lunedì 22 aprile 2024

 

GESÙ E IL PADRE SONO UNA COSA SOLA

 


IO E IL PADRE SIAMO UN TUTT’UNO
Giovanni 10,22-30. Gesù è Cristo, il Figlio del Padre

Video Lezione

In questo passo del Vangelo di Giovanni, Gesù si trova al Tempio di Gerusalemme durante la Festa della Dedicazione. I Giudei gli chiedono di chiarire la sua identità, se sia davvero il Messia atteso. Gesù risponde con una duplice affermazione: la sua missione è rivelata dalle sue opere e dalla sua unità con il Padre.

Analisi versetto per versetto

Passi paralleli

Messaggi per chi riconosce Gesù come il Cristo

1.   Gesù è il Messia atteso, il Cristo promesso. Le sue opere, compiute nel nome del Padre, ne sono la prova tangibile.

2.   Gesù è il buon Pastore che dà la vita alle sue pecore. Solo coloro che ascoltano la sua voce e lo seguono fanno parte del suo gregge.

3.   Gesù è uno con il Padre. Questa unità sostanziale è la base della sua autorità divina e della sua capacità di donare la vita eterna.

4.   Seguire Gesù significa ascoltare le sue parole e osservare i suoi comandamenti. Solo così si può dimorare nel suo amore.

5.   Gesù si è umiliato e fatto obbediente fino alla morte per amore dell'umanità. La sua morte in croce è l'espressione suprema di questa unità con il Padre. Attraverso il sacrificio di Gesù, l'amore di Dio viene riversato sull'umanità, offrendo la possibilità di salvezza e di riconciliazione con Dio.

6.   Riconoscere Gesù come Cristo significa entrare in una relazione personale con lui. Gesù non è solo un personaggio storico o un'idea da accettare intellettualmente. È una persona viva con cui possiamo entrare in relazione. Possiamo parlare con lui, ascoltarlo, seguirlo e amarlo. Attraverso la preghiera, i sacramenti e la lettura della Bibbia, possiamo coltivare un rapporto sempre più profondo con lui. In questa relazione con Gesù, troviamo la vera gioia, la pace e la pienezza della vita. Egli è la fonte di tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere una vita autentica e significativa. Riconoscere Gesù come Cristo significa aprire il nostro cuore al suo amore e lasciarci trasformare da lui. È un cammino di conversione e di crescita che richiede impegno e perseveranza, ma è un cammino che vale la pena intraprendere.

Conclusione

I passi del Vangelo di Giovanni 10,22-30 ci offrono un invito pressante a riconoscere Gesù come il Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo. In lui troviamo la salvezza, la vita eterna e la vera felicità. Accogliamo il suo invito e lasciamoci trasformare dal suo amore.

[Gemini]

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CRISTIANI DISPERSI ANNUNCIANO GESÙ IL SIGNORE

 

ESSERE CRISTIANI DISPERSI – NON CONCENTRATI
La diaspora è necessaria ai cristiani

Video Lezione

Atti 11,19-21. Commento versetto per versetto con passi paralleli e insegnamenti

Versetto 19: “Quelli che erano stati dispersi per la persecuzione avvenuta dopo la morte di Stefano viaggiarono fino in Fenicia, Cipro e Antiochia, annunciando la Parola solo ai Giudei.”

Versetto 20: “Ma alcuni di loro, Ciprioti e Cirenei, giunti ad Antiochia, si misero a parlare anche ai Greci, annunziando loro la buona notizia del Signore Gesù.”

Versetto 21: “La mano del Signore era con loro; e grande fu il numero di coloro che credettero e si convertirono al Signore.”

6 Insegnamenti per imitare i primi cristiani dispersi

  1. Perseverare nella fede nonostante le difficoltà.
  2. Annunciare il Vangelo a tutti, senza distinzione di persona.
  3. Fare affidamento sulla potenza dello Spirito Santo.
  4. Lasciarsi guidare dallo Spirito Santo nell'evangelizzazione.
  5. Collaborare con altri credenti per diffondere il Vangelo.
  6. Rallegrarsi per la crescita del Regno di Dio.

I primi cristiani dispersi ci offrono un modello da seguire nella nostra missione di evangelizzazione. Imitando il loro esempio di fede, coraggio e amore, possiamo portare la luce del Vangelo a tutti gli angoli del mondo.

[Gemini]

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domenica 21 aprile 2024

 

LA PORTA DELLA CHIESA È APERTA A TUTTI

  


Atti 11,17. Pietro apre la porta della chiesa a ebrei e pagani.

 Video Lezione

Testo

CEI   Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio? .

NAS    If God therefore gave to them the same gift as He gave to us also after believing in the Lord Jesus Christ, who was I that I could stand in God's way?

BGT   εἰ οὖν τὴν ἴσην δωρεὰν ἔδωκεν αὐτοῖς ὁ θεὸς ὡς καὶ ἡμῖν πιστεύσασιν ἐπὶ τὸν κύριον Ἰησοῦν Χριστόν, ἐγὼ τίς ἤμην δυνατὸς κωλῦσαι τὸν θεόν;

NOV   Si ergo aequale donum dedit illis Deus sicut et nobis, qui credidimus in Dominum Iesum Christum, ego quis eram qui possem prohibere Deum? .

VLH   Vậy, nếu Thiên Chúa đã ban cho họ cùng một ân huệ như Người đã ban cho chúng ta, vì chúng ta tin vào Chúa Giê-su Ki-tô, thì tôi là ai mà dám ngăn cản Thiên Chúa?

  MHT  וּבְכֵן, אִם אֱלֹהִים נָתַן לָהֶם אֶת אוֹתָהּ הַמַּתָּנָה כְּמוֹ שֶׁנָּתַן לָנוּ, הַמַּאֲמִינִים בָּאָדוֹן יֵשׁוּעַ הַמָּשִׁיחַ, מִי אֲנִי שֶׁאוּכַל לַעֲצֹר בְּעַד אֱלֹהִים?

CNV5    神既然把同樣的恩賜( 恩賜 或譯 恩賞 )給他們,像給我們這些信了主耶穌基督的人一樣,我是誰,我能夠阻止 神嗎?

CRV   Так вот, если Бог дал им такой же дар, как и нам, когда мы поверили в Господа Иисуса Христа, то кто я такой, чтобы препятствовать Богу?

FBJ   Si donc Dieu leur a accordé le même don qu'à nous, pour avoir cru au Seigneur Jésus Christ, qui étais-je, moi, pour faire obstacle à Dieu.  

JAS   こういうわけですから、私たちが主イエス・キリストを信じたとき、神が私たちに下さったのと同じ賜物を、彼らにもお授けになったのなら、どうして私などが神のなさることを妨げることができましょう。」

TUR   Böylelikle Tanrı, Rab İsa Mesih'e inanmış olan bizlere verdiği armağanın aynısını onlara verdiyse, ben kimim ki Tanrı'ya karşı koyayım?

 فَإِنْ كَانَ اللهُ قَدْ أَعْطَاهُمُ الْمَوْهِبَةَ كَمَا لَنَا أَيْضًا بِالسَّوِيَّةِ مُؤْمِنِينَ بِالرَّبِّ يَسُوعَ الْمَسِيحِ، فَمَنْ أَنَا؟ أَقَادِرٌ أَنْ أَمْنَعَ اللهَ؟ AVD  

Commento su Atti 11,17 nel Contesto del Libro degli Atti degli Apostoli 

Nel contesto del libro degli Atti degli Apostoli, il versetto 11,17 è significativo in quanto evidenzia un momento cruciale nella storia della chiesa primitiva. Pietro, uno degli apostoli di Gesù, si trova di fronte a una decisione importante riguardo al battesimo dei non ebrei (gentili) che avevano ricevuto lo Spirito Santo. Pietro, dopo aver sperimentato la manifestazione dello Spirito Santo su di loro, si rende conto che non può opporsi a Dio nel concedere loro lo stesso dono che aveva dato agli ebrei credenti in Gesù Cristo. 

Questo evento è parallelo a altri passi nel libro degli Atti degli Apostoli che evidenziano l'espansione del messaggio cristiano oltre i confini del popolo ebraico. Ad esempio, nel capitolo 10, Pietro riceve una visione da parte di Dio che lo istruisce a non considerare impuro ciò che Dio ha reso puro, preparandolo così ad accettare i gentili nella comunità dei credenti. Questo evento è significativo perché sottolinea l'universalità del messaggio evangelico e la volontà di Dio di includere tutte le persone, indipendentemente dalla loro origine etnica.

 Le implicazioni e le conseguenze di ciò che Pietro dice in Atti 11,17 sono profonde dal punto di vista teologico. Questo episodio sottolinea l'importanza della guida dello Spirito Santo nella vita della chiesa e la necessità di essere aperti alla volontà di Dio, anche quando ciò comporta superare le tradizioni e le barriere culturali. Inoltre, mette in evidenza il concetto di sovranità divina e la responsabilità dei credenti di sottomettersi alla volontà di Dio, anche quando ciò va contro le loro convinzioni preesistenti.

In sintesi, Atti 11,17 nel contesto del libro degli Atti degli Apostoli evidenzia l'espansione del messaggio evangelico oltre i confini culturali e nazionali, sottolineando l'universalità della salvezza offerta da Gesù Cristo e l'importanza della guida dello Spirito Santo nella vita della chiesa.

Paralleli

 Gb 9,12; 33,13; 40,2.8-9; Dan 4,32; Mat 20,14-15; At 10,47; 11,15; 15,8-9; Rom 9,15-16.20.23-24; 11,34

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PORTA DELLA CHIESA È CRISTO

  

ENTRARE IN CHIESA PER LA SOLA PORTA

Commento su Giovanni 10,9. Gesù è l’unica porta della chiesa

Video Lezione 

Testo

Contesto di Giovanni 10,9 

Giovanni 10,9 appare nel contesto del discorso di Gesù sul "buon pastore" nel Vangelo di Giovanni. In questo discorso, Gesù si presenta come il "buon pastore" che conosce le sue pecore e le protegge, in contrasto con il "ladro" e il "brigante" che cercano di sfruttare il gregge. 

Il versetto 9 è una parte chiave di questo discorso, in cui Gesù si descrive come "la porta". Dice: "Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato. Entrerà ed uscirà e troverà pascolo". Questa affermazione sottolinea il ruolo di Gesù come l'unico accesso legittimo al gregge di Dio, cioè alla comunità dei credenti. 

Il contesto più ampio di questo discorso include il capitolo 9 del Vangelo di Giovanni, che racconta la guarigione di un uomo nato cieco da parte di Gesù. Questo miracolo, e la fede dell'uomo in Gesù come il Messia, sottolineano ulteriormente l'identità di Gesù come la "porta" per la salvezza. 

Inoltre, il discorso del "buon pastore" si svolge in un contesto di crescente tensione tra Gesù e i leader religiosi del suo tempo, che non riconoscono la sua autorità e cercano di metterlo in difficoltà. Questo contesto di conflitto rende ancora più forte l'affermazione di Gesù di essere la "porta" per la salvezza. 

Gesù viene presentato come il pastore universale, la porta di accesso alla salvezza per tutti gli uomini e le donne, sottolineando la rottura con la tradizione ebraica e l'apertura a una nuova comunità di credenti in Cristo. 

Implicazioni di Giovanni 10,9 

Giovanni 10,9 è un versetto molto significativo nel Vangelo di Giovanni, in cui Gesù si autodefinisce come "la porta". Le implicazioni di questo versetto sono profonde e riguardano sia la comprensione della missione di Gesù, sia la vita spirituale del credente. 

1. Gesù come unico accesso alla salvezza: Quando Gesù afferma "Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato", sta sottolineando il suo ruolo unico come mediatore tra Dio e l'umanità. Solo attraverso la fede in Gesù, le persone possono entrare nel "gregge" di Dio, cioè diventare parte della comunità dei credenti e ricevere la salvezza eterna. 

2. Libertà e protezione: Il versetto continua dicendo che chi entra attraverso Gesù "entrerà ed uscirà e troverà pascolo". Questo suggerisce un senso di libertà e protezione. I credenti non sono imprigionati, ma liberi di entrare e uscire, e sono anche nutriti ("troveranno pascolo"), indicando che Gesù provvede a tutte le loro necessità spirituali. 

3. Contrasto con i falsi leader: Nel contesto più ampio del discorso del "buon pastore" di Gesù, la "porta" è contrapposta ai "ladri" e ai "briganti", che rappresentano i falsi leader religiosi che cercano di ingannare e sfruttare il gregge. Gesù, come la porta, offre un accesso sicuro e autentico a Dio. 

4. Invito all'azione: Infine, il versetto implica un invito all'azione. Non basta riconoscere Gesù come la porta; è necessario "entrare" attraverso di lui. Questo implica una risposta attiva alla chiamata di Gesù: accettare il suo insegnamento, seguirlo e impegnarsi nella comunità dei credenti. 

In sintesi, Giovanni 10,9 sottolinea il ruolo unico e necessario di Gesù per la salvezza, offre una visione di libertà e protezione per i credenti, contrappone Gesù ai falsi leader religiosi e invita a una risposta attiva alla chiamata di Gesù. 

[Gemini]

PARALLELI 

Sal 23,1; 80,1-2; 95,7; 100,3-4; Is 40,11; 49,9-10; Ez 34,12; Zc 10,12; Gv  10,1.7; 14,6; Rom 5,1-2; Ef 2,18; Eb 10,19


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sabato 20 aprile 2024

 

IDENTITÀ DEL CRISTIANO - È ETERNA

 

Il futuro del mondo è diverso

1Giovanni 3,2. IL NOSTRO FUTURO DI FIGLI DI DIO

Testo

 “Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.”

Video Lezione

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PARALLELS

Job 19,26; Ps 16,11; 17,15; 31,20; Isa 56,5; Mal 3,2; Matt 5,8; Jn 17,24; Rom 8,14-15.18.29; 1Cor 2,9; 13,12; 15,49; 2Cor 3,18; 4,17; 5,6; Gal 3,26; 4,6; Phil 3,21; Col 3,4; Heb 9,28; 2 Pet 1,4; 1Jn 3,1; 5,1.

 

1 Giovanni 3,2. Un'analisi esegetica con paralleli nel Nuovo Testamento

Analisi

Questo versetto, tratto dalla Prima lettera di Giovanni, è ricco di significato e offre spunti di riflessione per la fede cristiana. Vediamolo nel dettaglio:

Paralleli nel Nuovo Testamento

Conclusione

1 Giovanni 3,2 ci offre una visione incoraggiante del nostro futuro come figli di Dio. In attesa della sua manifestazione definitiva, viviamo nella speranza di essere trasformati alla sua immagine e di partecipare alla sua gloria eterna.

Questo versetto, insieme ai paralleli nel Nuovo Testamento, sottolinea l'importanza di vivere una vita conforme alla volontà di Dio, in attesa della sua venuta e della nostra completa trasformazione.

[Gemini]

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