sabato 4 maggio 2024

 

LA FEDE IN CRISTO FA UNITÀ TRA GIUDEI E GRECI

 Dio non fa preferenze di persone tra giudei e pagani
Atti 10,25-48 passim. Anche sui pagani scende lo Spirito Santo.


La conversione del romano Cornelio, pagano, forse già un timorato di Dio, che aderisce per la fede a Cristo, fa capire che Dio, il Padre ha donato il Figlio al mondo intero, senza preferenze di persona. 
Chiunque ascolta e accoglie la Parola proclamata dagli apostoli, Pietro o Paolo che siano, riceve lo Spirito Santo e può essere battezzato nell'acqua, emergendone come nuova creatura, uomo nuovo, cristiano, figlio di Dio Altissimo.

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mercoledì 24 aprile 2024

 

DISCRIMINAZIONE EVANGELICA

 

Discriminazione evangelica dei non credenti
IL MANDATO DI CRISTO ALLA CHIESA

Marco 16,16 Commento con passi paralleli e riflessioni per il lettore cristiano

Video

Questo versetto, che conclude il Vangelo di Marco, è uno dei più importanti e dibattuti di tutta la Bibbia. Esso presenta un messaggio di salvezza per coloro che credono in Gesù Cristo e di condanna per quelli che non credono.

Testo

Passi paralleli

Riflessioni e sfide per il lettore cristiano di oggi

  1. La centralità della fede: Questo versetto sottolinea l'importanza della fede in Gesù Cristo per la salvezza. Non è sufficiente compiere buone opere o seguire le regole religiose; è necessario avere una fede autentica in Gesù come Signore e Salvatore.
  2. Il battesimo come segno di fede: Il battesimo è visto come un segno esteriore della fede interiore. Non è un requisito per la salvezza, ma è un'espressione pubblica di fede e obbedienza a Gesù.
  3. La serietà della scelta: Questo versetto presenta una scelta chiara: credere in Gesù e ricevere la salvezza, oppure rifiutare Gesù e incorrere nella condanna. Non c'è una via di mezzo.
  4. La chiamata all'evangelizzazione: I cristiani sono chiamati a condividere il messaggio di salvezza con gli altri. Questo versetto è un potente richiamo all'evangelizzazione, cioè a fare la carità della verità che libera da peccato e dalla morte.
  5. La perseveranza nella fede: La fede non è sempre facile. Ci saranno momenti di dubbio e di difficoltà. Tuttavia, i cristiani sono chiamati a perseverare nella fede, sapendo che la salvezza è in gioco.
  6. La gratitudine per la grazia di Dio: La salvezza è un dono di Dio, non qualcosa che possiamo meritare. I cristiani sono chiamati a vivere una vita di gratitudine per la grazia di Dio.

 Conclusione

Marco 16,16 è un versetto ricco di significato che ha implicazioni profonde per la vita del cristiano. Ci ricorda l'importanza della fede, del battesimo, dell'evangelizzazione, della perseveranza e della gratitudine. È un messaggio di speranza e di sfida che invita ogni lettore a prendere una decisione per Gesù Cristo.

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ALTRI PASSI PARALLELI

Gv 3,36; 5,24; 6,40.47; 20,31; Rom 5,1; 8,1.34; Eb 2,3; 12,25; 1Gv 5,10.12.

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mercoledì 17 aprile 2024

 

INTERPRETAZIONE CRISTIANA DELLE SCRITTURE


Atti 8,26-40. Analisi e commento con passi paralleli.

Video Lezione

1. Un angelo del Signore parla a Filippo

2. Strada che scende da Gerusalemme a Gaza

3. Un Etiope eunuco, funzionario di Candace, regina di Etiopia

4. "Leggeva il profeta Isaia"

5. Leggere le Scritture mentre si cammina

6. Che cosa significa interpreta le Scritture per Filippo?

Filippo spiega all'eunuco il significato del passo di Isaia, mostrando come profetizzi la sofferenza, la morte e la risurrezione di Gesù.

7. Battesimo nell'acqua e Filippo si trovò ad Azoto per evangelizzare

Passi paralleli: Giosuè 15,46-47; Neemia 13,20; Amos 1,8

 

Conclusione

Atti 8,26-40 racconta la storia di un incontro casuale tra Filippo, un evangelista cristiano, e un eunuco etiope. Questo incontro porta alla conversione e al battesimo dell'eunuco, e segna un passo importante nella diffusione del cristianesimo in Africa. Il brano sottolinea l'importanza di leggere le Scritture, di essere aperti alla guida dello Spirito Santo e di condividere la fede con gli altri.

Altri spunti di riflessione

 

Nota storica

Storia dell'Etiopia fino alla fine del I secolo d.C.

L'Etiopia, situata nella regione del Corno d'Africa, vanta una ricca e lunga storia che risale a migliaia di anni fa. Il periodo che va dall'inizio dell'era cristiana alla fine del I secolo d.C. è stato caratterizzato da significativi sviluppi politici, culturali e religiosi che hanno posto le basi per l'ascesa dell'Impero Aksumita, una delle potenze più importanti dell'epoca.

Regno di Axum

In questo periodo, il regno di Axum fiorì nell'odierna Eritrea e nel nord dell'Etiopia. L'influenza di Axum si estese lungo il Mar Rosso e il Nilo, stabilendo rotte commerciali redditizie con Egitto, Arabia e India. Il commercio ha portato prosperità al regno, permettendo la costruzione di grandi città, templi e monumenti.

Ezana e il Cristianesimo

Un evento fondamentale per l'Etiopia sarà la conversione al Cristianesimo del re Ezana nel IV secolo d.C. Ezana adottò il Cristianesimo come religione di stato, segnando un punto di svolta nella storia del paese. Il Cristianesimo ebbe un profondo impatto sulla società e sulla cultura etiope, influenzando l'arte, l'architettura e la letteratura.

Sviluppi sociali e culturali

Oltre al Cristianesimo, questo periodo vide l'introduzione di altre influenze culturali, tra cui quella greca e romana. Lo sviluppo di un sistema di scrittura proprio, il Ge'ez, facilitò la diffusione della conoscenza e della letteratura. L'agricoltura era l'attività economica principale, con la produzione di cereali, legumi e caffè.

Relazioni con il mondo esterno

L'Etiopia intratteneva relazioni diplomatiche con diverse potenze straniere, tra cui l'Impero Romano e l'Impero Persiano. Queste relazioni erano spesso basate sul commercio e sull'alleanze militari. L'Etiopia svolse un ruolo importante nel commercio di merci preziose come avorio, oro e spezie.

Fine del I secolo d.C.

Alla fine del I secolo d.C., l'Etiopia si trovava in una posizione di forza e prosperità. Il regno di Axum era diventato un importante centro culturale e commerciale nel mondo antico. Le basi poste in questo periodo avrebbero permesso all'Impero Aksumita di fiorire nei secoli successivi.

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martedì 9 aprile 2024

 

RINASCERE DALL'ALTO NELLO SPIRITO

 

Giovanni 3,7-8. Commento biblico spirituale: Nascere di nuovo.

 Video Lezione

1. "Non meravigliarti se ti ho detto"

2. "Dovete nascere dall'alto"

Interpretazioni

3. "Il vento soffia dove vuole"

4. "Ne senti la voce"

5. "Così è chiunque è nato dallo Spirito"

Sintesi

I versetti 7 e 8 di Giovanni 3 offrono una ricca e complessa descrizione della nuova nascita, un evento spirituale che trasforma l'uomo e lo rende parte del regno di Dio. L'immagine del vento sottolinea la libertà e l'imprevedibilità dell'azione dello Spirito Santo, che opera nella vita dei credenti in modo misterioso e potente.

Tematiche cristiane ed ecclesiali

Riflessione

Questi versetti ci invitano a riflettere sulla nostra vita spirituale e a domandarci se abbiamo sperimentato la rinascita in Cristo. Ci invitano anche ad aprire il nostro cuore all'azione dello Spirito Santo, lasciandoci guidare e trasformare dalla sua potenza.

Gb 15,14; Mt 13,33; Gv 3,3.12; 5,28; 6,61; Rom 3,9; 9,22; 12,1-2; Ef 4,22; Col 1,12; Eb 12,14; 1Pt 1,14.22; Ap 21,27

Gb 37,10.16-17.21; Sal 107,25.29; Qo 11,4-5; Is 55,9; Ez 37,9; Mc 4,26; Lc 6,43-44; Gv 1,13; At 2,2; 4,31; 1Cor. 2,11; 12,11; 1Gv 2,29; 3,8-9

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sabato 6 aprile 2024

 

ACQUA E SANGUE - LO SPIRITO È LA VERITÀ

 

1 Giovanni 5,6. "Colui che è venuto con acqua e sangue"

Video Lezione

Contesto

L'apostolo Giovanni scrive questa lettera ai cristiani per rafforzare la loro fede in Gesù Cristo come Figlio di Dio e per incoraggiarli a vivere una vita santa. In questo versetto specifico, Giovanni si concentra sulla testimonianza di Gesù Cristo, che egli descrive come "colui che è venuto con acqua e sangue".

1. "Colui che è venuto con acqua e sangue"

2. "Non con l'acqua soltanto"

3. "È lo Spirito che dà testimonianza"

Interpretazione

Conclusione

In 1 Giovanni 5,6, Giovanni offre una ricca descrizione di Gesù Cristo come colui che ha portato la salvezza all'umanità attraverso il suo sacrificio di amore. L'acqua e il sangue sono simboli potenti che ci ricordano la grazia di Dio e la nostra chiamata a vivere una vita nuova in Cristo.

Altri spunti di riflessione

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lunedì 1 aprile 2024

 

PREDICAZIONE DI PIETRO

 

Atti 2,38. Un invito alla conversione e alla fede in Cristo

Video Lezione

1. "Convertitevi - conversione"

Nel versetto 38 di Atti 2, Pietro invita i Giudei a convertirsi. La conversione, nel Nuovo Testamento, è un cambiamento radicale di cuore e di vita che porta a seguire Gesù Cristo. Essa implica:

La conversione non è un evento una tantum, ma un processo continuo di crescita nella fede.

Passi paralleli:

2. "Si faccia battezzare - battesimo"

Il battesimo è un segno esteriore della conversione interiore. È un atto di obbedienza a Dio e di identificazione con la morte e la risurrezione di Gesù Cristo (Romani 6,3-4).

Passi paralleli:

3. Nome di Gesù Cristo

Il nome di Gesù Cristo ha grande autorità e potenza. Essere battezzati nel nome di Gesù significa riconoscerlo come Signore e Salvatore e affidarsi a lui per la salvezza.

Passi paralleli:

4. Perdono dei peccati

La conversione e il battesimo portano al perdono dei peccati. Questo è un dono di Dio, per grazia, mediante la fede in Gesù Cristo.

Passi paralleli:

5. Dono dello Spirito Santo

Lo Spirito Santo è un dono di Dio ai credenti. Egli ci guida, ci conforta e ci aiuta a vivere una vita santa.

Passi paralleli:

Conclusione

Atti 2,38 è un invito rivolto a tutti noi a convertirci a Dio e a seguire Gesù 

SVILUPPO DEL COMMENTO

L'esortazione di Pietro ai Giudei in Atti 2,38

L'esortazione di Pietro ai Giudei in Atti 2,38, "Convertitevi!", si inserisce in un contesto preciso: il giorno di Pentecoste, subito dopo la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli. Pietro, pieno di Spirito Santo, proclama la risurrezione di Gesù Cristo e accusa i Giudei di averlo crocifisso.

Da quali peccati soprattutto?

Pietro non specifica i peccati che hanno portato i Giudei a crocifiggere Gesù, ma possiamo dedurli dal contesto del Nuovo Testamento:

Quali peccati hanno portato i Giudei a crocifiggere il Messia?

In generale, i peccati che hanno portato i Giudei a crocifiggere il Messia possono essere riassunti in:

Conclusione

L'esortazione di Pietro a convertirsi è un invito a pentirsi di questi peccati e ad accettare Gesù come il Messia e Salvatore. La conversione porta al perdono dei peccati e al dono dello Spirito Santo, che ci permette di vivere una vita nuova in Cristo.

Oltre ai peccati specifici menzionati sopra, è importante ricordare che la crocifissione di Gesù è stata un evento complesso con diverse cause. Alcune di queste cause includono:

In definitiva, la crocifissione di Gesù è stata un atto di grande ingiustizia e di peccato. Tuttavia, Dio ha usato questo evento per portare la salvezza al mondo intero. Come dice Paolo in Romani 5:8: "Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi, perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi".

L'esortazione di Pietro a convertirsi è ancora valida oggi per tutti noi. Dobbiamo pentirci dei nostri peccati e accettare Gesù come il nostro Signore e Salvatore. Solo così possiamo ricevere il perdono dei peccati e la vita eterna. 

[Gemini]

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