BAMBINO

con equivalenze ebraiche e greche su questo tema, comprende almeno le seguenti parole ebraiche:

e greche (soprattutto nel NT):

STRUMENTI LINGUISTI ONLINE

per consultare dizionari, concordanze, glossari

blueletterbible - archives - morfix - H3206 - G3813 - CHILD


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NUDO: Nota filologica a Giobbe 1,21

 

"NUDO": NOTA FILOLOGICA

Il testo di riferimento è Giobbe 1,21 

...e [Giobbe] disse: «Nudo uscii dal grembo di mia madre, e nudo vi ritornerò [‎וַיֹּאמֶר עָרֹם (יָצָתִי) [יָצָאתִי] מִבֶּטֶן אִמִּי וְעָרֹם אָשׁוּב שָׁמָה = αὐτὸς γυμνὸς ἐξῆλθον ἐκ κοιλίας μητρός μου γυμνὸς καὶ ἀπελεύσομαι ἐκεῖ  = et dixit: "Nudus egressus sum de utero matris meae et nudus revertar illuc].
Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!»

Il termine ebraico per indicare "nudo", ripetuto due volte nel versetto, è (H6174) עָרוֹם (`arowm) scritto spesso anche עָרֹם (`arom), "nudo, denudato, spoglio di tutto" (naked, bare).

I Settanta hanno tradotto עָרוֹם in genere con l'agg. γυμνός, ή, όν, "nudo, spogliato, denudato" (naked, unclothed, bare).

I traduttori antichi e modernna della Nova Vulgata, in latino, con "nudus" dal quale deriva l'italiano "nudo".

Sinonimi di "nudus" possono essere "apertus", "intectus", "manifestus".

Mentre in inglese "nudo" può sinificare anche "in a state of nature, disrobed, unclad, undraped, exposed" oltre che "nude, in the nude stark naked, au naturel" come in francese.

In italiano, "nudo" fa pensare a "scoperto, spoglio, scarno, privo di, svestito, discinto; ignundo, denudato, senza veli" o in modo figurato, "brullo, disadorno, spoglio, arido" o " semplice, essenziale, sobrio, asciutto, schietto, chiaro, scarno, crudo, misero, squallido".

"Nudo" è quindi un termine molto evocativo.

L'aggettivo "ginnico", per esempio, immediatamente derivante dal latino gymnĭcus, è dal greco γυμνικός che a sua volta viene da γυμνός, "nudo".

Per un approfondimento dei vari significati di "nudo" nella bibbia è utile controllare le occorrenze almeno dei seguenti termini, in ebraico e in greco che elenco di seguito: li presento con il numero Strong, che facilita la ricerca online: 

Per il greco (soprattutto nel NT), studia

Fai le ricerche online utilizzando un qualsiasi browser, sempre partendo dal numero Strong. 

Per esempio, vai a http://www.obohu.cz/bible/index.php?styl=WEC&hs=H6174,

o, per il greco, a http://www.obohu.cz/bible/index.php?styl=WEC&hs=G1131 - e come risultato, nel primo e nel secondo caso trovi equivalenze dei due termini in diverse lingue moderne - non italiano, ma, per esempio, in ceco, russo; persino, oltre l'inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco, anche il cinese.

Per studiare il campo semantico, o comunque la rete di contatti dello stesso tema, "nudo", in tutto il NT, consulta il sito biblehub_NAKED

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giovedì 24 settembre 2020

 

Luca 9,1-6: Gesù mandò i Dodici ad annunciare il regno di Dio. Nient'altro.

 

Presento 7 parole chiave, in greco, con trascrizione fonetica di ciascuna. - 

Le parole sono state scelte arbitrariamente, ma a partire dal senso generale della pericope che in tal modo intendo spiegare. - 

Le 7 parole sono nei 6 versetti di Lc 9,1-6.  - In Lc 9,3, le parole da me scelte sono due:

         ἄρτος/ártos, "pane" e - ἀργύριον/argýrion, "denaro"

Scopo della lezione è imparare a fare meglio la ricerca in greco e in ebraico; ad allineare un risultato con un altro; ad apprendere comparando, quindi un vocabolario di parole fondamentali alla comprensione del Nuovo Testamento. 

- Scopo secondario è imparare anche a tradurre dal greco a qualsiasi lingua moderna e viceversa con il metodo dell'allineamento.

Le parole, che impari in questa lezione, anche a leggere oltre che a capire contestualmente, sono 7:

1. ἐξουσία/exousía: "potere, autorità"

2. ἀποστέλλω/apostéllō: "mandare, inviare" cfr. "apostolo", "apostolato", "epistola" o "missiva"

3. ἄρτος/ártos: "pane"

4. ἀργύριον/argýrion: "denaro" "argento"

5. οἰκία/oikía: "casa"

6. δέχομαι/déchomai: "ricevere, accogliere"

7. εὐαγγελίζω/euangelízō: "evangelizzare, annunziare il vangelo"

Scarica gratuitamente il foglio di lavoro ed elaboralo secondo le tue esigenze di studio dal mio Google Drive

 

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mercoledì 23 settembre 2020

 

Luca 8,19-21: La vera parentela di Gesù - non è quella etnica

 Lettura della bibbia a partire da 3 parole chiave

Studiamo tre parole chiave in greco, una per ogni versetto della pericope (Lc 8,19-21), per proiettarle poi nei paralleli del versetto, nelle occorrenze della forma e del lemma greco scelto nel vangelo di Luca e quindi in tutta la bibbia greca (Antico e Nuovo Testamento) fornendo anche qualche statistica di frequenza.

Dal lemma o tema greco, scelto nei 3 versetti, è naturale quindi passare alle sue equivalenze in ebraico - almeno in qualche esempio di versetto parallelo nell'Antico Testamento.

La lezione è divisa in tre parti.

Con la proposta, poi, in ognuna delle parti:

- del contesto immediato del versetto,

- di dizionario di greco-inglese, con riferimenti eventuali a varie equivalenze ebraiche del termine

- di dizionario di ebraico-inglese, con riferimenti eventuali a varie equivalenze greche del termine

- di glossari, che mettono in evidenza le equivalenze ebraiche e greche a uno stesso tema (in inglese)

- di concordanze specifiche nel Nuovo Testamento, che espandono le ricerche a parole simili e contrare in greco ad uno stesso tema (in inglese):

è possibile non solo apprendere bene il significato contestuale di ogni termine, il suo campo semantico, i suoi sinonimi o termini simili sia in greco che in ebraico,

ma è anche possibile avviare una lettura della intera bibbia a partire da tre temi, o punti di vista diversi, ma tra loro connessi almeno in Lc 8,19-21:

1. μήτηρ/mḗtēr = אֵם/ʾēm = “MADRE”

2. ἀπαγγέλλω/apangéllō = נָגַד/nāgad = FAR SAPERE

3. ποιέω/poiéō = בָּרָא/bārāʾ = עָשָׂה/ʿāśâ = FARE, CREARE

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giovedì 10 settembre 2020

 

παρθένος in 1Cor 7,25: LE VERGINI – UN CONSIGLIO PERSONALE

 

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Riguardo alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma dò un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia.
1Corinti 7,25

 

*παρθένος/parthénos = “vergine, giovane, ragazza” -  studylight

 

PARALLELI

1 Cor 4,2; 7,1.6.10.36.40; 2 Cor 4,1; 8,8; 1 Tm 1,13.16

 

LA PAROLA NELLA BIBBIA

Gen 24,14(Ebbene, la ragazza alla quale dirò: “Abbassa l'anfora e lasciami bere”, e che risponderà: “Bevi, anche ai tuoi cammelli darò da bere”, sia quella che tu hai destinato al tuo servo Isacco; da questo riconoscerò che tu hai usato bontà verso il mio padrone).16(La giovinetta era molto bella d'aspetto, era vergine, nessun uomo si era unito a lei. Ella scese alla sorgente, riempì l'anfora e risalì).43.55; 34,3 (Ma poi egli rimase legato a Dina, figlia di Giacobbe; s'innamorò della giovane e le rivolse parole di conforto); Es 22,15s; Lv 21,3.13s; Dt 22,19.23.28; 32,25; Gdc (A) 19,24; 21,12; Gdc 19,24; 21,11s; 2 Sam 13,2.18; 1 Re 1,2; 2 Re 19,21; 2 Cr 36,17; 1 Esd 1,50; Est 2,17; Gdt 9,2 (Signore, Dio del padre mio Simeone, tu hai messo nella sua mano una spada per fare vendetta degli stranieri, che avevano sciolto la cintura d'una vergine per contaminarla, ne avevano denudato i fianchi a sua vergogna e ne avevano contaminato il grembo per disonorarla. Tu avevi detto: “Questo non si deve fare!”. Ma essi l'hanno fatto); 16,4; 1 Mac 1,26; 2 Mac 3,19; 5,13; 3 Macc 1,18; 4 Macc 18,7; Sal 44,15; 77,63; 148,12; Odi 2,25; Gb 31,1; Sir 9,5; 30,20; Am 5,2; 8,13; Zc 9,17; Is 7,14; 23,4; 37,22; 47,1; 62,5; Ger 2,32; 18,13; 26,11; 28,22; 38,4.13.21; Lam 1,4.15.18; 2,10.13.21; 5,11; Ep Ger 1,8; Ez 9,6; 44,22; Mt 1,23; 25,1.7.11; Lc 1,27 (a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria); At 21,9; 1 Cor 7,25.28.34.36ss; 2 Cor 11,2 (Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina: vi ho promessi infatti a un unico sposo, per presentarvi a Cristo come vergine casta); Ap 14,4 (Sono coloro che non si sono contaminati con donne; sono vergini, infatti, e seguono l'Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello)

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νομίζω in 1Cor 7,26: IPOTIZZARE CHE SIA MEGLIO RIMANERE COME SI È?

 

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Penso dunque che sia bene per l'uomo, a causa delle presenti difficoltà, rimanere così com'è
1Corinti 7,26

 

*νομίζω/nomízō = “ritenere, supporre, credere, considerare” - biblehub

 

PARALLELI

Lc 21,23 (In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo); 1 Cor 7,1.8

 

LA PAROLA NELLA BIBBIA

2 Mac 4,32; 7,19; 8,35; 14,4; Sap 13,2 (Ma o il fuoco o il vento o l'aria veloce, la volta stellata o l'acqua impetuosa o le luci del cielo essi considerarono come dèi, reggitori del mondo); 17,3; Sir 29,4; Mt 5,17 (Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento); 10,34; 20,10; Lc 2,44; 3,23 (Gesù, quando cominciò il suo ministero, aveva circa trent'anni ed era figlio, come si riteneva, di Giuseppe, figlio di Eli); At 7,25; 8,20; 14,19; 16,13.27; 17,29; 21,29; 1 Cor 7,26.36(Se però qualcuno ritiene di non comportarsi in modo conveniente verso la sua vergine, qualora essa abbia passato il fiore dell'età – e conviene che accada così – faccia ciò che vuole: non pecca; si sposino pure!); 1 Tm 6,5

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δέω in 1Cor 7,27: SPOSARSI È LEGARSI - È UN BENE?

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Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla.
1Corinti 7,27

 

*δέω/déō = “legarsi, legare, incatenare, mettere in catene, vincolare, stringere, allacciarsi” - studylight

 

PARALLELI

1 Cor 7,20 (Ciascuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato)

 

LA PAROLA NELLA BIBBIA

Gen 38,28; Gdc 15,13; Sal 149,8; Sap 17,16; Sir 28,19; Mt 12,29 (Come può uno entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega? Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa); 13,30; 14,3; 16,19 (A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli); 18,18 (In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo); 21,2; 22,13; 27,2; Mc 3,27; 5,3s; 6,17; 11,2.4; 15,1.7; Lc 13,16; 19,30; Gv 11,44; 18,12.24; 19,40; At 9,2.14.21; 12,6; 20,22; 21,11(Egli venne da noi e, presa la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: «Questo dice lo Spirito Santo: l'uomo al quale appartiene questa cintura, i Giudei a Gerusalemme lo legheranno così e lo consegneranno nelle mani dei pagani»).13.33(Allora il comandante si avvicinò, lo arrestò e ordinò che fosse legato con due catene; intanto si informava chi fosse e che cosa avesse fatto); 22,5.29; 24,27; Rm 7,2 (La donna sposata, infatti, per legge è legata al marito finché egli vive; ma se il marito muore, è liberata dalla legge che la lega al marito); 1 Cor 7,27.39 (La moglie è vincolata per tutto il tempo in cui vive il marito; ma se il marito muore è libera di sposare chi vuole, purché ciò avvenga nel Signore); Col 4,3; 2 Tm 2,9 (per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore. Ma la parola di Dio non è incatenata!); Ap 9,14; 20,2

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γαμέω in 1Cor 7,28: SPOSARE NON È PECCATO MA TRIBOLAZIONE

 

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Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella loro vita, e io vorrei risparmiarvele.
1Corinti 7,28

 

*γαμέω/gaméō = “maritarsi, sposarsi, accasarsi, ammogliare, coniugarsi, prendere in moglie” biblehub

PARALLELI

1 Cor 7,36 (Se però qualcuno ritiene di non comportarsi in modo conveniente verso la sua vergine, qualora essa abbia passato il fiore dell'età – e conviene che accada così – faccia ciò che vuole: non pecca; si sposino pure!)

 

LA PAROLA NELLA BIBBIA

Mt 5,32 (Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all'adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio); 19,9s(Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi); 22,25.30(Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo); 24,38; Mc 6,17; 10,11s; 12,25; Lc 14,20; 16,18 (Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio); 17,27; 20,34s (Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito, ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito); 1 Cor 7,9s(ma se non sanno dominarsi, si sposino: è meglio sposarsi che bruciare. Agli sposati ordino, non io, ma il Signore: la moglie non si separi dal marito).28.33s(chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito).36(Se però qualcuno ritiene di non comportarsi in modo conveniente verso la sua vergine, qualora essa abbia passato il fiore dell'età – e conviene che accada così – faccia ciò che vuole: non pecca; si sposino pure!).39(La moglie è vincolata per tutto il tempo in cui vive il marito; ma se il marito muore è libera di sposare chi vuole, purché ciò avvenga nel Signore); 1 Tm 4,3 (gente che vieta il matrimonio e impone di astenersi da alcuni cibi, che Dio ha creato perché i fedeli, e quanti conoscono la verità, li mangino rendendo grazie); 5,11.14(Desidero quindi che le più giovani si risposino, abbiano figli, governino la loro casa, per non dare ai vostri avversari alcun motivo di biasimo)

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καιρός in 1Cor 7,29: IL TEMPO STABILITO È ADESSO

 

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Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero
1Corinti 7,29

 

*καιρός/kairós = “occasione, opportunità, occorrenza, tempo presente, il momento giusto, il tempo stabilito, l’attualità” - studylight

 

PARALLELI

Qo 6,12; 9,10; Rm 13,11s (E questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce); 1 Cor 7,31 (facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi); Ef 5,16 (facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi); Col 4,5; Eb 13,13; 1 Pt 1,24; 4,7

 

LA PAROLA NELLE 13 LETTERE DI PAOLO

Rm 3,26 (mediante la clemenza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente, così da risultare lui giusto e rendere giusto colui che si basa sulla fede in Gesù.); 5,6 (Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi); 8,18 (Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi.); 9,9; 11,5; 13,11; 1 Cor 4,5 (Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode); 7,5(Non rifiutatevi l'un l'altro, se non di comune accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera. Poi tornate insieme, perché Satana non vi tenti mediante la vostra incontinenza).29; 2 Cor 6,2 (Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!); 8,14; Gal 4,10; 6,9s; Ef 1,10; 2,12; 5,16; 6,18; Col 4,5; 1 Ts 2,17; 5,1; 2 Ts 2,6; 1 Tm 2,6; 4,1; 6,15; 2 Tm 3,1; 4,3.6; Tt 1,3 (e manifestata al tempo stabilito nella sua parola mediante la predicazione, a me affidata per ordine di Dio, nostro salvatore)

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ὡς in 1Cor 7,3: PRINCIPIO DI RELATIVITÀ SECONDO PAOLO: “COME SE NON”

 

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quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero
1Corinti 7,30

ὡς/hōs, “come, così come, per esempio, similmente” (as, like, even as) - studylight

PARALLELI NELLA BIBBIA

Sal 39,7 (Sì, è come un'ombra l'uomo che passa. Sì, come un soffio si affanna, accumula e non sa chi raccolga); 73,20 (Come un sogno al risveglio, Signore, così, quando sorgi, fai svanire la loro immagine); Qo 1,4 (Una generazione se ne va e un'altra arriva, ma la terra resta sempre la stessa); 2,24s; 3,12s; 5,17; 9,7; 11,2.9s; Mt 24,48 (Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”…); 25,14; Lc 12,15; 16,1s; 19,17; 21,34 (State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso); 1 Cor 9,18; 1 Tm 6,17s; Gc 1,10s; 4,14 (mentre non sapete quale sarà domani la vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare); 5,1; 1 Pt 1,24; 4,7 (La fine di tutte le cose è vicina. Siate dunque moderati e sobri, per dedicarvi alla preghiera); 1 Gv 2,17 (E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!)

 

LA PAROLA NELLE 13 LETTERE DI PAOLO

La parola ricorre in 129 versetti, in almeno 2 di tutte le lettere. Ricorre di più in 1Cor (in 29 versetti su 437), 2Cor (in 24 di 256), in Romani (20/432). Meno altrove. In relazione al numero di parole della lettera, quella dove in percentuale ricorre di più è Filemone (1,194%: 4/335): Rm 1,9(Mi è testimone Dio, al quale rendo culto nel mio spirito annunciando il vangelo del Figlio suo, come io continuamente faccia memoria di voi).21; 3,7; 4,17; 5,15s.18; 8,36; 9,25.27.29(E come predisse Isaia: Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato una discendenza, saremmo divenuti come Sòdoma e resi simili a Gomorra).32; 10,15; 11,2.33; 12,3; 13,9.13; 15,15.24; 1 Cor 3,1(Io, fratelli, sinora non ho potuto parlare a voi come a esseri spirituali, ma carnali, come a neonati in Cristo).5.10.15; 4,1.7.9.13s.18; 5,3; 7,7s.17(Fuori di questi casi, ciascuno – come il Signore gli ha assegnato – continui a vivere come era quando Dio lo ha chiamato; così dispongo in tutte le Chiese).25.29ss; 8,7; 9,5.20(mi sono fatto come Giudeo per i Giudei, per guadagnare i Giudei. Per coloro che sono sotto la Legge – pur non essendo io sotto la Legge – mi sono fatto come uno che è sotto la Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la Legge)s.26(Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio pugilato, ma non come chi batte l'aria); 10,15; 11,34; 12,2; 13,11 (Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino); 14,33; 16,10; 2 Cor 1,7; 2,17 (Noi non siamo infatti come quei molti che fanno mercato della parola di Dio, ma con sincerità e come mossi da Dio, sotto il suo sguardo, noi parliamo in Cristo); 3,1.5; 5,19s; 6,4.8s(come sconosciuti, eppure notissimi; come moribondi, e invece viviamo; come puniti, ma non uccisi)s(come afflitti, ma sempre lieti; come poveri, ma capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!).13; 7,14s; 9,5; 10,2.9.14; 11,3.15ss.21; 13,2.7; Gal 1,9; 3,16; 4,12.14; 5,14; 6,10; Ef 2,3; 3,5; 5,1.8.15.22ss.28.33; 6,5ss.20; Fil 1,8.20; 2,7.12.15.22s; Col 2,6.20; 3,12.18.22s; 4,4; 1 Ts 2,4.7.10s; 5,2.4.6; 2 Ts 2,2; 3,15; 1 Tm 5,1s; 2 Tm 1,3; 2,3.9.17; 3,9; Tt 1,5.7; Fm 1,9.14.16s (Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso).

Angelo Colacrai


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σχῆμα in 1Cor 7,31: LA BELLA FIGURA DI QUESTO MONDO - CHE PASSA

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quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!
1Corinti 7,31

 *σχῆμα/schē̂ma, “schema, forma, figura, aspetto, apparenza, configurazione” (form, outward appearance, scheme) studylight

PARALLELI NELLA BIBBIA

Sal 39,7 (Sì, è come un'ombra l'uomo che passa. Sì, come un soffio si affanna, accumula e non sa chi raccolga); 1 Cor 7,29; 9,18; Gc 1,10 (il ricco, invece, di essere abbassato, perché come fiore d'erba passerà); 1 Pt 1,24; 4,7; 1 Gv 2,17.

LA PAROLA NELLA BIBBIA

Is 3,17; 1 Cor 7,31; Fil 2,7 (ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall'aspetto riconosciuto come uomo)

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