FERMATI SUL MONTE ALLA PRESENZA DEL SIGNORE CHE PASSA

 

1Re 19,9-16 Analisi e tematizzazione. Sei messaggi specifici
IL PROFETA PORTAVOCE DI DIO È MISSIONARIO SOLITARIO
Il missionario come Elia è plenipotenziario del Signore.

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Contesto biblico e storico

Il brano di 1 Re 19,9-16 si colloca all'interno di un periodo di grande crisi per il regno d'Israele. Il re Acab, sotto l'influenza della moglie Gezabele, ha promosso il culto del dio Baal, abbandonando il Signore Yahweh. Il profeta Elia, fedele a Dio, si è scontrato con il re e i suoi sacerdoti, sfidandoli sul monte Carmelo (1 Re 18). Tuttavia, dopo la sua vittoria divina, Elia si sente minacciato da Gezabele e fugge nel deserto, scoraggiato e disperato (1 Re 19,1-8).  

Temi principali

Il brano in esame presenta diversi temi teologici di grande rilevanza:

  • Esperienza della teofania: Elia incontra Dio non nelle manifestazioni di potenza (vento, terremoto, fuoco), ma in un "sussurro di brezza leggera" (1 Re 19,12). Questo sottolinea la delicatezza e l'intimità della relazione tra Dio e l'uomo.
  • Vocazione profetica: Dio rassicura Elia e gli conferma la sua missione profetica, nonostante le difficoltà e le sfide (1 Re 19,15-18).
  • Provvidenza divina: Dio provvede ai bisogni di Elia nel deserto, nutrendolo e dandogli forza per proseguire il suo cammino (1 Re 19,5-8).
  • Fiducia in Dio: Il brano invita a riporre la propria fiducia in Dio, anche nei momenti di sconforto e di prova, certi del suo amore e del suo sostegno (1 Re 19,9-11).
  • Solitudine del profeta: Elia si sente solo e abbandonato, ma Dio lo rassicura e gli mostra che non è solo: ci sono altri 7000 fedeli in Israele (1 Re 19,18).
  • Successione profetica: Dio indica Eliseo come successore di Elia, garantendo la continuità della sua opera profetica (1 Re 19,16). 

Passi paralleli

Per approfondire i temi trattati in 1 Re 19,9-16, si possono consultare alcuni passi paralleli della Bibbia:

  • Esodo 3,1-12: Mosè incontra Dio sul roveto ardente e riceve la chiamata profetica.
  • Deuteronomio 31,1-8: Mosè, anziano e stanco, riceve da Dio l'incoraggiamento e la promessa di Giosuè come suo successore.
  • Salmi 42 e 43: Il salmista, in esilio e lontano da Gerusalemme, esprime la sua nostalgia per Dio e la sua speranza nel suo ritorno.
  • Matteo 11,28-30: Gesù invita i carichi di pesi e gli oppressi di cuore a trovare ristoro in lui. 

Messaggi per il lettore della Torah e dei Profeti

I sei messaggi specifici che il brano di 1 Re 19,9-16 offre al lettore della Torah e dei Profeti sono

  1. Dio è sempre e ovunque presente e si rivela con delicatezza e intimità a coloro che lo cercano con cuore sincero.
  2. La vocazione profetica è una chiamata che impegna tutta l’esistenza, ma Dio dona la forza e il sostegno necessari per compierla.
  3. Dio provvede ai bisogni di coloro che confidano in lui, e che sono suoi portavoce, anche nei momenti di solitudine e difficoltà.
  4. È indispensabile per il profeta avere fiducia in Dio e non lasciarsi scoraggiare dalle prove della vita e dall’opposizione di tutti, comprese le istituzioni mondane e autoritarie.
  5. Il profeta non è mai solo, ma è accompagnato sempre da Dio e comunque da una piccola comunità di credenti, resto di Israele.
  6. Dio assicura la continuità della sua opera profetica attraverso la successione dei profeti, ma anche dei re, consacrati dal profeta. 

Conclusione

Il brano di 1 Re 19,9-16 rappresenta un messaggio di speranza e di incoraggiamento per il lettore della Torah e dei Profeti. Esso ricorda che Dio è sempre presente e vicino a coloro che lo cercano, anche nei momenti di sconforto e di prova. La vocazione profetica, seppur impegnativa, è sostenuta dalla forza e dall'amore di Dio. La fiducia in Dio e la fedeltà alla sua parola sono essenziali per superare le sfide della vita e per compiere la propria missione. 

[Gemini]

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