martedì 23 aprile 2024

 

LA MISSIONE CRISTIANA È OPERA DELLO SPIRITO

  Atti 13,2. Lo Spirito del Signore sceglie Barnaba e Saulo

Video 

Nel libro degli Atti degli Apostoli, capitolo 13, versetto 2, leggiamo:

“Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: ‘Riservate per me Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati’.”

Vediamo ora una breve analisi di questi sei messaggi:

  1. Celebrazione del culto del Signore
    • In questo contesto, la comunità di Antiochia si riuniva per adorare Dio e digiunare. La celebrazione del culto del Signore è un momento di comunione, preghiera e adorazione.
    • Passi paralleli:
      • Nel Salmo 95,6, si esorta a “venire, adoriamo e inginocchiamoci; pieghiamoci davanti al Signore che ci ha creati”.
      • Nel Vangelo di Giovanni 4,24, Gesù dice: “Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità”.
  2. Lo Spirito Santo che disse
    • Qui vediamo l’intervento diretto dello Spirito Santo. Egli guida e comunica con i credenti.
    • Passi paralleli:
      • Nel Vangelo di Giovanni 16,13, Gesù promette che lo Spirito Santo guiderà i suoi discepoli in tutta la verità.
      • Nel libro degli Atti 2,4, lo Spirito Santo scende su di loro come lingue di fuoco durante la Pentecoste.
  3. “Riservate per me Barnaba e Saulo”:
    • Dio ha un piano specifico per Barnaba e Saulo (che in seguito diventerà l’apostolo Paolo). Li ha scelti per un’opera particolare.
    • Passi paralleli:
      • Nel libro di Geremia 1,5, Dio dice a Geremia: “Prima che ti formassi nel grembo materno, ti conoscevo; prima che tu uscissi dal seno, ti consacrai”.
      • Nel Vangelo di Matteo 28,19-20, Gesù incarica i discepoli di andare e fare discepoli di tutte le nazioni.
  4. “Per l’opera alla quale li ho chiamati”:
    • Dio ha un piano specifico per ciascuno di noi. Barnaba e Saulo sono stati chiamati per un compito specifico nell’opera del Regno di Dio.
    • Passi paralleli:
      • Nel libro di Efesini 2,10, si afferma che siamo “creati in Cristo Gesù per fare opere buone, che Dio ha preparato affinché noi le facessimo”.
      • Nel libro di 2 Timoteo 1,9, si dice che Dio ci ha salvati e chiamati con una santa chiamata, non a causa delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e grazia.

In sintesi, questo passo degli Atti ci ricorda l’importanza della comunione, dell’obbedienza allo Spirito Santo e della consapevolezza che Dio ha un piano specifico per ciascuno di noi.

[Copilot]

 

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lunedì 22 aprile 2024

 

GESÙ E IL PADRE SONO UNA COSA SOLA

 


IO E IL PADRE SIAMO UN TUTT’UNO
Giovanni 10,22-30. Gesù è Cristo, il Figlio del Padre

Video Lezione

In questo passo del Vangelo di Giovanni, Gesù si trova al Tempio di Gerusalemme durante la Festa della Dedicazione. I Giudei gli chiedono di chiarire la sua identità, se sia davvero il Messia atteso. Gesù risponde con una duplice affermazione: la sua missione è rivelata dalle sue opere e dalla sua unità con il Padre.

Analisi versetto per versetto

Passi paralleli

Messaggi per chi riconosce Gesù come il Cristo

1.   Gesù è il Messia atteso, il Cristo promesso. Le sue opere, compiute nel nome del Padre, ne sono la prova tangibile.

2.   Gesù è il buon Pastore che dà la vita alle sue pecore. Solo coloro che ascoltano la sua voce e lo seguono fanno parte del suo gregge.

3.   Gesù è uno con il Padre. Questa unità sostanziale è la base della sua autorità divina e della sua capacità di donare la vita eterna.

4.   Seguire Gesù significa ascoltare le sue parole e osservare i suoi comandamenti. Solo così si può dimorare nel suo amore.

5.   Gesù si è umiliato e fatto obbediente fino alla morte per amore dell'umanità. La sua morte in croce è l'espressione suprema di questa unità con il Padre. Attraverso il sacrificio di Gesù, l'amore di Dio viene riversato sull'umanità, offrendo la possibilità di salvezza e di riconciliazione con Dio.

6.   Riconoscere Gesù come Cristo significa entrare in una relazione personale con lui. Gesù non è solo un personaggio storico o un'idea da accettare intellettualmente. È una persona viva con cui possiamo entrare in relazione. Possiamo parlare con lui, ascoltarlo, seguirlo e amarlo. Attraverso la preghiera, i sacramenti e la lettura della Bibbia, possiamo coltivare un rapporto sempre più profondo con lui. In questa relazione con Gesù, troviamo la vera gioia, la pace e la pienezza della vita. Egli è la fonte di tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere una vita autentica e significativa. Riconoscere Gesù come Cristo significa aprire il nostro cuore al suo amore e lasciarci trasformare da lui. È un cammino di conversione e di crescita che richiede impegno e perseveranza, ma è un cammino che vale la pena intraprendere.

Conclusione

I passi del Vangelo di Giovanni 10,22-30 ci offrono un invito pressante a riconoscere Gesù come il Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo. In lui troviamo la salvezza, la vita eterna e la vera felicità. Accogliamo il suo invito e lasciamoci trasformare dal suo amore.

[Gemini]

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