sabato 13 gennaio 2018

 

Samuele monarchico? Profilo profetico


SAMUELE, UN PROFILO PROFETICO

“Samuele crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.” 

(1Samuele 3,19)

***

Samuele (“il suo nome è El”) è menzionato, nello stesso capitolo 3, già in 1 Sam 3,1.3-4.6-11.15-16.18.  
Nella Bibbia greca, composta di 88 libri tradotti dall’ebraico quando non scritti direttamente in greco (come i 27 del NT), il nome Σαμουήλ (leggi: Samouḗl) è ricordato in 128 versetti per 149 volte; la prima, in 1Samuele 1,20 (“Così al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuele, «perché – diceva – al Signore l'ho richiesto».”); l’ultima volta, questo nome greco è nel NT, in Ebrei 11,32 (“E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti;”). Nel NT, Σαμουήλ (Samouḗl) ricorre ancora solo in Atti 3,24 (“E tutti i profeti, a cominciare da Samuele [ἀπὸ Σαμουὴλ] e da quanti parlarono in seguito, annunciarono anch'essi questi giorni.”) e 13,20 (“per circa quattrocentocinquanta anni. Dopo questo diede loro dei giudici, fino al profeta Samuele [ἕως Σαμουὴλ [τοῦ] προφήτου.].”). 

Il libro dove ricorre di più è proprio 1Samuele (132 volte), segue 1Cronache (8 volte) e quindi in Atti (2); in pochi altri libri ricorre solo 1 volta (in 2Cronache, Salmi, Ode – che è un libro apocrifo solo in greco -, Siracide [in 46,13 “Samuele, amato dal suo Signore, profeta del Signore, istituì la monarchia e unse dei prìncipi sul suo popolo.”], in Geremia ed Ebrei); non ricorre altrove. - Il greco Σαμουήλ (Samouḗl) è solo una traslitterazione del nome ebraico שְׁמוּאֵל (leggi: shemu'el - šĕmûʾēl) che ricorre 140 volte in 120 versetti; la prima volta (nota la differenza con il nome greco) è in Numeri 34,20 (“Per la tribù dei figli di Simeone, Samuele, figlio di Ammiùd”) e l’ultima, in Geremia 15,1 (“Il Signore mi disse: «Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, non volgerei lo sguardo verso questo popolo. Allontanali da me, se ne vadano!”); nei seguenti versetti, non i soli in verità, è nominato due volte: 1 Sam 3,6; 7,9; 8,6-7.22; 10,25; 12,18; 13,8; 15,12.33.35; 16,10-11.13; 19,18; cfr. la penultima occorrenza, in 2 Cr 35,18 (“Dal tempo del profeta Samuele non era stata celebrata una Pasqua simile in Israele; nessuno dei re d'Israele aveva celebrato una Pasqua come questa, celebrata da Giosia insieme con i sacerdoti, i leviti, tutti quelli di Giuda e d'Israele presenti e gli abitanti di Gerusalemme.”).  


CONCLUSIONI PROSPETTICHE
1. La trascrizione del nome in italiano, potrebbe meglio essere, “Scemuele”, o Shemuel, traslitterando l’ebraico. 
2. Mai i 4 vangeli, né Paolo nelle sue 13 lettere, né Pietro nelle sue due, ricordano Samuele. Perché? 
3. Questo profeta, la cui nascita, come sarà quella di Gesù è da una donna (Anna – al cui cantico si ispira il Magnificat) che non poteva avere figli, pur desiderandoli, unse Saul (Shaul), della tribù di Beniamino, come primo re di Israele. 
4. Introdusse di fatto la monarchia, che lui stesso ma soprattutto Dio, consideravano una malvagità: lo sostituzione, a imitazione degli altri popoli soggette ad altre divinità (false), di Dio, unico vero re e giudice del mondo intero. 
5. Paolo (Shaul), anche lui della tribù di Beniamino, sarà discendente di Saul (o Shaul); osteggerà in un primo tempo Gesù, che si proclama invece un discendente di Davide, della tribù di Giuda e che si fa re di Israele di Giuda.
6. Il nome “Samuele” resta polivalente, potendo significare varie cose, comunque legate a “El”, che significa Dio: “il suo nome è di Dio”, “nome di Dio”. Il contesto ebraico suggerisce anche un’altra origine, forse a partire da una forma di queste imperative שְׁאַל, שַׁאֲלִי, שַׁאֲלוּ, שְׁאָלוּנִי del verbo H7592, שׁאל (in 1Samuele 1,20: KJV: called <07121> his name <08034> Samuel <08050>, saying, Because I have asked αἰτέω
– “chiedere”> him of the LORD <03068> - ) - "chiedere" e quindi "richiedere" o "domandare insistentemente" o "desiderare di avere". Samuele può quindi intendersi come “richiesto a El” e in tal caso non sarebbe diverso da “Saul” (Shaul) – che sicuramente significa “richiesto a El”. 

Nell’identità di una persona, o almeno nel suo nome proprio, si richiama una parola di Dio, un nome di Dio, quindi la sua esistenza e la fede in lui, per la propria vocazione e missione.

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