mercoledì 24 aprile 2024

 

LA PAROLA SALVA CHI L'ACCOGLIE CONDANNA CHI LA RIFIUTA

 La parola di Gesù salva chi l'accoglie

Giovanni 12,44-50. Io sono nel mondo come luce.

Gesù è inviato del Padre
  • Gesù è rappresentante completo di Dio
  • Chiunque crede in Gesù vive nella luce
  • Chi vede il Figlio vede e conosce il Padre
  • Gesù è venuto sulla terra per salvarla
  • Gesù dice e fa le cose del Padre, non le proprie
  • Gesù fa la volontà del Padre in parole e in opere - segni che solo lui può compiere
  • Gesù parla di sé come apostolo e Figlio di Dio - per questo verrà condannato

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martedì 23 aprile 2024

 

METODO CRISTIANO DI INTERPRETAZIONE DELLE SCRITTURE

 


Discernimento delle parole nello Spirito di verità

Video

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La frase “annunciare la Parola di Dio e non le parole di uomini” è di grande rilevanza nella vita della Chiesa. Essa richiama l’importanza di focalizzarsi sulla divina Parola e di trasmetterla con fedeltà. Nel Nuovo Testamento, troviamo diversi passi che sottolineano questo principio:

1.      Gesù stesso: Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, è la Parola incarnata. Egli è la manifestazione suprema della volontà di Dio e il messaggero della salvezza. La sua vita, le sue opere e i suoi insegnamenti sono la Parola di Dio viva tra gli uomini (Giovanni 1,1-14).

2.      Gli apostoli: Dopo la risurrezione di Gesù, gli apostoli furono incaricati di portare il Vangelo al mondo intero. Essi annunciarono la Parola di Dio con zelo e coraggio, nonostante le difficoltà e le persecuzioni (Atti degli Apostoli).

3.      Paolo: L’apostolo Paolo fu un fervente predicatore della Parola di Dio. Nei suoi scritti, esorta i credenti a rimanere fedeli alla verità evangelica e a non seguire dottrine umane (ad esempio, 1 Corinzi 1,17; 2 Timoteo 4,2).

4.      Giovanni Battista: Prima dell’avvento di Gesù, Giovanni Battista preparò la strada annunciando la venuta del Messia. Egli proclamò la Parola di Dio nel deserto e invitò le persone al pentimento (Marco 1,1-8).

5.      La comunità cristiana: Nel libro degli Atti degli Apostoli, vediamo come i primi cristiani si radunavano per ascoltare la Parola di Dio, imparare dagli insegnamenti degli apostoli e vivere secondo i principi evangelici (Atti 2,42-47).

In sintesi, la Parola di Dio è centrale nella vita ecclesiale. Annunciare questa Parola con umiltà, fedeltà e amore è una responsabilità che coinvolge tutti i credenti.

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La distinzione tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini” è un tema significativo nelle scritture e nella teologia cristiana. Vediamo ulteriori riflessioni su questa distinzione:

  1. Origine divina vs. Umana
    • La “Parola di Dio” ha origine divina. È la rivelazione diretta di Dio agli esseri umani. Questa Parola è stata trasmessa attraverso i profeti, gli apostoli e, soprattutto, attraverso Gesù Cristo stesso.
    • Le “parole degli uomini” sono espressioni umane, soggette a limitazioni, errori e influenze culturali. Possono essere opinioni personali, tradizioni o insegnamenti basati sulla comprensione umana.
  2. Autorità
    • La “Parola di Dio” ha autorità suprema. È la norma per la fede e la pratica dei credenti. Gli insegnamenti biblici guidano la vita cristiana.
    • Le “parole degli uomini” possono avere valore, ma non hanno la stessa autorità. Possono essere utili per spiegare, applicare o interpretare la Parola di Dio, ma non la sostituiscono.
  3. Infallibilità
    • La “Parola di Dio” è infallibile e senza errore. È la verità assoluta. Dio non può mentire o sbagliarsi.
    • Le “parole degli uomini” possono contenere errori, fraintendimenti o pregiudizi. Sono soggette alle limitazioni umane.
  4. Trasmissione
    • La “Parola di Dio” è stata tramandata attraverso le Scritture (la Bibbia). È stata ispirata dallo Spirito Santo e conservata nel corso dei secoli.
    • Le “parole degli uomini” possono variare nel tempo e nello spazio. Dipendono dalla cultura, dall’educazione e dalle esperienze personali.
  5. Discernimento
    • I credenti sono chiamati a discernere tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini”. Questo richiede studio, preghiera e l’illuminazione dello Spirito Santo.
    • Gesù stesso esortò i suoi discepoli a discernere tra la verità e la tradizione degli uomini (Marco 7,6-8).

In sintesi, la “Parola di Dio” è la guida fondamentale per la fede cristiana, mentre le “parole degli uomini” devono essere valutate alla luce di essa. È importante cercare la verità e l’ispirazione divina mentre navighiamo attraverso le parole umane.

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La distinzione tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini” ha profonde implicazioni per la nostra vita quotidiana. Ecco alcune considerazioni su come possiamo applicarla:

  1. Studio delle Scritture
    • Dedica del tempo alla lettura e allo studio della Bibbia. Cerca la “Parola di Dio” attraverso la meditazione, la preghiera e la riflessione.
    • Sii critico nei confronti delle interpretazioni umane. Chiediti: “Questo insegnamento è in linea con la Parola di Dio?”.
  2. Discernimento morale ed etico
    • Quando affronti decisioni importanti, considera la volontà di Dio espressa nella Bibbia. Cerca saggezza e guida divina.
    • Valuta le opinioni e i consigli degli altri alla luce dei principi biblici. Non seguire ciecamente le parole degli uomini se sono in contrasto con la Parola di Dio.
  3. Comunità di fede
    • Partecipa a una comunità di credenti. Ascolta gli insegnamenti dei leader spirituali, ma verifica sempre ciò che dicono con la Bibbia.
    • Condividi la Parola di Dio con gli altri. Sii un messaggero fedele, non solo delle tue opinioni personali.
  4. Relazioni interpersonali
    • Nelle conversazioni quotidiane, cerca di parlare con gentilezza, amore e verità. Evita di diffondere pettegolezzi o parole dannose.
    • Sii disposto a perdonare e a cercare la riconciliazione, seguendo l’esempio di Gesù.
  5. Lavoro e vocazione
    • Sii onesto e integro nel tuo lavoro. La Parola di Dio ci esorta a lavorare come per il Signore (Colossesi 3,23).
    • Non seguire pratiche ingiuste o immorali solo perché sono comuni nel mondo degli uomini.
  6. Crescita spirituale
    • Coltiva una relazione personale con Dio. Ascolta la sua voce attraverso la preghiera e la lettura delle Scritture.
    • Cerca di vivere secondo gli insegnamenti di Gesù, che è la Parola incarnata.

In sintesi, la distinzione tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini” ci sfida a cercare la verità, a vivere con integrità e a seguire l’autorità divina.

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Applicare la distinzione tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini” può comportare alcune sfide. Ecco alcune delle più comuni:

  1. Ambiguità e interpretazione
    • La Bibbia contiene testi antichi e spesso complessi. Interpretare correttamente la Parola di Dio richiede studio, discernimento e l’illuminazione dello Spirito Santo.
    • Le parole degli uomini possono essere ambigue o soggette a interpretazioni diverse. È importante cercare chiarezza e cercare di evitare fraintendimenti.
  2. Tradizioni e dottrine umane
    • Nel corso della storia, la Chiesa ha sviluppato tradizioni e dottrine. Alcune di queste possono essere utili, ma altre potrebbero allontanarsi dalla Parola di Dio.
    • Riconoscere quando una tradizione o un insegnamento umano entra in conflitto con la verità biblica può essere difficile.
  3. Pressioni culturali e sociali
    • Viviamo in un mondo in cui le opinioni e le tendenze cambiano rapidamente. Le parole degli uomini sono spesso influenzate da queste pressioni esterne.
    • Mantenere la fedeltà alla Parola di Dio può essere sfidante quando ciò che è accettato socialmente va contro i principi biblici.
  4. Orgoglio e pregiudizio
    • Gli esseri umani sono inclini all’orgoglio e al pregiudizio. A volte preferiamo seguire le nostre opinioni piuttosto che ascoltare la voce di Dio.
    • Riconoscere e superare queste tendenze richiede umiltà e apertura al cambiamento.
  5. Tentazioni e desideri personali
    • Le parole degli uomini possono essere influenzate dai desideri personali, dalle passioni e dalle tentazioni.
    • Resistere alla tentazione di adattare la Parola di Dio alle nostre preferenze richiede costanza e fede.
  6. Crisi di fede e dubbi
    • Tutti affrontano momenti di dubbio o crisi di fede. Durante queste fasi, può essere difficile distinguere tra la Parola di Dio e le parole degli uomini.
    • La preghiera, la ricerca e il dialogo con altri credenti possono aiutare a superare queste sfide.

In conclusione, applicare questa distinzione richiede impegno, umiltà e una costante ricerca della verità divina.

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Superare le sfide nell’applicare la distinzione tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini” richiede impegno e saggezza. Ecco alcune strategie:

  1. Studio costante delle Scritture
    • Dedica del tempo regolare alla lettura e allo studio della Bibbia. Cerca di comprendere il contesto storico, culturale e teologico dei testi.
    • Utilizza risorse come commentari, dizionari biblici e studi approfonditi per approfondire la tua comprensione.
  2. Preghiera e ascolto dello Spirito Santo
    • Prega per ricevere l’illuminazione dello Spirito Santo mentre studi la Parola di Dio. Chiedi discernimento e comprensione.
    • Sii aperto a ricevere rivelazioni e correzioni attraverso la preghiera.
  3. Comunità di credenti
    • Partecipa a gruppi di studio biblico o a discussioni con altri credenti. Condividi le tue domande e dubbi.
    • Ascolta le prospettive degli altri e impara da esperienze diverse.
  4. Mantenere l’umiltà
    • Riconosci che nessuno ha una comprensione completa o perfetta della Parola di Dio. Sii disposto a imparare dagli altri.
    • Evita l’orgoglio spirituale e la presunzione.
  5. Verifica delle fonti
    • Quando incontri insegnamenti o opinioni, verifica sempre la loro base biblica. Non accettare ciecamente tutto ciò che senti o leggi.
    • Sii critico e valuta attentamente le fonti.
  6. Riflessione personale
    • Chiediti: “Sto seguendo la Parola di Dio o sto seguendo tradizioni umane?”.
    • Esamina le tue motivazioni e i tuoi atteggiamenti. Cerca di allineare la tua vita con i principi biblici.
  7. Fiducia in Dio
    • Ricorda che Dio è fedele e desidera guidarti. Affida le tue sfide e dubbi a Lui.
    • Sii paziente e attendi le risposte che Dio può fornire nel tempo.
  8. Applicazione pratica
    • Trasforma la conoscenza in azione. Vivere secondo la Parola di Dio richiede coerenza e integrità.
    • Sii disposto a cambiare il tuo comportamento quando la Parola di Dio ti sfida.

In sintesi, la crescita spirituale richiede impegno costante, umiltà e una profonda relazione con Dio, ogni giorno, ogni istante di vita sulla terra per arrivare al cielo.

[Copilot]

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venerdì 19 aprile 2024

 

LA VERITÀ VIENE PRIMA DI TUTTO IL RESTO

Linguaggio profetico di Gesù: la verità prima di tutto
Giovanni 6,60. Questa parola è dura inaccettabile

Video Lezione

Testo

Paralleli

Il linguaggio duro di Gesù in Giovanni 6,60-69, un commento approfondito

In Giovanni 6,60-69, Gesù pronuncia un discorso che provoca una forte reazione tra i suoi discepoli. Molti lo trovano "parola dura" (Gv 6,60) e abbandonano la sua sequela. In questo brano, esamineremo il linguaggio di Gesù, le sue conseguenze, lo scandalo che ne deriva e l'atteggiamento fermo di Gesù di fronte alle critiche.

1. Il linguaggio di Gesù

Il linguaggio di Gesù in questo brano è caratterizzato da diverse peculiarità:

2. Le conseguenze del discorso di Gesù

Le parole di Gesù hanno un impatto significativo sui suoi discepoli:

3. Lo scandalo e l'atteggiamento fermo di Gesù

Gesù è consapevole dello scandalo che il suo discorso provoca, ma non lo mitiga per timore di offendere. Rimane fermo sulle sue parole, sapendo che sono verità salvifica:

4. Passi paralleli

Altri passi del Vangelo di Giovanni offrono luce sul linguaggio duro di Gesù:

Conclusione

Il linguaggio duro di Gesù in Giovanni 6,60-69 serve a scuotere i suoi discepoli e a portarli a una fede più profonda. Nonostante lo scandalo e l'abbandono, Gesù rimane fedele alla sua missione di annunciare la verità salvifica. La sua fermezza è un invito per noi a non lasciarci condizionare dalle opinioni del mondo, ma a seguire con coraggio la parola di Dio.

Riferimenti biblici

Vangelo di Giovanni

Altri passi del Nuovo Testamento

Antico Testamento

Note

[Gemini]

 

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mercoledì 10 aprile 2024

 

CHI OBBEDISCE AL CRISTO VIVE IN ETERNO

 


Giovanni 3,31-36. Spiegazione storico-biblica

Video Lezione

Il brano di Giovanni 3,31-36 si colloca all'interno del dialogo tra Gesù e Nicodemo, un fariseo e membro del sinedrio. In questo dialogo, Gesù introduce alcuni concetti chiave della sua predicazione, come la necessità di rinascere dall'alto (v. 3) e la fede nel Figlio dell'uomo (v. 14-15).

Analisi versetto per versetto

Versetto 31

Versetto 32

Versetto 33

Versetto 34

Versetto 35

Versetto 36

Passi paralleli

Significato storico

Il brano di Giovanni 3,31-36 si inserisce nel contesto storico del primo secolo d.C., quando il messaggio di Gesù iniziava a diffondersi in Palestina. La sua predicazione sulla necessità di rinascere dall'alto e sulla fede nel Figlio dell'uomo rappresentava una novità sconvolgente per molti ebrei, abituati a una religiosità basata sull'osservanza della legge mosaica.

Significato biblico

Il brano sottolinea l'importanza della fede in Gesù come unica via per ottenere la salvezza e la vita eterna. Inoltre, evidenzia la superiorità di Gesù rispetto a tutti i testimoni terreni e la sua autorità divina.

Conclusione

Il brano di Giovanni 3,31-36 rappresenta un passaggio fondamentale del Vangelo, in cui Gesù stesso chiarisce la sua identità e la sua missione salvifica. La fede in lui è la chiave per accedere alla vita eterna e per entrare in una relazione personale con Dio Padre.

[Gemini]

PARALLELI AD OGNI VERSETTO

Mt 28,18; Gv 1,15.27.30; 3,12-13; 5,21; 6,33.51; 8,23; 16,27-28; At 10,36; Rm 9,5; 1Cor 15,47-48; Ef 1,20-21; 4,8; Fil 2,9; Eb 9,1.9-10; 1Pt 3,22; Ap 19,16

Is 50,2; 53,1; Gv 1,11; 3,11.26.33; 5,20; 8,26; 15,15; Rm 10,16; 11,2

Rm 3,3-4; 4,18; 2Cor 1,18; Tt 1,1-2; Eb 6,17; 1Gv 5,9-10

Nm 11,25; 2Re 2,9; Sal 45,8; Is 11,2; 59,21; 62,1; Gv 1,16; 3,17; 5,26; 7,16.37; 8,26.40.47; 15,26; 16,7; Rm 8,2; Ef 3,8; 4,7; Col 1,19; 2,9; Ap 21,6; 22,1.16-17

Gen 41,44.55; Sal 2,8; Pr 8,30; Is 9,5-6; 42,1; Mt 3,17; 11,27; 17,5; 28,18; Lc 10,22; Gv 5,20.22; 13,3; 15,9; 17,2.23.26; 1Cor 15,27; Ef 1,22; Fil 2,9; Eb 1,2; 2,8-9; 1Pt 3,22

Nm 32,11; Gb 33,28; Sal 2,12; 36,10; 49,20; 106,4-5; Abc 2,4; Lc 2,30; 3,6; Gv 1,12; 3,3.15-16; 5,24; 6,47; 8,51; 10,28; Rm 1,17-18; 4,15; 5,9; 8,1.24-25; Gal 3,10; Ef 5,6; 1Ts 1,10; 5,9; Eb 2,3; 10,29; 1Gv 3,14-15; 5,10; Ap 6,16-17; 21,8.

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giovedì 21 marzo 2024

 

PROFETA – PIETRA SCARTATA DAI COSTRUTTORI

 


 

Geremia 20,10-13. Un profeta solo con Dio, perseguitato da tutti.

 Video Lezione 

Domande

-  chi è un profeta secondo la Bibbia

- da chi e perché un profeta è calunniato: che ha detto o fatto di male?

- la spiegazione dell’odio contro il profeta che è giusto, perseguitato 


10 Sentivo la calunnia di molti: «Terrore all’intorno! Denunciàtelo! Sì, lo denunceremo». Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta: «Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta».

 =Ger 18,18 Dissero: «Venite e tramiamo insidie contro Geremia, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti né il consiglio ai saggi né la parola ai profeti. Venite, ostacoliamolo quando parla, non badiamo a tutte le sue parole».

 Chi sono i molti che calunniano e condannano il profeta – empi, senza Dio, non credenti

Quelli che Dicono fra loro sragionando: «La nostra vita è breve e triste; non c'è rimedio quando l'uomo muore, e non si conosce nessuno che liberi dal regno dei morti. Siamo nati per caso e dopo saremo come se non fossimo stati: è un fumo il soffio delle nostre narici, il pensiero è una scintilla nel palpito del nostro cuore,  spenta la quale, il corpo diventerà cenere e lo spirito svanirà come aria sottile.  Il nostro nome cadrà, con il tempo, nell'oblio e nessuno ricorderà le nostre opere. La nostra vita passerà come traccia di nuvola, si dissolverà come nebbia messa in fuga dai raggi del sole e abbattuta dal suo calore.  Passaggio di un'ombra è infatti la nostra esistenza e non c'è ritorno quando viene la nostra fine, poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro.  Venite dunque e godiamo dei beni presenti, gustiamo delle creature come nel tempo della giovinezza!  Saziamoci di vino pregiato e di profumi, non ci sfugga alcun fiore di primavera,  coroniamoci di boccioli di rosa prima che avvizziscano;  nessuno di noi sia escluso dalle nostre dissolutezze. Lasciamo dappertutto i segni del nostro piacere, perché questo ci spetta, questa è la nostra parte.  Spadroneggiamo sul giusto, che è povero, non risparmiamo le vedove, né abbiamo rispetto per la canizie di un vecchio attempato.  La nostra forza sia legge della giustizia, perché la debolezza risulta inutile.  Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l'educazione ricevuta.  Proclama di possedere la conoscenza di Dio e chiama se stesso figlio del Signore.  È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri; ci è insopportabile solo al vederlo,  perché la sua vita non è come quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade.  Siamo stati considerati da lui moneta falsa, e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure. Proclama beata la sorte finale dei giusti e si vanta di avere Dio per padre.  Vediamo se le sue parole sono vere, consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.  Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.  Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione.  Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».

Sapienza 2,1-20


11 Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori vacilleranno e non potranno prevalere; arrossiranno perché non avranno successo, sarà una vergogna eterna e incancellabile.

 Non aver paura di nessun nemico, io sono con te, sempre

= Ger 1,8 Non aver paura di fronte a loro, perché io sono con te per proteggerti». Oracolo del Signore.

Ger 1,19 Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti». Oracolo del Signore.

Ger 15,15 Tu lo sai, Signore, ricòrdati di me e aiutami, véndicati per me dei miei persecutori. Nella tua clemenza non lasciarmi perire, sappi che io sopporto insulti per te.

Ger 15,20 e di fronte a questo popolo io ti renderò come un muro durissimo di bronzo; combatteranno contro di te, ma non potranno prevalere, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti. Oracolo del Signore.

Ger 17,18 Siano confusi i miei avversari, non io, si spaventino loro, non io. Manda contro di loro il giorno della sventura, distruggili due volte.

Ger 30,11 Ma tu non temere, Giacobbe, mio servo - perché io sono con te per salvarti. Oracolo del Signore. Sterminerò tutte le nazioni tra le quali ti ho disperso, ma non sterminerò te; ti castigherò secondo giustizia, non ti lascerò del tutto impunito.

Sal 27,1 Di Davide. Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?

Paolo

At 18,9 Una notte, in visione, il Signore disse a Paolo: «Non aver paura; continua a parlare e non tacere, 10 perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso».

Rom 8,31 Che diremo dunque di queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? 

Gesù risorto

Mt 28,19 Andate dunque e fate discepoli tutti i popo i, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

12 Signore degli eserciti, che provi il giusto, che vedi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa!

            Dt 32,35 Mia sarà la vendetta e il castigo, quando vacillerà il loro piede! Sì, vicino è il giorno della loro rovina e il loro destino si affretta a venire”.

            Ger 11,20 Signore degli eserciti, giusto giudice, che provi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa.

            Ger 17,10 Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per dare a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni.

            Ger 51,36 Perciò così dice il Signore: «Ecco, io difendo la tua causa, compio la tua vendetta; prosciugherò il suo mare, disseccherò le sue sorgenti. 

13 Cantate inni al Signore, lodate il Signore, perché ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.

MESSAGGI PER IL LETTORE DI OGGI

Messaggi per il lettore di Geremia 20,10-13

1. Fede incrollabile in Dio di fronte alle calunnie

2. Amici traditori e la vendetta

3. La forza salvifica di Dio

4. Vergogna eterna per i persecutori

5. Confidare nella parola di Dio

6. La perseveranza nella fede

 7. Ringraziamenti

Ringraziamo Dio per la sua parola che ci conforta e ci guida. Preghiamo per avere la forza di perseverare nella fede come Geremia, nonostante le avversità.

CHI È PROFETA

Il profeta nella Bibbia: caratteristiche umane, psicologiche e spirituali

Nella Bibbia, il profeta assume un ruolo fondamentale come intermediario tra Dio e il suo popolo. Le sue caratteristiche umane, psicologiche e spirituali lo rendono un individuo unico e speciale:

Caratteristiche umane:

Caratteristiche psicologiche:

Caratteristiche spirituali:

In sintesi, il profeta biblico è un uomo coraggioso, fedele e sensibile, chiamato da Dio a svolgere una missione di grande responsabilità. Le sue caratteristiche umane, psicologiche e spirituali lo rendono un modello di riferimento per tutti coloro che cercano di vivere una vita di fede autentica.

Oltre a queste caratteristiche, è importante ricordare che:

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