mercoledì 3 aprile 2024
RICOSTITUZIONE DI TUTTE LE COSE IN CIELO E IN TERRA
ATTI 3,21. LA RESTAURAZIONE DI TUTTE LE COSE
Atti 3,21 può essere un versetto
sconcertante a prima vista. Ecco una ripartizione per aiutarti a capirlo meglio
Il testo
"che il cielo deve accogliere
fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, di cui Dio ha parlato per
bocca di tutti i suoi santi profeti fin dall'inizio del mondo".
Chi è "chi"?
Il “chi” rimanda a Gesù, menzionato
nel versetto precedente (At 3,20).
Cosa significa "il cielo deve accogliere"?
Ciò non implica che Gesù non sia già
in paradiso. Significa che la presenza fisica di Gesù è attualmente in cielo,
dove ascese dopo la sua risurrezione (Luca 24,51).
"Tempi di restaurazione di
tutte le cose" - Quale restaurazione?
Questo si riferisce a un periodo
futuro in cui Dio riporterà tutto a uno stato perfetto. Questo concetto appare
in tutta la Bibbia, spesso chiamato "Nuova Creazione" o "Regno
di Dio" (Apocalisse 21,1-5).
"Detto per bocca di tutti i
suoi santi profeti fin dall'inizio del mondo" - Quali profezie?
I profeti nel corso della storia hanno parlato di un tempo imminente di restaurazione e rinnovamento. Passaggi come Isaia 11,6-9 o Isaia 65,17-25 descrivono un mondo libero dalla sofferenza e dall'ingiustizia.
Mettendo insieme il tutto:
Questo versetto collega l'ascensione
di Gesù con la futura restaurazione promessa da Dio. Pietro, il predicatore del
vangelo, sta dicendo che Gesù rimane in cielo fino al momento in cui Dio
adempirà queste profezie e realizzerà un mondo perfetto.
Punti aggiuntivi
- · Questo
versetto non specifica quando avverrà la restaurazione. È una promessa che dà
speranza per il futuro.
- · Pietro
sottolinea la lunga storia di queste profezie, dimostrando che si tratta di un
tema centrale nel piano di Dio.
Ulteriori esplorazioni
- Guarda i passaggi sopra menzionati sulla "Nuova Creazione" per maggiori dettagli sulla restaurazione promessa.
- Esplora altri riferimenti all'ascensione di Gesù nel Nuovo Testamento (ad esempio Marco 16.19).
[Gemini]
Etichette: ascensione, cielo, mondo perfetto, profezia, restaurazione, ricostituzione
venerdì 22 marzo 2024
UNITÀ NEL POPOLO DI DIO
Ezechiele 37. Temi biblici e storici messianici
Video Lezione su Ezechiele 37,21-28
Temi biblici
- La risurrezione dei morti: Ezechiele 37 descrive la visione di una valle di ossa secche che si trasformano in un esercito vivente. Questa visione è spesso interpretata come una profezia della risurrezione dei morti alla fine dei tempi.
- La restaurazione di Israele: La visione delle ossa secche che si rianimano è anche vista come una profezia della restaurazione del regno di Israele. Dopo la distruzione di Gerusalemme e l'esilio in Babilonia, questa visione offriva speranza al popolo ebraico per un futuro di rinascita e prosperità.
- La assoluta
sovranità di Dio: La
visione di Ezechiele dimostra il potere e la sovranità di Dio. È Dio che
dà vita alle ossa secche, e solo Dio può restaurare il suo popolo e il suo
regno.
Temi storici
- L'esilio babilonese: Ezechiele scrisse il suo libro durante l'esilio babilonese, quando il popolo ebraico era stato deportato da Gerusalemme. La visione delle ossa secche riflette il senso di disperazione e di smarrimento che il popolo ebraico provava in quel periodo.
- La restaurazione di Gerusalemme: La visione di Ezechiele offriva speranza al popolo ebraico per un futuro ritorno a Gerusalemme e per la ricostruzione del tempio.
- Il
ritorno alla fede: La visione delle ossa secche può essere vista come un invito al
popolo ebraico a ravvedersi e a tornare alla fede in Dio.
Messaggi biblici e sociali per un credente
- Dio
è sovrano: La
visione di Ezechiele ci ricorda che Dio è il Signore della vita e della
morte. Ha il potere di riportare in vita i morti e di restaurare il suo
popolo.
- La
speranza non muore mai: Anche nei momenti più bui, c'è sempre speranza
in Dio. La visione delle ossa secche ci ricorda che Dio può portare nuova
vita anche dalle situazioni più desolate.
- La
fede è necessaria: La visione di Ezechiele invita il popolo ebraico a ravvedersi e a
tornare alla fede in Dio. Anche per noi oggi, la fede è fondamentale per
superare le sfide della vita.
- L'unità è opera di Dio: La visione delle ossa secche che si uniscono per formare un esercito vivente ci ricorda che l'unità è importante per il popolo di Dio. Dobbiamo lavorare insieme per realizzare il piano di Dio per il mondo.
Temi di Ezechiele 37,21-28
- Riunificazione
del popolo di Israele: Dio radunerà le tribù d'Israele disperse e le farà diventare un'unica
nazione.
- Fine
della divisione: Non ci
saranno più divisioni tra le tribù d'Israele, né regni separati.
- Un
solo re:
Davide, o un suo discendente, sarà il re di tutto Israele.
- Purificazione
dal peccato: Dio
purificherà il suo popolo dalle sue trasgressioni.
- Nuovo
patto: Dio
stabilirà un nuovo patto di pace con il suo popolo.
- Presenza
di Dio: Dio
dimorerà in mezzo al suo popolo.
- Prosperità e sicurezza: Il popolo di Israele vivrà in pace, sicurezza e prosperità.
Messaggi da 3 punti di vista diversi
Storico
- Fine
dell'esilio: La
profezia di Ezechiele offre speranza al popolo ebraico in esilio,
promettendo un ritorno alla propria terra e la ricostituzione del regno di
Israele.
- Unità
nazionale: La
visione di un'unica nazione sotto un unico re rappresenta un ideale di
unità politica e religiosa per il popolo ebraico.
- Restaurazione
del tempio: La
promessa di Dio di dimorare in mezzo al suo popolo implica la
ricostruzione del tempio di Gerusalemme come luogo di culto e di comunione
con Dio.
Biblico
- Compimento
delle promesse divine: La profezia di Ezechiele si inserisce nel contesto di un più ampio
piano divino di salvezza per il suo popolo, annunciato fin dai tempi
antichi.
- Fedeltà
di Dio: La
promessa di un nuovo patto di pace evidenzia la fedeltà di Dio alle sue
alleanze, nonostante le infedeltà del suo popolo.
- Significato
messianico: La
figura del re Davide, o del suo discendente, assume una valenza
messianica, come simbolo di un futuro regno di pace e giustizia.
Messianico
- Venuta
del Messia: La
profezia di Ezechiele alimenta l'attesa del Messia, un discendente di
Davide che porterà a compimento la salvezza del popolo di Israele e del
mondo intero.
- Regno
messianico: La
visione di un regno unito e pacifico sotto un unico re prefigura il regno
messianico di pace e giustizia annunciato dai profeti.
- Nuova
era di salvezza: La
promessa di un nuovo patto e della presenza di Dio in mezzo al suo popolo
anticipa l'avvento di una nuova era di salvezza per tutta l'umanità.
In conclusione, Ezechiele 37,21-28 è un
testo ricco di significato che offre speranza al popolo di Israele e anticipa
la venuta del Messia e l'avvento di una nuova era di salvezza.
Punti di contatto tra Ezechiele 37,21-22 e Giovanni 11,51-52
Radunare e ricondurre
- Entrambi
i testi parlano di un raduno di dispersi e di una riconciliazione.
- In
Ezechiele, Dio raduna le tribù disperse di Israele e le riconduce nella
loro terra.
- In
Giovanni, Gesù raduna i figli di Dio dispersi, sia ebrei che gentili.
Unità
- Entrambi
i testi sottolineano l'importanza dell'unità.
- In
Ezechiele, le tribù d'Israele diventano un'unica nazione.
- In
Giovanni, i figli di Dio, ebrei e gentili, diventano un unico popolo.
Profezia
- Entrambi
i testi sono profetici.
- In
Ezechiele, la profezia si riferisce al ritorno dall'esilio e alla
restaurazione del regno di Israele.
- In
Giovanni, la profezia si riferisce alla morte di Gesù come mezzo per la
salvezza di tutti i popoli.
Altri testi paralleli nel Nuovo Testamento
- Matteo
23,37: Gesù
desidera radunare i figli di Gerusalemme come una chioccia raggruppa i
suoi pulcini sotto le ali.
- Romani
9-11: Paolo
dedica ampio spazio al tema del rapporto tra Israele e la Chiesa.
- Romani
11,25-26: Paolo
afferma che un giorno tutto Israele sarà salvato.
- Efesini
2,11-22: Paolo
sottolinea l'unità tra ebrei e gentili in Cristo.
- Efesini
2,14-16: Gesù
ha abbattuto il muro di divisione tra ebrei e gentili, creando un unico
popolo nuovo.
- Galati
3,28: Paolo
afferma che in Cristo non c'è più distinzione tra giudeo e greco.
I testi di Ezechiele 37,21-22 e Giovanni
11,51-52, pur essendo separati da secoli, presentano sorprendenti punti di
contatto. Entrambi parlano di un raduno, di una riconciliazione e di
un'unità che si realizza attraverso la morte di Gesù. Questi temi sono ripresi
in altri testi del Nuovo Testamento, in particolare nelle lettere di Paolo, che
sottolineano l'universalità della salvezza in Cristo e l'unione tra Israele e
gli altri popoli.
E' importante sottolineare che la Chiesa
cattolica non ha mai sostenuto la sostituzione di Israele da parte della
Chiesa. La Chiesa riconosce il ruolo speciale di Israele nella storia della
salvezza e attende con speranza il giorno in cui tutto Israele accoglierà
Cristo come Messia.
[Gemini]
Etichette: alleanza, esilio babilonese, fede necessaria, messianismo, radunare, restaurazione, risurrezione, ritorno alla fede, riunificazione, sovranità di Dio, unità
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