mercoledì 24 aprile 2024
LA PAROLA SALVA CHI L'ACCOGLIE CONDANNA CHI LA RIFIUTA
La parola di Gesù salva chi l'accoglie
- Gesù è rappresentante completo di Dio
- Chiunque crede in Gesù vive nella luce
- Chi vede il Figlio vede e conosce il Padre
- Gesù è venuto sulla terra per salvarla
- Gesù dice e fa le cose del Padre, non le proprie
- Gesù fa la volontà del Padre in parole e in opere - segni che solo lui può compiere
- Gesù parla di sé come apostolo e Figlio di Dio - per questo verrà condannato
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martedì 23 aprile 2024
METODO CRISTIANO DI INTERPRETAZIONE DELLE SCRITTURE
Discernimento delle parole nello Spirito di verità
1
La frase “annunciare la Parola di Dio e non le parole di uomini” è di
grande rilevanza nella vita della Chiesa. Essa richiama l’importanza di
focalizzarsi sulla divina Parola e di trasmetterla con fedeltà. Nel Nuovo
Testamento, troviamo diversi passi che sottolineano questo principio:
1. Gesù
stesso: Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, è la Parola incarnata. Egli è
la manifestazione suprema della volontà di Dio e il messaggero della salvezza.
La sua vita, le sue opere e i suoi insegnamenti sono la Parola di Dio viva tra
gli uomini (Giovanni 1,1-14).
2. Gli
apostoli: Dopo la risurrezione di Gesù, gli apostoli furono incaricati
di portare il Vangelo al mondo intero. Essi annunciarono la Parola di Dio con
zelo e coraggio, nonostante le difficoltà e le persecuzioni (Atti degli
Apostoli).
3. Paolo:
L’apostolo Paolo fu un fervente predicatore della Parola di Dio. Nei suoi
scritti, esorta i credenti a rimanere fedeli alla verità evangelica e a non
seguire dottrine umane (ad esempio, 1 Corinzi 1,17; 2 Timoteo 4,2).
4. Giovanni
Battista: Prima dell’avvento di Gesù, Giovanni Battista preparò la
strada annunciando la venuta del Messia. Egli proclamò la Parola di Dio nel
deserto e invitò le persone al pentimento (Marco 1,1-8).
5. La
comunità cristiana: Nel libro degli Atti degli Apostoli, vediamo come
i primi cristiani si radunavano per ascoltare la Parola di Dio, imparare dagli
insegnamenti degli apostoli e vivere secondo i principi evangelici (Atti 2,42-47).
In sintesi, la Parola di Dio è centrale nella vita ecclesiale. Annunciare
questa Parola con umiltà, fedeltà e amore è una responsabilità che coinvolge
tutti i credenti.
La distinzione tra la “Parola di
Dio” e le “parole degli uomini” è un tema significativo nelle scritture e nella
teologia cristiana. Vediamo ulteriori riflessioni su questa distinzione:
- Origine divina vs. Umana
- La
“Parola di Dio” ha origine divina. È la rivelazione diretta di Dio agli
esseri umani. Questa Parola è stata trasmessa attraverso i profeti, gli
apostoli e, soprattutto, attraverso Gesù Cristo stesso.
- Le
“parole degli uomini” sono espressioni umane, soggette a limitazioni,
errori e influenze culturali. Possono essere opinioni personali,
tradizioni o insegnamenti basati sulla comprensione umana.
- Autorità
- La
“Parola di Dio” ha autorità suprema. È la norma per la fede e la pratica
dei credenti. Gli insegnamenti biblici guidano la vita cristiana.
- Le
“parole degli uomini” possono avere valore, ma non hanno la stessa
autorità. Possono essere utili per spiegare, applicare o interpretare la
Parola di Dio, ma non la sostituiscono.
- Infallibilità
- La
“Parola di Dio” è infallibile e senza errore. È la verità assoluta. Dio
non può mentire o sbagliarsi.
- Le
“parole degli uomini” possono contenere errori, fraintendimenti o
pregiudizi. Sono soggette alle limitazioni umane.
- Trasmissione
- La
“Parola di Dio” è stata tramandata attraverso le Scritture (la Bibbia). È
stata ispirata dallo Spirito Santo e conservata nel corso dei secoli.
- Le
“parole degli uomini” possono variare nel tempo e nello spazio. Dipendono
dalla cultura, dall’educazione e dalle esperienze personali.
- Discernimento
- I
credenti sono chiamati a discernere tra la “Parola di Dio” e le “parole
degli uomini”. Questo richiede studio, preghiera e l’illuminazione dello
Spirito Santo.
- Gesù
stesso esortò i suoi discepoli a discernere tra la verità e la tradizione
degli uomini (Marco 7,6-8).
In sintesi, la “Parola di Dio” è la
guida fondamentale per la fede cristiana, mentre le “parole degli uomini”
devono essere valutate alla luce di essa. È importante cercare la verità e
l’ispirazione divina mentre navighiamo attraverso le parole umane.
3
La distinzione tra la “Parola di
Dio” e le “parole degli uomini” ha profonde implicazioni per la nostra vita
quotidiana. Ecco alcune considerazioni su come possiamo applicarla:
- Studio delle Scritture
- Dedica
del tempo alla lettura e allo studio della Bibbia. Cerca la “Parola di
Dio” attraverso la meditazione, la preghiera e la riflessione.
- Sii
critico nei confronti delle interpretazioni umane. Chiediti: “Questo
insegnamento è in linea con la Parola di Dio?”.
- Discernimento morale ed etico
- Quando
affronti decisioni importanti, considera la volontà di Dio espressa nella
Bibbia. Cerca saggezza e guida divina.
- Valuta le
opinioni e i consigli degli altri alla luce dei principi biblici. Non
seguire ciecamente le parole degli uomini se sono in contrasto con la
Parola di Dio.
- Comunità di fede
- Partecipa
a una comunità di credenti. Ascolta gli insegnamenti dei leader
spirituali, ma verifica sempre ciò che dicono con la Bibbia.
- Condividi
la Parola di Dio con gli altri. Sii un messaggero fedele, non solo delle
tue opinioni personali.
- Relazioni interpersonali
- Nelle
conversazioni quotidiane, cerca di parlare con gentilezza, amore e
verità. Evita di diffondere pettegolezzi o parole dannose.
- Sii
disposto a perdonare e a cercare la riconciliazione, seguendo l’esempio
di Gesù.
- Lavoro e vocazione
- Sii
onesto e integro nel tuo lavoro. La Parola di Dio ci esorta a lavorare
come per il Signore (Colossesi 3,23).
- Non
seguire pratiche ingiuste o immorali solo perché sono comuni nel mondo
degli uomini.
- Crescita spirituale
- Coltiva
una relazione personale con Dio. Ascolta la sua voce attraverso la
preghiera e la lettura delle Scritture.
- Cerca di
vivere secondo gli insegnamenti di Gesù, che è la Parola incarnata.
In sintesi, la distinzione tra la
“Parola di Dio” e le “parole degli uomini” ci sfida a cercare la verità, a
vivere con integrità e a seguire l’autorità divina.
4
Applicare la distinzione tra la
“Parola di Dio” e le “parole degli uomini” può comportare alcune sfide. Ecco
alcune delle più comuni:
- Ambiguità e interpretazione
- La Bibbia
contiene testi antichi e spesso complessi. Interpretare correttamente la
Parola di Dio richiede studio, discernimento e l’illuminazione dello
Spirito Santo.
- Le parole
degli uomini possono essere ambigue o soggette a interpretazioni diverse.
È importante cercare chiarezza e cercare di evitare fraintendimenti.
- Tradizioni e dottrine umane
- Nel corso
della storia, la Chiesa ha sviluppato tradizioni e dottrine. Alcune di
queste possono essere utili, ma altre potrebbero allontanarsi dalla
Parola di Dio.
- Riconoscere
quando una tradizione o un insegnamento umano entra in conflitto con la
verità biblica può essere difficile.
- Pressioni culturali e sociali
- Viviamo
in un mondo in cui le opinioni e le tendenze cambiano rapidamente. Le
parole degli uomini sono spesso influenzate da queste pressioni esterne.
- Mantenere
la fedeltà alla Parola di Dio può essere sfidante quando ciò che è
accettato socialmente va contro i principi biblici.
- Orgoglio e pregiudizio
- Gli
esseri umani sono inclini all’orgoglio e al pregiudizio. A volte
preferiamo seguire le nostre opinioni piuttosto che ascoltare la voce di
Dio.
- Riconoscere
e superare queste tendenze richiede umiltà e apertura al cambiamento.
- Tentazioni e desideri personali
- Le parole
degli uomini possono essere influenzate dai desideri personali, dalle
passioni e dalle tentazioni.
- Resistere
alla tentazione di adattare la Parola di Dio alle nostre preferenze
richiede costanza e fede.
- Crisi di fede e dubbi
- Tutti
affrontano momenti di dubbio o crisi di fede. Durante queste fasi, può
essere difficile distinguere tra la Parola di Dio e le parole degli
uomini.
- La
preghiera, la ricerca e il dialogo con altri credenti possono aiutare a
superare queste sfide.
In conclusione, applicare questa
distinzione richiede impegno, umiltà e una costante ricerca della verità
divina.
5
Superare le sfide nell’applicare la
distinzione tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini” richiede impegno
e saggezza. Ecco alcune strategie:
- Studio costante delle Scritture
- Dedica
del tempo regolare alla lettura e allo studio della Bibbia. Cerca di
comprendere il contesto storico, culturale e teologico dei testi.
- Utilizza
risorse come commentari, dizionari biblici e studi approfonditi per
approfondire la tua comprensione.
- Preghiera e ascolto dello
Spirito Santo
- Prega per
ricevere l’illuminazione dello Spirito Santo mentre studi la Parola di
Dio. Chiedi discernimento e comprensione.
- Sii
aperto a ricevere rivelazioni e correzioni attraverso la preghiera.
- Comunità di credenti
- Partecipa
a gruppi di studio biblico o a discussioni con altri credenti. Condividi
le tue domande e dubbi.
- Ascolta
le prospettive degli altri e impara da esperienze diverse.
- Mantenere l’umiltà
- Riconosci
che nessuno ha una comprensione completa o perfetta della Parola di Dio.
Sii disposto a imparare dagli altri.
- Evita
l’orgoglio spirituale e la presunzione.
- Verifica delle fonti
- Quando
incontri insegnamenti o opinioni, verifica sempre la loro base biblica.
Non accettare ciecamente tutto ciò che senti o leggi.
- Sii
critico e valuta attentamente le fonti.
- Riflessione personale
- Chiediti:
“Sto seguendo la Parola di Dio o sto seguendo tradizioni umane?”.
- Esamina
le tue motivazioni e i tuoi atteggiamenti. Cerca di allineare la tua vita
con i principi biblici.
- Fiducia in Dio
- Ricorda
che Dio è fedele e desidera guidarti. Affida le tue sfide e dubbi a Lui.
- Sii
paziente e attendi le risposte che Dio può fornire nel tempo.
- Applicazione pratica
- Trasforma
la conoscenza in azione. Vivere secondo la Parola di Dio richiede
coerenza e integrità.
- Sii
disposto a cambiare il tuo comportamento quando la Parola di Dio ti
sfida.
In sintesi, la crescita spirituale
richiede impegno costante, umiltà e una profonda relazione con Dio, ogni
giorno, ogni istante di vita sulla terra per arrivare al cielo.
[Copilot]
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venerdì 19 aprile 2024
LA VERITÀ VIENE PRIMA DI TUTTO IL RESTO
Linguaggio profetico
di Gesù: la verità prima di tuttoGiovanni 6,60. Questa parola è dura
inaccettabile
Testo
- BGT Πολλοὶ οὖν ἀκούσαντες ἐκ τῶν μαθητῶν αὐτοῦ εἶπαν· σκληρός ἐστιν ὁ λόγος οὗτος· τίς δύναται αὐτοῦ ἀκούειν;
- CEI Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
- NKJ Therefore many of His disciples, when they heard this, said, "This is a hard saying; who can understand it?"
- NAS Many therefore of His disciples, when they heard this said, "This is a difficult statement; who can listen to it?"
- NOV Multi ergo audientes ex discipulis eius dixerunt: "Durus est hic sermo! Quis potest eum audire?".
- VLH Nghe rồi, nhiều môn đệ của Người liền nói: “Lời này chướng tai quá! Ai mà nghe nổi?”
- MHT רַבִּים מִתַּלְמִידָיו שֶׁשָּׁמְעוּ זֹאת אָמְרוּ: "קָשֶׁה הַדָּבָר הַזֶּה; מִי יָכוֹל לִשְׁמֹעַ אוֹתוֹ?
- CNV5 他的門徒中,有許多人聽了,就說:“這話很難,誰能接受呢”?
- CRV Многие из числа Его учеников, выслушав Его, сказали: «То, что Он говорит, чудовищно! Слушать невозможно!»
- FBJ Après l'avoir entendu, beaucoup de ses disciples dirent : " Elle est dure, cette parole ! Qui peut l'écouter ? "
- JAS そこで、弟子たちのうちの多くの者が、これを聞いて言った。「これはひどいことばだ。そんなことをだれが聞いておられようか。」
- TUR Öğrencilerinin birçoğu bunu işitince, <<Bu söz çok çetin, kim kabul edebilir?>> dediler.
- فَقَالَ كَثِيرُونَ مِنْ تَلاَمِيذِهِ، إِذْ سَمِعُوا: «إِنَّ هذَا الْكَلاَمَ صَعْبٌ! مَنْ يَقْدِرُ أَنْ يَسْمَعَهُ؟» AVD
Paralleli
- Gv 6,41 Allora i Giudei si misero a mormorare contro di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo».
- Gv 6,42 E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?».
- Gv 6,66 Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
- Gv 8,31 Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli;
- Gv 8,43 Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alla mia parola.
- Mt 11,6 E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
- Eb 5,11 Su questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare perché siete diventati lenti a capire.
- 2Pt 3,16 come in tutte le lettere, nelle quali egli parla di queste cose. In esse vi sono alcuni punti difficili da comprendere, che gli ignoranti e gli incerti travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina.
Il linguaggio duro di Gesù in Giovanni 6,60-69, un commento approfondito
In Giovanni 6,60-69, Gesù pronuncia un
discorso che provoca una forte reazione tra i suoi discepoli. Molti lo trovano
"parola dura" (Gv 6,60) e abbandonano la sua sequela. In questo
brano, esamineremo il linguaggio di Gesù, le sue conseguenze, lo scandalo che
ne deriva e l'atteggiamento fermo di Gesù di fronte alle critiche.
1. Il linguaggio di Gesù
Il linguaggio di Gesù in questo brano è
caratterizzato da diverse peculiarità:
- Metafore
audaci: Gesù
utilizza immagini forti e concrete per descrivere la sua relazione con il
Padre e la sua missione salvifica. Parla di "mangiare la sua
carne" e "bere il suo sangue" (Gv 6,54), suscitando
perplessità e repulsione tra gli ascoltatori.
- Paradosso
e iperbole: Gesù
impiega il paradosso e l'iperbole per sottolineare la natura spirituale
del suo insegnamento e la necessità di una fede radicale. Afferma che
"le parole che io vi ho detto sono spirito e vita" (Gv 6,63),
sottolineando che il suo messaggio trascende la comprensione letterale e
richiede un'adesione profonda.
- Riferimenti
all'Antico Testamento: Gesù intreccia il suo discorso con richiami all'Antico Testamento, in
particolare al manna nel deserto (Gv 6,31-32). Questo crea un ponte tra la
tradizione ebraica e la sua nuova rivelazione, mostrando come egli sia il
compimento delle promesse divine.
2. Le conseguenze del discorso di Gesù
Le parole di Gesù hanno un impatto
significativo sui suoi discepoli:
- Scandalo
e abbandono: Molti
discepoli trovano il discorso di Gesù troppo duro e scandaloso (Gv
6,60-61). Non riescono a cogliere il senso profondo delle sue parole e si
allontanano da lui.
- Fedeltà
dei Dodici:
Nonostante lo scandalo, i Dodici rimangono fedeli a Gesù. Pietro dichiara:
"Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna" (Gv
6,68). La loro fede è radicata nella persona di Gesù e nella sua promessa
di vita eterna.
3. Lo scandalo e l'atteggiamento fermo di
Gesù
Gesù è consapevole dello scandalo che il
suo discorso provoca, ma non lo mitiga per timore di offendere. Rimane fermo
sulle sue parole, sapendo che sono verità salvifica:
- Conoscenza
dei cuori: Gesù
conosce i pensieri intimi dei suoi discepoli e sa che alcuni tra loro non
credono (Gv 6,64). Questa consapevolezza non lo induce a modificare il suo
messaggio, ma piuttosto a confrontarli con la realtà del loro dubbio.
- Fedeltà
alla missione: Gesù è
fedele alla missione ricevuta dal Padre e non teme le critiche o
l'abbandono. Sa che la sua parola ha il potere di donare vita eterna a
coloro che la accolgono con fede.
4. Passi paralleli
Altri passi del Vangelo di Giovanni
offrono luce sul linguaggio duro di Gesù:
- Gv
7, Gesù
parla ai Giudei al tempio di Gerusalemme e li definisce "figli del
diavolo" (Gv 8,44). Questo linguaggio duro provoca rabbia e ostilità,
ma Gesù non si ritrae dalle sue parole.
- Gv
15, Gesù
dice ai suoi discepoli: "Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato
me prima di voi" (Gv 15,18). Questa affermazione anticipa la
persecuzione che i discepoli dovranno affrontare per la loro fede in Gesù.
Conclusione
Il linguaggio duro di Gesù in Giovanni
6,60-69 serve a scuotere i suoi discepoli e a portarli a una fede più profonda.
Nonostante lo scandalo e l'abbandono, Gesù rimane fedele alla sua missione di
annunciare la verità salvifica. La sua fermezza è un invito per noi a non
lasciarci condizionare dalle opinioni del mondo, ma a seguire con coraggio la
parola di Dio.
Riferimenti biblici
Vangelo di Giovanni
- Gv
7,1-13, Gesù
si reca di nascosto alla festa delle Tende a Gerusalemme e pronuncia un
discorso che provoca divisione tra i Giudei.
- Gv
8,43-47, Gesù
accusa i Giudei di essere "figli del diavolo" perché non credono
alle sue parole.
- Gv
10,25-39, Gesù
afferma di essere il buon pastore e di conoscere le sue pecore, ma le sue
parole dividono la folla.
- Gv
15,1-17, Gesù
dice ai suoi discepoli che il mondo li odierà come ha odiato lui, ma
promette loro la gioia del Padre.
Altri passi del Nuovo Testamento
- Mt
10,17-22, Gesù
avverte i suoi discepoli che saranno perseguitati per il suo nome, ma li
rassicura che la loro parola sarà davanti ai governanti.
- Mc
13,28-37, Gesù
insegna ai suoi discepoli la parabola del seme e della zizzania, spiegando
che il regno di Dio è come un seme che cresce in mezzo alle erbacce.
- At
18,9-10, Paolo
riceve una visione da parte del Signore che lo incoraggia a continuare a
predicare la parola a Corinto, nonostante l'opposizione.
- 2
Tm 4,1-8, Paolo
esorta Timoteo a predicare la parola di Dio con urgenza, anche di fronte
alle difficoltà e alle sofferenze.
Antico Testamento
- Dt
18,15-19, Mosè
profetizza che Dio susciterà un profeta come lui, e che il popolo dovrà
ascoltare la sua parola.
- Ger
23,27-28,
Geremia denuncia i falsi profeti che parlano a nome di Dio, ma non le sue
parole.
- Am
7,12-17, Amos
viene perseguitato dal sacerdote Amazia per aver profetizzato contro il
regno di Israele.
Note
- Questa
lista non è esaustiva, ma offre una selezione di passi biblici che possono
aiutare a comprendere il tema del linguaggio duro di Gesù e il suo
significato.
- È
importante leggere questi passi nel loro contesto e con l'aiuto di un
commento biblico o di un'altra risorsa di studio della Bibbia.
[Gemini]
Etichette: abbandono, aut aut, autenticità, critica a Gesù, linguaggio duro, linguaggio profetico, necessità della fede, parola di Dio, parola dura, scandalo, senza compromessi, tenere fermo il punto, verità profetica
mercoledì 10 aprile 2024
CHI OBBEDISCE AL CRISTO VIVE IN ETERNO
Giovanni 3,31-36. Spiegazione storico-biblica
Il brano di Giovanni 3,31-36 si colloca
all'interno del dialogo tra Gesù e Nicodemo, un fariseo e membro del sinedrio.
In questo dialogo, Gesù introduce alcuni concetti chiave della sua
predicazione, come la necessità di rinascere dall'alto (v. 3) e la fede nel
Figlio dell'uomo (v. 14-15).
Analisi versetto per versetto
Versetto 31
- "Colui
che viene dall'alto è al di sopra di tutti". Gesù afferma la sua
superiorità rispetto a tutti i testimoni terreni, in quanto proviene da
Dio Padre.
Versetto 32
- "Egli
attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua
testimonianza". Gesù testimonia la verità di ciò che ha visto e udito
presso il Padre, ma la sua testimonianza è respinta dalla maggior parte
delle persone.
Versetto 33
- "Chi
ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero". Coloro
che credono in Gesù, di fatto, riconoscono la veridicità di Dio Padre.
Versetto 34
- "Colui
infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo
Spirito". Gesù, in quanto inviato da Dio, comunica la parola di Dio
con pienezza e autorità. Inoltre, egli dona lo Spirito Santo senza limiti
a coloro che credono in lui.
Versetto 35
- "Il
Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa". Il Padre ama il
Figlio e gli ha affidato l'autorità su tutte le cose.
Versetto 36
- "Chi
crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non crede al Figlio non vedrà la
vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui". La fede in Gesù è la chiave
per ottenere la vita eterna, mentre la sua incredulità comporta la
condanna eterna.
Passi paralleli
- Giovanni
1,1-18: Questo
brano presenta la divinità di Gesù e la sua preesistenza al mondo.
- Giovanni
5,19-29: Gesù
afferma di avere la stessa autorità del Padre e di essere il giudice
universale.
- Romani
8,1-17: Questo
brano spiega il ruolo dello Spirito Santo nella vita dei credenti.
Significato storico
Il brano di Giovanni 3,31-36 si
inserisce nel contesto storico del primo secolo d.C., quando il messaggio di
Gesù iniziava a diffondersi in Palestina. La sua predicazione sulla necessità
di rinascere dall'alto e sulla fede nel Figlio dell'uomo rappresentava una
novità sconvolgente per molti ebrei, abituati a una religiosità basata
sull'osservanza della legge mosaica.
Significato biblico
Il brano sottolinea l'importanza della
fede in Gesù come unica via per ottenere la salvezza e la vita eterna. Inoltre,
evidenzia la superiorità di Gesù rispetto a tutti i testimoni terreni e la sua
autorità divina.
Conclusione
Il brano di Giovanni 3,31-36 rappresenta
un passaggio fondamentale del Vangelo, in cui Gesù stesso chiarisce la sua
identità e la sua missione salvifica. La fede in lui è la chiave per accedere
alla vita eterna e per entrare in una relazione personale con Dio Padre.
[Gemini]
PARALLELI AD OGNI VERSETTO
- 3,31
Mt 28,18; Gv 1,15.27.30; 3,12-13; 5,21; 6,33.51; 8,23;
16,27-28; At 10,36; Rm 9,5; 1Cor 15,47-48; Ef 1,20-21; 4,8; Fil 2,9; Eb
9,1.9-10; 1Pt 3,22; Ap 19,16
- 3,32
Is 50,2; 53,1; Gv 1,11; 3,11.26.33; 5,20; 8,26; 15,15; Rm
10,16; 11,2
- 3,33
Rm 3,3-4; 4,18; 2Cor 1,18; Tt 1,1-2; Eb 6,17; 1Gv 5,9-10
- 3,34
Nm 11,25; 2Re 2,9; Sal 45,8; Is 11,2; 59,21; 62,1; Gv 1,16;
3,17; 5,26; 7,16.37; 8,26.40.47; 15,26; 16,7; Rm 8,2; Ef 3,8; 4,7; Col 1,19;
2,9; Ap 21,6; 22,1.16-17
- 3,35
Gen 41,44.55; Sal 2,8; Pr 8,30; Is 9,5-6; 42,1; Mt 3,17;
11,27; 17,5; 28,18; Lc 10,22; Gv 5,20.22; 13,3; 15,9; 17,2.23.26; 1Cor 15,27; Ef
1,22; Fil 2,9; Eb 1,2; 2,8-9; 1Pt 3,22
- 3,36
Nm 32,11; Gb 33,28; Sal 2,12; 36,10; 49,20; 106,4-5; Abc
2,4; Lc 2,30; 3,6; Gv 1,12; 3,3.15-16; 5,24; 6,47; 8,51; 10,28; Rm 1,17-18;
4,15; 5,9; 8,1.24-25; Gal 3,10; Ef 5,6; 1Ts 1,10; 5,9; Eb 2,3; 10,29; 1Gv
3,14-15; 5,10; Ap 6,16-17; 21,8.
Etichette: alto e basso, autorità su tutto, cielo e terra, credere e obbedire, Figlio di Dio, ira di Dio, parola di Dio, rifiuto della rivelazione, testimoniare, vedere e udire, veritiero, vita eterna
giovedì 21 marzo 2024
PROFETA – PIETRA SCARTATA DAI COSTRUTTORI
Geremia 20,10-13. Un profeta solo con Dio, perseguitato da tutti.
Domande
- chi è un profeta secondo la Bibbia
-
da chi e perché un profeta è calunniato: che ha detto o fatto di male?
- la spiegazione dell’odio contro il profeta che è giusto, perseguitato
10 Sentivo la calunnia di molti: «Terrore all’intorno! Denunciàtelo! Sì, lo denunceremo». Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta: «Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta».
Quelli che Dicono fra loro sragionando: «La nostra vita è breve e triste; non c'è rimedio quando l'uomo muore, e non si conosce nessuno che liberi dal regno dei morti. Siamo nati per caso e dopo saremo come se non fossimo stati: è un fumo il soffio delle nostre narici, il pensiero è una scintilla nel palpito del nostro cuore, spenta la quale, il corpo diventerà cenere e lo spirito svanirà come aria sottile. Il nostro nome cadrà, con il tempo, nell'oblio e nessuno ricorderà le nostre opere. La nostra vita passerà come traccia di nuvola, si dissolverà come nebbia messa in fuga dai raggi del sole e abbattuta dal suo calore. Passaggio di un'ombra è infatti la nostra esistenza e non c'è ritorno quando viene la nostra fine, poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro. Venite dunque e godiamo dei beni presenti, gustiamo delle creature come nel tempo della giovinezza! Saziamoci di vino pregiato e di profumi, non ci sfugga alcun fiore di primavera, coroniamoci di boccioli di rosa prima che avvizziscano; nessuno di noi sia escluso dalle nostre dissolutezze. Lasciamo dappertutto i segni del nostro piacere, perché questo ci spetta, questa è la nostra parte. Spadroneggiamo sul giusto, che è povero, non risparmiamo le vedove, né abbiamo rispetto per la canizie di un vecchio attempato. La nostra forza sia legge della giustizia, perché la debolezza risulta inutile. Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l'educazione ricevuta. Proclama di possedere la conoscenza di Dio e chiama se stesso figlio del Signore. È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri; ci è insopportabile solo al vederlo, perché la sua vita non è come quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade. Siamo stati considerati da lui moneta falsa, e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure. Proclama beata la sorte finale dei giusti e si vanta di avere Dio per padre. Vediamo se le sue parole sono vere, consideriamo ciò che gli accadrà alla fine. Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione. Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».
Sapienza 2,1-20
11 Ma il Signore è al mio fianco
come un prode valoroso, per questo i miei persecutori vacilleranno e non
potranno prevalere; arrossiranno perché non avranno successo, sarà una vergogna
eterna e incancellabile.
= Ger 1,8 Non aver paura di fronte a loro, perché io
sono con te per proteggerti». Oracolo del Signore.
Ger 1,19 Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perché io
sono con te per salvarti». Oracolo del Signore.
Ger 15,15 Tu lo sai, Signore, ricòrdati di me e
aiutami, véndicati per me dei miei persecutori. Nella tua clemenza non
lasciarmi perire, sappi che io sopporto insulti per te.
Ger 15,20 e di fronte a questo popolo io ti renderò
come un muro durissimo di bronzo; combatteranno contro di te, ma non
potranno prevalere, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti. Oracolo
del Signore.
Ger 17,18 Siano confusi i miei avversari, non io, si
spaventino loro, non io. Manda contro di loro il giorno della sventura,
distruggili due volte.
Ger 30,11 Ma tu non temere, Giacobbe, mio servo - perché
io sono con te per salvarti. Oracolo del Signore. Sterminerò tutte le nazioni
tra le quali ti ho disperso, ma non sterminerò te; ti castigherò secondo
giustizia, non ti lascerò del tutto impunito.
Sal 27,1 Di Davide. Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?
Paolo
At
18,9 Una notte, in visione, il Signore disse a Paolo: «Non aver paura; continua
a parlare e non tacere, 10 perché io sono con te e nessuno cercherà di farti
del male: in questa città io ho un popolo numeroso».
Rom 8,31 Che diremo dunque di queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?
Gesù risorto
Mt 28,19 Andate dunque e fate discepoli tutti i popo i, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
12 Signore degli eserciti, che provi il giusto, che vedi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa!
Dt 32,35 Mia sarà la vendetta
e il castigo, quando vacillerà il loro piede! Sì, vicino è il giorno della loro
rovina e il loro destino si affretta a venire”.
Ger 11,20 Signore degli eserciti,
giusto giudice, che provi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta
su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa.
Ger 17,10 Io, il Signore, scruto la
mente e saggio i cuori, per dare a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il
frutto delle sue azioni.
Ger 51,36 Perciò così dice il Signore: «Ecco, io difendo la tua causa, compio la tua vendetta; prosciugherò il suo mare, disseccherò le sue sorgenti.
13 Cantate inni al Signore, lodate il Signore, perché ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.
MESSAGGI PER IL LETTORE DI OGGI
Messaggi per il
lettore di Geremia 20,10-13
1. Fede incrollabile in Dio di fronte alle
calunnie
- Geremia,
nonostante le calunnie e l'ostilità dei suoi nemici, rimane saldo nella
sua fede in Dio.
- Consiglio: Non permettere alle critiche e
alle maldicenze di incrinare la tua fiducia in Dio.
2. Amici traditori e la vendetta
- Geremia
sperimenta la delusione da parte di amici che speravano nella sua caduta e
bramavano vendetta.
- Precetto: Non riporre la tua fiducia
negli esseri umani, ma solo in Dio, che è l'unico amico fedele.
3. La forza salvifica di Dio
- Geremia
trova conforto e sicurezza nella presenza di Dio che lo sostiene e lo
protegge.
- Consiglio: Affidati alla potenza di Dio
che ti donerà la forza per superare ogni avversità.
4. Vergogna eterna per i persecutori
- Geremia
profetizza una vergogna eterna per coloro che lo perseguitano e si
oppongono alla parola di Dio.
- Precetto: Non temere i nemici, perché la
loro arroganza sarà punita e la giustizia divina trionferà.
5. Confidare nella parola di Dio
- Le
parole di Geremia, nonostante l'opposizione, sono portatrici di verità e
di speranza per il futuro.
- Consiglio: Ascolta la parola di Dio e
lascia che ti guidi e illumini il tuo cammino.
6. La perseveranza nella fede
- La
perseveranza di Geremia nella fede è un esempio per tutti i credenti di
fronte alle sfide.
- Precetto: Non scoraggiarti di fronte
alle prove, ma persevera nella fede e nella speranza.
Ringraziamo Dio per la sua parola che ci
conforta e ci guida. Preghiamo per avere la forza di perseverare nella fede
come Geremia, nonostante le avversità.
CHI È PROFETA
Il profeta nella
Bibbia: caratteristiche umane, psicologiche e spirituali
Nella Bibbia, il profeta assume un ruolo
fondamentale come intermediario tra Dio e il suo popolo. Le sue caratteristiche
umane, psicologiche e spirituali lo rendono un individuo unico e speciale:
Caratteristiche umane:
- Uomo
comune: Il
profeta non è un essere soprannaturale, ma un uomo con le sue debolezze e
fragilità. Geremia stesso lo dimostra con le sue paure e la sua
vulnerabilità di fronte alle persecuzioni.
- Scelto
da Dio:
Nonostante la sua umanità, il profeta è scelto da Dio per una missione
specifica. La chiamata divina può avvenire in modi diversi, come nel caso
di Geremia che riceve la sua vocazione in giovane età (Geremia 1,4-10).
- Vocazione
profetica: La
vita del profeta è totalmente dedicata alla trasmissione della parola di
Dio. Geremia, ad esempio, denuncia l'infedeltà del popolo e annuncia la
punizione divina, ma offre anche speranza per un futuro di redenzione.
Caratteristiche psicologiche:
- Fortezza
interiore: Il
profeta deve possedere una grande forza d'animo per affrontare
l'opposizione e le persecuzioni che inevitabilmente incontra. Geremia
stesso sperimenta la derisione, l'isolamento e persino minacce di morte.
- Coraggio: La predicazione del profeta
spesso richiede di sfidare le autorità e le convenzioni sociali. Geremia
non teme di denunciare i mali della società e di condannare l'ingiustizia.
- Sensibilità: Il profeta è un uomo sensibile
al dolore e alla sofferenza del suo popolo. Geremia, ad esempio, si
commuove per la desolazione di Gerusalemme e piange per le sue
trasgressioni.
Caratteristiche spirituali:
- Fede
incrollabile: La
fede in Dio è la forza che sostiene il profeta nella sua difficile
missione. Geremia rimane fedele a Dio anche nei momenti di sconforto e di
dubbio.
- Comunione
con Dio: Il
profeta ha una profonda relazione con Dio che si manifesta attraverso la
preghiera, la meditazione e l'ascolto della sua parola. Geremia riceve da
Dio visioni, sogni e rivelazioni che gli permettono di conoscere la sua
volontà.
- Discernimento
spirituale: Il
profeta è in grado di discernere la volontà di Dio e di interpretarla per
il suo popolo. Geremia smaschera i falsi profeti e denuncia le loro
menzogne.
In sintesi, il profeta biblico è un uomo
coraggioso, fedele e sensibile, chiamato da Dio a svolgere una missione di
grande responsabilità. Le sue caratteristiche umane, psicologiche e spirituali
lo rendono un modello di riferimento per tutti coloro che cercano di vivere una
vita di fede autentica.
Oltre a queste caratteristiche, è
importante ricordare che:
- I
profeti non erano solo predicatori di sventura, ma annunciavano anche la
speranza di un futuro di salvezza.
- Il loro
messaggio era spesso scomodo e impopolare, ma era sempre rivolto al bene
del popolo.
- I profeti hanno avuto un ruolo fondamentale nella formazione della storia e della cultura ebraica e cristiana.
Etichette: calunnia, confidare, coraggio, denuncia, fede, fortezza, forza, parola di Dio, perseveranza, profeta, scelto da Dio, sensibilità, uomo comune, vendetta, vocazione profetica
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