martedì 23 aprile 2024

 

METODO CRISTIANO DI INTERPRETAZIONE DELLE SCRITTURE

 


Discernimento delle parole nello Spirito di verità

Video

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La frase “annunciare la Parola di Dio e non le parole di uomini” è di grande rilevanza nella vita della Chiesa. Essa richiama l’importanza di focalizzarsi sulla divina Parola e di trasmetterla con fedeltà. Nel Nuovo Testamento, troviamo diversi passi che sottolineano questo principio:

1.      Gesù stesso: Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, è la Parola incarnata. Egli è la manifestazione suprema della volontà di Dio e il messaggero della salvezza. La sua vita, le sue opere e i suoi insegnamenti sono la Parola di Dio viva tra gli uomini (Giovanni 1,1-14).

2.      Gli apostoli: Dopo la risurrezione di Gesù, gli apostoli furono incaricati di portare il Vangelo al mondo intero. Essi annunciarono la Parola di Dio con zelo e coraggio, nonostante le difficoltà e le persecuzioni (Atti degli Apostoli).

3.      Paolo: L’apostolo Paolo fu un fervente predicatore della Parola di Dio. Nei suoi scritti, esorta i credenti a rimanere fedeli alla verità evangelica e a non seguire dottrine umane (ad esempio, 1 Corinzi 1,17; 2 Timoteo 4,2).

4.      Giovanni Battista: Prima dell’avvento di Gesù, Giovanni Battista preparò la strada annunciando la venuta del Messia. Egli proclamò la Parola di Dio nel deserto e invitò le persone al pentimento (Marco 1,1-8).

5.      La comunità cristiana: Nel libro degli Atti degli Apostoli, vediamo come i primi cristiani si radunavano per ascoltare la Parola di Dio, imparare dagli insegnamenti degli apostoli e vivere secondo i principi evangelici (Atti 2,42-47).

In sintesi, la Parola di Dio è centrale nella vita ecclesiale. Annunciare questa Parola con umiltà, fedeltà e amore è una responsabilità che coinvolge tutti i credenti.

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La distinzione tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini” è un tema significativo nelle scritture e nella teologia cristiana. Vediamo ulteriori riflessioni su questa distinzione:

  1. Origine divina vs. Umana
    • La “Parola di Dio” ha origine divina. È la rivelazione diretta di Dio agli esseri umani. Questa Parola è stata trasmessa attraverso i profeti, gli apostoli e, soprattutto, attraverso Gesù Cristo stesso.
    • Le “parole degli uomini” sono espressioni umane, soggette a limitazioni, errori e influenze culturali. Possono essere opinioni personali, tradizioni o insegnamenti basati sulla comprensione umana.
  2. Autorità
    • La “Parola di Dio” ha autorità suprema. È la norma per la fede e la pratica dei credenti. Gli insegnamenti biblici guidano la vita cristiana.
    • Le “parole degli uomini” possono avere valore, ma non hanno la stessa autorità. Possono essere utili per spiegare, applicare o interpretare la Parola di Dio, ma non la sostituiscono.
  3. Infallibilità
    • La “Parola di Dio” è infallibile e senza errore. È la verità assoluta. Dio non può mentire o sbagliarsi.
    • Le “parole degli uomini” possono contenere errori, fraintendimenti o pregiudizi. Sono soggette alle limitazioni umane.
  4. Trasmissione
    • La “Parola di Dio” è stata tramandata attraverso le Scritture (la Bibbia). È stata ispirata dallo Spirito Santo e conservata nel corso dei secoli.
    • Le “parole degli uomini” possono variare nel tempo e nello spazio. Dipendono dalla cultura, dall’educazione e dalle esperienze personali.
  5. Discernimento
    • I credenti sono chiamati a discernere tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini”. Questo richiede studio, preghiera e l’illuminazione dello Spirito Santo.
    • Gesù stesso esortò i suoi discepoli a discernere tra la verità e la tradizione degli uomini (Marco 7,6-8).

In sintesi, la “Parola di Dio” è la guida fondamentale per la fede cristiana, mentre le “parole degli uomini” devono essere valutate alla luce di essa. È importante cercare la verità e l’ispirazione divina mentre navighiamo attraverso le parole umane.

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La distinzione tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini” ha profonde implicazioni per la nostra vita quotidiana. Ecco alcune considerazioni su come possiamo applicarla:

  1. Studio delle Scritture
    • Dedica del tempo alla lettura e allo studio della Bibbia. Cerca la “Parola di Dio” attraverso la meditazione, la preghiera e la riflessione.
    • Sii critico nei confronti delle interpretazioni umane. Chiediti: “Questo insegnamento è in linea con la Parola di Dio?”.
  2. Discernimento morale ed etico
    • Quando affronti decisioni importanti, considera la volontà di Dio espressa nella Bibbia. Cerca saggezza e guida divina.
    • Valuta le opinioni e i consigli degli altri alla luce dei principi biblici. Non seguire ciecamente le parole degli uomini se sono in contrasto con la Parola di Dio.
  3. Comunità di fede
    • Partecipa a una comunità di credenti. Ascolta gli insegnamenti dei leader spirituali, ma verifica sempre ciò che dicono con la Bibbia.
    • Condividi la Parola di Dio con gli altri. Sii un messaggero fedele, non solo delle tue opinioni personali.
  4. Relazioni interpersonali
    • Nelle conversazioni quotidiane, cerca di parlare con gentilezza, amore e verità. Evita di diffondere pettegolezzi o parole dannose.
    • Sii disposto a perdonare e a cercare la riconciliazione, seguendo l’esempio di Gesù.
  5. Lavoro e vocazione
    • Sii onesto e integro nel tuo lavoro. La Parola di Dio ci esorta a lavorare come per il Signore (Colossesi 3,23).
    • Non seguire pratiche ingiuste o immorali solo perché sono comuni nel mondo degli uomini.
  6. Crescita spirituale
    • Coltiva una relazione personale con Dio. Ascolta la sua voce attraverso la preghiera e la lettura delle Scritture.
    • Cerca di vivere secondo gli insegnamenti di Gesù, che è la Parola incarnata.

In sintesi, la distinzione tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini” ci sfida a cercare la verità, a vivere con integrità e a seguire l’autorità divina.

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Applicare la distinzione tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini” può comportare alcune sfide. Ecco alcune delle più comuni:

  1. Ambiguità e interpretazione
    • La Bibbia contiene testi antichi e spesso complessi. Interpretare correttamente la Parola di Dio richiede studio, discernimento e l’illuminazione dello Spirito Santo.
    • Le parole degli uomini possono essere ambigue o soggette a interpretazioni diverse. È importante cercare chiarezza e cercare di evitare fraintendimenti.
  2. Tradizioni e dottrine umane
    • Nel corso della storia, la Chiesa ha sviluppato tradizioni e dottrine. Alcune di queste possono essere utili, ma altre potrebbero allontanarsi dalla Parola di Dio.
    • Riconoscere quando una tradizione o un insegnamento umano entra in conflitto con la verità biblica può essere difficile.
  3. Pressioni culturali e sociali
    • Viviamo in un mondo in cui le opinioni e le tendenze cambiano rapidamente. Le parole degli uomini sono spesso influenzate da queste pressioni esterne.
    • Mantenere la fedeltà alla Parola di Dio può essere sfidante quando ciò che è accettato socialmente va contro i principi biblici.
  4. Orgoglio e pregiudizio
    • Gli esseri umani sono inclini all’orgoglio e al pregiudizio. A volte preferiamo seguire le nostre opinioni piuttosto che ascoltare la voce di Dio.
    • Riconoscere e superare queste tendenze richiede umiltà e apertura al cambiamento.
  5. Tentazioni e desideri personali
    • Le parole degli uomini possono essere influenzate dai desideri personali, dalle passioni e dalle tentazioni.
    • Resistere alla tentazione di adattare la Parola di Dio alle nostre preferenze richiede costanza e fede.
  6. Crisi di fede e dubbi
    • Tutti affrontano momenti di dubbio o crisi di fede. Durante queste fasi, può essere difficile distinguere tra la Parola di Dio e le parole degli uomini.
    • La preghiera, la ricerca e il dialogo con altri credenti possono aiutare a superare queste sfide.

In conclusione, applicare questa distinzione richiede impegno, umiltà e una costante ricerca della verità divina.

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Superare le sfide nell’applicare la distinzione tra la “Parola di Dio” e le “parole degli uomini” richiede impegno e saggezza. Ecco alcune strategie:

  1. Studio costante delle Scritture
    • Dedica del tempo regolare alla lettura e allo studio della Bibbia. Cerca di comprendere il contesto storico, culturale e teologico dei testi.
    • Utilizza risorse come commentari, dizionari biblici e studi approfonditi per approfondire la tua comprensione.
  2. Preghiera e ascolto dello Spirito Santo
    • Prega per ricevere l’illuminazione dello Spirito Santo mentre studi la Parola di Dio. Chiedi discernimento e comprensione.
    • Sii aperto a ricevere rivelazioni e correzioni attraverso la preghiera.
  3. Comunità di credenti
    • Partecipa a gruppi di studio biblico o a discussioni con altri credenti. Condividi le tue domande e dubbi.
    • Ascolta le prospettive degli altri e impara da esperienze diverse.
  4. Mantenere l’umiltà
    • Riconosci che nessuno ha una comprensione completa o perfetta della Parola di Dio. Sii disposto a imparare dagli altri.
    • Evita l’orgoglio spirituale e la presunzione.
  5. Verifica delle fonti
    • Quando incontri insegnamenti o opinioni, verifica sempre la loro base biblica. Non accettare ciecamente tutto ciò che senti o leggi.
    • Sii critico e valuta attentamente le fonti.
  6. Riflessione personale
    • Chiediti: “Sto seguendo la Parola di Dio o sto seguendo tradizioni umane?”.
    • Esamina le tue motivazioni e i tuoi atteggiamenti. Cerca di allineare la tua vita con i principi biblici.
  7. Fiducia in Dio
    • Ricorda che Dio è fedele e desidera guidarti. Affida le tue sfide e dubbi a Lui.
    • Sii paziente e attendi le risposte che Dio può fornire nel tempo.
  8. Applicazione pratica
    • Trasforma la conoscenza in azione. Vivere secondo la Parola di Dio richiede coerenza e integrità.
    • Sii disposto a cambiare il tuo comportamento quando la Parola di Dio ti sfida.

In sintesi, la crescita spirituale richiede impegno costante, umiltà e una profonda relazione con Dio, ogni giorno, ogni istante di vita sulla terra per arrivare al cielo.

[Copilot]

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martedì 16 aprile 2024

 

NELLE DIFFICOLTÀ ANNUNCIA IL VANGELO A TUTTI

 


Atti degli Apostoli 8,1-8. Violenta persecuzione. Ma vi fu grande gioia in quella città.

Video Lezione

Atti 8,1-8 segna una svolta significativa nella storia della chiesa primitiva. La persecuzione contro i cristiani a Gerusalemme li costringe a disperdersi, portando il Vangelo in nuove regioni. Questo capitolo evidenzia la resilienza della fede di fronte all'opposizione, la potenza della predicazione e dei miracoli nel convertire i cuori, e la gioia che ne deriva.

Analisi e commento versetto per versetto

1. Persecuzione e dispersione (Atti 8,1)

Insegnamento: La persecuzione può essere un potente strumento per diffondere il Vangelo, costringendo i credenti a condividere la loro fede con altri.

2. La sepoltura di Stefano (Atti 8,2)

Insegnamento: La fede e la pietà trionfano anche di fronte alla morte. I credenti sono chiamati a sostenersi a vicenda nei momenti difficili.

3. Saul perseguita la chiesa (Atti 8,3)

Insegnamento: Lo zelo religioso, se non è guidato dalla conoscenza e dall'amore, può portare a gravi conseguenze.

4. I dispersi annunciano il Vangelo (Atti 8,4)

Insegnamento: Ogni cristiano è chiamato ad essere un testimone di Cristo nel mondo. La nostra fede non è destinata a rimanere confinata tra le mura di una chiesa, ma a diffondersi in ogni angolo della società.

5. Filippo in Samaria (Atti 8,5-8)

Insegnamento: La predicazione del Vangelo, accompagnata dalla potenza dello Spirito Santo, può trasformare vite e portare vera gioia. I miracoli, pur non essendo essenziali, possono confermare la veracità del messaggio e attirare le persone a Cristo.

6. "Vi fu grande gioia in quella città": quale?

Il testo non esplicita il nome della città, ma si presume sia Samaria. La gioia indicata è:

Insegnamenti per il credente oggi:

  1. La persecuzione non deve farci tacere, ma spingerci a condividere la nostra fede con ancora più coraggio.
  2. Ogni credente è chiamato ad essere un testimone di Cristo nel mondo.
  3. La predicazione del Vangelo, accompagnata dalla potenza dello Spirito Santo, può trasformare vite e portare vera gioia.
  4. La fede in Cristo ci unisce in una comunità di fratelli e sorelle.
  5. La conversione ci apre la porta alla vita eterna in Cristo.
  6. Le sofferenze e le difficoltà possono essere trasformate in opportunità per crescere nella fede e per testimoniare la nostra speranza agli altri. La persecuzione e le sfide che i credenti di Atti 8 affrontano non li abbattono, ma li rafforzano nella fede e li spingono a condividere il Vangelo con ancora più fervore. Allo stesso modo, i credenti di oggi sono chiamati ad affrontare le difficoltà con coraggio e speranza, vedendo in esse un'occasione per crescere nella loro relazione con Dio e per testimoniare la sua potenza e il suo amore al mondo.
  7. La gioia del Vangelo è contagiosa. La "grande gioia" che pervade la città di Samaria dopo la predicazione di Filippo è un segno tangibile della potenza del Vangelo. La vera gioia non deriva dalle cose materiali o dai successi effimeri, ma dalla fede in Gesù Cristo e dalla speranza della vita eterna. I credenti di oggi sono chiamati a vivere e a condividere questa gioia con gli altri, dimostrando che la fede cristiana non è solo un insieme di dogmi e di regole, ma una fonte di vita e di felicità autentica.
  8. L'unità della chiesa è fondamentale per la sua missione. La conversione dei Samaritani rappresenta un passo importante verso l'abbattimento delle barriere tra ebrei e gentili. La chiesa primitiva comprende che il Vangelo è destinato a tutti gli uomini, senza distinzione di razza o di provenienza. I credenti di oggi sono chiamati a superare le divisioni e a lavorare insieme per l'unità del corpo di Cristo, testimoniando al mondo l'amore e la misericordia di Dio che abbraccia tutti.
  9. I miracoli possono essere un potente strumento per la diffusione del Vangelo. Sebbene i miracoli non siano essenziali per la fede, essi possono giocare un ruolo importante nell'attrarre l'attenzione delle persone e nel confermare la veracità del messaggio cristiano. I credenti di oggi sono chiamati a vivere una vita santa e fedele, che sia un miracolo continuo in grado di testimoniare la potenza di Dio agli altri.
  10. La chiamata alla santità è rivolta a tutti i credenti. La storia di Filippo in Samaria ci ricorda che Dio chiama tutti i credenti alla santità. Non importa la nostra posizione sociale o il nostro background, ognuno di noi è chiamato a vivere una vita conforme alla volontà di Dio. La santità non è un privilegio riservato a pochi, ma un dovere e un'opportunità per ogni cristiano.

Conclusione

Atti 8,1-8 è un capitolo ricco di insegnamenti preziosi per il credente di oggi. La persecuzione, la dispersione, la predicazione del Vangelo, i miracoli, la conversione e la gioia sono tutti elementi che ci ricordano la potenza del Vangelo e la nostra chiamata a testimoniarlo al mondo. Viviamo con coraggio, speranza e gioia, uniti nella fede e nell'amore, per essere strumenti di benedizione per gli altri e per contribuire alla diffusione del regno di Dio sulla terra.

[Gemini]


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mercoledì 12 giugno 2019

 

2Timoteo 4,17: Paolo è incaricato di arrivare ai pagani tutti col solo Vangelo

LETTURA COMPARATIVA DI 2TIMOTEO 4,17

ὁ δὲ κύριός μοι παρέστη-ho dè kýriós moi paréstē
καὶ ἐνεδυνάμωσέν με,-kaì enedynámōsén me,
ἵνα δι᾽ ἐμοῦ τὸ κήρυγμα πληροφορηθῇ-hína di᾽ emoû tò kḗrygma plērophorēthē̂i
καὶ ἀκούσωσιν πάντα τὰ ἔθνη,-kaì akoúsōsin pánta tà éthnē,
καὶ ἐρρύσθην ἐκ στόματος λέοντος.-kaì errýsthēn ek stómatos léontos.

Il Signore però mi è stato vicino-Dominus autem mihi adstitit
e mi ha dato forza,-et confortavit me
perché io portassi a compimento il kerigma-ut per me praedicatio impleatur
e tutte le genti lo ascoltassero:-et audiant omnes gentes
e così fui liberato dalla bocca del leone.-et liberatus sum de ore leonis

וַאדֹנָי הוּא עֲזָרַנִי -wadonai hu azarani
וְחִזְּקָנִי -wechizzeqani
לְמַעַן תּוּשְׁלַם עַל־יָדִי הַבְּשׂוֹרָה -lema'an tushelam al-yadi habbesorah
וְיִשְׁמָעוּהָ כָּל־הַגּוֹיִם -weyishma'uha kal-haggoyim
וָאֶנָּצֵל מִפִּי אַרְיֵה׃ -wa'ennatsel mippi aryeh

PARALLELI SEMANTICI

KJV  2 Timothy 4:17 Notwithstanding (G1161) the Lord (G2962) stood (G3936) with me (G3427), and (G2532) strengthened (G1743) me (G3165); that (G2443) by (G1223) me (G1700) the preaching (G2782) might be fully known (G4135), and (G2532) that all (G3956) the Gentiles (G1484) might hear (G191): and (G2532) I was delivered (G4506) out of (G1537) the mouth (G4750) of the lion (G3023).

Tool on line

obohu.cz
  • the Lord.
Psa 37:39 La salvezza dei giusti viene dal Signore, egli è loro scampo in tempo d'angustia. 
Psa 37:40 Li protegge il Signore e li libera, li libera dagli empi e li salva, poiché in lui hanno cercato rifugio. 
Psa 109:31 poiché egli si mette alla destra del povero per salvarlo da quelli che lo condannano. 
Jer 15:20 Io ti renderò di fronte a questo popolo qual muro di bronzo fortificato; combatteranno contro di te, ma contro di te non prevarranno, perché io sono con te, per salvarti e liberarti. Oracolo del Signore! 
Jer 15:21 Io ti libererò dalla mano malvagia e ti strapperò dal pugno dei violenti». 
Jer 20:10 Sì, ho udito le calunnie di molti: «Terrore all'intorno! Denunziate e lo denunzieremo!». Tutti gli amici miei osservavano il mio incespicare: «Forse si lascia sedurre e prevarremo su di lui, prenderemo la nostra vendetta contro di lui!». 
Jer 20:11 Ma il Signore è con me qual forte potente, perciò i miei persecutori vacilleranno, non prevarranno; arrossiranno assai perché non avran successo: vergogna perenne, che mai si dimenticherà! 
Mat 10:19 Qualora vi consegnino (nelle loro mani), non vi preoccupate di come o di che cosa dovrete dire. Vi sarà suggerito in quel momento che cosa dovrete dire; 
Act 18:9 Il Signore una notte disse in visione a Paolo: «Non temere, ma continua a parlare e non tacere, 
Act 18:10 perché io sono con te e nessuno metterà le mani su di te per farti del male; poiché c'è per me un popolo numeroso in questa città». 
Act 23:11 La notte seguente il Signore gli si avvicinò e gli disse: «Coraggio! Come hai reso testimonianza alla mia causa in Gerusalemme, così devi testimoniare anche a Roma». 
Act 27:23 Infatti in questa notte mi si è presentato un angelo di Dio, di quel Dio a cui appartengo e a cui io servo, 
Act 27:24 dicendomi: "Non temere, Paolo; tu devi comparire di fronte a Cesare, ed ecco, Dio ti ha fatto grazia di tutti coloro che navigano con te". 
strengthened.
Isa 41:10 Non temere, poiché io sono con te, non smarrirti, perché io sono il tuo Dio, ti do vigore, ti aiuto, ti sostengo con la mia destra vittoriosa. 
Isa 41:14 Non temere, verme di Giacobbe, larva di Israele! Io ti aiuto, oracolo del Signore: il tuo redentore è il Santo d'Israele. 
2Co 12:9 Mi rispose: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza si esprime nella debolezza». Mi vanterò quindi volentieri delle mie debolezze, perché si stenda su di me la potenza di Cristo. 
  • by.
Luk 21:15 io stesso vi darò linguaggio e sapienza, così che i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. 
Act 9:15 Il Signore gli disse: «Va', poiché egli è uno strumento che io mi sono scelto per portare il mio nome davanti ai pagani, ai re e ai figli d'Israele. 
Act 26:17 Per questo ti libererò dal popolo e dai pagani, ai quali io ti mando, 
Act 26:18 per aprire loro gli occhi perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, perché ottengano per la fede in me la remissione dei peccati e partecipino all'erdità dei santi". 
Rom 16:25 A Colui che può darvi stabilità nella condotta di vita conforme al mio vangelo e all'annuncio di Gesù Cristo secondo la rivelazione del mistero taciuto per una durata indeterminata, 
Rom 16:26 ma reso noto adesso, per mezzo delle Scritture profetiche, secondo l'ordinamento stabilito da Dio eterno, per portare l'obbedienza della fede a tutte le nazioni - 
Eph 3:8 A me, il più piccolo di tutti i santi, è stata concessa questa grazia di evangelizzare ai gentili l'inscrutabile ricchezza del Cristo 
Phi 1:12-14 Ora, fratelli, desidero informarvi che le mie vicende sono risultate di vantaggio al vangelo 
  • and I.
Psa 22:21 salvami dalle fauci del leone e dalle corna di bufali me che son misero. 
Pro 20:2 Come il ruggito del leone è l'ira del re; chi la eccita fa del male a se stesso. 
Pro 28:15 Leone ruggente e orso affamato: l'empio che domina sopra la gente povera. 
Jer 2:30 Invano ho colpito i vostri padri: non hanno accettato la correzione! La vostra spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore. 
Dan 6:22 Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso la bocca dei leoni, i quali non mi hanno sbranato, perché davanti a lui sono stato trovato innocente. Ma anche davanti a te, o re, non ho fatto nulla di male». 
Dan 6:27 Egli salva e libera, opera segni e prodigi nel cielo e sulla terra. È lui che ha salvato Daniele dal potere dei leoni!». 
Heb 11:33 I quali mediante la fede vinsero i regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le promesse, chiusero la bocca dei leoni, 
1Pe 5:8 Siate sobri, vigilanti. Il vostro nemico, il diavolo, va in giro come un leone ruggente, cercando qualcuno da divorare: 
2Pe 2:9 il Signore seppe salvare i buoni dalla prova e conservare i cattivi fino al giorno del giudizio per punirli, 

 PARALLELI LETTERALI  NEL CORPUS PAULINUM

IL SIGNORE
Rm 4,8; 9,28-29; 10,9.12; 12,11.19; 14,4.6.8-9.11; 15,11.30; 16,12; 1 Cor 2,8; 3,5.20; 4,4-5; 6,13-14; 7,10.12.17; 9,14; 10,9; 11,23; 12,5; 14,21; 16,7.22; 2 Cor 3,17; 4,14; 5,8; 6,17-18; 10,8.18; 11,17; 12,8; 13,10; Ef 6,7.9.10.24 (Per il resto, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza.); Fil 3,20; 4,5; Col 2,6; 3,13.23-24; 1 Ts 2,15; 3,11-12; 4,6.16-17; 5,27; 2 Ts 1,7; 2,8; 3,3.5.16; 2 Tm 1,8.16.18 (Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.); 2,7.19.22; 3,11; 4,8.14.17-18.22
VICINO
Fil 4,5; 2 Tm 4,17; cfr. “assistere”: Rm 16,2; 1 Cor 12,28; 2 Tm 4,16; Fm 1,13
FORZA: 15,19; 1 Cor 15,24.56; 2 Cor 1,6; 9,7; 12,9; Gal 5,5; Ef 1,19.21; Fil 4,13; Col 1,29; 2,15; 2 Ts 2,11; 2 Tm 1,7-8 (7: Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. :8 Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.); 2,1 (E tu, figlio mio, attingi forza dalla grazia che è in Cristo Gesù:); 3,5 (gente che ha una religiosità solo apparente, ma ne disprezza la forza interiore. Guàrdati bene da costoro!); 4,17; cfr. “confortare” in Rm 1,12; 1 Cor 4,13; 14,3; 2 Cor 1,6; 2,7; Ef 6,22; Fil 2,1.19; Col 4,8.11; 1 Ts 4,18; 5,11; 2 Ts 2,17; 2 Tm 1,16; Fm 1,7.
COMPIMENTO
Rm 1,20; 4,21 (pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento.); 8,4; 12,17; 15,8; 1 Cor 5,2-3; 2 Cor 5,10; 7,1; 8,6.11 (6 cosicché abbiamo pregato Tito che, come l'aveva cominciata, così portasse a compimento fra voi quest'opera generosa.); 9,8; 12,12; Gal 5,21; Ef 1,23; 4,12; Fil 1,6 (Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.); Col 1,24-25 (24 Ora io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa. 25 Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio,); 4,17; 2 Ts 1,11; 2 Tm 4,17; Tt 3,5
ANNUNCIO
Rm 1,1.9.15 (1 Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio –A colui che ha il potere di confermarvi nel mio Vangelo, che annuncia Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero, avvolto nel silenzio per secoli eterni,); 10,14-15; 15,16.20-21; 16,25-26; 1 Cor 1,17.23; 2,1; 9,14.16.18 (16 Infatti annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! 18 Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo.); 11,26; 15,1-2.12.51; 2 Cor 1,19; 2,12; 4,2.5; 7,7; 11,7; Gal 1,8-9.11.16.23 (8 Ma se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema!); 2,2; 3,8; 4,13; Ef 2,17; 3,8; 6,20; Fil 1,14.18; Col 1,5.23.28; 4,3; 1 Ts 2,2.4.9; 1 Tm 3,16; 2 Tm 2,8 (8 Ricòrdati di Gesù Cristo, risorto dai morti, discendente di Davide, come io annuncio nel mio Vangelo,); 4,2.5.17 (5 Tu però vigila attentamente, sopporta le sofferenze, compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero.)
GENTI
Rm 1,5 per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l'obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome,); 2,24; 3,29; 11,11-13.25 (25 Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l'ostinazione di una parte d'Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti.); 15,9.11.16.18.27 (11 E di nuovo: Genti tutte, lodate il Signore; i popoli tutti lo esaltino.); 16,26 (ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti, per ordine dell'eterno Dio, annunciato a tutte le genti perché giungano all'obbedienza della fede,); Gal 1,16; 2,2.8-9; Ef 3,6.8; Col 1,27; 4,6; 1 Tm 3,16; 2 Tm 4,17.
ASCOLTARE
Rm 2,13; 10,16; 1 Cor 14,21; Gal 3,2.5; Ef 1,13; 4,21.29; Fil 4,9; Col 1,6.23; 1 Tm 4,16 (Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.); 2 Tm 2,14 (Richiama alla memoria queste cose, scongiurando davanti a Dio che si evitino le vane discussioni, le quali non giovano a nulla se non alla rovina di chi le ascolta.); 4,4.17 (4 rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole.)
LEONE
nel NT, 2 Tm 4,17; 1 Pt 5,8 (Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare.); Ap 4,7; 5,5; 10,3; 13,2.


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