martedì 2 aprile 2024
Atti 3,6. IL POTERE DI PIETRO
IL DENARO NON SERVE PIÙ AI CRISTIANI
Pietro che parla
Nel contesto di Atti 3, Pietro assume il
ruolo di portavoce e leader della nascente comunità cristiana. Il suo discorso
all'uomo storpio è pieno di autorità e sicurezza, derivate dalla sua fede in
Gesù Cristo.
"Non possiedo né argento né oro"
Pietro ammette la sua povertà materiale,
sottolineando che non ha ricchezze terrene da offrire. Questo è significativo
perché la guarigione miracolosa che segue non è attribuita a poteri magici o
ricchezze, ma alla potenza di Dio che opera attraverso Gesù Cristo..
"Ma quello che ho te lo do"
Nonostante la sua mancanza di beni
materiali, Pietro offre all'uomo ciò che ha di più prezioso: la fede in Gesù
Cristo. La guarigione diventa quindi un segno tangibile della potenza di Dio e
della salvezza offerta in Cristo.
"Nel nome di Gesù Cristo"
La guarigione avviene "nel nome di
Gesù Cristo", sottolineando la centralità di Gesù nella fede cristiana e
la sua autorità come Signore e Salvatore.
"[Alzati e] cammina"
L'ordine di Pietro all'uomo storpio di
"alzarsi e camminare" è un comando semplice ma potente, che
rispecchia la potenza di Dio che opera attraverso la fede. La guarigione fisica
diventa simbolo della risurrezione di Gesù e della nuova vita che offre ai suoi
seguaci.
Problemi linguistici o testuali
Il versetto 6 non presenta particolari
problemi linguistici o testuali. La traduzione è chiara e il significato è
facilmente comprensibile.
Passi paralleli
Diversi passi nella vita pubblica di
Gesù offrono parallelismi con Atti 3:6. In particolare, si possono ricordare:
- La
guarigione del paralitico a Cafarnao (Marco 2,1-12)
- La
guarigione di un uomo con la mano inaridita (Matteo 12,9-13)
- La
guarigione di un cieco nato (Giovanni 9,1-7)
In questi episodi, Gesù compie
miracolose guarigioni come segni della sua autorità divina e della sua
messianicità. Atti 3,6 si inserisce in questa tradizione, mostrando come la
potenza di Dio continua ad operare attraverso la Chiesa dopo la risurrezione di
Gesù.
Conclusione
Atti 3:6 è un versetto ricco di
significato che ci insegna diverse cose:
- L'importanza
della fede in Gesù Cristo
- La
potenza di Dio che opera attraverso la Chiesa
- La
centralità della guarigione come segno della salvezza in Cristo
- Il
parallelismo con la vita pubblica di Gesù
Questo versetto ci invita a mettere la
nostra fede in Gesù Cristo e a sperimentare la sua potenza nella nostra vita.
[Gemini]
Paralleli
Mt 7,22; 10,9; Mc
14,8; 16,17; Gv 19,19; At 2,22.36; 3,16; 4,7.10; 9,34; 10,38; 16,18; 19,13; 1
Cor 4,11; 2 Cor 6,10; 8,912; Gc 2,5; 1 Pt 4,10.
Per studiare vedi il mio sito
Etichette: alzati e cammina, argento e ora, elemosina, guarigione, nome di Gesù, paralitico, potenza della fede, potenza di Dio
domenica 24 marzo 2024
FESTA IN CASA DI AMICI PRIMA DI MORIRE
Giovanni 12,1-11. Esagerazioni di una amante benestante di Gesù.
Video Lezione
Commento di Giovanni
12,3
Identificazione dei personaggi e del luogo
Nel versetto Giovanni 12,3, non è
esplicitamente specificato chi sia Maria. Potrebbe trattarsi di:
- Maria
di Betania,
sorella di Marta e Lazzaro, la più probabile secondo la tradizione.
- Un'altra
donna non identificata, presente nella casa di Lazzaro.
L'unzione di Gesù con il profumo di
nardo puro avviene nella casa di Lazzaro a Betania,
sei giorni prima della Pasqua (Gv 12,1).
Confronto con i sinottici
Un evento simile è narrato anche nei
vangeli sinottici (Marco 14,3-9; Matteo 26,6-13; Luca 7,36-50). Tuttavia, ci
sono alcune differenze:
- Nei
sinottici, l'unzione avviene a Betania, ma in casa di Simone il
lebbroso, mentre in Giovanni è a casa di Lazzaro, sempre a
Betania.
- Nei
sinottici, la donna che unge Gesù è una peccatrice,
mentre in Giovanni non è specificato il suo status sociale.
- Nei
sinottici, l'unzione avviene sul capo di Gesù,
mentre in Giovanni sui suoi piedi.
Interpretazione
L'unzione di Gesù con il nardo puro è un
atto di grande devozione e amore. Il profumo costoso
simboleggia il valore inestimabile di Gesù e la sua imminente morte. L'atto di
Maria di asciugare i piedi di Gesù con i suoi capelli è un segno di umiltà e
sottomissione.
Nel contesto del Vangelo di Giovanni,
questo evento assume un significato particolare:
- Anticipa
la morte e la sepoltura di Gesù (Gv 12,7).
- Dimostra
la fede incrollabile di Maria in Gesù, anche di fronte alla sua imminente
morte.
- Sottolinea
l'amore profondo che lega Maria a Gesù.
Esegesi
Gli esegeti offrono diverse
interpretazioni di questo versetto:
- Simbolica: L'unzione rappresenta
l'unzione messianica di Gesù.
- Letterale: L'unzione è un atto di
devozione e amore da parte di Maria.
- Teologica: L'unzione anticipa la morte e
la risurrezione di Gesù.
Conclusione
L'unzione di Gesù con il nardo puro è un evento significativo nel Vangelo di Giovanni. Dimostra la fede, l'amore e la devozione di Maria verso Gesù, e anticipa la sua imminente morte e risurrezione.
Commento di Giovanni 12,4-6: le parole di Giuda
Motivazioni
di Giuda
Le parole di Giuda in
Giovanni 12,4-6, in cui critica lo spreco di denaro per ungere i piedi di Gesù
e suggerisce di darlo ai poveri, possono essere motivate da diversi fattori:
1.
Avarizia
- Giuda era conosciuto come ladro e teneva la cassa
comune dei discepoli (Gv 12,6).
- Il suo interesse per il denaro potrebbe averlo spinto
a criticare l'uso del profumo costoso.
- In altri passi, Giuda si dimostra preoccupato per la
gestione del denaro (Marco 14,5).
2.
Mancanza di comprensione
- Giuda non coglie il significato simbolico e profetico
dell'unzione di Gesù.
- Non comprende l'amore e la devozione di Maria verso
Gesù.
- In altri passi, Giuda fatica a comprendere gli
insegnamenti di Gesù (Matteo 16,23).
3.
Invidia
- Giuda potrebbe essere invidioso dell'amore e della
vicinanza di Maria a Gesù.
- Il suo gesto di critica potrebbe essere un tentativo
di attirare l'attenzione di Gesù su di sé.
- In altri passi, Giuda mostra ambizione e desiderio di
potere (Marco 10,35-45).
4.
Zelo religioso
- Giuda potrebbe credere che il denaro sia meglio speso
per opere di carità che per gesti di devozione.
- La sua critica potrebbe essere motivata da un senso di
religiosità legalistica.
- In altri passi, Giuda si mostra preoccupato per la
purezza rituale (Matteo 26,8).
Passi
paralleli – in casa di Simone il lebbroso, a Betania
- Marco 14,3-9: Unzione di Gesù a Betania, in casa di
Simone il lebbroso, con la critica di alcuni presenti (non identificati).
- Matteo 26,6-13: Unzione di Gesù a Betania, in casa di
Simone il lebbroso, con la critica di Giuda.
- Luca 7,36-50: Unzione di Gesù da parte di una
peccatrice in casa di Simone il lebbroso, con la critica di un fariseo.
Conclusione
Le motivazioni di Giuda sono complesse e probabilmente derivano da una combinazione di fattori. La sua critica rivela la sua avarizia, la sua mancanza di comprensione spirituale e la sua ambizione personale. Tuttavia, il suo gesto serve anche a sottolineare l'amore e la devozione di Maria verso Gesù.
[Gemini]
Etichette: Betania, borza, capelli, donna, elemosina, Giuda trecento denari, Lazzaro, Maria, Marta, nardo, piedi di Gesù, poveri, profumo
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