mercoledì 8 maggio 2024

 

DODICI INSEGNAMENTI PER IMITARE PAOLO

 

Atti 18,1-8. Paolo lavora con le mani e predica con la bocca che Gesù è il Cristo e Signore

Video Lettura

1. Essere pronti a viaggiare: Paolo era disposto a lasciare il suo luogo di comfort (chiesa di Antiochia di Siria) per seguire la chiamata di Dio a Corinto (Atti 18,1). Questo ci insegna che dobbiamo essere disposti a cambiare i nostri piani e ad andare dove Dio ci conduce, anche se significa uscire dalla nostra zona di comfort.

2. Cercare lavoro manuale per sostenersi: Paolo lavorava come fabbricante di tende con Aquila e Priscilla (Atti 18,2-3). Questo ci insegna che non dovremmo dipendere dagli altri per il nostro sostentamento, ma che dovremmo cercare di provvedere a noi stessi con un lavoro onesto. 

3. Predicare il Vangelo regolarmente a tutti: Paolo predicava il Vangelo ogni sabato nella sinagoga e durante la settimana al mercato (Atti 18,4). Questo ci insegna che dovremmo cogliere ogni opportunità per condividere la nostra fede con gli altri. 

4. Perseverare di fronte all'opposizione: Paolo incontrò opposizione da parte degli ebrei a Corinto, ma perseverò nella predicazione del Vangelo (Atti 18,5-6). Questo ci insegna che non dobbiamo lasciarci scoraggiare dalle difficoltà, ma che dobbiamo continuare a fare ciò che sappiamo essere giusto. 

5. Vincere le opposizioni non perdendo tempo: Quando gli ebrei di Corinto divennero troppo ostili, Paolo scosse la polvere dai suoi piedi e andò in un'altra parte della città (Atti 18,6). Questo ci insegna che non dovremmo sprecare tempo con persone che non sono ricettive al Vangelo, ma che dovremmo passare ad altri che potrebbero essere più aperti. 

6. Trovare una casa accogliente: Paolo trovò una casa accogliente nella casa di Giusto, un timorato di Dio (Atti 18,7). Questo ci insegna che è importante trovare una comunità di credenti che ci sostenga e ci incoraggi nel nostro cammino di fede.

Oltre a questi sei insegnamenti, Atti 18,1-8 ci mostra anche l'importanza di essere fedeli a Dio, pieni di Spirito Santo e pieni di coraggio. Se seguiamo l'esempio di Paolo, possiamo anche noi avere un impatto significativo per il Vangelo nel mondo. 

[Gemini] 

Ecco altri sei insegnamenti che possiamo trarre dal passo di Atti 18:1-8, in cui Paolo si trova a Corinto: 

1. Adattabilità e flessibilità

Paolo si unisce a Aquila e Priscilla, che erano fabbricanti di tende come lui. Questo ci insegna l’importanza di adattarci alle circostanze e di essere flessibili nel lavoro e nella vita spirituale. 

2. Coerenza nella predicazione

Nonostante le difficoltà e l’opposizione, Paolo continua a predicare il Vangelo. Questo ci ricorda di rimanere fedeli alla nostra missione, anche quando incontriamo ostacoli. 

3. Rispetto per gli altri 

Paolo entra nella casa di Tizio Giusto, un Greco che segue la religione ebraica. Questo ci insegna a rispettare le diverse convinzioni religiose degli altri e a cercare di comprendere le loro prospettive. 

4. Testimonianza personale

Crispo, il capo della sinagoga, crede nel Signore insieme alla sua famiglia. Paolo ha avuto un impatto positivo sulla vita di Crispo attraverso la sua testimonianza personale. Questo ci ricorda l’importanza di vivere una vita coerente con la nostra fede. 

5. Battesimo.

Molti dei Corinzi ascoltano Paolo e si fanno battezzare. Il battesimo è un passo importante nella vita spirituale di un credente, simboleggiando la morte al peccato e la nuova vita in Cristo. 

Coraggio e fiducia.

Paolo riceve una visione in cui il Signore gli assicura protezione e lo incoraggia a continuare a predicare. Questo ci insegna a confidare nella guida di Dio e ad avere coraggio anche quando affrontiamo avversità. 

[Copilot]

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mercoledì 1 maggio 2024

 

DISCUTERE NELLA CHIESA DI CRISTO FA BENE

 

Atti 15,7-21. Un confronto tra posizioni diverse nella stessa chiesa

Il superamento delle tradizioni culturali e religiose

Video Lettura

Atti 15,7-21 presenta un dibattito cruciale all'interno della chiesa primitiva riguardo la necessità di circoncidere i Gentili convertiti. I tre discorsi principali - quello di Pietro, di Paolo e Barnaba, e di Giacomo - offrono prospettive diverse sulla questione, fornendo un ricco terreno per l'analisi e la riflessione per il lettore credente nelle Scritture.

1. Tematiche emergenti

Inclusività della salvezza: Pietro e Paolo sottolineano che la salvezza è per grazia mediante la fede in Gesù Cristo, indipendentemente dall'osservanza di riti come la circoncisione (Atti 15,11). Giacomo ribadisce questo concetto, affermando che la fede è sufficiente per la salvezza (Atti 15,19).

Autorità della tradizione: Pietro si appella all'esperienza diretta con Gesù e all'opera dello Spirito Santo tra i Gentili (Atti 15,7-8). Paolo e Barnaba confermano le sue parole con esempi di miracoli e prodigi compiuti tra i non ebrei (Atti 15,12). Giacomo, pur concordando sulla salvezza per grazia, propone di evitare di "importunare" i Gentili con precetti onerosi (Atti 15,19-20), facendo riferimento alla tradizione mosaica (Atti 15,21).

Unità della Chiesa: Tutti e tre i discorsi evidenziano l'importanza dell'unità nella Chiesa, pur riconoscendo la diversità di provenienza e pratiche tra i membri (Atti 15,12.28).

2. Confronto tra i discorsi di Pietro, Paolo e Giacomo

Pietro: Enfatizza l'opera dello Spirito Santo e l'uguaglianza tra Giudei e Gentili nella salvezza.

Paolo e Barnaba: Confermano l'esperienza di Pietro con esempi concreti dell'azione di Dio tra i Gentili.

Giacomo: Propone un compromesso pratico per facilitare l'integrazione dei Gentili, pur rispettando la tradizione mosaica.

3. Riflessioni per il lettore credente

Il dibattito in Atti 15 dimostra la complessità di integrare con libertà culture e tradizioni diverse all'interno della Chiesa.

L'unità nella Chiesa non significa uniformità, ma piuttosto una valorizzazione della diversità nella comune fede in Gesù Cristo.

La salvezza è per grazia, mediante la fede, e non attraverso l'adesione a riti o precetti specifici o a tradizioni religiose-culturali e linguistiche.

È importante discernere tra ciò che è essenziale per la fede (il vangelo come sinteticamente riportato in 1Corinzi 15,1-11) e ciò che riguarda pratiche e tradizioni religiose.

Il rispetto reciproco e la ricerca di soluzioni condivise sono fondamentali per mantenere l'unità nella Chiesa.

Paralleli biblici

Galati 2,11-14. Paolo confronta il suo insegnamento con quello di Pietro e Giacomo, evidenziando l'importanza della libertà in Cristo.

Romani 3,21-24. Paolo afferma che la giustificazione è per fede, indipendentemente dalle opere della legge, cOme la circoncisione o le prescrizioni alimentari o legate al culto nel tempio o a liturgie di giorni (leggi Colossesi capitolo 2,1-23).

1 Corinzi 9,19-23. Paolo si adatta a culture diverse per annunciare il Vangelo, pur mantenendo fedeltà al vengelo centrale di Cristo: morto per i peccati, secondo le Scritture, sepolto, risorto il terzo giorno secondo le Scritture e apparso a Cefa, agli Undici, e “infine anche a me come a un aborto” (1 Corinzi 15,1-11).

Conclusione

Atti 15,7-21 offre un ricco esempio di come affrontare le differenze all'interno della Chiesa, ricercando l'unità nella fede e nel rispetto reciproco. Il lettore credente è chiamato a discernere le tematiche teologiche centrali, a trarre ispirazione dai modelli di comportamento presenti nel testo e ad applicarne i principi nella propria vita e comunità.

[Gemini]


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domenica 21 aprile 2024

 

LA PORTA DELLA CHIESA È APERTA A TUTTI

  


Atti 11,17. Pietro apre la porta della chiesa a ebrei e pagani.

 Video Lezione

Testo

CEI   Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio? .

NAS    If God therefore gave to them the same gift as He gave to us also after believing in the Lord Jesus Christ, who was I that I could stand in God's way?

BGT   εἰ οὖν τὴν ἴσην δωρεὰν ἔδωκεν αὐτοῖς ὁ θεὸς ὡς καὶ ἡμῖν πιστεύσασιν ἐπὶ τὸν κύριον Ἰησοῦν Χριστόν, ἐγὼ τίς ἤμην δυνατὸς κωλῦσαι τὸν θεόν;

NOV   Si ergo aequale donum dedit illis Deus sicut et nobis, qui credidimus in Dominum Iesum Christum, ego quis eram qui possem prohibere Deum? .

VLH   Vậy, nếu Thiên Chúa đã ban cho họ cùng một ân huệ như Người đã ban cho chúng ta, vì chúng ta tin vào Chúa Giê-su Ki-tô, thì tôi là ai mà dám ngăn cản Thiên Chúa?

  MHT  וּבְכֵן, אִם אֱלֹהִים נָתַן לָהֶם אֶת אוֹתָהּ הַמַּתָּנָה כְּמוֹ שֶׁנָּתַן לָנוּ, הַמַּאֲמִינִים בָּאָדוֹן יֵשׁוּעַ הַמָּשִׁיחַ, מִי אֲנִי שֶׁאוּכַל לַעֲצֹר בְּעַד אֱלֹהִים?

CNV5    神既然把同樣的恩賜( 恩賜 或譯 恩賞 )給他們,像給我們這些信了主耶穌基督的人一樣,我是誰,我能夠阻止 神嗎?

CRV   Так вот, если Бог дал им такой же дар, как и нам, когда мы поверили в Господа Иисуса Христа, то кто я такой, чтобы препятствовать Богу?

FBJ   Si donc Dieu leur a accordé le même don qu'à nous, pour avoir cru au Seigneur Jésus Christ, qui étais-je, moi, pour faire obstacle à Dieu.  

JAS   こういうわけですから、私たちが主イエス・キリストを信じたとき、神が私たちに下さったのと同じ賜物を、彼らにもお授けになったのなら、どうして私などが神のなさることを妨げることができましょう。」

TUR   Böylelikle Tanrı, Rab İsa Mesih'e inanmış olan bizlere verdiği armağanın aynısını onlara verdiyse, ben kimim ki Tanrı'ya karşı koyayım?

 فَإِنْ كَانَ اللهُ قَدْ أَعْطَاهُمُ الْمَوْهِبَةَ كَمَا لَنَا أَيْضًا بِالسَّوِيَّةِ مُؤْمِنِينَ بِالرَّبِّ يَسُوعَ الْمَسِيحِ، فَمَنْ أَنَا؟ أَقَادِرٌ أَنْ أَمْنَعَ اللهَ؟ AVD  

Commento su Atti 11,17 nel Contesto del Libro degli Atti degli Apostoli 

Nel contesto del libro degli Atti degli Apostoli, il versetto 11,17 è significativo in quanto evidenzia un momento cruciale nella storia della chiesa primitiva. Pietro, uno degli apostoli di Gesù, si trova di fronte a una decisione importante riguardo al battesimo dei non ebrei (gentili) che avevano ricevuto lo Spirito Santo. Pietro, dopo aver sperimentato la manifestazione dello Spirito Santo su di loro, si rende conto che non può opporsi a Dio nel concedere loro lo stesso dono che aveva dato agli ebrei credenti in Gesù Cristo. 

Questo evento è parallelo a altri passi nel libro degli Atti degli Apostoli che evidenziano l'espansione del messaggio cristiano oltre i confini del popolo ebraico. Ad esempio, nel capitolo 10, Pietro riceve una visione da parte di Dio che lo istruisce a non considerare impuro ciò che Dio ha reso puro, preparandolo così ad accettare i gentili nella comunità dei credenti. Questo evento è significativo perché sottolinea l'universalità del messaggio evangelico e la volontà di Dio di includere tutte le persone, indipendentemente dalla loro origine etnica.

 Le implicazioni e le conseguenze di ciò che Pietro dice in Atti 11,17 sono profonde dal punto di vista teologico. Questo episodio sottolinea l'importanza della guida dello Spirito Santo nella vita della chiesa e la necessità di essere aperti alla volontà di Dio, anche quando ciò comporta superare le tradizioni e le barriere culturali. Inoltre, mette in evidenza il concetto di sovranità divina e la responsabilità dei credenti di sottomettersi alla volontà di Dio, anche quando ciò va contro le loro convinzioni preesistenti.

In sintesi, Atti 11,17 nel contesto del libro degli Atti degli Apostoli evidenzia l'espansione del messaggio evangelico oltre i confini culturali e nazionali, sottolineando l'universalità della salvezza offerta da Gesù Cristo e l'importanza della guida dello Spirito Santo nella vita della chiesa.

Paralleli

 Gb 9,12; 33,13; 40,2.8-9; Dan 4,32; Mat 20,14-15; At 10,47; 11,15; 15,8-9; Rom 9,15-16.20.23-24; 11,34

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martedì 19 marzo 2024

 

FEDE DI ABRAMO - INDIPENDENTE DALLE RELIGIONI

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