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Ebrei 7,14: Gesù non è un sacerdote del tempio nè solo del suo popolo

Gesù incontra uomini e donne, sani e malati, puri e impuri, morti e vivi, peccatori e osservanti senza contaminarsi. Non distingue tra sacro e profano, tra dentro e fuori del Tempio, della Legge, del Popolo. Si considera mostra di essere, con tanti segni, infine con la morte e risurrezione, il Figlio primogenito dell’Altissimo, pur essendo un uomo come gli altri, nato da donna, come ogni giudeo, israelita o ebreo. Si considera il Cristo, ossia l’unto, il consacrato re, profeta e sacerdote, ma non secondo il Tempio; è l’unico Mediatore tra Dio e i popoli della terra di tutti i tempi. Paolo ha capito Cristo e per questo abbandona Tempio, Legge, Popolo – il suo: “Anzi, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo” (Fil 3,8) TESTO IN ITALIANO CEI   2008 “È noto infatti che il Signore nostro è germogliato dalla tribù di Giuda...