lunedì 28 settembre 2020

 

BAMBINO: Nota filologica a Luca 9,48


Il versetto, nella traduzione della CEI 2008 ha:

"…e [Gesù] disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome [ὃς ἐὰν δέξηται τοῦτο τὸ παιδίον ἐπὶ τῷ ὀνόματί μου = Quicumque susceperit puerum istum in nomine meo = ‎ כָּל הַמְקַבֵּל אֶת הַיֶּלֶד הַזֶּה בִּשְׁמִי], accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».

In latino, il greco neutro παιδίον diventa il maschile latino "puer" e l'ebraico moderno יֶלֶד  che corrisponde all'ebraico antico (vedi più sotto H3206)

Si noti nel versetto anche l'equivalenza semantica tra BAMBINO e PICCOLO.

La stessa associazione è, per esempio, nella Bibbia della CEI, anche in altri casi come Es 2,6; Sap 15,14 e soprattutto in Mt 18,4 che è il versetto parallelo più prossimo a Lc 9,48.

L'italiano "bambino" corrisponde quindi a παιδίον, ου, τό un diminutivo di παῖς ["ragazzo, ragazza, servo"] e che potrebbe indicare "infante, neonato, o di qualche anno" (literally, of age; as a newborn child infant, babe).

Nel vangelo di Luca παῖς ricorre in 1,54.69; 2,43; 7,7; 8,51.54; 9,42; 12,45; 15,26, mentre παιδίον ricorre anche di più: 1,59.66.76.80; 2,17.27.40; 7,32; 9,47-48; 11,7; 18,16-17. La prima volta è in: in Lc 1,59: "Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria" e l'ultima in Lc 18,17: "In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come l'accoglie un bambino, non entrerà in esso".

In entrambi i versetti è enfatizzata la piccolezza, quella del neonato o ancora infante.

Nella Bibbia greca, che nella versione elettronica di BibleWorks comprende tra Antico Testamento e Nuovo 88 libri, παιδίον ricorre 221 volte in 202 versetti con forme declinate diverse o solo diversamente accentate; ricorre di più in Tobia, manoscritto S (40 volte, 18%), Genesi (33, 15%), Matteo (18, 8%). Meno altrove. In Luca ricorre 13 volte (6%).

La prima volta un παιδίον  lo si incontra in Gen 17,2 ("Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra voi [καὶ παιδίον ὀκτὼ ἡμερῶν περιτμηθήσεται ὑμῖν = ‎וּבֶן־שְׁמֹנַת יָמִים יִמּוֹל לָכֶם  = Infans octo dierum circumcidetur in vobis] ogni maschio di generazione in generazione, sia quello nato in casa sia quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe.")

Si noti la differenza dell'ebraico che ha, letteralmente "e figlio/discendente di otto giorni" e il latino della Nova Vulgata: "infante di otto giorni", che corrisponde praticamente al greco. Ci si riferisce comunque, nel contesto immediato, sempre e solo al figlio o infante o neonato di sesso maschile.

L'ultima occorrenza di παιδίον nella Bibbia greca è 1Gv 3,7 ("Figlioli, nessuno v'inganni [Παιδία, μηδεὶς πλανάτω ὑμᾶς = Filioli, nemo vos seducat = ‎ יְלָדַי, אַל יַתְעֶה אֶתְכֶם]. Chi pratica la giustizia è giusto come egli è giusto.")

Si noti come παιδίον diventi in latino "filiolus" e in ebraico moderno יֶלֶד, che nella stessa traduzione ricorre anche in Mt 3,7; 12,34; Lc 3,7; Gv 8,41; Gal 4,19; 1Gv 2,1.12.18.28; 3,1-2.7.10.18; 4,4; 5,2.21; 2Gv 1,13. Quindi spesso in 1Gv e meno o più spesso assente altrove.

Il campo semantico del BAMBINO

con equivalenze ebraiche e greche su questo tema, comprende almeno le seguenti parole ebraiche:

e greche (soprattutto nel NT):

STRUMENTI LINGUISTI ONLINE

per consultare dizionari, concordanze, glossari

blueletterbible - archives - morfix - H3206 - G3813 - CHILD


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