mercoledì 30 settembre 2020

 

AVERE RAGIONE [DAVANTI A DIO]: Nota filologica a Giobbe 9,2

 


Il testo, nella versione in italiano della CEI (2008):

In verità io so che è così: e come può un uomo aver ragione dinanzi a Dio?

ALLINEAMENTI UTILI

PARALLELI AL VERSETTO

1Re 8,46; Gb 4,17; 14,3-4; 25,4; 32,2; 33,9; 34,5; Sal 130,3; 143,2; Rm 3,20

Per traslitterare e leggere più facilmente l'ebraico e il greco, copialo di peso, parole o frasi, su Traslitterazione fonetica

L'espressione italiana, "aver ragione" traduce approssimativamente l'ebraico יִּצְדַּק che i LXX traducono invece con ἔσται δίκαιος, il latino con "iustificabitur" e la versione inglese KJ, "be just".

L'intera espressione ebraica, וּמַה־יִּצְדַּק

comprende: וְ congiunzione, מָה pronome interrogativo senza genere e senza numero e צדק, il verbo in forma qal imperfetto, 3 persona maschile singolare.

L'espressione italiana "avere ragione"

nel contesto quindi significa, "essere giusto" o "giustificarsi" o "essere nel giusto".

Nel TM, la forma יִּצְדַּק ricorre quasi esclusivamente in Giobbe: già in 4,17 e ancora in 11,2; 15,14; 25,4. L'ultima volta, e fuori del libro di Giobbe, è in Sal 143,2 (Non entrare in giudizio [לֹא־יִצְדַּק = μὴ εἰσέλθῃς εἰς κρίσιν = non intres in iudicium] con il tuo servo: davanti a te nessun vivente è giusto).

L'espressione ἔσται δίκαιος di Gb 9,2

 nella LXX, ricorre solo nell'Antico Testamento: Sal 111,6 (= ebraico 112,6); in Gb, ancora solo in 25,4 (Come può essere giusto [πῶς γὰρ ἔσται δίκαιος = Numquid iustificari potest homo = ‎ וּמַה־יִּצְדַּק אֱנוֹשׁ] un uomo davanti a Dio e come può essere puro un nato da donna?); Ez 18,5.

Il latino "iustificabitur" di Gb 9,2

ricorre invece anche nel Nuovo Testamento: Gb 4,17; 11,2; Sal 143,2; Sir 14,21; 18,1; 23,14; 26,28; 31,5; Is 45,25; Rm 3,20; Gal 2,16 (sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato per le opere della Legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della Legge; poiché per le opere della Legge non verrà mai giustificato nessuno [non iustificabitur omnis caro = οὐ δικαιωθήσεται πᾶσα σάρξ = MHT: ‎ לֹא יֻצְדַּק כָּל בָּשָׂר])

L'espressione "aver ragione" di Gb 9,2

letteralmente, ricorre invece solo ancora in Pr 18,17 (Il primo a parlare in una lite sembra aver ragione [צַדִּיק הָרִאשׁוֹן בְּרִיבוֹ = δίκαιος ἑαυτοῦ κατήγορος ἐν πρωτολογίᾳ = Qui prior in contentione loquitur, putatur iustus], ma viene il suo avversario e lo confuta). Sono presenti, comunque, espressioni simili in Gb 11,2 (A tante parole non si dovrà forse dare risposta? O il loquace dovrà avere ragione? [וְאִם־אִישׁ שְׂפָתַיִם יִצְדָּק = ἢ καὶ ὁ εὔλαλος οἴεται εἶναι δίκαιος = Aut vir verbosus iustificabitur? - NOTA: il testo della LXX si discosta dal TM, aggiungendo parole in più che qui non riporto); 40,8; Eb 12,25.

Per una lettura dell'intera bibbia a partire dall'"aver ragione"

sia in ebraico che in greco, sia quindi l'Antico che il Nuovo Testamento, a partire da questo stesso tema, "aver ragione, essere giustificato, giustificarsi" - propongo un glossario agenda a partire da parole ebraiche (dell'AT) per arrivare alle equivalenti - quando e se ci sono - parole greche del NT:

PAROLE EBRAICHE SU "AVERE RAGIONE"

PAROLE GRECHE SU "AVERE RAGIONE"

BIBLIOGRAFIA: STRUMENTI LINGUISTICI ONLINE

Glossario ebraico-greco-inglese - Analisi del Latino - Dizionario ebraico-multilingue - Dizionario Greco-multilingue - Concordanze tematiche NT







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