VANGELO SECONDO PAOLO

 

Atti 13,26-33. Dio ha compiuto le promesse fatte ai padri, risuscitando Gesù.

PROGRAMMA DI VITA E ATTIVITÀ DEGLI APOSTOLI

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Versetto 26

  • "Fratelli, figli d'Israele, ecco, vi annunziamo questa buona novella: la promessa fatta ai nostri padri".
    • Riferimento parallelo: Atti 3,25
    • Commento: Paolo e Barnaba si rivolgono al popolo di Antiochia di Pisidia, definendoli "fratelli" e "figli d'Israele". Sottolineano che il messaggio che portano è una "buona novella", la realizzazione della promessa fatta ai loro padri. Questa promessa è la salvezza attraverso il Messia.

Versetto 27

  • "Gesù, che è stato inviato da loro, è infatti venuto per adempiere questa promessa, dopo che Giovanni aveva preparato la sua venuta con la predicazione di un battesimo di penitenza a tutto il popolo d'Israele".
    • Riferimenti paralleli: Matteo 3,1-17; Luca 3,1-22
    • Commento: Gesù è il Messia atteso, inviato da Dio per compiere la promessa fatta ai padri. La sua venuta è stata preparata da Giovanni Battista, che ha predicato un battesimo di penitenza per preparare il popolo all'arrivo del Messia.

Versetti 28-29

  • "E anche dopo che Giovanni aveva terminato la sua missione, dicevano: "Non abbiamo trovato in lui nulla di degno di morte; anzi, gli abbiamo chiesto di uccidere colui che aveva tormentato la nostra vita con i suoi discorsi".
    • Commento: I Giudei di Antiochia testimoniano che non hanno trovato motivo per condannare Gesù a morte. Anzi, si stupiscono che Pilato abbia acconsentito alla sua crocifissione, nonostante non ci fosse alcuna prova contro di lui.

Versetto 30

  • "Ma essi hanno colmato la misura dei loro peccati uccidendolo; ma il terzo giorno Dio lo ha risuscitato dai morti".
    • Riferimenti paralleli: Matteo 27,27-61; Marco 15,16-46; Luca 23,26-56; Giovanni 19,16-42
    • Commento: I Giudei hanno "colmato la misura dei loro peccati" uccidendo Gesù. Ma Dio ha dimostrato la sua potenza risuscitandolo dai morti il terzo giorno. La risurrezione è la prova definitiva che Gesù è il Messia, il Figlio di Dio.

Versetti 31-32

  • "E molti di quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme lo hanno visto dopo la sua risurrezione; e questi ora sono testimoni di lui davanti al popolo".
    • Riferimenti paralleli: Matteo 28,9-20; Marco 16,9-20; Luca 24,13-43; Giovanni 20,1-29; 1 Corinzi 15,5-8
    • Commento: I testimoni oculari della risurrezione di Gesù sono la prova più convincente della sua divinità. Questi testimoni, provenienti dalla Galilea, hanno visto Gesù vivo dopo la sua morte e ora lo annunciano al popolo.

Versetto 33

  • "E noi vi annunciamo che la promessa fatta ai padri si è compiuta, perché Dio l'ha adempiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù".
    • Riferimenti paralleli: Romani 1,4; Galati 3,13-14
    • Commento: La promessa fatta ai padri si è compiuta nella risurrezione di Gesù. Dio ha adempiuto la sua promessa non solo per gli Israeliti del passato, ma anche per i loro figli, cioè per tutti coloro che credono in Gesù.

6 Messaggi per il lettore

  1. Gesù è il Messia atteso, inviato da Dio per compiere la promessa di salvezza. La sua morte e risurrezione sono la prova definitiva della sua divinità.
  2. La risurrezione di Gesù è la buona novella per tutta l'umanità. Offre speranza e perdono a tutti coloro che credono in lui.
  3. Siamo chiamati a testimoniare la risurrezione di Gesù al mondo. Dobbiamo condividere la nostra fede con gli altri e invitarli a credere in Gesù come Signore e Salvatore. La fede in Gesù ci porta la salvezza e la vita eterna. Credere in Gesù significa accettare il suo sacrificio sulla croce come pagamento per i nostri peccati e ricevere la sua giustizia. Significa anche nascere di nuovo e ricevere lo Spirito Santo, che ci guida e ci dà la forza per vivere una vita santa. La fede in Gesù ci dona la salvezza dall'eterna dannazione e ci assicura la vita eterna con Dio.
  4. Siamo chiamati a vivere una vita nuova in Cristo. Quando crediamo in Gesù, non siamo più le stesse persone. Veniamo trasformati dalla sua grazia e riceviamo la forza per vivere una vita nuova, libera dal peccato e conforme alla volontà di Dio. Questa nuova vita è caratterizzata dall'amore, dalla gioia, dalla pace, dalla pazienza, dalla bontà, dalla benignità, dalla fede, dalla mansuetudine e dal dominio di sé (Galati 5,22-23).
  5. Dobbiamo condividere la nostra fede con gli altri e invitarli a credere in Gesù. Gesù non ci ha chiamati solo a credere in lui, ma anche a condividere la nostra fede con gli altri. Dobbiamo essere testimoni del suo amore e della sua grazia nel mondo. Possiamo farlo parlando della nostra fede con gli altri, compiendo opere di bontà e mostrando l'amore di Cristo nella nostra vita quotidiana. In un mondo che spesso è buio e disperato, il messaggio di Gesù offre speranza e vera vita. Siamo chiamati a vivere e proclamare questo messaggio con gioia e convinzione, certi che Gesù è la risposta ai bisogni più profondi dell'umanità.

Conclusione e sintesi di Atti 13,26-33

Il brano di Atti 13,26-33 è un potente proclama della buona novella: la salvezza in Gesù Cristo. Paolo e Barnaba annunciano al popolo di Antiochia di Pisidia che Gesù è il Messia atteso, inviato da Dio per compiere la promessa fatta ai padri. La sua morte e risurrezione sono la prova definitiva della sua divinità e offrono speranza e perdono a tutti coloro che credono in lui. 

Novità spesso dimenticata dai lettori di questo testo

Un aspetto spesso trascurato di questo brano è l'enfasi posta sulla risurrezione di Gesù come compimento della promessa fatta ai padri. La risurrezione non è solo un evento miracoloso, ma è l'adempimento di tutto il piano salvifico di Dio. Significa che la promessa di salvezza fatta ad Abramo e ai suoi discendenti si è finalmente realizzata in Gesù.

Questa enfasi sulla risurrezione ha importanti implicazioni per la nostra fede. La risurrezione ci assicura che Gesù non è stato sconfitto dalla morte, ma che ha vinto il potere del peccato e della morte. Significa che la sua salvezza è a nostra disposizione e che possiamo avere la certezza della vita eterna con lui.

In un mondo che spesso si concentra sulla sofferenza e sulla morte, il messaggio di Atti 13,26-33 è un messaggio di speranza e di vittoria. È un invito a credere in Gesù Cristo, l'unico che può donarci la vera salvezza e la vita eterna.

Oltre a quanto già detto, vorrei sottolineare alcuni altri punti chiave del brano:

  • L'importanza della testimonianza: I testimoni oculari della risurrezione di Gesù sono la prova più convincente della sua divinità. Siamo chiamati a seguire il loro esempio e a testimoniare la nostra fede al mondo.
  • L'universalità della salvezza: La promessa di salvezza in Gesù Cristo è per tutti, indipendentemente dalla razza, dalla cultura o dalla religione.
  • Il nuovo comandamento dell'amore: La fede in Gesù ci porta ad amare Dio e il prossimo con tutto il nostro cuore. Questo nuovo comandamento è il segno distintivo dei veri cristiani.

Atti 13,26-33 è un testo ricco e profondo che ha il potere di trasformare la nostra vita. Invitando a riflettere su questo brano, speriamo di contribuire a farne scoprire la bellezza e la novità.

[Gemini]

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