martedì 30 aprile 2024
LITURGIA DELLA VITA NEL MONDO
LAVORO
E RIPOSO IMITANDO DIOGenesi 1,26 – 2,3.
Creazione dell’uomo, maschio e femmina, distinto dagli animali.
Temi linguistici
importanti
1. Creazione dell'uomo a immagine di Dio
- Immagine
(tselem):
Enfatizza la somiglianza tra uomo e Dio, non un'identità esatta.
- Somiglianza
(demut):
Suggerisce una relazione di dipendenza e sottomissione all'autorità di
Dio.
- Dominio
(radah):
Incarica l'uomo di gestire la creazione con saggezza e responsabilità.
2. Distinzione tra uomo e animali
- Soffio
di vita (neshama*): Distingue l'uomo come anima vivente, capace di relazione con Dio.
- Vegetazione
e frutti:
Destinati al nutrimento di animali e uomo, sottolineando
l'interconnessione nella creazione.
3. Pluralità divina e umana
- "Facciamo
l'uomo" (Neba'er): L'uso del plurale divino indica la consultazione
e la collaborazione all'interno di Dio.
- "A
nostra immagine" (be-tselemenu): Enfatizza la natura relazionale di Dio e la
comunione nell'opera creativa.
Paralleli storici
- Creazione
dell'uomo:
Prometeo (mitologia greca), Enki/Ea (mitologia mesopotamica)
- Somiglianza
divina: Re
divinizzati (Egitto, Mesopotamia)
- Dominio
sulla creazione: Re
come pastori del popolo (Antico Testamento)
Riflessioni per il
lettore della Bibbia
- L'essere
umano ha una dignità speciale derivante dalla sua creazione a immagine di
Dio.
- L'uomo
è chiamato a gestire la creazione con responsabilità e rispetto per tutti
gli esseri viventi.
- La
distinzione tra uomo e animali non implica superiorità, ma piuttosto una
diversa vocazione all'interno del creato.
- L'uomo
è in relazione con Dio, chiamato a vivere in comunione con Lui.
- La
pluralità divina suggerisce la complessità e la ricchezza di Dio stesso –
uno nella distinzione del Padre (amore) – Figlio (grazia) - Spirito (comunione) come suggerirà Paolo
in 2 Corinzi 13,13.
- La creazione è opera di un Dio amorevole e saggio, che ha cura di ogni sua creatura.
Approfondimento dei
temi nella pericope Genesi 1,26-2,3
1. "Creare è operare"
- Significato: Dio non è un essere statico,
ma un Dio attivo che continuamente opera e trasforma la realtà.
- Paralleli: Altri passi biblici che
sottolineano l'attività creatrice di Dio (Salmi 104, Salmi 148), concetto
di "creatio continua" nella teologia cristiana.
- Riflessione: Dio ci invita a collaborare
con Lui nella cura della creazione e a realizzare il suo piano per il
mondo.
2. "Maschio e femmina"
- Significato: La dualità sessuale è parte
del piano divino per la creazione e non un mero accidente.
- Paralleli: Complementarità uomo-donna in
altri passi biblici (Genesi 2,21-24, Efesi 5,21-33), ruolo della donna
nella procreazione e nella società.
- Riflessione: La differenza sessuale è un
dono che arricchisce la relazione tra uomo e donna e permette la
procreazione e la continuità della vita.
3. "Essere fecondi e
moltiplicarsi"
- Significato: Dio benedice l'uomo e la donna
con la capacità di procreare e riempire la terra.
- Paralleli: Mandato divino alla
procreazione in altri passi biblici (Genesi 9,1, Esodo 23,24), importanza
della famiglia nella società biblica.
- Riflessione: La procreazione è un atto
sacro che partecipa al piano di Dio per la creazione e la continuità della
vita umana.
4. "Nutrirsi di erbe e di
frutti"
- Significato: L'uomo e gli animali ricevono
il cibo dalla terra, sottolineando l'interconnessione nella creazione.
- Paralleli: Dieta vegetariana nell'Eden
(Genesi 1,29), distinzione tra cibi puri e impuri nel Levitico.
- Riflessione: Rispetto per il creato e per
gli altri esseri viventi, uso responsabile delle risorse naturali.
5. "Il creato è buono"
- Significato: Dio dichiara che tutto ciò che
ha creato è "buono", sottolineando la sua bontà e perfezione.
- Paralleli: Tema della bontà di Dio in
altri passi biblici (Salmi 104; Romani 8,28), problema del male e della
sofferenza nel mondo.
- Riflessione: Fiducia nella bontà di Dio
nonostante le difficoltà e le sfide della vita.
6. "Il settimo giorno è riposo o
sabato"
- Significato: Dio riposa dal suo lavoro
creativo e benedice il settimo giorno, rendendolo sacro.
- Paralleli: Istituzione del sabato
nell'Esodo (Esodo 20,8-11), importanza del riposo per l'uomo e per la
terra.
- Riflessione: Il riposo è un dono di Dio che
permette all'uomo di rigenerarsi fisicamente, spiritualmente e
mentalmente.
NOTA BENE
è importante ricordare che la pericope è
ricca di simbolismo e di significati profondi.
- La
lettura attenta del testo biblico nel suo contesto storico e culturale è
fondamentale per coglierne appieno il messaggio.
- L'interpretazione
di questa pericope è stata oggetto di dibattito tra teologi e studiosi per
secoli, e diverse prospettive sono state proposte.
- È
importante avvicinarsi al testo con un atteggiamento di apertura e di
rispetto per le diverse interpretazioni.
[Genesi]
Etichette: CREARE, Dio crea parlando, dominio, facciamo l'uomo, fare, immagine, molto buono, parola di Dio, pluralità divina, pluralità umana, riposare, settimo giorno, somiglianza, unità nella diversità
mercoledì 24 aprile 2024
LA PAROLA SALVA CHI L'ACCOGLIE CONDANNA CHI LA RIFIUTA
La parola di Gesù salva chi l'accoglie
- Gesù è rappresentante completo di Dio
- Chiunque crede in Gesù vive nella luce
- Chi vede il Figlio vede e conosce il Padre
- Gesù è venuto sulla terra per salvarla
- Gesù dice e fa le cose del Padre, non le proprie
- Gesù fa la volontà del Padre in parole e in opere - segni che solo lui può compiere
- Gesù parla di sé come apostolo e Figlio di Dio - per questo verrà condannato
Etichette: "le mie parole", accogliere, comandamento, condannare, fare le parole, Gesù, luce, mondo, parola di Dio, rigettare, ripetere la parola di Dio, tenebre
martedì 23 aprile 2024
METODO CRISTIANO DI INTERPRETAZIONE DELLE SCRITTURE
Discernimento delle parole nello Spirito di verità
1
La frase “annunciare la Parola di Dio e non le parole di uomini” è di
grande rilevanza nella vita della Chiesa. Essa richiama l’importanza di
focalizzarsi sulla divina Parola e di trasmetterla con fedeltà. Nel Nuovo
Testamento, troviamo diversi passi che sottolineano questo principio:
1. Gesù
stesso: Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, è la Parola incarnata. Egli è
la manifestazione suprema della volontà di Dio e il messaggero della salvezza.
La sua vita, le sue opere e i suoi insegnamenti sono la Parola di Dio viva tra
gli uomini (Giovanni 1,1-14).
2. Gli
apostoli: Dopo la risurrezione di Gesù, gli apostoli furono incaricati
di portare il Vangelo al mondo intero. Essi annunciarono la Parola di Dio con
zelo e coraggio, nonostante le difficoltà e le persecuzioni (Atti degli
Apostoli).
3. Paolo:
L’apostolo Paolo fu un fervente predicatore della Parola di Dio. Nei suoi
scritti, esorta i credenti a rimanere fedeli alla verità evangelica e a non
seguire dottrine umane (ad esempio, 1 Corinzi 1,17; 2 Timoteo 4,2).
4. Giovanni
Battista: Prima dell’avvento di Gesù, Giovanni Battista preparò la
strada annunciando la venuta del Messia. Egli proclamò la Parola di Dio nel
deserto e invitò le persone al pentimento (Marco 1,1-8).
5. La
comunità cristiana: Nel libro degli Atti degli Apostoli, vediamo come
i primi cristiani si radunavano per ascoltare la Parola di Dio, imparare dagli
insegnamenti degli apostoli e vivere secondo i principi evangelici (Atti 2,42-47).
In sintesi, la Parola di Dio è centrale nella vita ecclesiale. Annunciare
questa Parola con umiltà, fedeltà e amore è una responsabilità che coinvolge
tutti i credenti.
La distinzione tra la “Parola di
Dio” e le “parole degli uomini” è un tema significativo nelle scritture e nella
teologia cristiana. Vediamo ulteriori riflessioni su questa distinzione:
- Origine divina vs. Umana
- La
“Parola di Dio” ha origine divina. È la rivelazione diretta di Dio agli
esseri umani. Questa Parola è stata trasmessa attraverso i profeti, gli
apostoli e, soprattutto, attraverso Gesù Cristo stesso.
- Le
“parole degli uomini” sono espressioni umane, soggette a limitazioni,
errori e influenze culturali. Possono essere opinioni personali,
tradizioni o insegnamenti basati sulla comprensione umana.
- Autorità
- La
“Parola di Dio” ha autorità suprema. È la norma per la fede e la pratica
dei credenti. Gli insegnamenti biblici guidano la vita cristiana.
- Le
“parole degli uomini” possono avere valore, ma non hanno la stessa
autorità. Possono essere utili per spiegare, applicare o interpretare la
Parola di Dio, ma non la sostituiscono.
- Infallibilità
- La
“Parola di Dio” è infallibile e senza errore. È la verità assoluta. Dio
non può mentire o sbagliarsi.
- Le
“parole degli uomini” possono contenere errori, fraintendimenti o
pregiudizi. Sono soggette alle limitazioni umane.
- Trasmissione
- La
“Parola di Dio” è stata tramandata attraverso le Scritture (la Bibbia). È
stata ispirata dallo Spirito Santo e conservata nel corso dei secoli.
- Le
“parole degli uomini” possono variare nel tempo e nello spazio. Dipendono
dalla cultura, dall’educazione e dalle esperienze personali.
- Discernimento
- I
credenti sono chiamati a discernere tra la “Parola di Dio” e le “parole
degli uomini”. Questo richiede studio, preghiera e l’illuminazione dello
Spirito Santo.
- Gesù
stesso esortò i suoi discepoli a discernere tra la verità e la tradizione
degli uomini (Marco 7,6-8).
In sintesi, la “Parola di Dio” è la
guida fondamentale per la fede cristiana, mentre le “parole degli uomini”
devono essere valutate alla luce di essa. È importante cercare la verità e
l’ispirazione divina mentre navighiamo attraverso le parole umane.
3
La distinzione tra la “Parola di
Dio” e le “parole degli uomini” ha profonde implicazioni per la nostra vita
quotidiana. Ecco alcune considerazioni su come possiamo applicarla:
- Studio delle Scritture
- Dedica
del tempo alla lettura e allo studio della Bibbia. Cerca la “Parola di
Dio” attraverso la meditazione, la preghiera e la riflessione.
- Sii
critico nei confronti delle interpretazioni umane. Chiediti: “Questo
insegnamento è in linea con la Parola di Dio?”.
- Discernimento morale ed etico
- Quando
affronti decisioni importanti, considera la volontà di Dio espressa nella
Bibbia. Cerca saggezza e guida divina.
- Valuta le
opinioni e i consigli degli altri alla luce dei principi biblici. Non
seguire ciecamente le parole degli uomini se sono in contrasto con la
Parola di Dio.
- Comunità di fede
- Partecipa
a una comunità di credenti. Ascolta gli insegnamenti dei leader
spirituali, ma verifica sempre ciò che dicono con la Bibbia.
- Condividi
la Parola di Dio con gli altri. Sii un messaggero fedele, non solo delle
tue opinioni personali.
- Relazioni interpersonali
- Nelle
conversazioni quotidiane, cerca di parlare con gentilezza, amore e
verità. Evita di diffondere pettegolezzi o parole dannose.
- Sii
disposto a perdonare e a cercare la riconciliazione, seguendo l’esempio
di Gesù.
- Lavoro e vocazione
- Sii
onesto e integro nel tuo lavoro. La Parola di Dio ci esorta a lavorare
come per il Signore (Colossesi 3,23).
- Non
seguire pratiche ingiuste o immorali solo perché sono comuni nel mondo
degli uomini.
- Crescita spirituale
- Coltiva
una relazione personale con Dio. Ascolta la sua voce attraverso la
preghiera e la lettura delle Scritture.
- Cerca di
vivere secondo gli insegnamenti di Gesù, che è la Parola incarnata.
In sintesi, la distinzione tra la
“Parola di Dio” e le “parole degli uomini” ci sfida a cercare la verità, a
vivere con integrità e a seguire l’autorità divina.
4
Applicare la distinzione tra la
“Parola di Dio” e le “parole degli uomini” può comportare alcune sfide. Ecco
alcune delle più comuni:
- Ambiguità e interpretazione
- La Bibbia
contiene testi antichi e spesso complessi. Interpretare correttamente la
Parola di Dio richiede studio, discernimento e l’illuminazione dello
Spirito Santo.
- Le parole
degli uomini possono essere ambigue o soggette a interpretazioni diverse.
È importante cercare chiarezza e cercare di evitare fraintendimenti.
- Tradizioni e dottrine umane
- Nel corso
della storia, la Chiesa ha sviluppato tradizioni e dottrine. Alcune di
queste possono essere utili, ma altre potrebbero allontanarsi dalla
Parola di Dio.
- Riconoscere
quando una tradizione o un insegnamento umano entra in conflitto con la
verità biblica può essere difficile.
- Pressioni culturali e sociali
- Viviamo
in un mondo in cui le opinioni e le tendenze cambiano rapidamente. Le
parole degli uomini sono spesso influenzate da queste pressioni esterne.
- Mantenere
la fedeltà alla Parola di Dio può essere sfidante quando ciò che è
accettato socialmente va contro i principi biblici.
- Orgoglio e pregiudizio
- Gli
esseri umani sono inclini all’orgoglio e al pregiudizio. A volte
preferiamo seguire le nostre opinioni piuttosto che ascoltare la voce di
Dio.
- Riconoscere
e superare queste tendenze richiede umiltà e apertura al cambiamento.
- Tentazioni e desideri personali
- Le parole
degli uomini possono essere influenzate dai desideri personali, dalle
passioni e dalle tentazioni.
- Resistere
alla tentazione di adattare la Parola di Dio alle nostre preferenze
richiede costanza e fede.
- Crisi di fede e dubbi
- Tutti
affrontano momenti di dubbio o crisi di fede. Durante queste fasi, può
essere difficile distinguere tra la Parola di Dio e le parole degli
uomini.
- La
preghiera, la ricerca e il dialogo con altri credenti possono aiutare a
superare queste sfide.
In conclusione, applicare questa
distinzione richiede impegno, umiltà e una costante ricerca della verità
divina.
5
Superare le sfide nell’applicare la
distinzione tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini” richiede impegno
e saggezza. Ecco alcune strategie:
- Studio costante delle Scritture
- Dedica
del tempo regolare alla lettura e allo studio della Bibbia. Cerca di
comprendere il contesto storico, culturale e teologico dei testi.
- Utilizza
risorse come commentari, dizionari biblici e studi approfonditi per
approfondire la tua comprensione.
- Preghiera e ascolto dello
Spirito Santo
- Prega per
ricevere l’illuminazione dello Spirito Santo mentre studi la Parola di
Dio. Chiedi discernimento e comprensione.
- Sii
aperto a ricevere rivelazioni e correzioni attraverso la preghiera.
- Comunità di credenti
- Partecipa
a gruppi di studio biblico o a discussioni con altri credenti. Condividi
le tue domande e dubbi.
- Ascolta
le prospettive degli altri e impara da esperienze diverse.
- Mantenere l’umiltà
- Riconosci
che nessuno ha una comprensione completa o perfetta della Parola di Dio.
Sii disposto a imparare dagli altri.
- Evita
l’orgoglio spirituale e la presunzione.
- Verifica delle fonti
- Quando
incontri insegnamenti o opinioni, verifica sempre la loro base biblica.
Non accettare ciecamente tutto ciò che senti o leggi.
- Sii
critico e valuta attentamente le fonti.
- Riflessione personale
- Chiediti:
“Sto seguendo la Parola di Dio o sto seguendo tradizioni umane?”.
- Esamina
le tue motivazioni e i tuoi atteggiamenti. Cerca di allineare la tua vita
con i principi biblici.
- Fiducia in Dio
- Ricorda
che Dio è fedele e desidera guidarti. Affida le tue sfide e dubbi a Lui.
- Sii
paziente e attendi le risposte che Dio può fornire nel tempo.
- Applicazione pratica
- Trasforma
la conoscenza in azione. Vivere secondo la Parola di Dio richiede
coerenza e integrità.
- Sii
disposto a cambiare il tuo comportamento quando la Parola di Dio ti
sfida.
In sintesi, la crescita spirituale
richiede impegno costante, umiltà e una profonda relazione con Dio, ogni
giorno, ogni istante di vita sulla terra per arrivare al cielo.
[Copilot]
Etichette: ANNUNCIO, Apostolato, Cristo verità via e vita, cultura, discernimento, menzogna, opinioni, parola di Dio, parola di uomini, sfide, Spirito di verità, studio delle Scritture, tradizioni, vangelo
venerdì 19 aprile 2024
LA VERITÀ VIENE PRIMA DI TUTTO IL RESTO
Linguaggio profetico
di Gesù: la verità prima di tuttoGiovanni 6,60. Questa parola è dura
inaccettabile
Testo
- BGT Πολλοὶ οὖν ἀκούσαντες ἐκ τῶν μαθητῶν αὐτοῦ εἶπαν· σκληρός ἐστιν ὁ λόγος οὗτος· τίς δύναται αὐτοῦ ἀκούειν;
- CEI Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
- NKJ Therefore many of His disciples, when they heard this, said, "This is a hard saying; who can understand it?"
- NAS Many therefore of His disciples, when they heard this said, "This is a difficult statement; who can listen to it?"
- NOV Multi ergo audientes ex discipulis eius dixerunt: "Durus est hic sermo! Quis potest eum audire?".
- VLH Nghe rồi, nhiều môn đệ của Người liền nói: “Lời này chướng tai quá! Ai mà nghe nổi?”
- MHT רַבִּים מִתַּלְמִידָיו שֶׁשָּׁמְעוּ זֹאת אָמְרוּ: "קָשֶׁה הַדָּבָר הַזֶּה; מִי יָכוֹל לִשְׁמֹעַ אוֹתוֹ?
- CNV5 他的門徒中,有許多人聽了,就說:“這話很難,誰能接受呢”?
- CRV Многие из числа Его учеников, выслушав Его, сказали: «То, что Он говорит, чудовищно! Слушать невозможно!»
- FBJ Après l'avoir entendu, beaucoup de ses disciples dirent : " Elle est dure, cette parole ! Qui peut l'écouter ? "
- JAS そこで、弟子たちのうちの多くの者が、これを聞いて言った。「これはひどいことばだ。そんなことをだれが聞いておられようか。」
- TUR Öğrencilerinin birçoğu bunu işitince, <<Bu söz çok çetin, kim kabul edebilir?>> dediler.
- فَقَالَ كَثِيرُونَ مِنْ تَلاَمِيذِهِ، إِذْ سَمِعُوا: «إِنَّ هذَا الْكَلاَمَ صَعْبٌ! مَنْ يَقْدِرُ أَنْ يَسْمَعَهُ؟» AVD
Paralleli
- Gv 6,41 Allora i Giudei si misero a mormorare contro di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo».
- Gv 6,42 E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?».
- Gv 6,66 Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
- Gv 8,31 Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli;
- Gv 8,43 Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alla mia parola.
- Mt 11,6 E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
- Eb 5,11 Su questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare perché siete diventati lenti a capire.
- 2Pt 3,16 come in tutte le lettere, nelle quali egli parla di queste cose. In esse vi sono alcuni punti difficili da comprendere, che gli ignoranti e gli incerti travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina.
Il linguaggio duro di Gesù in Giovanni 6,60-69, un commento approfondito
In Giovanni 6,60-69, Gesù pronuncia un
discorso che provoca una forte reazione tra i suoi discepoli. Molti lo trovano
"parola dura" (Gv 6,60) e abbandonano la sua sequela. In questo
brano, esamineremo il linguaggio di Gesù, le sue conseguenze, lo scandalo che
ne deriva e l'atteggiamento fermo di Gesù di fronte alle critiche.
1. Il linguaggio di Gesù
Il linguaggio di Gesù in questo brano è
caratterizzato da diverse peculiarità:
- Metafore
audaci: Gesù
utilizza immagini forti e concrete per descrivere la sua relazione con il
Padre e la sua missione salvifica. Parla di "mangiare la sua
carne" e "bere il suo sangue" (Gv 6,54), suscitando
perplessità e repulsione tra gli ascoltatori.
- Paradosso
e iperbole: Gesù
impiega il paradosso e l'iperbole per sottolineare la natura spirituale
del suo insegnamento e la necessità di una fede radicale. Afferma che
"le parole che io vi ho detto sono spirito e vita" (Gv 6,63),
sottolineando che il suo messaggio trascende la comprensione letterale e
richiede un'adesione profonda.
- Riferimenti
all'Antico Testamento: Gesù intreccia il suo discorso con richiami all'Antico Testamento, in
particolare al manna nel deserto (Gv 6,31-32). Questo crea un ponte tra la
tradizione ebraica e la sua nuova rivelazione, mostrando come egli sia il
compimento delle promesse divine.
2. Le conseguenze del discorso di Gesù
Le parole di Gesù hanno un impatto
significativo sui suoi discepoli:
- Scandalo
e abbandono: Molti
discepoli trovano il discorso di Gesù troppo duro e scandaloso (Gv
6,60-61). Non riescono a cogliere il senso profondo delle sue parole e si
allontanano da lui.
- Fedeltà
dei Dodici:
Nonostante lo scandalo, i Dodici rimangono fedeli a Gesù. Pietro dichiara:
"Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna" (Gv
6,68). La loro fede è radicata nella persona di Gesù e nella sua promessa
di vita eterna.
3. Lo scandalo e l'atteggiamento fermo di
Gesù
Gesù è consapevole dello scandalo che il
suo discorso provoca, ma non lo mitiga per timore di offendere. Rimane fermo
sulle sue parole, sapendo che sono verità salvifica:
- Conoscenza
dei cuori: Gesù
conosce i pensieri intimi dei suoi discepoli e sa che alcuni tra loro non
credono (Gv 6,64). Questa consapevolezza non lo induce a modificare il suo
messaggio, ma piuttosto a confrontarli con la realtà del loro dubbio.
- Fedeltà
alla missione: Gesù è
fedele alla missione ricevuta dal Padre e non teme le critiche o
l'abbandono. Sa che la sua parola ha il potere di donare vita eterna a
coloro che la accolgono con fede.
4. Passi paralleli
Altri passi del Vangelo di Giovanni
offrono luce sul linguaggio duro di Gesù:
- Gv
7, Gesù
parla ai Giudei al tempio di Gerusalemme e li definisce "figli del
diavolo" (Gv 8,44). Questo linguaggio duro provoca rabbia e ostilità,
ma Gesù non si ritrae dalle sue parole.
- Gv
15, Gesù
dice ai suoi discepoli: "Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato
me prima di voi" (Gv 15,18). Questa affermazione anticipa la
persecuzione che i discepoli dovranno affrontare per la loro fede in Gesù.
Conclusione
Il linguaggio duro di Gesù in Giovanni
6,60-69 serve a scuotere i suoi discepoli e a portarli a una fede più profonda.
Nonostante lo scandalo e l'abbandono, Gesù rimane fedele alla sua missione di
annunciare la verità salvifica. La sua fermezza è un invito per noi a non
lasciarci condizionare dalle opinioni del mondo, ma a seguire con coraggio la
parola di Dio.
Riferimenti biblici
Vangelo di Giovanni
- Gv
7,1-13, Gesù
si reca di nascosto alla festa delle Tende a Gerusalemme e pronuncia un
discorso che provoca divisione tra i Giudei.
- Gv
8,43-47, Gesù
accusa i Giudei di essere "figli del diavolo" perché non credono
alle sue parole.
- Gv
10,25-39, Gesù
afferma di essere il buon pastore e di conoscere le sue pecore, ma le sue
parole dividono la folla.
- Gv
15,1-17, Gesù
dice ai suoi discepoli che il mondo li odierà come ha odiato lui, ma
promette loro la gioia del Padre.
Altri passi del Nuovo Testamento
- Mt
10,17-22, Gesù
avverte i suoi discepoli che saranno perseguitati per il suo nome, ma li
rassicura che la loro parola sarà davanti ai governanti.
- Mc
13,28-37, Gesù
insegna ai suoi discepoli la parabola del seme e della zizzania, spiegando
che il regno di Dio è come un seme che cresce in mezzo alle erbacce.
- At
18,9-10, Paolo
riceve una visione da parte del Signore che lo incoraggia a continuare a
predicare la parola a Corinto, nonostante l'opposizione.
- 2
Tm 4,1-8, Paolo
esorta Timoteo a predicare la parola di Dio con urgenza, anche di fronte
alle difficoltà e alle sofferenze.
Antico Testamento
- Dt
18,15-19, Mosè
profetizza che Dio susciterà un profeta come lui, e che il popolo dovrà
ascoltare la sua parola.
- Ger
23,27-28,
Geremia denuncia i falsi profeti che parlano a nome di Dio, ma non le sue
parole.
- Am
7,12-17, Amos
viene perseguitato dal sacerdote Amazia per aver profetizzato contro il
regno di Israele.
Note
- Questa
lista non è esaustiva, ma offre una selezione di passi biblici che possono
aiutare a comprendere il tema del linguaggio duro di Gesù e il suo
significato.
- È
importante leggere questi passi nel loro contesto e con l'aiuto di un
commento biblico o di un'altra risorsa di studio della Bibbia.
[Gemini]
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