lunedì 10 giugno 2024
LA CHIESA DI GESÙ È FATTA SOLO DI CRISTIANI
SOLO LA CHIESA APOSTOLICA È APERTA
A TUTTI
Atti 11,25-26. I
discepoli diventano i “cristiani” o “messianici” come il Cristo.
Contesto storico
Atti 11,25-26 si colloca all'inizio della
diffusione del Cristianesimo tra i non ebrei, un periodo di grande fermento e
crescita per la Chiesa primitiva.
- Gerusalemme: centro del giudaismo e culla del
Cristianesimo, dove risiedevano gli apostoli e la comunità di credenti
ebrei.
- Antiochia: importante città dell'Impero Romano,
situata in Siria, con una numerosa popolazione di lingua greca e cultura
ellenistica.
- Cristiani: termine usato per la prima volta ad
Antiochia per distinguere i seguaci di Gesù dai giudei.
Profili dei protagonisti
- Barnaba: levita cipriota, membro della
comunità cristiana di Gerusalemme, noto per la sua generosità e il suo
impegno nella diffusione del Vangelo (Atti 4,36-37 Iose, “figlio di
consolazione” - i cristiani mettono
in comune i loro beni a Gerusalemme; 9,27: Barnaba prese Saulo, evitato da
tutti, e lo condusse agli apostoli).
- Saulo
(Paolo):
ebreo di Tarso, persecutore dei cristiani convertitosi sulla via di
Damasco (Atti 9,1-22). Divenne uno degli apostoli più importanti e viaggiò
per tutto il mondo mediterraneo per predicare il Vangelo ai giudei della
diaspora e ai pagani.
- Cristiani
di Antiochia:
comunità mista di ebrei e pagani convertiti, caratterizzata da una grande
apertura e da una vivace vita liturgica e comunitaria (Atti 11,19-24).
Analisi del brano
- vv.
25-26:
Barnaba si reca ad Antiochia per verificare la situazione della comunità
e, trovando molti nuovi convertiti, invita Saulo a raggiungerlo.
Insieme insegnano per un anno intero, contribuendo alla crescita e al
consolidamento della comunità.
- "Cristiani": termine usato per la prima volta ad
Antiochia per distinguere i seguaci di Gesù dai giudei. Evidenzia
l'universalità del messaggio cristiano e l'apertura della Chiesa a persone
di ogni cultura e provenienza.
Passi paralleli
- Atti
13,1-3: Barnaba
e Saulo sono inviati in missione dalla comunità di Antiochia.
- Atti
15:
Concilio di Gerusalemme, che affronta la questione della circoncisione per
i pagani convertiti.
- Galati
1-2:
Lettere di Paolo ai Galati, dove l'apostolo difende la sua predicazione
del Vangelo ai pagani e la libertà dalla legge mosaica.
Significato e attualità
Atti 11,25-26 sottolinea l'importanza
della collaborazione e del mutuo sostegno nella diffusione del Vangelo. La
comunità di Antiochia, con la sua diversità e il suo spirito missionario,
rappresenta un modello per le comunità cristiane di tutti i tempi. Il brano ci
ricorda che la fede nel vangelo è da proclamare a tutti, e che il cristiano è chiamato
a testimoniare l'amore di Dio a ogni persona, indipendentemente dalla sua
cultura o provenienza o lingua.
Conclusione
Atti 11,25-26 è un passo ricco di spunti per la riflessione e l'azione. Ci invita ad essere missionari del Vangelo con gioia e apertura, collaborando gli uni con gli altri e valorizzando le diversità. Il Cristianesimo è una forza di pace e di unità che può contribuire a costruire un mondo più giusto e fraterno.
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