venerdì 2 ottobre 2020

 

ACCOGLIERE: Un commento filologico su questo tema in Matteo 18,5

 


Il testo nella versione in italiano della CEI (2008)

E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.

CONTESTO

Matteo 18,1-9: Questioni riguardanti il più grande nel gruppo dei 12. 18,4 Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. […] 18,6 Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare.

PARALLELI AL VERSETTO

Mt 10,40 (Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato); 25,40.45; Mc 9,37.41; Lc 9,48 (e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande»); 17,1-2; Gv 13,20 (In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato); Gal 4,14 (quella che, nella mia carne, era per voi una prova, non l'avete disprezzata né respinta, ma mi avete accolto come un angelo di Dio, come Cristo Gesù)

ALLINEAMENTI LINGUISTICI E PARALLELI LETTERALI

NOTA: Per traslitterare e leggere più facilmente ebraico e greco, copia la parola o la frase su Traslitterare

CEI: E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.

In italiano, ma anche nell'originale in greco e nelle altre traduzioni, il verbo "accogliere" è presente due volte con due forme diverse. Il futuro "accoglierà", nella bibbia in italiano è presente in Gen 32,21; Sir 15,2; Os 9,6; So 3,7; Ml 1,8; Lc 9,48. - Il presente "accoglie" è in Gdc 19,18 (Quegli rispose: «Andiamo da Betlemme di Giuda fino all'estremità delle montagne di Èfraim. Io sono di là ed ero andato a Betlemme di Giuda; ora mi reco alla casa del Signore, ma nessuno mi accoglie sotto il suo tetto); Sal 6,10; Sir 20,17; Ez 16,32; Mt 10,14(Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi).40-41 (Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto); Mc 9,37; 10,15; Lc 9,48; 15,2; 18,17; Gv 12,48; 13,20; 14,21; At 10,35.

BGT  καὶ ὃς ἐὰν δέξηται ἓν παιδίον τοιοῦτο ἐπὶ τῷ ὀνόματί μου, ἐμὲ δέχεται.

Il futuro δέξηται, nella bibbia greca ricorre in Sap 12,7; Mt 10,14 (Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi); Mc 6,11; 9,37; 10,15; Lc 9,48; 18,17. - Il presente δέχεται è in Mt 10,40 (Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato); Mc 9,37; Luke 9,48; 1 Cor 2,14

NOV: Et, qui susceperit unum parvulum talem in nomine meo, me suscipit.

La forma "susceperit", nella Nova Vulgata è in Rt 1,17; Ml 1,8; Mc 9,37; Lc 9,48. - La forma "suscipit" è in Sal 69,30; Pr 10,8; 11,30; Sir 4,12; Mc 9,37; 3Gv 1,10 (Per questo, se verrò, gli rinfaccerò le cose che va facendo, sparlando di noi con discorsi maligni. Non contento di questo, non riceve i fratelli [nec ipse suscipit fratres = ὔτε αὐτὸς ἐπιδέχεται τοὺς ἀδελφοὺς] e impedisce di farlo a quelli che lo vorrebbero e li scaccia dalla Chiesa). Cfr. il sinonimo "recipere" (recipit) in Mt 10,40-41; Mc 9,37; Lc 9,48; 15,2; Eb 12,6; 3Gv 1,9; e tutte le forme di "recipere", ancora in Gen 38,20 (reciperet); 42,34 (recipere); Lv 26,23 (recipere); Dt 24,4; Gdc 19,15.18; Tb 5,2; Mt 11,14 (E , se volete comprendere [et si vultis recipere = καὶ εἰ θέλετε δέξασθαι], è lui quell'Elia che deve venire); Lc 6,34; Gal 4,5 (per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli [ut adoptionem filiorum reciperemus = ἵνα τὴν υἱοθεσίαν ἀπολάβωμεν]); 1Tm 5,19; Fm 1,15

MET: Και όποιος δεχτεί ένα τέτοιο παιδί στο όνομά μου δέχεται εμένα.

La forma δεχτεί ricorre nel NT in greco moderno, ricorre ancora in Mt 10,14; Mc 6,11; 9,37; 10,15; Lc 9,48; 18,17; At 3,21; 8,14; 1Gv 3,9. - La forma δέχεται è invece in Mt 10,40-41; 18,5; Mc 9,37; Lc 9,48; 15,2; Gv 3,32; 13,20; 1Cor 2,14.

MHT כָּל הַמְקַבֵּל יֶלֶד אֶחָד כָּזֶה בִּשְׁמִי, אוֹתִי הוּא מְקַבֵּל."

La prima forma (si legge da destra), הַמְקַבֵּל, ricorre in Mt 10,40-41; Mc 9,37; Lc 9,48; Gv 3,33; 13,20; Ap 2,17 (Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Al vincitore darò la manna nascosta e una pietruzza bianca, sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all'infuori di chi lo riceve” [‎ זוּלָתִי הַמְקַבֵּל = εἰ μὴ ὁ λαμβάνων = nisi qui accipit]). La forma מְקַבֵּל è invece in 22 versetti: Mt 7,8; 10,40; 13,20; 25,27; Mc 9,37; 10,15; Lc 9,48; 11,10; 15,2; 18,17; Gv 4,36; 5,34; 12,48; 13,20; At 18,14; 1Cor 2,14; 9,24; Fm 1,17; Eb 7,9; 3Gv 1,9-10

KJV: And <G2532> whoso <G3739> <G1437> shall receive <G1209> one <G1520> such <G5108> little child <G3813> in <G1909> my <G3450> name <G3686> receiveth <G1209> me <G1691>

Per una lettura dell'intera bibbia

sia in greco che in ebraico, sia quindi l'Antico che è in ebraico e in greco, che il Nuovo Testamento (in greco), a partire da questo stesso tema, "accogliere" in diverse traduzioni antiche e moderne - propongo un glossario agenda di parole greche nel NT e di parole ebraiche dell'AT:

PAROLE GRECHE (NT)

PAROLE EBRAICHE (AT)

STRUMENTI LINGUISTICI ONLINE

consultabili sul tema "accogliere-ricevere-ammettere"

Glossario inglese-ebraico-greco - 1 Analisi e dizionario latino-inglese - 2.Analisi e dizionario latino-inglese - 1.Dizionario italiano-inglese - 2.Dizionario italiano-inglese - 1.Dizionario inglese - Dizionario inglese-greco moderno - Dizionario ebraico moderno-inglese - Dizionario ebraico-inglese - Dizionario greco-inglese - Concordanze tematiche




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lunedì 28 settembre 2020

 

BAMBINO: Nota filologica a Luca 9,48


Il versetto, nella traduzione della CEI 2008 ha:

"…e [Gesù] disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome [ὃς ἐὰν δέξηται τοῦτο τὸ παιδίον ἐπὶ τῷ ὀνόματί μου = Quicumque susceperit puerum istum in nomine meo = ‎ כָּל הַמְקַבֵּל אֶת הַיֶּלֶד הַזֶּה בִּשְׁמִי], accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».

In latino, il greco neutro παιδίον diventa il maschile latino "puer" e l'ebraico moderno יֶלֶד  che corrisponde all'ebraico antico (vedi più sotto H3206)

Si noti nel versetto anche l'equivalenza semantica tra BAMBINO e PICCOLO.

La stessa associazione è, per esempio, nella Bibbia della CEI, anche in altri casi come Es 2,6; Sap 15,14 e soprattutto in Mt 18,4 che è il versetto parallelo più prossimo a Lc 9,48.

L'italiano "bambino" corrisponde quindi a παιδίον, ου, τό un diminutivo di παῖς ["ragazzo, ragazza, servo"] e che potrebbe indicare "infante, neonato, o di qualche anno" (literally, of age; as a newborn child infant, babe).

Nel vangelo di Luca παῖς ricorre in 1,54.69; 2,43; 7,7; 8,51.54; 9,42; 12,45; 15,26, mentre παιδίον ricorre anche di più: 1,59.66.76.80; 2,17.27.40; 7,32; 9,47-48; 11,7; 18,16-17. La prima volta è in: in Lc 1,59: "Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria" e l'ultima in Lc 18,17: "In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come l'accoglie un bambino, non entrerà in esso".

In entrambi i versetti è enfatizzata la piccolezza, quella del neonato o ancora infante.

Nella Bibbia greca, che nella versione elettronica di BibleWorks comprende tra Antico Testamento e Nuovo 88 libri, παιδίον ricorre 221 volte in 202 versetti con forme declinate diverse o solo diversamente accentate; ricorre di più in Tobia, manoscritto S (40 volte, 18%), Genesi (33, 15%), Matteo (18, 8%). Meno altrove. In Luca ricorre 13 volte (6%).

La prima volta un παιδίον  lo si incontra in Gen 17,2 ("Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra voi [καὶ παιδίον ὀκτὼ ἡμερῶν περιτμηθήσεται ὑμῖν = ‎וּבֶן־שְׁמֹנַת יָמִים יִמּוֹל לָכֶם  = Infans octo dierum circumcidetur in vobis] ogni maschio di generazione in generazione, sia quello nato in casa sia quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe.")

Si noti la differenza dell'ebraico che ha, letteralmente "e figlio/discendente di otto giorni" e il latino della Nova Vulgata: "infante di otto giorni", che corrisponde praticamente al greco. Ci si riferisce comunque, nel contesto immediato, sempre e solo al figlio o infante o neonato di sesso maschile.

L'ultima occorrenza di παιδίον nella Bibbia greca è 1Gv 3,7 ("Figlioli, nessuno v'inganni [Παιδία, μηδεὶς πλανάτω ὑμᾶς = Filioli, nemo vos seducat = ‎ יְלָדַי, אַל יַתְעֶה אֶתְכֶם]. Chi pratica la giustizia è giusto come egli è giusto.")

Si noti come παιδίον diventi in latino "filiolus" e in ebraico moderno יֶלֶד, che nella stessa traduzione ricorre anche in Mt 3,7; 12,34; Lc 3,7; Gv 8,41; Gal 4,19; 1Gv 2,1.12.18.28; 3,1-2.7.10.18; 4,4; 5,2.21; 2Gv 1,13. Quindi spesso in 1Gv e meno o più spesso assente altrove.

Il campo semantico del BAMBINO

con equivalenze ebraiche e greche su questo tema, comprende almeno le seguenti parole ebraiche:

e greche (soprattutto nel NT):

STRUMENTI LINGUISTI ONLINE

per consultare dizionari, concordanze, glossari

blueletterbible - archives - morfix - H3206 - G3813 - CHILD


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