martedì 11 giugno 2024
NOME DI DIO VIVENTE È YAHWEH, GLI IDOLI SONO SORDI E MUTI
1 Re 18,20-39. Temi e commento con paralleli e 6 messaggi.
IL NOME DI DIO È YAHWEH [= L'ETERNO ESISTENTE] SIGNORE
IL NOME DI DIO È YAHWEH [= L'ETERNO ESISTENTE] SIGNORE
- Il culto è professione corale di fede nel Dio di Abramo, di Mosè e di Gesù Cristo
- Il profeta è da solo ma basta a tutto il popolo di Dio e lo costringe a scegliere da che parte stare.
- Il profeta di Dio decide tra vero e falso.
Temi principali
- Scontro tra Yahweh e Baal: Il brano narra
la sfida tra il profeta Elia e i 450 profeti di Baal [vedi nota sotto] sul
monte Carmelo, per dimostrare quale sia il vero Dio. La vittoria di Elia,
con il fuoco divino che consuma il sacrificio, ribadisce la supremazia di
Yahweh [Colui che era, è, sarà; l’Eterno, l’Esistente, il Vivente].
- Fedeltà a Dio: Elia sfida il re
Acaab e il popolo di Israele ad abbandonare l'idolatria di Baal e a
ritornare all'adorazione del Dio unico e vero, Yahweh; a fare quel che
dice e a proclamare pubblicamente la fede. Il popolo, testimone della
potenza divina, professa la sua fede in Yahweh.
- Potenza di Dio: Il miracolo del
fuoco divino evidenzia la potenza incontrastabile di Yahweh, capace di
sovvertire le leggi naturali e di trionfare su qualsiasi altra divinità.
- Discernimento tra vero e falso: Elia invita il
popolo a discernere tra il vero Dio e le false divinità, sottolineando
l'inutilità e l'impotenza degli idoli.
- Profezia: Elia emerge come
potente profeta di Yahweh, capace di compiere miracoli e di intercedere
per il popolo presso Dio.
- Conversione: Il brano
descrive un momento di conversione per il popolo d'Israele, che abbandona
l'idolatria e ritorna alla fede in Yahweh.
Paralleli biblici e storici
- Sfida sul monte Sinai: La sfida tra
Elia e i profeti di Baal richiama la sfida tra Mosè e i maghi egiziani al
tempo dell'esodo (Esodo 7-12). In entrambi i casi, Dio dimostra la sua onnipotenza
attraverso segni straordinari.
- Profeti di Baal: I profeti di
Baal rappresentano le false divinità e l'idolatria che spesso deviavano il
popolo d'Israele dalla vera fede. Simili figure appaiono in altri passi
biblici, come il vitello d'oro adorato dagli Israeliti nel deserto (Esodo
32).
- Rito del sacrificio: Il sacrificio di
animali era una pratica comune nell'antico Israele, utilizzata per
esprimere devozione a Dio e per ottenere il suo favore. Il sacrificio di
Elia sul monte Carmelo ha un significato particolare, in quanto
rappresenta la vittoria di Yahweh su Baal e la riconferma del suo patto
con il popolo d'Israele.
- Professione di fede: La professione
di fede del popolo d'Israele ("Yahweh, egli è Dio! Yahweh, egli è
Dio!") riecheggia la confessione di fede pronunciata da Mosè al Sinai
(Deuteronomio 6,4: lo Shema’ Israel).
Sei messaggi fondamentali per il lettore
delle Scritture di Israele
1. Yahweh
è l'unico vero Dio: Il brano sottolinea la supremazia di
Yahweh su qualsiasi altra divinità e invita ad adorarlo esclusivamente.
2. L'idolatria è il peccato del popolo che è solo di Dio: Il
culto di idoli è vano e pericoloso, e allontana il popolo da Dio.
3. Fedeltà al Signore, Dio dell’alleanza, è indispensabile: Il
popolo d'Israele è chiamato ad essere fedele a Dio e ad obbedire alle sue
leggi.
4. Dio è onnipotente,
onnisciente e misericordioso: La potenza di Dio si manifesta nei segni
che nessun uomo o mago può fare, ma anche nella sua misericordia per mille generazioni verso coloro
che si convertono a lui.
5. I profeti sono i portavoce esclusivi di Dio: I
profeti come Elia hanno il compito di trasmettere la parola di Dio e di guidare il popolo verso la verità che è giustizia e
misericordia di Dio.
6. La conversione, o ritorno
alla parola del profeta e alle leggi di Mosè è sempre possibile tutti: Il brano offre speranza a coloro che si
sono allontanati da Dio, mostrando che la conversione e il ritorno alla fede
sono sempre possibili.
Conclusione
1 Re 18,20-39 è un brano ricco di significato e di insegnamenti per il lettore delle Scritture di Israele. Attraverso la vicenda di Elia e dei profeti di Baal, il brano sottolinea l'importanza della fede in Yahweh, dell'abbandono dell'idolatria e dell'obbedienza alla sua legge. I sei messaggi fondamentali estrapolati dal testo offrono una guida preziosa per vivere una vita fedele a Dio e per approfondire la propria relazione con lui.
NOTA 1
Significato dei nomi Baal e Yahweh nella Bibbia ebraica
Baal
- Significato:
"Signore" o "padrone".
- Origine: Il nome Baal
deriva da una parola cananea che significa "signore" o
"padrone". Era usato come titolo generico per diverse divinità,
spesso associate a specifici fenomeni naturali come la tempesta, la
fertilità o la guerra.
- Nella Bibbia ebraica: Baal è spesso
raffigurato come un rivale di Yahweh, il Dio di Israele. Il suo culto era
diffuso tra i cananei e altri popoli vicini a Israele, e rappresentava una
tentazione costante per gli Israeliti di abbandonare la loro fede in
Yahweh.
- Esempi
- Baal-Peor: divinità associata alla
lussuria e all'idolatria (Numeri 25).
- Baal-Zebub: divinità filistea
associata alle mosche (2 Re 1).
Yahweh
- Significato: Il significato
preciso del nome Yahweh sembra un derivato dal verbo "essere",
"diventare" o "colui che porta all'esistenza", “colui
che è, era e sarà”, l’ “Io sono chi sono” [cfr. Esodo 3-13-15. Vedi NOTA
2]
- Origine: Il nome Yahweh è
unico per la religione ebraica e non ha equivalenti in altre lingue. Si
ritiene che derivi da una forma abbreviata del nome El, la divinità
suprema cananea.
- Nella Bibbia ebraica: Yahweh è il nome
proprio del Dio di Israele. È un nome sacro e potente, che rappresenta
l'unicità, la trascendenza e la sovranità di Dio. Il suo uso è regolato da
rigorose norme di rispetto e venerazione.
- Esempi:
- I dieci comandamenti iniziano con
l'espressione "Io sono Yahweh, il tuo Dio" (Esodo 20,2).
- I profeti spesso invocano Yahweh per
trasmettere i suoi messaggi al popolo.
Differenze fondamentali
- Baal: Un titolo
generico per diverse divinità, associato a fenomeni naturali e spesso con
connotazioni negative nella Bibbia ebraica.
- Yahweh: Il nome proprio
del Dio di Israele, unico, trascendente, sovrano e oggetto di venerazione
esclusiva.
In sintesi
Baal e Yahweh rappresentano due concezioni di divinità molto diverse. Baal incarna il politeismo e l'idolatria, mentre Yahweh rappresenta il monoteismo e la fede esclusiva in un Dio unico e personale. La storia di Elia sul monte Carmelo (1 Re 18) simboleggia il trionfo di Yahweh su Baal e l'affermazione dell'unicità e della potenza del Dio di Israele.
NOTA 2
Nella
Bibbia, il nome di Yahweh viene rivelato a Mosè nel libro dell'Esodo, al roveto
ardente, in un passaggio cruciale per la sua missione di liberare il popolo
ebraico dalla schiavitù in Egitto.
Esodo
3,13-15 riporta il dialogo tra Dio e Mosè
13 Mosè disse a Dio: "Ecco, io arrivo
dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi. Ma
essi mi domanderanno: Come si chiama? E che cosa devo dire loro?". 14 Dio disse a
Mosè: "Io sono chi sono". E aggiunse: "Così dirai agli
Israeliti: Io sono mi ha mandato da voi". 15 Dio disse ancora a Mosè:
"Così dirai agli Israeliti: Yahweh, il Dio dei vostri padri, il
Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe, mi ha mandato da voi.
Questo è il mio nome per sempre, il nome con cui mi invocherete di
generazione in generazione".
In
questo passaggio, Dio si identifica con l'espressione "Io sono chi
sono" (in ebraico "Ehyeh Asher Ehyeh"), che viene
spesso tradotta come "Io sono colui che è" o "Io sono
l'Essere". Ma Dio rivela anche a Mosè un nome proprio: Yahweh.
Perché
questo nome è così importante?
- Unicità
di Dio:
Yahweh sottolinea l'unicità e la trascendenza di Dio, distinguendolo da
qualsiasi altra divinità.
- Eternità
di Dio:
Il nome Yahweh, con la sua forma immutabile, esprime l'eternità e
l'immutabilità di Dio, l’Esistente, l’Eterno.
- Potenza
di Dio:
Yahweh è un nome che evoca potenza, autorità e sovranità, caratteristiche
essenziali del Dio di Israele.
- Relazione
personale:
La rivelazione del nome Yahweh a Mosè segna l'inizio di una relazione
speciale tra Dio e il suo popolo.
Da
quel momento in poi, il nome Yahweh diventa centrale per l'identità del popolo
ebraico e per la sua fede. Viene usato in numerose occasioni,
dalla preghiera al culto, e rappresenta un legame profondo e intimo con il Dio
che li ha liberati e li ha scelti come suo popolo speciale.
È
importante sottolineare che la pronuncia esatta del nome Yahweh è andata persa
nel corso dei secoli. Per rispetto e timore di profanarlo, gli ebrei
hanno smesso di pronunciarlo nella sua forma originale, sostituendolo con
termini come "Adonai" ("Signore") o "HaShem"
("il Nome").
Nonostante l'incertezza sulla pronuncia, il significato e l'importanza del nome Yahweh rimangono fondamentali per la fede ebraica e per la comprensione del rapporto speciale tra Dio e il suo popolo.
NOTA 3
In ebraico, il verbo "essere"
non ha una singola parola che corrisponda esattamente al suo significato
italiano. Esistono diverse forme verbali che esprimono l'idea di
"essere" a seconda del contesto e della sfumatura di significato
desiderata.
Le forme principali del verbo
"essere" in ebraico sono
- "Hayah" (היה): È la forma più
comune e indica l'esistenza in generale. Si coniuga in base al tempo, alla
persona e al numero. La sua pronuncia è simile a "ha-yà".
- "Amàd" (עמד): Significa
"stare in piedi", "essere presente" o "esistere
in un luogo specifico". La sua pronuncia è simile a
"a-màd".
- "Yasháv" (ישב): Significa
"sedersi", "essere situato" o "esistere in uno
stato di riposo". La sua pronuncia è simile a "ya-shàv".
- "Havà" (היה): Può significare
"diventare", "accadere" o "essere presente".
La sua pronuncia è simile a "ha-và".
- "Nòlad" (נולד): Significa
"nascere" o "entrare in esistenza". La sua pronuncia è
simile a "no-làd".
Oltre a queste forme principali, esistono
diverse espressioni idiomatiche e costrutti grammaticali che utilizzano verbi
diversi per esprimere l'idea di "essere" in ebraico.
Esempio
- "Ani ani" (אני אני): Un'espressione idiomatica che significa "io sono io", enfatizzando l'identità e l'individualità. La sua pronuncia è simile a "a-ni a-ni"
Iscriviti a Post [Atom]