domenica 4 marzo 2018
Nessun segno del Cristo è sufficiente per convertire i religiosi
σημεῖον
– Nessun segno di Gesù è sufficiente per convertire i religiosi –
neppure la risurrezione dai morti
in
“Allora
i Giudei presero la parola e gli dissero:«Quale segno ci mostri per fare
queste cose?»”
(Giovanni
2,18)
“Allora
i Giudei presero la parola e gli dissero:«Quale segno ci mostri per fare
queste cose?»”
PAROLE DEL VERSETTO NEL CONTESTO
Chiavi
di Gv 2,18
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Fonetica
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Strong’s
N (1)
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CEI
2008
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Riferimenti
cj (2)
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ἀποκρίνομαι
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apokrínomai
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G611
(3)
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presero
la parola, rispondere
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in
79 vv; solo una volta fuori del vangelo di Gv, in Ap 7,13; cfr. Gv 1,21; 21,5
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Ἰουδαῖος
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Ioudaîos
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G2453
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Giudei,
giudeo
|
in
69 vv del cj, quasi solo in Gv; cfr. Gv 1,19; 4,9; 9,22; 19,21; 20,19; Ap
2,9; 3,9
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λέγω
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légō
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G2036
|
dissero,
dire (2)
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in
492 vv del cj; cfr. Gv 1,15.22.38.46; 4,17; 9,15-17.19; 13,21.33; 18,37-38;
20,15-17; 21,15-19; Ap 2,24; 7,14; 10,9; 14,13; 17,7; 19,9; 21,5; 22,17.20
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σημεῖον
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sēmeîon
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G4592
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segno
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in
24 vv: Gv 2,11.18.23; 3,2; 4,48.54; 6,2.14.26.30; 7,31; 9,16; 10,41; 11,47;
12,18.37; 20,30; Ap 12,1.3; 13,13-14; 15,1; 16,14; 19,20
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δείκνυμι
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deíknymi
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G1166
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mostri,
mostrare
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Gv 2,18; 5,20; 10,32; 14,8-9; 20,20; Ap
1,1; 4,1; 17,1; 21,9-10; 22,1.6.8
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ποιέω
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poiéō
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G4160
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fare
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in
139 vv; cfr. Gv 2,5; 3,2; 5,19; 7,31; 11,47; 13,15.27; 14,12; 15,24; 1 Gv
3,4; Ap 13,12-14; 17,17; 22,15
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NOTE FILOLOGICHE
1. STRONG’S
N sta per indicare il numero assegnato da Strong a ogni parole ebraica (H) e
greca (G) della Bibbia; cfr. per ogni numero, per G611 (e il resto dei numeri) verifica
il sito qui indicato, con un click:
2. CJ sta per Corpus Johanneum e
comprende: Giovanni, 1-3Gv, Apocalisse; in totale 5
3. G611 è un numero inserito da James
Strong (1822–1894) accanto ad ogni parola ebraica/aramaica (H) dell’Antico
Testamento e greca (G) del Nuovo Testamento; clicca
qui e vedi il vocabolario di questo numero.
4. SEGNO. Mai nel vangelo di
Giovanni è utilizzata la parola δύναμις, spesso tradotta con “miracolo”, “manifestazione
di potenza” del Cristo, come nei sinottici. Giovanni usa solo σημεῖον, “segno”.
PARALLELI A VERSETTO E PAROLE IN GIOVANNI 2,18
Mat 12:38 Allora alcuni scribi e
farisei gli dissero: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».
Mat 16:1 I farisei e i sadducei
si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che mostrasse loro un
segno dal cielo.
Mat 24:3 Al monte degli Ulivi
poi, sedutosi, i discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero:
«Di' a noi quando accadranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta
e della fine del mondo».
Mar 8:11 Vennero i farisei e si
misero a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla
prova.
Luk 11:16 Altri poi, per metterlo
alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Joh 2:18 Allora i Giudei presero
la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».
Joh 4:48 Gesù gli disse: «Se non
vedete segni e prodigi, voi non credete».
Joh 6:30 Allora gli dissero:
«Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai?
1Co 1:22 Mentre i Giudei chiedono
segni e i Greci cercano sapienza,
CONCLUSIONI PROSPETTICHE
Nel Vangelo di Giovanni i segni
compiuti da Gesù sono almeno sette.
° SEGNO: LE NOZZE DI CANA
2° SEGNO: PAROLA DI VITA
3° SEGNO: LA GUARIGIONE DEL
PARALITICO
4° SEGNO: LA MOLTIPLICAZIONE DEI
PANI
5° SOGNO: GESU' CAMMINA SULLE
ACQUE
6° SEGNO: IL CIECO NATO
7° SEGNO: LA RIANIMAZIONE DI
LAZZARO
In 2,11 il miracolo della cena di
Cana è indicato come «primo dei suoi segni miracolosi»; in 2,23 si menzionano
altri segni, mentre in 4,54 la guarigione del figlio di un funzionario a
Cafarnao è detta «secondo segno miracoloso». In 12,37 si dice «Sebbene avesse
fatto tanti segni miracolosi in loro presenza, non credevano in lui», la cui
eco si trova alla fine del vangelo, in 20,30-31, «Or Gesù fece in presenza dei
discepoli molti altri segni miracolosi, che non sono scritti in questo libro;
ma questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio
di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome».
Nessun “segno” compiuto dal
Messia, nessuna sua “similitudine” (παροιμία: Gv 10,6; 16,25.29) o opera buona,
e neppure la sua risurrezione dai morti, è stata realmente capace di scuotere l’estabilshment
religioso, costituito dal Sommo Sacerdote, il Sinedrio, i dottori della Legge –
e quindi lo stato maggiore religioso - che lo condannerà a morte.
angelo paolo colacrai, 4 marzo 2018
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