OBBEDIRE A DIO SOLTANTO È REGNARE

 



LA CHIESA NON È LO STATO DEMOCRATICO
Marco 10,32-46. Sei riflessioni sul servire e sul comandare
IDENTITÀ CRISTIANA

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Contesto: Gesù, in viaggio verso Gerusalemme, predice la sua sofferenza e morte imminenti (vv. 32-34). Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, chiedono a Gesù posizioni di privilegio nel suo regno (vv. 35-37). Gesù li rimprovera e insegna ai suoi discepoli la vera grandezza basata sul servizio e sul sacrificio (vv. 38-45).

Sei riflessioni su poteri umani

  1. Sovvertire le aspettative di potere: I discepoli, come molti nella società, desideravano posizioni di potere e prestigio. Gesù capovolge questa logica, mostrando che la vera grandezza si trova nel servire gli altri, anche a costo di sofferenza e sacrificio (vv. 35-37, 43-45).
  2. Bere il calice di Gesù: La richiesta di Giacomo e Giovanni di sedere alla destra e alla sinistra di Gesù (v. 37) simboleggia la brama di potere e gloria. Gesù li invita a "bere il calice" (v. 38), ad unirsi a lui, cioè, nella sofferenza e nel sacrificio, come condizione per la vera grandezza.
  3. Servizio come dare la vita per gli altri in obbedienza a Dio – alla missione: Gesù non cerca di essere servito, ma di servire (v. 45). La sua morte in croce è l'apice di questo servizio sacrificale, offerto per la redenzione dell'umanità.
  4. Governare la chiesa è servire Cristo: I leader nella comunità di Gesù non dominano sugli altri, ma li servono con amore e umiltà (v. 43). Gesù stesso è il modello di questa leadership di servizio (v. 45).
  5. Potere trasformato: Il potere, nelle mani di Gesù e dei suoi seguaci, si trasforma da strumento di dominio a strumento di amore e servizio di Dio, per espandere il regno. Il vero potere nasce dall'umiltà e dal sacrificio.
  6. Rifiuto dei poteri mondani sia religiosi che civili: I leader religiosi e politici del tempo di Gesù esercitavano il potere con crudeltà e ingiustizia (vv. 33-34). I seguaci di Gesù sono chiamati a rifiutare questo modello di potere e ad abbracciare il servizio umile e sacrificale di Cristo stesso.

Conclusione: Il brano di Marco 10,32-46 offre una radicale ridefinizione del potere e della leadership. I seguaci di Gesù sono chiamati a sovvertire le logiche mondane del potere, abbracciando il servizio umile e sacrificale, sulla scia del loro Maestro. In questo modo, essi diventano strumenti di trasformazione e di redenzione nel mondo.

Oltre alle sei riflessioni

  • Il brano sottolinea l'importanza dell'umiltà e della rinuncia a se stessi come prerequisiti per la vera grandezza.
  • Invita i credenti a discernere le vere forme di potere da quelle ingannevoli e oppressive.
  • Offre una visione alternativa di leadership, basata sul servizio reciproco e sul bene comune.

Come applicare questi insegnamenti oggi

  • Nelle nostre relazioni quotidiane, possiamo cercare di servire gli altri con amore e umiltà, da figli di Dio come Cristo.
  • Possiamo impegnarci in azioni che promuovono la giustizia e la compassione nella società.
  • Possiamo sfidare le strutture di potere che sfruttano e opprimono gli altri.
  • Possiamo testimoniare con le nostre vite la vera grandezza che si trova nel servizio e nel sacrificio della propria vita offerta a Dio per il vangelo.

Riflessione personale

  • Come posso vivere il servizio o ministero cristiano e il sacrificio di me stesso nella mia vita quotidiana?
  • In che modo posso sfidare le logiche mondane del potere nella mia comunità, dove la carriera, anche solo religiosa, è importante?
  • Come posso seguire l'esempio di Gesù come leader servitore?

Approfondimenti da fare

  • Matteo 20,20-28: un passo parallelo che narra la stessa richiesta di Giacomo e Giovanni.
  • Filippesi 2,5-11: un inno paolino che descrive l'umiltà e il sacrificio di Cristo come modello da seguire.
  • Papa Francesco: la sua enfasi sul servizio e sulla compassione come caratteristiche essenziali della guida pastorale cristiana.

[Gemini]

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