giovedì 6 giugno 2024
IL COLPO DI GRAZIA PER FINIRE GESÙ
Giovanni 19,31-37. Uno dei soldati colpì il fianco di Gesù, senza spezzargli le ossa.Analisi
storico-letteraria e sei precetti cristiani estratti dal testo
Contesto
storico
Giovanni
19,31-37 si colloca nel giorno della crocifissione di Gesù, il venerdì, mentre
i Giudei si preparano (parascève: per il sabato. I Romani, per consuetudine,
lasciavano i crocifissi sulla croce fino alla loro morte, ma i Giudei temevano
che i corpi rimanessero esposti durante il giorno sacro. Inoltre, la legge
ebraica proibiva la rottura delle ossa (cfr. Esodo 12,46
proibisce la rottura delle ossa dell'agnello pasquale durante il sacrificio.
Questo era un simbolo importante per gli ebrei, che rappresentava l'unità del
popolo e la sua liberazione dalla schiavitù in Egitto),
pratica comune per accelerare la morte dei condannati.
Analisi
letteraria
Il brano presenta una struttura narrativa ben definita
- Versetti 31-33: I
soldati romani spezzano le gambe dei due malfattori crocifissi con Gesù,
ma non le sue.
- Versetti 34:
Un soldato romano fora il fianco di Gesù con una lancia, facendo sgorgare
sangue e acqua.
- Versetti 35-37:
Il discepolo che Gesù amava, - diverso dall'evangelista che scrive - è testimone oculare, attesta la veridicità di questi
eventi e ne sottolinea il significato profetico.
L'evangelista utilizza un linguaggio ricco di simbolismo
- Sangue e acqua: Simboleggiano la vita nuova che scaturisce dalla morte di Gesù, richiamando, probabilmente, il battesimo e l'eucaristia, ma soprattutto attestando il compimento delle scritture in Gesù, trafitto e ucciso dagli uomini.
- Lancia:
Strumento di morte che diventa strumento di salvezza, aprendo il fianco di
Gesù e donando al mondo il sangue redentore.
- Testimonianza del discepolo amato [Lazaro probabilmente]: Garantisce l'autenticità dei fatti e invita il lettore a credere in Gesù, morto e risorto.
Significato
storico e letterario
Questo brano ha un profondo significato sia storico che letterario
- Storico: Offre
una preziosa testimonianza oculare della morte di Gesù e delle sue ultime
ore. I dettagli sulla richiesta dei Giudei di togliere i corpi dalla croce
e sulla lancia conficcata nel fianco di Gesù corrispondono a informazioni
storicamente accurate.
- Letterario: L'evangelista Giovanni non si limita a riportare i fatti, ma li interpreta alla luce della fede. Il sangue e l'acqua che sgorgarono dal fianco di Gesù sono visti come segni profetici che adempiono le Scritture e rivelano il mistero della salvezza. La testimonianza di Giovanni sottolinea l'importanza della fede nel racconto evangelico.
Sei precetti cristiani estrapolati da
Giovanni 19,31-37
- Rispetta il riposo sabbatico: I
Giudei, consapevoli dell'imminente sabato, chiesero che i corpi dei
crocifissi fossero deposti prima del tramonto (Gv 19,31). Questo atto
evidenzia l'importanza del riposo sabbatico, un giorno dedicato a Dio e
all'astensione dal lavoro (Esodo 20,8-11).
- Mostrati compassionevole verso i
condannati: Anche se i crocifissi erano
considerati criminali, i Giudei non vollero che i loro corpi rimanessero
sulla croce durante il sabato, mostrando così un senso di pietà e rispetto
per la dignità umana, anche in situazioni di estrema sofferenza.
- Affidati alla testimonianza di chi ha
visto: Il discepolo Giovanni, presente alla
crocifissione, offre una testimonianza diretta e veritiera di ciò che è
accaduto (Gv 19,35). La sua testimonianza, basata sull'esperienza
personale, è preziosa per comprendere la verità degli eventi.
- Riconosci i segni profetici:
La lancia conficcata nel fianco di Gesù e l'acqua e il sangue che ne
sgorgarono adempiono le profezie bibliche (Gv 19,34; Esodo 12,23; Zaccaria
12,10). Riconoscere questi segni profetici rafforza la fede nel piano
salvifico di Dio.
- Contempla il sacrificio di Cristo:
Il sangue e l'acqua che sgorgarono dal fianco di Gesù simboleggiano la
vita nuova che scaturisce dalla sua morte (Gv 19,34). Questo sacrificio,
compiuto per amore dell'umanità, offre la redenzione e la salvezza a tutti
coloro che credono.
- Accogli con fede la parola di Dio:
L'evangelista Giovanni sottolinea l'importanza di accogliere con fede la
parola di Dio, testimoniata da chi ha visto gli eventi con i propri occhi
(Gv 19,35). La fede è la risposta umana all'amore salvifico di Dio
rivelato in Gesù Cristo.
Questi
sei precetti, estrapolati da Giovanni 19,31-37, invitano a vivere una vita
improntata al rispetto per Dio, alla compassione verso il prossimo, alla fede
nella sua parola e all'accoglienza del sacrificio di Cristo per la salvezza
dell'umanità.
Conclusione
Giovanni 19,31-37 rappresenta un momento cruciale nella narrazione della Pasqua di Gesù. Attraverso un'attenta analisi storico-letteraria, emerge il profondo significato di questo brano, che testimonia la morte di Gesù come evento salvifico per l'umanità e invita il lettore ad accogliere con fede il messaggio evangelico.
[Gemini]
NOTA
SULLA PARASCEVE
Nel
contesto del Vangelo di Giovanni, il termine "parasceve" si riferisce
al giorno di preparazione prima del Sabato ebraico o di una festa di rango
simile. Questo concetto è importante per comprendere il contesto storico e
culturale in cui si svolgono gli eventi descritti nel Vangelo di Giovanni. La
"parasceve" è menzionata nel contesto della preparazione per eventi
religiosi e festività, come nel caso della Pasqua e di altre festività di rango
sabbatico.
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