COSÌ È SCRITTO COSÌ È
Luca 24,35-48. Il Cristo
patirà e risorgerà dai morti. Così sta scritto.
Introduzione
Il brano di Luca 24,35-43 narra
l'apparizione di Gesù risorto ai discepoli sulla via di Emmaus. Questo evento
rappresenta un momento cruciale nella storia della salvezza, rivelando la
vittoria di Gesù sulla morte e confermando la sua divinità. Analizzando
attentamente il testo, possiamo cogliere preziosi insegnamenti per la nostra
fede.
Analisi versetto per versetto
Versetto 35
- "Essi
poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano
riconosciuto nello spezzare il pane": I discepoli, ancora scossi
dalla morte di Gesù, si recano ad Emmaus discutendo gli eventi accaduti.
Il riferimento allo "spezzare il pane" richiama l'Eucaristia,
anticipando il ruolo centrale che questo sacramento avrà nella vita della
Chiesa. (v. Marco 16,12-13; Luca 22,19-20)
Versetto 36
- "Mentre
essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e
disse: «Pace a voi!»": Gesù si presenta inaspettatamente ai
discepoli, portando loro un messaggio di pace e consolazione. La sua
presenza li rassicura e li prepara ad accogliere la rivelazione della sua
risurrezione. (Paralleli: Giovanni 20,19-21)
Versetto 37
- "Stupiti
e spaventati credevano di vedere un fantasma": I discepoli,
inizialmente increduli e spaventati, scambiano Gesù per un fantasma. La
loro reazione è comprensibile, data l'improvvisa apparizione e la loro
condizione di profonda sofferenza.
Versetto 38
- "Ma
egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro
cuore?»": Gesù comprende i dubbi e le paure dei discepoli e li invita
ad aprirsi alla fede. Le sue parole rassicuranti li incoraggiano ad andare
oltre le apparenze e ad accogliere la verità della sua risurrezione.
Versetto 39
- "Guardate
le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un
fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho": Gesù invita i discepoli a
toccarlo e a vedere le sue ferite, offrendo loro una prova tangibile della
sua fisicità e della sua identità. Questo gesto sottolinea l'importanza
del corpo risorto di Gesù, che non è un'illusione ma una realtà concreta.
(Paralleli: Giovanni 20,27)
Versetto 40
- "Dicendo
questo, mostrò loro le mani e i piedi": Gesù compie un atto di
misericordia, mostrando ai discepoli i segni della sua passione. Questi
segni, che rappresentano la sua sofferenza e il suo amore per l'umanità,
diventano fonte di speranza e di consolazione per i discepoli.
Versetto 41
- "E
siccome, per la grande gioia, non potevano credere, disse loro: «Avete qui
qualcosa da mangiare?»": La gioia dei discepoli per aver ritrovato
Gesù è così grande che faticano a credere a ciò che vedono. Gesù, con la
sua domanda, li invita a tornare alla concretezza della vita quotidiana,
pur conservando nel cuore la gioia della sua risurrezione.
Versetto 42
- "Gli
offrirono una porzione di pesce arrostito": I discepoli offrono a
Gesù del cibo, un gesto di ospitalità e di comunione. Questo semplice atto
prefigura il banchetto eucaristico, in cui Gesù si offre come nutrimento
spirituale per i suoi fedeli. (Paralleli: Giovanni 21,9-13)
Versetto 43
- "Egli
lo prese e lo mangiò davanti a loro": Gesù compie l'azione di
mangiare, dimostrando ancora una volta la sua vera umanità e la sua
partecipazione al mondo creato. Questo gesto sottolinea l'importanza
dell'incarnazione di Gesù e la sua presenza nella vita quotidiana dei
credenti.
Sei messaggi chiave
- Le
diverse reazioni dei discepoli: Il brano presenta le diverse reazioni dei
discepoli di fronte alla risurrezione di Gesù: incredulità, paura, gioia.
Queste reazioni rispecchiano le nostre stesse esperienze di fronte al
mistero della fede.
- I
dubbi e il turbamento dei discepoli: I discepoli, nonostante avessero visto Gesù
crocifisso e sepolto, faticano a credere alla sua risurrezione. Questo ci
insegna che la fede è un dono che va accolto e alimentato nonostante le
difficoltà e i dubbi.
- La
fisicità del Risorto: Gesù risorto non è un fantasma, ma conserva un corpo reale, seppur
trasfigurato. Questo sottolinea l'importanza dell'incarnazione di Gesù e
la sua presenza concreta nel mondo.
- La
gioia di riconoscere Gesù: La gioia dei discepoli quando riconoscono Gesù
risorto è grande e profonda. Questa gioia è il frutto della fede e ci
spinge a testimoniare la risurrezione di Gesù con la nostra vita.
- La
richiesta di Gesù di mangiare: La richiesta di Gesù di mangiare con i discepoli
sottolinea la sua umanità e il suo desiderio di stare in comunione con
noi.
- Cosa
può imparare lo studioso della Scrittura: Questo brano offre un ricco
insegnamento per lo studioso della Scrittura. Esso evidenzia l'importanza
della lettura attenta e contestualizzata del testo biblico, considerando i
parallelismi con altri passi delle Scritture. Inoltre, invita lo studioso
ad approfondire i misteri della fede e a comunicarli con linguaggio
accessibile ai fedeli.
Conclusione
Il brano di Luca 24,35-43 è un invito a
credere fermamente nella risurrezione di Gesù, superando dubbi e paure. La
gioia del Risorto è contagiosa e ci spinge a vivere da risorti anche noi,
testimoniando il suo amore e la sua misericordia al mondo.
Oltre ai sei messaggi chiave, il brano
offre ulteriori spunti di riflessione
- L'importanza
del cammino di fede, che spesso è caratterizzato da momenti di difficoltà
e di dubbio.
- Il
ruolo centrale dell'Eucaristia, prefigurata nella "spezzatura del
pane" e nel "mangiare insieme" di Gesù e dei discepoli.
- L'invito
alla misericordia e all'amore per il prossimo, esemplificato
dall'apparizione di Gesù ai discepoli sulla via di Emmaus.
Questo brano biblico è un tesoro
prezioso per la nostra fede e continua ad interpellare credenti e studiosi
della Scrittura anche oggi.
[Gemini]
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