mercoledì 1 maggio 2024

 

DISCUTERE NELLA CHIESA DI CRISTO FA BENE

 

Atti 15,7-21. Un confronto tra posizioni diverse nella stessa chiesa

Il superamento delle tradizioni culturali e religiose

Video Lettura

Atti 15,7-21 presenta un dibattito cruciale all'interno della chiesa primitiva riguardo la necessità di circoncidere i Gentili convertiti. I tre discorsi principali - quello di Pietro, di Paolo e Barnaba, e di Giacomo - offrono prospettive diverse sulla questione, fornendo un ricco terreno per l'analisi e la riflessione per il lettore credente nelle Scritture.

1. Tematiche emergenti

Inclusività della salvezza: Pietro e Paolo sottolineano che la salvezza è per grazia mediante la fede in Gesù Cristo, indipendentemente dall'osservanza di riti come la circoncisione (Atti 15,11). Giacomo ribadisce questo concetto, affermando che la fede è sufficiente per la salvezza (Atti 15,19).

Autorità della tradizione: Pietro si appella all'esperienza diretta con Gesù e all'opera dello Spirito Santo tra i Gentili (Atti 15,7-8). Paolo e Barnaba confermano le sue parole con esempi di miracoli e prodigi compiuti tra i non ebrei (Atti 15,12). Giacomo, pur concordando sulla salvezza per grazia, propone di evitare di "importunare" i Gentili con precetti onerosi (Atti 15,19-20), facendo riferimento alla tradizione mosaica (Atti 15,21).

Unità della Chiesa: Tutti e tre i discorsi evidenziano l'importanza dell'unità nella Chiesa, pur riconoscendo la diversità di provenienza e pratiche tra i membri (Atti 15,12.28).

2. Confronto tra i discorsi di Pietro, Paolo e Giacomo

Pietro: Enfatizza l'opera dello Spirito Santo e l'uguaglianza tra Giudei e Gentili nella salvezza.

Paolo e Barnaba: Confermano l'esperienza di Pietro con esempi concreti dell'azione di Dio tra i Gentili.

Giacomo: Propone un compromesso pratico per facilitare l'integrazione dei Gentili, pur rispettando la tradizione mosaica.

3. Riflessioni per il lettore credente

Il dibattito in Atti 15 dimostra la complessità di integrare con libertà culture e tradizioni diverse all'interno della Chiesa.

L'unità nella Chiesa non significa uniformità, ma piuttosto una valorizzazione della diversità nella comune fede in Gesù Cristo.

La salvezza è per grazia, mediante la fede, e non attraverso l'adesione a riti o precetti specifici o a tradizioni religiose-culturali e linguistiche.

È importante discernere tra ciò che è essenziale per la fede (il vangelo come sinteticamente riportato in 1Corinzi 15,1-11) e ciò che riguarda pratiche e tradizioni religiose.

Il rispetto reciproco e la ricerca di soluzioni condivise sono fondamentali per mantenere l'unità nella Chiesa.

Paralleli biblici

Galati 2,11-14. Paolo confronta il suo insegnamento con quello di Pietro e Giacomo, evidenziando l'importanza della libertà in Cristo.

Romani 3,21-24. Paolo afferma che la giustificazione è per fede, indipendentemente dalle opere della legge, cOme la circoncisione o le prescrizioni alimentari o legate al culto nel tempio o a liturgie di giorni (leggi Colossesi capitolo 2,1-23).

1 Corinzi 9,19-23. Paolo si adatta a culture diverse per annunciare il Vangelo, pur mantenendo fedeltà al vengelo centrale di Cristo: morto per i peccati, secondo le Scritture, sepolto, risorto il terzo giorno secondo le Scritture e apparso a Cefa, agli Undici, e “infine anche a me come a un aborto” (1 Corinzi 15,1-11).

Conclusione

Atti 15,7-21 offre un ricco esempio di come affrontare le differenze all'interno della Chiesa, ricercando l'unità nella fede e nel rispetto reciproco. Il lettore credente è chiamato a discernere le tematiche teologiche centrali, a trarre ispirazione dai modelli di comportamento presenti nel testo e ad applicarne i principi nella propria vita e comunità.

[Gemini]


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martedì 30 aprile 2024

 

UN PROFETA VA AVANTI DA SOLO

Un profeta va avanti lo stesso
Matteo 13,54-58. Gesù, è solo il figlio del falegname del paese.

  • L'origine umile di Gesù nuoce alla sua missione straordinaria.
  • Davvero il falegname di Nazaret è figlio di Davide?
  • Le istituzioni come la sinagoga e il Tempio, boicottano Gesù.
  • Gesù è rifiutato anche dai suoi paesani a causa della famiglia alla quale appartiene.
  • La famiglia è impedimento alla missione del cristiano?
  • Un profeta cristiano come Gesù non ha né patria, né casa, né famiglia se non quella di Dio.
Video Lettura

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giovedì 25 aprile 2024

 

VANGELO SECONDO PAOLO

 

Atti 13,26-33. Dio ha compiuto le promesse fatte ai padri, risuscitando Gesù.

PROGRAMMA DI VITA E ATTIVITÀ DEGLI APOSTOLI

Video

Versetto 26

Versetto 27

Versetti 28-29

Versetto 30

Versetti 31-32

Versetto 33

6 Messaggi per il lettore

  1. Gesù è il Messia atteso, inviato da Dio per compiere la promessa di salvezza. La sua morte e risurrezione sono la prova definitiva della sua divinità.
  2. La risurrezione di Gesù è la buona novella per tutta l'umanità. Offre speranza e perdono a tutti coloro che credono in lui.
  3. Siamo chiamati a testimoniare la risurrezione di Gesù al mondo. Dobbiamo condividere la nostra fede con gli altri e invitarli a credere in Gesù come Signore e Salvatore. La fede in Gesù ci porta la salvezza e la vita eterna. Credere in Gesù significa accettare il suo sacrificio sulla croce come pagamento per i nostri peccati e ricevere la sua giustizia. Significa anche nascere di nuovo e ricevere lo Spirito Santo, che ci guida e ci dà la forza per vivere una vita santa. La fede in Gesù ci dona la salvezza dall'eterna dannazione e ci assicura la vita eterna con Dio.
  4. Siamo chiamati a vivere una vita nuova in Cristo. Quando crediamo in Gesù, non siamo più le stesse persone. Veniamo trasformati dalla sua grazia e riceviamo la forza per vivere una vita nuova, libera dal peccato e conforme alla volontà di Dio. Questa nuova vita è caratterizzata dall'amore, dalla gioia, dalla pace, dalla pazienza, dalla bontà, dalla benignità, dalla fede, dalla mansuetudine e dal dominio di sé (Galati 5,22-23).
  5. Dobbiamo condividere la nostra fede con gli altri e invitarli a credere in Gesù. Gesù non ci ha chiamati solo a credere in lui, ma anche a condividere la nostra fede con gli altri. Dobbiamo essere testimoni del suo amore e della sua grazia nel mondo. Possiamo farlo parlando della nostra fede con gli altri, compiendo opere di bontà e mostrando l'amore di Cristo nella nostra vita quotidiana. In un mondo che spesso è buio e disperato, il messaggio di Gesù offre speranza e vera vita. Siamo chiamati a vivere e proclamare questo messaggio con gioia e convinzione, certi che Gesù è la risposta ai bisogni più profondi dell'umanità.

Conclusione e sintesi di Atti 13,26-33

Il brano di Atti 13,26-33 è un potente proclama della buona novella: la salvezza in Gesù Cristo. Paolo e Barnaba annunciano al popolo di Antiochia di Pisidia che Gesù è il Messia atteso, inviato da Dio per compiere la promessa fatta ai padri. La sua morte e risurrezione sono la prova definitiva della sua divinità e offrono speranza e perdono a tutti coloro che credono in lui. 

Novità spesso dimenticata dai lettori di questo testo

Un aspetto spesso trascurato di questo brano è l'enfasi posta sulla risurrezione di Gesù come compimento della promessa fatta ai padri. La risurrezione non è solo un evento miracoloso, ma è l'adempimento di tutto il piano salvifico di Dio. Significa che la promessa di salvezza fatta ad Abramo e ai suoi discendenti si è finalmente realizzata in Gesù.

Questa enfasi sulla risurrezione ha importanti implicazioni per la nostra fede. La risurrezione ci assicura che Gesù non è stato sconfitto dalla morte, ma che ha vinto il potere del peccato e della morte. Significa che la sua salvezza è a nostra disposizione e che possiamo avere la certezza della vita eterna con lui.

In un mondo che spesso si concentra sulla sofferenza e sulla morte, il messaggio di Atti 13,26-33 è un messaggio di speranza e di vittoria. È un invito a credere in Gesù Cristo, l'unico che può donarci la vera salvezza e la vita eterna.

Oltre a quanto già detto, vorrei sottolineare alcuni altri punti chiave del brano:

Atti 13,26-33 è un testo ricco e profondo che ha il potere di trasformare la nostra vita. Invitando a riflettere su questo brano, speriamo di contribuire a farne scoprire la bellezza e la novità.

[Gemini]

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domenica 14 aprile 2024

 

CRISTIANO - PROVOCATORE DELLE ISTITUZIONI RELIGIOSE

 

Atti 6,9. Analisi storico-biblica

Video Lezione

Sinagoghe a Gerusalemme

Il versetto 9 di Atti 6 menziona la "sinagoga dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini e di quelli della Cilicia e dell'Asia". Non è chiaro se si tratti di una singola sinagoga con diverse sezioni per ogni gruppo etnico, o di sinagoghe separate vicine tra loro.

L'ubicazione esatta rimane incerta. Si ipotizza che fosse situata nel quartiere ebraico della città di Gerusalemme, vicino al tempio.

I gruppi menzionati

Saul nel martirio di Stefano

Atti 7,58 riporta che Saul era presente durante la lapidazione di Stefano. Non è chiaro se fosse tra i suoi lapidatori, ma il suo consenso all'azione è implicito (v. 59).

Contesto di Atti 6, 7 e 8,1.

Questi capitoli descrivono la crescita della chiesa primitiva a Gerusalemme e le tensioni con i giudei. La lapidazione di Stefano è un evento chiave che segna l'inizio della persecuzione dei cristiani.

Stefano e Saul della Diaspora

Sebbene entrambi provenissero dalla Diaspora, le loro esperienze erano diverse. Stefano era un ebreo ellenista integrato nella cultura greca, mentre Saul era un fariseo fervente legato alle tradizioni ebraiche.

Nemicizia tra Stefano e Saul

Le ragioni precise della loro inimicizia non sono esplicite. Le differenze di background e la diversa interpretazione del messaggio di Gesù potrebbero aver contribuito alla tensione.

Stefano provocatore?

Il discorso di Stefano in Atti 7, contenente una critica al tempio e alla legge di Mosè, può essere visto come provocatorio per i giudei ortodossi come Saul. Tuttavia, le sue intenzioni non erano di incitare alla violenza, ma di proclamare la verità del vangelo.

Conclusione

Atti 6,9 offre una finestra sulla comunità ebraica diversificata di Gerusalemme nel primo secolo d.C. La storia del martirio di Stefano evidenzia le tensioni tra i primi cristiani e i giudei, mentre la figura di Stefano incarna il coraggio di chi professa la propria fede di fronte all'opposizione.

I Liberti nella sinagoga di Atti 6,9 - un approfondimento storico

Chi erano i Liberti?

I Liberti, menzionati in Atti 6,9, erano ebrei liberati dalla schiavitù, principalmente a Roma o in altre città dell'Impero Romano. Potevano provenire da diverse regioni e background socio-economici. La loro condizione variava: alcuni avevano ottenuto la libertà dopo aver prestato servizio presso famiglie romane abbienti, altri avevano acquistato la propria libertà con il lavoro o grazie a riscatti.

Quanti ebrei erano a Roma?

La stima del numero di ebrei a Roma nel primo secolo d.C. è incerta, con ipotesi che oscillano tra le 10.000 e le 50.000 unità. Rappresentavano una porzione significativa della popolazione romana, godendo di una certa autonomia e di una fiorente vita culturale e religiosa.

Da chi erano stati liberati?

La maggior parte dei Liberti era stata schiavizzata durante le conquiste romane in tutto il Mediterraneo, specialmente in Medio Oriente e nell'area mediterranea orientale. La schiavitù era un fenomeno comune nell'antichità, e molti ebrei finirono per essere venduti come schiavi, spesso in seguito a guerre o conflitti.

In che periodo storico siamo?

Atti 6,9 si colloca intorno al 30 d.C., durante il regno dell'imperatore Tiberio. Si tratta di un periodo di relativa pace e prosperità per l'Impero Romano, ma anche di tensioni tra la comunità ebraica e le autorità romane.

La sinagoga dei Liberti

La sinagoga menzionata in Atti 6,9 era un luogo di culto e di aggregazione per i Liberti di Roma. Probabilmente rifletteva la loro comune esperienza di schiavitù e la ricerca di identità e coesione nella nuova realtà romana.

Considerazioni aggiuntive

[Gemini]

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martedì 4 giugno 2019

 

Atti 19,8: Apostolo e apostolato secondo san Paolo


L’apostolato secondo san Paolo
Atti 19,8

  • Impariamo a leggere
READ
GK Act 19:8
Eiselthṑn
Εἰσελθὼν
δὲ
eis
εἰς
tḕn
τὴν
synagōgḕn
συναγωγὴν
eparrēsiázeto
ἐπαρρησιάζετο
epì
ἐπὶ
mē̂nas
μῆνας
treîs
τρεῖς
dialegómenos
διαλεγόμενος
kaì
καὶ
peíthōn
πείθων
[tà]
[τὰ]
perì
περὶ
tē̂s
τῆς
basileías
βασιλείας
toû
τοῦ
Theoû.
Θεοῦ.

  • impariamo a ritradurre

GK Act 19:8
00
LATIN VULG
ITALIANO
English
ADD YOURS
Εἰσελθὼν
01
introgressus
entrato
Having entered
[     ]
δὲ
02
autem
allora
then
[     ]
εἰς
03
[  ]
in
into
[     ]
τὴν
04
[  ]
la
the
[     ]
συναγωγὴν
05
synagogam
sinagoga
synagogue,
[     ]
ἐπαρρησιάζετο
06
cum fiducia loquebatur
parlava pubblicamente
he was speaking boldly
[     ]
ἐπὶ
07
per
sopra
for
[     ]
μῆνας
08
menses
mesi
months
[     ]
τρεῖς
09
tres
tre
three,
[     ]
διαλεγόμενος
10
disputans
discutendo
reasoning
[     ]
καὶ
11
et
e
and
[     ]
πείθων
12
suadens
persuadendo
persuading
[     ]
[τὰ]
13
[  ]
[le cose]
[the]
[     ]
περὶ
14
de
circa
concerning
[     ]
τῆς
15
[  ]
del
of the
[     ]
βασιλείας
16
regno
regno
kingdom
[     ]
τοῦ
17
[  ]
del
of the
[     ]
Θεοῦ.
18
Dei
Dio
God.
[     ]
  • Impariamo a comparare lingue tra loro per capire meglio l'originale
BGT (Testo originale)
Εἰσελθὼν δὲ εἰς τὴν συναγωγὴν
ἐπαρρησιάζετο
ἐπὶ μῆνας τρεῖς διαλεγόμενος καὶ πείθων
[τὰ] περὶ τῆς βασιλείας τοῦ θεοῦ.
VUL Latina
introgressus autem synagogam
cum fiducia loquebatur
per tres menses disputans et suadens
de regno Dei
CEI 2008
Entrato poi nella sinagoga,
vi poté parlare liberamente
per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori
di ciò che riguarda il regno di Dio.

Spyros 2013 (Modern Greek)
Kαι μπαίνοντας μέσα στη συναγωγή
Kai baínontas mésa sti synagogí
And entering into the synagogue
μιλούσε με παρρησία,
miloúse me parrisía,
he spoke boldly,
συζητώντας τρεις μήνες, και πείθοντας
yzitóntas treis mínes, kai peíthontas
discussing three months, and convincing
για τα ζητήματα της βασιλείας τού Θεού
gia ta zitímata tis vasileías toú Theoú
about the questions of the kingdom of God

MGK 1850 (Modern Greek)
Καὶ εἰσελθὼν εἰς τὴν συναγωγὴν
Kaí eiselthón eis tín synagogín
ἐλάλει μετὰ παρρησίας,
elálei metá parrisías,
διαλεγόμενος τρεῖς μῆνας καὶ πείθων
dialegómenos treís mínas kaí peíthon
εἰς τὰ περὶ τῆς βασιλείας τοῦ Θεοῦ.
eis tá perí tís vasileías toú Theoú.

HRNT (Ebraico moderno)
הוּא נִכְנַס לְבֵית הַכְּנֶסֶת
hûʾ niknas lĕbêt hakkĕneset
hu nikhnas leveith hakkeneseth
He entered the synagogue
וְדִבֵּר בְּאֺמֶץ לֵב. בְּמֶשֶׁךְ שְׁלוֹשָׁה חֳדָשִׁים
wĕdibbēr bĕʾomeṣ lēb bĕmešek šĕlôšâ ḥŏdāšîm
wedibber be'omets lev bemeshekh sheloshah chodashim
And talk with heart. For three months
טָעַן וְשִׁכְנֵעַ
ṭāʿan wĕšiknēaʿ
ta'an weshikhnea'
Claim and persuade
בְּעִנְיַן מַלְכוּת אֱלֹהִים
bĕʿinyan malkût ʾĕlōhîm
be'inyan malkhuth elohim
Concerning the kingdom of God

PARALLELI SEMANTICI AL VERSETTO

KJV Acts 19:8 And (G1161) he went (G1525) into (G1519) the synagogue (G4864), and spake boldly (G3955) for the space (G1909) of three (G5140) months (G3376), disputing (G1256) and (G2532) persuading (G3982) the things concerning (G4012) the kingdom (G932) of God (G2316).
  • went.
Act 13:14 Essi, partendo da Perge, con una traversata giunsero ad Antiochia di Pisidia. Il giorno di sabato entrarono nella sinagoga e si posero a sedere.
Act 13:46 Allora Paolo e Barnaba, pieni di ardire, dissero: «Era necessario annunciare a voi prima di tutti la parola di Dio. Ma poiché la respingete e non vi ritenete degni della vita eterna, ecco, ci rivolgiamo ai pagani!
Act 14:1 Anche a Iconio entrarono nella sinagoga dei Giudei e parlarono con tanta efficacia che un gran numero di Giudei e di Greci abbracciarono la fede.
Act 26:22 Ma con l'aiuto di Dio fino a questo giorno io ho continuato a rendere testimonianza agli umili e ai potenti, non dicendo nient'altro se non ciò che i profeti e Mosè dissero che doveva avvenire,
Act 26:23 che il Cristo doveva soffrire e che, risuscitato per primo da morte, avrebbe annunciato la luce al popolo e ai pagani».
  • disputing.
Act 19:9 Ma, poiché alcuni si indurivano nell'incredulità e sparlavano contro la Via di fronte all'assemblea, si staccò da loro, separò i discepoli e continuò a tenere le sue discussioni ogni giorno nella scuola di Tiranno.
Act 1:3 È a questi stessi apostoli che si era mostrato vivo dopo la sua passione, con molte prove convincenti: durante quaranta giorni era apparso loro e aveva parlato delle cose del regno di Dio.
Act 9:20-22 e subito si mise a predicare Gesù nelle sinagoghe proclamando: «Questi è il Figlio di Dio!».
Act 17:1-3 Percorrendo la strada che passa per Anfìpoli e Apollònia, giunsero a Tessalonica, dove i Giudei avevano una sinagoga.
Act 17:17 Intanto discuteva nella sinagoga con i Giudei e con i timorati di Dio e anche nel mercato a ogni ora del giorno con quelli che vi capitavano.
Act 18:4 Ogni sabato poi parlava nella sinagoga e cercava di persuadere i Giudei e i Greci.
Act 18:19 Giunsero ad Efeso e quivi li lasciò. Paolo, entrato nella sinagoga, incominciò a discutere con i Giudei.
Act 28:23 In un giorno prefissato molti si recarono presso di lui nel suo alloggio. Nella sua esposizione egli rendeva testimonianza del regno di Dio e cercava di convincerli riguardo a Gesù, partendo dalla legge di Mosè e dai profeti, dal mattino fino alla sera.
Jud 1:3 Carissimi, usando ogni sollecitudine nello scrivervi sulla nostra salvezza comune, non posso fare a meno di scrivervi per esortarvi a combattere per quella fede che fu consegnata ai santi una volta per tutte.


Tools utili on line

per l’ebraico moderno
lexilogos
per i numeri Strong greci ed ebraici, con risultati in varie lingue moderne, tra cui cinese, ceco e russo
obohu
per concordanze, numeri Strong e parole bibliche in inglese o traslitterate
eliyah
per la traslitterazione del greco e dell’ebraico
http://transliterate.com/
per il lessico di ebraico e greco, attraverso il termine biblico inglese
blueletterbible lexiconc
per allineamenti a colori di libri biblici (inglese, greco, ebraico, trascrizioni fonetiche)
bayithamashiyach
per le forme e i lemmi del greco e latino classici
perseus
per l’analisi morfologica e la traduzione all’inglese delle forme latine
archives=et
dizionario latino-italiano
dizionario-latino-italiano
dizionario greco antico-italiano
https://www.grecoantico.com/
per allineamenti di ogni versetto in lingua originale a inglese, morfologia, fonologia (cambia i riferimenti)
https://biblehub.com/text/acts/1-17.htm

VOCABOLARIO STRONG

(inglese, russo,olandese,tedesco, francese)
  • G932 the kingdom-Царствии-het Koninkrijk-Reich-in bezug auf [das] über das Königtum-le royaume-the things of the kingdom
  • G1161 And - En-aber - Ensuite
  • G1256 disputing-беседуя-met hen handelende-lehrte-lang sich-auseinandersetzend-il discourut-reasoning
  • G1519 into-в-in-dans
  • G1525 he went - Придя-hij ging - Er ging - Hineingehend-Paul entra - And he entered
  • G1909 for the space-lang-Pendant-boldly for
  • G2316 of God-Божием-Gods-Gottes-de Dieu
  • G2532 and-и-en-und
  • G3376 months-месяца-maanden-Monate-mois
  • G3955 and spake boldly-он небоязненно - проповедывал-en sprak vrijmoediglijk-und predigte frei-redete-er freimütig-où il parla librement-and spoke-and continued speaking-out boldly-and spoke boldly
  • G3982 persuading-удостоверяя-hun aanradende-beredete-und zu-überzeugen-suchend-s'efforçant de persuader-and persuading-and 1persuading
  • G4012 the things concerning-о-de zaken van-sie vom-sur les choses qui concernent-concerning-them babout
  • G4864 the synagogue-синагогу-de synagoge-die Schule-aber in die Synagoge-la synagogue-athe synagogue
  • G5140 of three - три-drie-drei-trois-three-for three.

PAROLE GRECHE DEL VERSETTO IN ATTI

Strong's-Lemma - Gk-Hb Parallels-Morphology
  1. G1525-εἰσέρχομαι: At 1,13.21; 3,8; 5,7.10.21; 9,6.12.17; 10,3.24-25.27; 11,3.8.12; 13,14; 14,1.20.22; 16,15.40; 17,2; 18,7.19; 19,8.30; 20,29; 21,8; 23,16.33; 25,23; 28,8.16. Cfr. 0935 בּוֹא bow': to go in, enter, come, go, come, in Gen 6,18.-(verb participle aorist active nominative masculine singular)
  2. G1161-δέ: At 19,1-5.7-10.13-15.17.19.21-23.27-28.30-31.33-35.39.-(conjunction coordinating)
  3. G1519-εἰς: At 19,1.3-5.8.21-22.27.29-31.-(preposition accusative)
  4. G3588-ὁ: At 19,8-10.17.21-22.33.35.37.40.-(definite article accusative feminine singular)
  5. G4864-συναγωγή: At 6,9; 9,2.20; 13,5.14.43; 14,1; 15,21; 17,1.10.17; 18,4.7.19.26; 19,8; 22,19; 24,12; 26,11. Cfr. H6960 קָוָה qavah: 1) to wait, look for, hope, expect; 2) to collect, bind together, to be collected, in Gen 1,9.-(noun accusative feminine singular common)
  6. G3955-παρρησιάζομαι: Sal 11,6; 93,1; Prv 20,9; Gb 22,26; Sir 6,11; At 9,27-28 (27 “Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù [καὶ πῶς ἐν Δαμασκῷ ἐπαρρησιάσατο ἐν τῷ ὀνόματι τοῦ Ἰησοῦ - et quomodo in Damasco fiducialiter egerit in nomine Iesu); 13,46; 14,3; 18,26; 19,8; 26,26; Ef 6,20 (Ephesians 6:20 per il quale sono ambasciatore in catene, e affinché io possa annunciarlo con quel coraggio con il quale devo parlare. [ἵνα ἐν αὐτῷ παρρησιάσωμαι ὡς δεῖ με λαλῆσαι. - ita ut in ipso audeam prout oportet me loqui - וַאֲדַבֵּר בְּבִטָּחוֹן כְּפִי שֶׁעָלַי לְדַבֵּר])
  7. 1 Ts 2,2. Cfr. H982; G662; G2292; G3955; G5111.-(verb indicative imperfect middle 3rd person singular). v sotto: OSARE-AVER FIDUCIA-PARLARE IN PUBBLICO
  8. G1909-ἐπί: At 19,8.10.12-13.17.34.-(preposition accusative)
  9. G3376-μήν: At 7,20; 18,11; 19,8; 20,3; 28,11. Cfr. H2320; H3391; H3393; -(noun accusative masculine plural common)
  10. G5140-τρεῖς: At 5,7; 7,20; 9,9; 10,19; 11,11; 17,2; 19,8; 20,3; 25,1; 28,7.11-12.15.17.-(adjective cardinal accusative masculine plural no degree)
  11. G1256-διαλέγομαι: Es 6,27; Gdc 8,1; 1 Esd 8,45; Est 5,2; 2 Mac 11,20; Sir 14,20; Is 63,1; Mc 9,34; At 17,2.17; 18,4.19; 19,8-9; 20,7.9; 24,12.25; Eb 12,5; Gd 1,9. Cfr. G1256; G1260; G4802; G4804.-(verb participle present middle nominative masculine singular)
  12. G2532-καί: At 19,1.6.8-10.12-13.15-22.25-29.31-32.35-36.38.40.-(conjunction coordinating)
  13. G3982-πείθω: At 5,36-37.39; 12,20; 13,43; 14,19; 17,4; 18,4; 19,8.26; 21,14; 23,21; 26,26.28; 27,11; 28,23-24. Cfr. H5496; H6601; G374; G4135.-(verb participle present active nominative masculine singular)
  14. G3588-ὁ: At 19,1.8.12-13.19.25.-(definite article accusative neuter plural)
  15. G4012-περί: At 19,8.23.25.40.-(preposition genitive)
  16. G3588-ὁ: At 19,8.23.25-27.29.35.40.-(definite article genitive feminine singular)
  17. G932-βασιλεία: At 1,3.6; 8,12; 14,22; 19,8; 20,25; 28,23.31. Cfr. H4410; H4437; H4438; H4467; H4468; -(noun genitive feminine singular common)
  18. G3588-ὁ: At 19,5-6.8-10.12-13.16-17.20.33.35.-(definite article genitive masculine singular)
  19. G2316-θεός: At 19,8.11.26.37.-(noun genitive masculine singular common)

equivalenze greche-ebraiche

  • OSARE-AVER FIDUCIA-PARLARE IN PUBBLICO
GREEK
G662-ἀποτολμάω-apotolmaō-be very bold; - ἀποτολμάω è un v. presente solo una volta nella Bibbia, in Romani 10,20: “Isaia poi arriva fino a dire (Ἠσαΐας δὲ ἀποτολμᾷ καὶ λέγει· - Esaias autem audet et dicit – DLZ: וִישַׁעְיָהוּ מְלָאוֹ לִבּוֹ לֵאמֹר): Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano, mi sono manifestato a quelli che non chiedevano di me,”: cfr. PARALLELI A KJV Romans 10:20 But (G1161) Esaias (G2268) is very bold (G662), and (G2532) saith (G3004), I was found (G2147) of them that sought (G2212) me (G1691) not (G3361); I was made (G1096) manifest (G1717) unto them that asked (G1905) (G0) not (G3361) after (G1905) me (G1691). - Prv 28,1; Is 49,6; 52,15; 55,4-5; 58,1; 65,1-2 (1 Mi feci ricercare da chi non mi consultava, mi feci trovare da chi non mi cercava. Dissi: «Eccomi, eccomi» a una nazione che non invocava il mio nome. 2 Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle; essi andavano per una strada non buona, seguendo i loro propositi,); Mt 20,16; 22,9-10; Lc 14,23 (Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia.); Rm 9,30 (Che diremo dunque? Che i pagani, i quali non cercavano la giustizia, hanno raggiunto la giustizia, la giustizia però che deriva dalla fede;); Ef 6,19-20; 1 Gv 4,19.
G2292-θαρρέω-tharreō-be bold, be confident, confident, have confidence, boldly;
G3955-παρρησιάζομαι-parrēsiazomai-speak boldly, preach boldly, be bold, wax bold, boldly, freely
G5111-τολμάω-tolmaō-durst, dare, be bold, boldly
HEBREW
H935 בּוֹא bow': to go in, enter, come, go, come in
H982-בָּטַח-batach-trust, confidence, secure, confident, bold, careless, hope, hoped, ones, sure, women; cfr. (bold) in Prv 28,1; (confident) in Sal 27,3 (בְּזֹאת אֲנִי בוֹטֵחַ - ἐν ταύτῃ ἐγὼ ἐλπίζω - anche allora ho fiducia. - in hoc ego sperabo); Prv 14,16
H6960 קָוָה qavah: 1) to wait, look for, hope, expect; 2) to collect, bind together, to be collected
  • MESE – NUOVA LUNA
GREEK
G3376-μήν-mēn-month
HEBREW
H2320-חֹדֶשׁ-chodesh-month, new moon, monthly, another
H3391-יֶרַח-yerach-month, moon
H3393-יְרַח-yĕrach (Aramaic)-month
  • RAGIONARE – DISCUTERE - DIALOGARE
GREEK
G1256-διαλέγομαι-dialegomai-dispute, reason with, reason, preach unto, preach, speak; in Es 6,27; Gdc 8,1; 1 Esd 8,45; Est 5,2; 2 Mac 11,20; Sir 14,20; Is 63,1; Mc 9,34; At 17,2.17; 18,4.19; 19,8-9; 20,7.9; 24,12.25; Eb 12,5; Gd 1,9
G1260-διαλογίζομαι-dialogizomai-reason, dispute, cast in the mind, muse, think, consider; in 2 Sam 19,20; 1 Mac 11,8; 2 Mac 12,43; 4 Mac 8,11; Sal 9,23; 20,12; 34,20; 35,5; 76,6; 118,59; 139,9; Prv 17,12; Mt 16,7-8; 21,25; Mc 2,6.8; 8,16-17; 9,33; 11,31; Lc 1,29; 3,15; 5,21-22; 12,17; 20,14
G3049-λογίζομαι-logizomai-think, impute, reckon, count, account, suppose, reason, number; nel NT, in Lc 22,37; Gv 11,50; At 19,27; Rm 2,3.26; 3,28; 4,3-6.8-11.22-24; 6,11; 8,18.36; 9,8; 14,14; 1 Cor 4,1; 13,5.11; 2 Cor 3,5; 5,19; 10,2.7.11; 11,5; 12,6; Gal 3,6; Fil 3,13; 4,8; 2 Tm 4,16; Eb 11,19; Gc 2,23; 1 Pt 5,12
G4802-συζητέω-syzēteō-question with, question, question one with another, enquire, dispute with, dispute, reason together, reason; solo nel NT, in Mc 1,27; 8,11; 9,10.14.16; 12,28; Lc 22,23; 24,15; At 6,9; 9,29;
G4804-συζητητής-syzētētēs-disputer
G4817-συλλογίζομαι-syllogizomai-reason
HEBREW
H2808-חֶשְׁבּוֹן-cheshbown-reason, account, device
H2940-טַעַם-ta`am-taste, behaviour, advice, understanding, judgment, discretion, reason, decree
H3198-יָכַח-yakach-reprove, rebuke, correct, plead, reason, chasten, reprover, appointed, arguing, misc
H4486-מַנְדַּע-manda` (Aramaic)-knowledge, reason, understanding
  • PERSUADERE - CONVINCERE
GREEK
G374-ἀναπείθω-anapeithō-persuade; solo in 1 Mac 1,11; Ger 36,8 (H5377, נָשָׁא nasha': to beguile, deceive); At 18,13
G3982-πείθω-peithō-persuade, trust, obey, have confidence, believe, be confident; cfr. nel cp: Rm 2,8.19; 8,38; 14,14; 15,14; 2 Cor 1,9; 2,3; 5,11; 10,7; Gal 1,10; 5,7.10; Fil 1,6.14.25; 2,24; 3,3-4; 2 Ts 3,4; 2 Tm 1,5.12; Fm 1,21
G4135-πληροφορέω-plērophoreō-be fully persuaded, be most surely believed, be fully known, make full proof of; solo in Qo (Ecclesiaste) 8,11 (H4390 מָלֵא male' or מָלָא mala': to fill, to be full; fullness, abundance); Lc 1,1; Rm 4,21; 14,5; Col 4,12; 2 Tm 4,5.17
HEBREW
H5496-סוּת-suwth-persuade, move, set on, stir up, away, entice, provoked, removed; in Dt 13,6; Gs 15,18; Gdc 1,14; 1 Sam 26,19; 2 Sam 24,1; 1 Re 21,25; 2 Re 18,32; 1 Cr 21,1; 2 Cr 18,2.31; 32,11.15; Gb 2,3; 36,16.18; Is 36,18; Ger 38,22; 43,3.
H6601-פָּתָה-pathah-entice, deceive, persuade, flatter, allure, enlarge, silly one, silly; in Gn 9,27; Es 22,16; Dt 11,16; Gdc 14,15; 16,5; 2 Sam 3,25; 1 Re 22,20-22; 2 Cr 18,19-21; Gb 5,2; 31,9.27; Sal 78,36; Prv 1,10; 16,29; 20,19; 24,28; 25,15; Ger 20,7.10; Ez 14,9; Os 2,14; 7,11.
  • REGNO – REAME
GREEK
G932-βασιλεία-basileia-kingdom (of God), kingdom (of heaven), kingdom (general or evil), (Thy or Thine) kingdom, His kingdom, the kingdom, (My) kingdom, misc
G2098-εὐαγγέλιον-euaggelion-gospel, gospel of Christ, gospel of God, gospel of the Kingdom
HEBREW
H4410-מְלוּכָה-mĕluwkah-kingdom, royal, king's
H4437-מַלְכּוּ-malkuw (Aramaic)-kingdom, reign, realm, kingly
H4438-מַלְכוּת-malkuwth-kingdom, reign, royal, realm, empire, estate
H4467-מַמְלָכָה-mamlakah-kingdom, royal, reign, king's
H4468-מַמְלָכוּת-mamlakuwth-kingdom, reign

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