lunedì 25 marzo 2024
DUE CATTIVI ESEMPI DI DISCEPOLATO
Giovanni 13,21-28. Giuda tradisce e Pietro rinnega.
Imitare solo Cristo
Video Lezione
Messaggi biblici e spirituali in Giovanni 13
Profili
nel contesto:
- Gesù:
Si mostra come il Maestro umile che serve i suoi discepoli, lavando loro i
piedi. È consapevole del tradimento che sta per avvenire, ma rimane calmo
e composto.
- Tradimento:
Giuda Iscariota, uno dei dodici discepoli, tradisce Gesù per trenta
denari. Questo evento rappresenta la caduta dell'uomo e il suo
allontanamento da Dio.
- Simon Pietro:
Dapprima si rifiuta di farsi lavare i piedi da Gesù, poi lo implora di
lavargli anche la testa e le mani. Pietro rappresenta la debolezza umana,
ma anche il pentimento e la fede.
- Giuda:
È l'incarnazione del male e del tradimento. Il suo gesto rappresenta la
scelta di Satana e il rifiuto di Dio.
- I Giudei:
Rappresentano il potere religioso e politico che condannerà Gesù a morte.
- Canto del gallo: Simboleggia il tradimento di Pietro e il suo
pentimento.
Messaggi
biblici e spirituali:
- Amore e umiltà:
Gesù lava i piedi ai suoi discepoli, insegnando loro l'amore e l'umiltà.
Il vero leader è colui che serve gli altri.
- Perdono e pentimento: Pietro tradisce Gesù, ma poi si pente e viene
perdonato. Questo messaggio ci insegna che Dio è sempre pronto a perdonare
chi si pente sinceramente.
- Scelta e responsabilità: Giuda tradisce Gesù per trenta
denari. Questo evento ci ricorda che ogni uomo è libero di scegliere tra
il bene e il male.
- Fedeltà e perseveranza: Gesù rimane fedele al Padre, anche
di fronte al tradimento e alla morte. Questo messaggio ci insegna che la
vera fede può superare qualsiasi ostacolo.
- Vittoria del bene sul male: Gesù risorgerà dalla morte,
sconfiggendo il male e il peccato. Questo messaggio ci dà speranza e ci
ricorda che l'amore di Dio vince sempre.
Simboli
e significati
- La lavanda dei piedi: Simboleggia la purificazione del peccato e la
preparazione alla Pasqua.
- Il pane e il vino: Simboleggiano il corpo e il sangue di Cristo, offerti
per la salvezza dell'umanità.
- Il bacio di Giuda: Simboleggia il tradimento e la falsità.
- Il canto del gallo: Simboleggia il pentimento e il ritorno a Dio.
Conclusione
Il capitolo 13 di Giovanni
è ricco di messaggi biblici e spirituali che ci insegnano l'amore, l'umiltà, il
perdono, la pentimento, la scelta, la responsabilità, la fedeltà, la
perseveranza e la vittoria del bene sul male.
La mensa nel capitolo 13 di Giovanni
La mensa o la cena nel
capitolo 13 di Giovanni è un evento di grande importanza per la comprensione
della vita e del messaggio di Gesù. Essa è l'ultima cena che Gesù celebra con i
suoi discepoli prima della sua morte e risurrezione.
Simboli e significati
- La lavanda dei piedi: Come ho già menzionato, questo gesto di umiltà da
parte di Gesù simboleggia l'amore e il servizio che egli offre ai suoi
discepoli.
- Il pane e il vino: Questi simboli, che saranno poi utilizzati
nell'Ultima Cena, prefigurano il corpo e il sangue di Cristo, offerti per
la salvezza dell'umanità.
Confronto con altri racconti
Il racconto della cena nel
capitolo 13 di Giovanni presenta alcune differenze e somiglianze con altri
racconti dell'Ultima Cena presenti nei Vangeli e nelle lettere di Paolo.
Somiglianze
- In tutti i racconti, Gesù è presente con i suoi
discepoli durante un pasto.
- In tutti i racconti, Gesù parla del suo imminente
tradimento e morte.
- In tutti i racconti, Gesù istituisce l'Eucaristia, il
sacramento del pane e del vino.
Differenze
- Il Vangelo di Giovanni non menziona l'istituzione
dell'Eucaristia, mentre è presente negli altri Vangeli.
- Il Vangelo di Giovanni si concentra sul lavaggio dei
piedi, che non è presente negli altri Vangeli.
- Le lettere di Paolo non descrivono l'Ultima Cena in
dettaglio, ma si concentrano sul significato dell'Eucaristia.
Versetti del pane e del vino
I versetti in cui si
menzionano il pane e il vino nel capitolo 13 di Giovanni sono:
- Giovanni 13,18:
"Non parlo di tutti voi; io so quali ho scelto; ma questo avviene
affinché si adempia la Scrittura: "Colui che mangia il pane con me ha
alzato contro di me il suo calcagno"."
- Giovanni 13,26:
"Gesù rispose: "E' colui al quale io darò il boccone
intinto". E, intinto il boccone, lo diede a Giuda, figlio di Simone
Iscariota."
Conclusione
La mensa nel capitolo 13
di Giovanni è un momento di grande intimità tra Gesù e i suoi discepoli. Essa è
ricca di simboli e significati che ci aiutano a comprendere l'amore di Dio per
l'umanità e il sacrificio di Cristo per la nostra salvezza.
Cena
pasquale?
La cena in Giovanni al
capitolo 13 non è la cena pasquale di Gesù come raccontata nei sinottici. Nei
sinottici (Matteo, Marco e Luca), la cena pasquale è chiaramente identificata
come tale e si svolge il giovedì sera. In Giovanni, invece, non c'è un riferimento
esplicito alla Pasqua e la cena sembra svolgersi il mercoledì sera.
Differenze
cronologiche
Ecco una sintesi delle
differenze cronologiche tra la cena di Giovanni e la cena pasquale dei
sinottici:
- Cena di Giovanni
- Mercoledì sera
- Non identificata come cena pasquale
- Non si menziona il vino
- Si concentra sul lavaggio dei piedi
- Cena pasquale dei sinottici
- Giovedì sera
- Chiaramente identificata come cena pasquale
- Si menziona il pane e il vino
- Si concentra sull'istituzione dell'Eucaristia
Motivi delle differenze
Le ragioni di queste
differenze cronologiche e contenutistiche non sono completamente chiare. Alcune
possibili spiegazioni includono:
- Diversi calendari: Giovanni potrebbe aver seguito un calendario diverso
rispetto ai sinottici.
- Enfasi diverse:
Giovanni potrebbe aver voluto concentrarsi su altri aspetti della cena,
come il lavaggio dei piedi e l'amore di Gesù per i suoi discepoli.
- Tradizioni diverse: Le diverse comunità cristiane potrebbero aver avuto
diverse tradizioni relative alla cena di Gesù.
Conclusione
La cena di Giovanni al
capitolo 13 e la cena pasquale dei sinottici sono due eventi distinti con
alcune somiglianze e diverse differenze. Le ragioni di queste differenze non
sono completamente chiare, ma esse possono essere spiegate da diverse ipotesi.
Il canto del gallo e il rinnegamento di Pietro: un confronto tra i Vangeli
Giovanni 13,38: "In verità, in
verità ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non mi abbia rinnegato tre
volte".
Testi sinottici
- Matteo
26,34-75
- Marco
14,30-72
- Luca
22,34-62
Differenze
- Numero
di canti del gallo
- Matteo,
Marco e Giovanni: il gallo canta una volta dopo il terzo rinnegamento.
- Luca:
il gallo canta due volte, una prima del secondo rinnegamento e una dopo
il terzo.
- Momento
del canto del gallo
- Matteo
e Marco: il gallo canta dopo che Pietro ha già rinnegato Gesù tre volte.
- Luca:
il primo canto del gallo avviene prima del secondo rinnegamento, mentre
il secondo canto avviene dopo il terzo.
- Giovanni:
non specifica il momento preciso del canto del gallo.
- Presenza
di altri dettagli
- Matteo
e Marco: menzionano che Pietro si pente e piange amaramente dopo il canto
del gallo.
- Luca:
menziona che Gesù si gira e guarda Pietro dopo il canto del gallo.
- Giovanni:
non menziona la reazione di Pietro al canto del gallo.
Conclusione
Le differenze nei Vangeli possono essere
spiegate da diverse prospettive:
- Diversità
di memoria: gli
autori dei Vangeli potrebbero aver avuto ricordi diversi dell'evento.
- Enfasi
diverse: gli
autori potrebbero aver voluto sottolineare aspetti differenti del
racconto.
- Usi
letterari: gli
autori potrebbero aver utilizzato il canto del gallo come simbolo o come
elemento narrativo.
Indipendentemente dalle differenze, il
messaggio centrale rimane lo stesso: la fragilità umana e la misericordia di
Dio. Pietro, nonostante la sua debolezza, viene perdonato da Gesù e diventa uno
dei pilastri della Chiesa.
Inoltre
- La
predizione del rinnegamento di Pietro serve a sottolineare la sua natura
umana e la sua dipendenza da Dio.
- Il
canto del gallo funge da monito e da invito alla conversione.
- Il
perdono di Gesù a Pietro è un esempio della sua infinita misericordia.
[Gemini]
Etichette: canto del gallo, cena non pasquale, Cronologia, Giuda, lavanda dei piedi, mercoledì, pane senza vino, Pietro, rinnegamento, tradimento
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