sabato 4 maggio 2024
LA FEDE IN CRISTO FA UNITÀ TRA GIUDEI E GRECI
Dio non fa preferenze di persone tra giudei e paganiAtti 10,25-48 passim. Anche sui pagani scende lo Spirito Santo.
Etichette: autorità di Pietro, battesimo, chiunque ascolta la Parola di verità riceve lo Spirito, circoncisi stupiti, Dio non fa differenze tra giudei e pagani, discriminazione
mercoledì 24 aprile 2024
DISCRIMINAZIONE EVANGELICA
Discriminazione evangelica
dei non credentiIL MANDATO DI CRISTO
ALLA CHIESA
Marco 16,16 Commento
con passi paralleli e riflessioni per il lettore cristiano
Questo versetto, che conclude il Vangelo
di Marco, è uno dei più importanti e dibattuti di tutta la Bibbia. Esso
presenta un messaggio di salvezza per coloro che credono in Gesù Cristo e di
condanna per quelli che non credono.
Testo
- BGT ὁ πιστεύσας καὶ βαπτισθεὶς σωθήσεται, ὁ δὲ ἀπιστήσας κατακριθήσεται.
- MHT הַמַּאֲמִין וְנִטְבָּל יִוָּשַׁע, וּמִי שֶׁלֹּא יַאֲמִין יֶאְשַׁם.
- CEI Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
- NAS "He who has believed and has been baptized shall be saved; but he who has disbelieved shall be condemned.
- NOV Qui crediderit et baptizatus fuerit, salvus erit; qui vero non crediderit, condemnabitur.
- VLH Ai tin và chịu phép rửa, sẽ được cứu độ; còn ai không tin, thì sẽ bị kết án.
- CNV5 信而受洗的必定得救,不信的必被定罪。
- CRV Тот, кто поверит и примет крещение, будет спасен, а кто не поверит, будет осужден.
- FBJ Celui qui croira et sera baptisé, sera sauvé ; celui qui ne croira pas, sera condamné.
- JAS 信じてバプテスマを受ける者は、救われます。しかし、信じない者は罪に定められます。
- TUR İman edip vaftiz olan kurtulacak, iman etmeyen ise hüküm giyecek.
- مَنْ آمَنَ وَاعْتَمَدَ خَلَصَ، وَمَنْ لَمْ
يُؤْمِنْ يُدَنْ. AVD
Passi paralleli
- Giovanni
3,16:
"Dio infatti ha tanto amato il mondo, da dare il suo figlio
unigenito, affinché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia vita eterna."
- Atti
2,38:
"Pietro rispose: 'Ravvedetevi e ciascuno di voi si battezzi nel nome
di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono
dello Spirito santo'."
- Romani
10,9-10:
"Se con la tua bocca confesserai Gesù come Signore e crederai con il
tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato.
Infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si
fa la confessione per ottenere la salvezza."
- Efesini
2,8-9:
"Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e
ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; non è per opere, affinché nessuno
possa vantare."
Riflessioni e sfide per il lettore
cristiano di oggi
- La
centralità della fede: Questo versetto sottolinea l'importanza della fede in Gesù Cristo per
la salvezza. Non è sufficiente compiere buone opere o seguire le regole
religiose; è necessario avere una fede autentica in Gesù come Signore
e Salvatore.
- Il
battesimo come segno di fede: Il battesimo è visto come un segno esteriore
della fede interiore. Non è un requisito per la salvezza, ma è
un'espressione pubblica di fede e obbedienza a Gesù.
- La
serietà della scelta: Questo versetto presenta una scelta chiara: credere in Gesù e
ricevere la salvezza, oppure rifiutare Gesù e incorrere nella condanna.
Non c'è una via di mezzo.
- La
chiamata all'evangelizzazione: I cristiani sono chiamati a condividere il
messaggio di salvezza con gli altri. Questo versetto è un potente
richiamo all'evangelizzazione, cioè a fare la carità della verità che
libera da peccato e dalla morte.
- La
perseveranza nella fede: La fede non è sempre facile. Ci saranno momenti
di dubbio e di difficoltà. Tuttavia, i cristiani sono chiamati a
perseverare nella fede, sapendo che la salvezza è in gioco.
- La
gratitudine per la grazia di Dio: La salvezza è un dono di Dio, non qualcosa che
possiamo meritare. I cristiani sono chiamati a vivere una vita di
gratitudine per la grazia di Dio.
Marco 16,16 è un versetto ricco di
significato che ha implicazioni profonde per la vita del cristiano. Ci ricorda
l'importanza della fede, del battesimo, dell'evangelizzazione, della
perseveranza e della gratitudine. È un messaggio di speranza e di sfida che
invita ogni lettore a prendere una decisione per Gesù Cristo.
[Gemini]
ALTRI PASSI PARALLELI
Gv
3,36; 5,24; 6,40.47; 20,31; Rom 5,1; 8,1.34; Eb 2,3; 12,25; 1Gv 5,10.12.
Etichette: battesimo, condanna, evangelizzazione, fede, grazia di Dio, incredulità vangelo a tutti, necessità di Cristo, perseveranza, salvezza, scelta necessaria, segno
mercoledì 17 aprile 2024
INTERPRETAZIONE CRISTIANA DELLE SCRITTURE
Atti 8,26-40. Analisi e commento con passi paralleli.
1. Un angelo del Signore parla a Filippo
- La
Bibbia non ci fornisce il nome di questo angelo. Potrebbe essere Gabriele,
l'angelo spesso associato a messaggi importanti da Dio (Luca 1,26-38), o
un altro angelo inviato da Dio per guidare Filippo.
- Passi
paralleli: Luca
1,26-38; Atti 12,7-11
2. Strada che scende da Gerusalemme a Gaza
- Si
trattava di una strada ben trafficata che collegava Gerusalemme al porto
di Gaza sul Mar Mediterraneo. La strada era diretta verso sud, verso
l'Egitto e l'Africa.
- Passi
paralleli: Non ci
sono passi paralleli specifici che menzionano questa strada.
3. Un Etiope eunuco, funzionario di
Candace, regina di Etiopia
- L'Etiopia,
conosciuta anche come Cush, era un antico regno situato nell'Africa
orientale. Non era una nazione ebrea, ma aveva avuto contatti con gli
ebrei nel corso della storia.
- Candace
era un titolo comune per le regine etiopi. Vedi NOTA SULL’ETIOPIA
- Passi
paralleli: Atti
11,8; 2 Cronache 16,8; Isaia 45,14
4. "Leggeva il profeta Isaia"
- È
possibile che l'eunuco fosse un ebreo della diaspora, cioè un ebreo che
viveva al di fuori della terra d'Israele. Tuttavia, è anche possibile che
fosse un proselita, cioè un non ebreo che si era convertito all'ebraismo.
- L'eunuco
probabilmente leggeva Isaia in greco, la lingua più comunemente usata
nella regione in quel tempo. La Bibbia ebraica era già stata tradotta in
greco nella Septuaginta.
- Passi
paralleli: Atti
2,5-11; Luca 4,16-22; Giovanni 12,34
5. Leggere le Scritture mentre si cammina
- Era
una pratica comune tra gli ebrei, che consideravano la Torah come una
guida, la via, per la vita quotidiana.
- Leggere
ad alta voce:
Aiutava a concentrarsi sul testo e a condividerlo con gli altri.
- Richiedeva
impegno e studio. Lo Spirito Santo guida Filippo a comprendere il passo
di Isaia in relazione a Gesù.
- Passi
paralleli:
Deuteronomio 6,4-9; Neemia 8,1-8; Luca 24,13-35
6. Che cosa significa interpreta le
Scritture per Filippo?
Filippo spiega all'eunuco il significato
del passo di Isaia, mostrando come profetizzi la sofferenza, la morte e la
risurrezione di Gesù.
- Filippo
riferisce il brano di Isaia a Gesù, ucciso e risorto; una nuova
ermeneutica delle Scritture? Questo episodio dimostra come le Scritture
ebraiche possano essere interpretate alla luce di Gesù Cristo. È un
esempio di "ermeneutica cristologica", un metodo di lettura
della Bibbia che vede Gesù come compimento delle profezie e centro della
storia della salvezza.
- Passi
paralleli: Matteo
1,22-23; Luca 24,25-27; Giovanni 5,39-40
7. Battesimo nell'acqua e Filippo si trovò
ad Azoto per evangelizzare
- Dove
si trova Azoto? Azoto,
chiamata anche Ashdod, era una città filistea – palestinese - situata
sulla costa mediterranea, a circa 30 chilometri a sud di Tel Aviv. Era una
città importante con un porto e un centro commerciale. Oggi, Azoto è
conosciuta come Ashdod ed è una delle principali città d'Israele.
Passi paralleli: Giosuè 15,46-47;
Neemia 13,20; Amos 1,8
Conclusione
Atti 8,26-40 racconta la storia di un
incontro casuale tra Filippo, un evangelista cristiano, e un eunuco etiope.
Questo incontro porta alla conversione e al battesimo dell'eunuco, e segna un
passo importante nella diffusione del cristianesimo in Africa. Il brano
sottolinea l'importanza di leggere le Scritture, di essere aperti alla guida
dello Spirito Santo e di condividere la fede con gli altri.
Altri spunti di riflessione
- Il
brano dimostra come il cristianesimo fosse in grado di superare le
barriere etniche e religiose.
- L'eunuco
etiope rappresenta la prima persona non ebrea ad essere battezzata nel
Nuovo Testamento.
- La
storia di Filippo e dell'eunuco è un esempio di come Dio possa operare in
modi inaspettati per portare le persone a lui.
Nota storica
Storia dell'Etiopia
fino alla fine del I secolo d.C.
L'Etiopia, situata nella regione del
Corno d'Africa, vanta una ricca e lunga storia che risale a migliaia di anni
fa. Il periodo che va dall'inizio dell'era cristiana alla fine del I secolo
d.C. è stato caratterizzato da significativi sviluppi politici, culturali e
religiosi che hanno posto le basi per l'ascesa dell'Impero Aksumita, una delle
potenze più importanti dell'epoca.
Regno di Axum
In questo periodo, il regno di Axum
fiorì nell'odierna Eritrea e nel nord dell'Etiopia. L'influenza di Axum si
estese lungo il Mar Rosso e il Nilo, stabilendo rotte commerciali redditizie
con Egitto, Arabia e India. Il commercio ha portato prosperità al regno,
permettendo la costruzione di grandi città, templi e monumenti.
Ezana e il Cristianesimo
Un evento fondamentale per l'Etiopia sarà
la conversione al Cristianesimo del re Ezana nel IV secolo d.C. Ezana adottò il
Cristianesimo come religione di stato, segnando un punto di svolta nella storia
del paese. Il Cristianesimo ebbe un profondo impatto sulla società e sulla
cultura etiope, influenzando l'arte, l'architettura e la letteratura.
Sviluppi sociali e culturali
Oltre al Cristianesimo, questo periodo
vide l'introduzione di altre influenze culturali, tra cui quella greca e
romana. Lo sviluppo di un sistema di scrittura proprio, il Ge'ez, facilitò la
diffusione della conoscenza e della letteratura. L'agricoltura era l'attività
economica principale, con la produzione di cereali, legumi e caffè.
Relazioni con il mondo esterno
L'Etiopia intratteneva relazioni
diplomatiche con diverse potenze straniere, tra cui l'Impero Romano e l'Impero
Persiano. Queste relazioni erano spesso basate sul commercio e sull'alleanze
militari. L'Etiopia svolse un ruolo importante nel commercio di merci preziose
come avorio, oro e spezie.
Fine del I secolo d.C.
Etichette: angelo del Signore, battesimo, candace, etiope, eunuco, Filippo, interpretazione cristologica, Isaia, lettura della bibbia, spiegazione delle scritture, Spirito
martedì 9 aprile 2024
RINASCERE DALL'ALTO NELLO SPIRITO
Giovanni 3,7-8. Commento biblico spirituale: Nascere di nuovo.
1. "Non meravigliarti se ti ho
detto"
- Chi
parla, a chi? Gesù
parla a Nicodemo, un fariseo e maestro d'Israele (Giovanni 3,1).
- Cosa
ha detto prima? Quando? Nel versetto precedente (Giovanni 3,6), Gesù ha
detto a Nicodemo che "chi non nasce da acqua e Spirito non può
entrare nel regno di Dio". Questo ha lasciato Nicodemo perplesso e
confuso, tanto da esclamare: "Come può avvenire questo?".
2. "Dovete nascere dall'alto"
- Che
significa?
L'espressione "nascere dall'alto" (o "nascere di
nuovo") ha un significato spirituale profondo. Non si tratta di una
seconda nascita fisica, ma di una rinascita interiore, una trasformazione
del cuore e dell'anima.
Interpretazioni
- Contesto
biblico: Nella
Bibbia, la nascita dall'alto è associata al ricevere la vita eterna
(Giovanni 3:16), al diventare figli di Dio (Giovanni 1,12-13) e all'essere
guidati dallo Spirito Santo (Romani 8,14).
- Contesto
teologico: La
teologia cristiana interpreta la nascita dall'alto come un atto di grazia
divina che opera nel cuore dell'uomo attraverso la fede in Gesù Cristo.
- Contesto
sociale: Nella
società del tempo, l'espressione poteva assumere un significato di
conversione religiosa, di abbandono delle vecchie abitudini e di adesione
a una nuova vita in Cristo.
3. "Il vento soffia dove vuole"
- Come
si collega il "vento" che è libero e "nascere
dall'alto"? Il
vento è un'immagine che rappresenta lo Spirito Santo. Come il vento è
libero e invisibile, così lo Spirito Santo opera nella vita dei credenti
in modo misterioso e imprevedibile.
4. "Ne senti la voce"
- Che
significa sentire la voce del vento in questo contesto? Sentire la voce del vento non
significa necessariamente udire un suono letterale, ma piuttosto percepire
l'azione dello Spirito Santo nella propria vita.
5. "Così è chiunque è nato dallo
Spirito"
- Quale
Spirito? Lo
Spirito Santo, la terza persona della Trinità.
- In
che rapporto è Spirito e vento? Il vento è un'immagine simbolica dello Spirito
Santo.
- Chi
nasce dallo Spirito? Chiunque accoglie la grazia di Dio e si converte a Gesù Cristo.
Sintesi
I versetti 7 e 8 di Giovanni 3 offrono
una ricca e complessa descrizione della nuova nascita, un evento spirituale che
trasforma l'uomo e lo rende parte del regno di Dio. L'immagine del vento
sottolinea la libertà e l'imprevedibilità dell'azione dello Spirito Santo, che
opera nella vita dei credenti in modo misterioso e potente.
Tematiche cristiane ed ecclesiali
- Rinascita
spirituale: La
nuova nascita è un tema centrale del Vangelo di Giovanni e rappresenta
l'inizio di una nuova vita in Cristo.
- Grazia
divina: La
nuova nascita è un dono di Dio che non può essere ottenuto con le proprie
forze.
- Fede
in Gesù Cristo: La
fede in Gesù Cristo è la condizione necessaria per ricevere la nuova
nascita.
- Spirito
Santo: Lo
Spirito Santo è l'agente della nuova nascita e opera nella vita dei
credenti in modo misterioso e imprevedibile.
Riflessione
Questi versetti ci invitano a riflettere
sulla nostra vita spirituale e a domandarci se abbiamo sperimentato la
rinascita in Cristo. Ci invitano anche ad aprire il nostro cuore all'azione
dello Spirito Santo, lasciandoci guidare e trasformare dalla sua potenza.
- PARALLELI AL VERSETTO 3,7
Gb 15,14; Mt 13,33; Gv 3,3.12; 5,28;
6,61; Rom 3,9; 9,22; 12,1-2; Ef 4,22; Col 1,12; Eb 12,14; 1Pt 1,14.22; Ap 21,27
- PARALLELI AL VERSETTO 3,8
Gb 37,10.16-17.21; Sal 107,25.29; Qo
11,4-5; Is 55,9; Ez 37,9; Mc 4,26; Lc 6,43-44; Gv 1,13; At 2,2; 4,31; 1Cor.
2,11; 12,11; 1Gv 2,29; 3,8-9
[Gemini]
Etichette: alto, battesimo, fede in Cristo, Figlio di Dio, grazia, Nicodemo, novità, rinascita, Spirito, Spirito Santo, vento, vita nuova
sabato 6 aprile 2024
ACQUA E SANGUE - LO SPIRITO È LA VERITÀ
1 Giovanni 5,6. "Colui che è venuto con acqua e sangue"
Contesto
L'apostolo Giovanni scrive questa
lettera ai cristiani per rafforzare la loro fede in Gesù Cristo come Figlio di
Dio e per incoraggiarli a vivere una vita santa. In questo versetto specifico,
Giovanni si concentra sulla testimonianza di Gesù Cristo, che egli descrive
come "colui che è venuto con acqua e sangue".
1. "Colui che è venuto con acqua e
sangue"
- Simbolismo: L'acqua e il sangue sono
simboli con significati profondi nella Bibbia. L'acqua rappresenta la
purificazione e la vita nuova (battesimo), mentre il sangue rappresenta il
sacrificio e la redenzione (morte di Gesù).
- Passi
paralleli
- Giovanni
19,34:
"Ma uno dei soldati gli trafisse il fianco con una lancia, e subito
ne uscì sangue e acqua."
- Apocalisse
1,5:
"A colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo
sangue"
2. "Non con l'acqua soltanto"
- Enfasi
sul sacrificio di Gesù: Giovanni sottolinea che la salvezza non deriva
solo dal battesimo (acqua), ma anche dal sacrificio di Gesù sulla croce
(sangue).
3. "È lo Spirito che dà
testimonianza"
- Lo
Spirito Santo conferma la verità di Gesù: Lo Spirito Santo testimonia
che Gesù è il Figlio di Dio e che la sua morte è stata sufficiente per la
redenzione dei peccati.
Interpretazione
- Simboli
multidimensionali: L'acqua e il sangue non sono solo simboli del battesimo e dell'ultima
cena, ma assumono una valenza più ampia. L'acqua rappresenta la nuova vita
in Cristo, che inizia con il battesimo ma si estende a tutta la vita del
credente. Il sangue rappresenta il sacrificio di Gesù che ha redento
l'umanità dal peccato e ha aperto la porta alla vita eterna.
- Testimonianza
Trinitaria: La
Trinità è presente in questo versetto: il Padre che ha mandato il Figlio,
il Figlio che ha dato il suo sangue, e lo Spirito Santo che testimonia la
verità di Gesù.
Conclusione
In 1 Giovanni 5,6, Giovanni offre una
ricca descrizione di Gesù Cristo come colui che ha portato la salvezza
all'umanità attraverso il suo sacrificio di amore. L'acqua e il sangue sono
simboli potenti che ci ricordano la grazia di Dio e la nostra chiamata a vivere
una vita nuova in Cristo.
Altri spunti di riflessione
- Come
possiamo applicare i significati di "acqua" e "sangue"
alla nostra vita quotidiana?
- In che
modo lo Spirito Santo ci testimonia la verità di Gesù?
- Come
possiamo crescere nella nostra fede in Gesù Cristo?
[Gemini]
Etichette: acua, battesimo, grazia, sacrificio, sangue, Spirito, testimonianza, Trinità, verità, vita nuova
lunedì 1 aprile 2024
PREDICAZIONE DI PIETRO
Atti 2,38. Un invito alla conversione e alla fede in Cristo
1. "Convertitevi - conversione"
Nel versetto 38 di Atti 2, Pietro invita
i Giudei a convertirsi. La conversione, nel Nuovo Testamento, è un cambiamento
radicale di cuore e di vita che porta a seguire Gesù Cristo. Essa implica:
- Pentimento: Riconoscimento dei propri
peccati e del bisogno di salvezza (Atti 3,19).
- Fede: Credere in Gesù Cristo come
Signore e Salvatore (Atti 16,31).
- Obbedienza: Volgersi a Dio e vivere
secondo i suoi comandamenti (Atti 26,20).
La conversione non è un evento una
tantum, ma un processo continuo di crescita nella fede.
Passi paralleli:
- Matteo
4,17: "Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino".
- Marco 1,15:
"Il tempo è compiuto, e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e
credete al vangelo".
- Luca 15,7:
"Così vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un solo
peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno
di ravvedimento".
2. "Si faccia battezzare -
battesimo"
Il battesimo è un segno esteriore della
conversione interiore. È un atto di obbedienza a Dio e di identificazione con
la morte e la risurrezione di Gesù Cristo (Romani 6,3-4).
Passi paralleli:
- Matteo
28,19: "Andate dunque e fate discepoli di tutte le nazioni,
battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo".
- Marco
16,16: "Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi
non avrà creduto sarà condannato".
- Atti 10,48:
"E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo".
3. Nome di Gesù Cristo
Il nome di Gesù Cristo ha grande
autorità e potenza. Essere battezzati nel nome di Gesù significa riconoscerlo
come Signore e Salvatore e affidarsi a lui per la salvezza.
Passi paralleli:
- Filippesi
2,9-11: "Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato
il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si
pieghi ogni ginocchio, nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua
confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre".
- Atti 4,12:
"In nessun altro è la salvezza; perché non c'è sotto il cielo nessun
altro nome che sia stato dato agli uomini, nel quale noi dobbiamo essere
salvati".
4. Perdono dei peccati
La conversione e il battesimo portano al
perdono dei peccati. Questo è un dono di Dio, per grazia, mediante la fede in
Gesù Cristo.
Passi paralleli:
- Isaia
55,7: "L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri;
si converta al Signore, che avrà pietà di lui, al nostro Dio, che è grande
nel perdonare".
- Efesini
1,7: "In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono
dei peccati, secondo la ricchezza della sua grazia".
- Colossesi
1,14: "in cui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati".
5. Dono dello Spirito Santo
Lo Spirito Santo è un dono di Dio ai
credenti. Egli ci guida, ci conforta e ci aiuta a vivere una vita santa.
Passi paralleli:
- Giovanni
14,16-17: "E io pregherò il Padre, ed egli vi darà un altro
Consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito di verità, che il
mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; voi lo
conoscete, perché egli dimora con voi e sarà in voi".
- Atti 1,8:
"Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo scenderà su di
voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, in tutta la Giudea e Samaria, e
fino all'estremità della terra".
Conclusione
Atti 2,38 è un invito rivolto a tutti noi a convertirci a Dio e a seguire Gesù
SVILUPPO DEL COMMENTO
L'esortazione di
Pietro ai Giudei in Atti 2,38
L'esortazione di Pietro ai Giudei in
Atti 2,38, "Convertitevi!", si inserisce in un contesto preciso: il
giorno di Pentecoste, subito dopo la discesa dello Spirito Santo sugli
apostoli. Pietro, pieno di Spirito Santo, proclama la risurrezione di Gesù
Cristo e accusa i Giudei di averlo crocifisso.
Da quali peccati soprattutto?
Pietro non specifica i peccati che hanno
portato i Giudei a crocifiggere Gesù, ma possiamo dedurli dal contesto del
Nuovo Testamento:
- Rifiuto
del Messia: I
Giudei non hanno riconosciuto Gesù come il Messia promesso nell'Antico
Testamento. Lo hanno considerato un bestemmiatore per aver affermato di
essere il Figlio di Dio.
- Omicidio: Hanno condannato a morte Gesù,
un uomo innocente, e lo hanno consegnato ai Romani per la crocifissione.
- Incredulità: Non hanno creduto ai miracoli
di Gesù e ai suoi insegnamenti, preferendo seguire i loro leader
religiosi.
- Durezza
di cuore: Si
sono ostinati nel loro rifiuto di Gesù, anche di fronte alle prove
evidenti della sua divinità.
Quali peccati hanno portato i Giudei a
crocifiggere il Messia?
In generale, i peccati che hanno portato
i Giudei a crocifiggere il Messia possono essere riassunti in:
- Orgoglio: Si consideravano migliori
degli altri popoli e non avevano bisogno di un salvatore.
- Mancanza
di amore: Non
hanno amato Gesù come il loro prossimo, ma lo hanno odiato e perseguitato come
nemico del popolo.
- Mancanza
di fede: Non
hanno creduto alle profezie che annunciavano il Messia e non hanno
riconosciuto in Gesù l'adempimento di queste profezie.
Conclusione
L'esortazione di Pietro a convertirsi è
un invito a pentirsi di questi peccati e ad accettare Gesù come il Messia e
Salvatore. La conversione porta al perdono dei peccati e al dono dello Spirito
Santo, che ci permette di vivere una vita nuova in Cristo.
Oltre ai peccati specifici menzionati
sopra, è importante ricordare che la crocifissione di Gesù è stata un evento
complesso con diverse cause. Alcune di queste cause includono:
- Le
tensioni politiche tra i Giudei e i Romani: I Giudei speravano,
poliricamente e nazionalisticamente, che il Messia li avrebbe liberati
dalla dominazione romana.
- Le
rivalità tra le diverse sette religiose all'interno del Giudaismo: I capi religiosi ebrei
vedevano Gesù come una minaccia al loro potere e autorità.
- La
paura del cambiamento: Gesù predicava un messaggio di radicalità e di cambiamento che
spaventava molti.
In definitiva, la crocifissione di Gesù è
stata un atto di grande ingiustizia e di peccato. Tuttavia, Dio ha
usato questo evento per portare la salvezza al mondo intero. Come dice Paolo in
Romani 5:8: "Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi, perché, mentre
eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi".
L'esortazione di Pietro a convertirsi è ancora valida oggi per tutti noi. Dobbiamo pentirci dei nostri peccati e accettare Gesù come il nostro Signore e Salvatore. Solo così possiamo ricevere il perdono dei peccati e la vita eterna.
[Gemini]
Etichette: battesimo, Convertitevi, dono dello Spirito, durezza di cuore, fede, incredulità, nome di Gesù, obbedienza, omicidio, orgoglio, pentimento, perdono, rifiuto del Messia
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