lunedì 15 aprile 2024
CRISTIANO - TESTIMONE, ACCUSATORE E MARTIRE
Atti 7,51-8,1 La lapidazione di Stefano, il primo provocatore cristiano
- Stefano
accusa il popolo, gli anziani e gli scribi di essere "duri di cuore e
di orecchie" e di "resistere allo Spirito Santo" (Atti
7,51).
- Cita la
storia del popolo d'Israele, mostrando come hanno sempre resistito a Dio e
ai suoi profeti, arrivando persino a uccidere Gesù (Atti 7,52-53).
- Rinfaccia
loro di aver ricevuto la Legge per mezzo degli angeli e di non averla
osservata (Atti 7,53).
Passi paralleli
- Deuteronomio
10,16: "Circoncidete dunque il vostro cuore e non indurite il vostro
collo"
- Matteo
23,29-32: Gesù accusa i capi religiosi del suo tempo di aver ucciso i
profeti e di essere quindi figli di coloro che li hanno uccisi
- Giacomo
4,6: "Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili"
Insegnamento 1: La verità, anche se
dura da sentire, va proclamata con coraggio, senza timore di chi ci ascolta.
Stefano non si lascia intimidire dal suo uditorio ostile e dice loro la verità,
anche se sa che questo potrebbe costargli caro.
2. Le reazioni furibonde contro Stefano
(Atti 7,54-57)
- Le
parole di Stefano provocano una forte reazione nel suo uditorio: "Si
infuriarono grandemente e digrignavano i denti contro di lui" (Atti
7,54).
- Si
tappano le orecchie e si scagliano contro Stefano con violenza (Atti
7,56-57).
Passi paralleli
- Esodo
32,19-20: Mosè scende dal monte Sinai con le tavole della Legge e trova il
popolo che adora un vitello d'oro. Adirato, getta le tavole a terra e
distrugge il vitello.
- Atti
18,6-7: Paolo predica a Corinto e alcuni Giudei si infuriano contro di lui
e lo insultano.
Insegnamento 2: La verità può
suscitare rabbia e ostilità in chi la ascolta. È importante essere preparati ad
affrontare queste reazioni con pazienza e fermezza, senza farsi intimidire.
3. La lapidazione di Stefano e la presenza
di Saulo (Atti 7,58-60)
- Stefano
viene trascinato fuori dalla città e lapidato.
- Tra
coloro che sono presenti alla lapidazione c'è anche Saulo, che in seguito
diventerà l'apostolo Paolo (Atti 7,58).
- Stefano,
mentre viene lapidato, prega per i suoi persecutori: "Signore, non
imputare loro questo peccato" (Atti 7,60).
Passi paralleli
- Deuteronomio
13,10: "Non acconsentire e non aver pietà di lui, non risparmiarlo e
non coprirlo. Ma tu stesso per primo lo lapiderai e poi tutto il popolo
dopo di te"
- Matteo
5,44: "Ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite
coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano e pregate
per quelli che vi insultano e vi perseguitano"
Insegnamento 3: Anche di fronte alla
persecuzione e alla violenza, il cristiano è chiamato ad amare i suoi nemici e
a perdonare coloro che gli fanno del male. Stefano, con la sua preghiera di
perdono, ci insegna che la vera forza del cristiano non sta nella violenza, ma
nell'amore.
4. La morte di Stefano (Atti 7,60)
- Stefano
muore invocando il nome di Gesù e pregando per il perdono dei suoi
persecutori.
- La sua
morte è un segno di grande fede e coraggio.
Passi paralleli
- Luca
23,46: Gesù, mentre viene crocifisso, esclama: "Padre, perdona loro,
perché non sanno quello che fanno"
- 1
Giovanni 3,16: "In questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la
sua vita per noi; e noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli"
Insegnamento 4: La
morte di Stefano ci ricorda
- La
morte di Stefano ci ricorda che la fede in Gesù Cristo può condurre al
martirio. Come
Stefano, anche noi potremmo essere chiamati a soffrire per la nostra fede.
Tuttavia, dobbiamo ricordare che la vera vittoria non è di questo mondo,
ma è la vita eterna con Dio.
- La
morte di Stefano ci ricorda il potere del perdono. Stefano, anche di fronte alla
morte, prega per il perdono dei suoi persecutori. Questo ci insegna che il
perdono è l'unica vera arma che abbiamo contro il male.
- La
morte di Stefano ci ricorda che la persecuzione non può fermare il
Vangelo. La
morte di Stefano non ha fatto altro che diffondere la parola di Dio ancora
di più. Questo ci insegna che il Vangelo è una forza potente che non può
essere fermata da nulla.
Insegnamento 5: Stefano è un esempio
da seguire per tutti i cristiani che sono chiamati a testimoniare la loro fede
in un mondo ostile. La sua storia ci incoraggia a non aver paura di parlare la
verità, anche quando è difficile, e ad amare i nostri nemici, anche quando ci
perseguitano.
Insegnamento 6: La morte di Stefano
ci dà speranza per il futuro. Se anche Stefano, pur essendo un semplice uomo,
ha potuto vincere la morte con la sua fede, allora anche noi possiamo farlo. La
sua storia ci insegna che la vita eterna con Dio è alla nostra portata, se siamo
disposti a seguirlo fino alla fine.
Conclusione
La lapidazione di Stefano è un evento
tragico, ma è anche una storia di grande fede, coraggio e amore. La storia di
Stefano ci ispira ad essere cristiani migliori e a vivere la nostra fede con
autenticità e radicalità.
[Gemini]
Etichette: accusa, autenticità, coraggio, fede e martirio, lapidazione, morte, parresia, perdono, persecuzione e vangelo, potere, preghiera, radicalità, Stefano, testimone
giovedì 21 marzo 2024
PROFETA – PIETRA SCARTATA DAI COSTRUTTORI
Geremia 20,10-13. Un profeta solo con Dio, perseguitato da tutti.
Domande
- chi è un profeta secondo la Bibbia
-
da chi e perché un profeta è calunniato: che ha detto o fatto di male?
- la spiegazione dell’odio contro il profeta che è giusto, perseguitato
10 Sentivo la calunnia di molti: «Terrore all’intorno! Denunciàtelo! Sì, lo denunceremo». Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta: «Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta».
Quelli che Dicono fra loro sragionando: «La nostra vita è breve e triste; non c'è rimedio quando l'uomo muore, e non si conosce nessuno che liberi dal regno dei morti. Siamo nati per caso e dopo saremo come se non fossimo stati: è un fumo il soffio delle nostre narici, il pensiero è una scintilla nel palpito del nostro cuore, spenta la quale, il corpo diventerà cenere e lo spirito svanirà come aria sottile. Il nostro nome cadrà, con il tempo, nell'oblio e nessuno ricorderà le nostre opere. La nostra vita passerà come traccia di nuvola, si dissolverà come nebbia messa in fuga dai raggi del sole e abbattuta dal suo calore. Passaggio di un'ombra è infatti la nostra esistenza e non c'è ritorno quando viene la nostra fine, poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro. Venite dunque e godiamo dei beni presenti, gustiamo delle creature come nel tempo della giovinezza! Saziamoci di vino pregiato e di profumi, non ci sfugga alcun fiore di primavera, coroniamoci di boccioli di rosa prima che avvizziscano; nessuno di noi sia escluso dalle nostre dissolutezze. Lasciamo dappertutto i segni del nostro piacere, perché questo ci spetta, questa è la nostra parte. Spadroneggiamo sul giusto, che è povero, non risparmiamo le vedove, né abbiamo rispetto per la canizie di un vecchio attempato. La nostra forza sia legge della giustizia, perché la debolezza risulta inutile. Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l'educazione ricevuta. Proclama di possedere la conoscenza di Dio e chiama se stesso figlio del Signore. È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri; ci è insopportabile solo al vederlo, perché la sua vita non è come quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade. Siamo stati considerati da lui moneta falsa, e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure. Proclama beata la sorte finale dei giusti e si vanta di avere Dio per padre. Vediamo se le sue parole sono vere, consideriamo ciò che gli accadrà alla fine. Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione. Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».
Sapienza 2,1-20
11 Ma il Signore è al mio fianco
come un prode valoroso, per questo i miei persecutori vacilleranno e non
potranno prevalere; arrossiranno perché non avranno successo, sarà una vergogna
eterna e incancellabile.
= Ger 1,8 Non aver paura di fronte a loro, perché io
sono con te per proteggerti». Oracolo del Signore.
Ger 1,19 Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perché io
sono con te per salvarti». Oracolo del Signore.
Ger 15,15 Tu lo sai, Signore, ricòrdati di me e
aiutami, véndicati per me dei miei persecutori. Nella tua clemenza non
lasciarmi perire, sappi che io sopporto insulti per te.
Ger 15,20 e di fronte a questo popolo io ti renderò
come un muro durissimo di bronzo; combatteranno contro di te, ma non
potranno prevalere, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti. Oracolo
del Signore.
Ger 17,18 Siano confusi i miei avversari, non io, si
spaventino loro, non io. Manda contro di loro il giorno della sventura,
distruggili due volte.
Ger 30,11 Ma tu non temere, Giacobbe, mio servo - perché
io sono con te per salvarti. Oracolo del Signore. Sterminerò tutte le nazioni
tra le quali ti ho disperso, ma non sterminerò te; ti castigherò secondo
giustizia, non ti lascerò del tutto impunito.
Sal 27,1 Di Davide. Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?
Paolo
At
18,9 Una notte, in visione, il Signore disse a Paolo: «Non aver paura; continua
a parlare e non tacere, 10 perché io sono con te e nessuno cercherà di farti
del male: in questa città io ho un popolo numeroso».
Rom 8,31 Che diremo dunque di queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?
Gesù risorto
Mt 28,19 Andate dunque e fate discepoli tutti i popo i, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
12 Signore degli eserciti, che provi il giusto, che vedi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa!
Dt 32,35 Mia sarà la vendetta
e il castigo, quando vacillerà il loro piede! Sì, vicino è il giorno della loro
rovina e il loro destino si affretta a venire”.
Ger 11,20 Signore degli eserciti,
giusto giudice, che provi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta
su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa.
Ger 17,10 Io, il Signore, scruto la
mente e saggio i cuori, per dare a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il
frutto delle sue azioni.
Ger 51,36 Perciò così dice il Signore: «Ecco, io difendo la tua causa, compio la tua vendetta; prosciugherò il suo mare, disseccherò le sue sorgenti.
13 Cantate inni al Signore, lodate il Signore, perché ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.
MESSAGGI PER IL LETTORE DI OGGI
Messaggi per il
lettore di Geremia 20,10-13
1. Fede incrollabile in Dio di fronte alle
calunnie
- Geremia,
nonostante le calunnie e l'ostilità dei suoi nemici, rimane saldo nella
sua fede in Dio.
- Consiglio: Non permettere alle critiche e
alle maldicenze di incrinare la tua fiducia in Dio.
2. Amici traditori e la vendetta
- Geremia
sperimenta la delusione da parte di amici che speravano nella sua caduta e
bramavano vendetta.
- Precetto: Non riporre la tua fiducia
negli esseri umani, ma solo in Dio, che è l'unico amico fedele.
3. La forza salvifica di Dio
- Geremia
trova conforto e sicurezza nella presenza di Dio che lo sostiene e lo
protegge.
- Consiglio: Affidati alla potenza di Dio
che ti donerà la forza per superare ogni avversità.
4. Vergogna eterna per i persecutori
- Geremia
profetizza una vergogna eterna per coloro che lo perseguitano e si
oppongono alla parola di Dio.
- Precetto: Non temere i nemici, perché la
loro arroganza sarà punita e la giustizia divina trionferà.
5. Confidare nella parola di Dio
- Le
parole di Geremia, nonostante l'opposizione, sono portatrici di verità e
di speranza per il futuro.
- Consiglio: Ascolta la parola di Dio e
lascia che ti guidi e illumini il tuo cammino.
6. La perseveranza nella fede
- La
perseveranza di Geremia nella fede è un esempio per tutti i credenti di
fronte alle sfide.
- Precetto: Non scoraggiarti di fronte
alle prove, ma persevera nella fede e nella speranza.
Ringraziamo Dio per la sua parola che ci
conforta e ci guida. Preghiamo per avere la forza di perseverare nella fede
come Geremia, nonostante le avversità.
CHI È PROFETA
Il profeta nella
Bibbia: caratteristiche umane, psicologiche e spirituali
Nella Bibbia, il profeta assume un ruolo
fondamentale come intermediario tra Dio e il suo popolo. Le sue caratteristiche
umane, psicologiche e spirituali lo rendono un individuo unico e speciale:
Caratteristiche umane:
- Uomo
comune: Il
profeta non è un essere soprannaturale, ma un uomo con le sue debolezze e
fragilità. Geremia stesso lo dimostra con le sue paure e la sua
vulnerabilità di fronte alle persecuzioni.
- Scelto
da Dio:
Nonostante la sua umanità, il profeta è scelto da Dio per una missione
specifica. La chiamata divina può avvenire in modi diversi, come nel caso
di Geremia che riceve la sua vocazione in giovane età (Geremia 1,4-10).
- Vocazione
profetica: La
vita del profeta è totalmente dedicata alla trasmissione della parola di
Dio. Geremia, ad esempio, denuncia l'infedeltà del popolo e annuncia la
punizione divina, ma offre anche speranza per un futuro di redenzione.
Caratteristiche psicologiche:
- Fortezza
interiore: Il
profeta deve possedere una grande forza d'animo per affrontare
l'opposizione e le persecuzioni che inevitabilmente incontra. Geremia
stesso sperimenta la derisione, l'isolamento e persino minacce di morte.
- Coraggio: La predicazione del profeta
spesso richiede di sfidare le autorità e le convenzioni sociali. Geremia
non teme di denunciare i mali della società e di condannare l'ingiustizia.
- Sensibilità: Il profeta è un uomo sensibile
al dolore e alla sofferenza del suo popolo. Geremia, ad esempio, si
commuove per la desolazione di Gerusalemme e piange per le sue
trasgressioni.
Caratteristiche spirituali:
- Fede
incrollabile: La
fede in Dio è la forza che sostiene il profeta nella sua difficile
missione. Geremia rimane fedele a Dio anche nei momenti di sconforto e di
dubbio.
- Comunione
con Dio: Il
profeta ha una profonda relazione con Dio che si manifesta attraverso la
preghiera, la meditazione e l'ascolto della sua parola. Geremia riceve da
Dio visioni, sogni e rivelazioni che gli permettono di conoscere la sua
volontà.
- Discernimento
spirituale: Il
profeta è in grado di discernere la volontà di Dio e di interpretarla per
il suo popolo. Geremia smaschera i falsi profeti e denuncia le loro
menzogne.
In sintesi, il profeta biblico è un uomo
coraggioso, fedele e sensibile, chiamato da Dio a svolgere una missione di
grande responsabilità. Le sue caratteristiche umane, psicologiche e spirituali
lo rendono un modello di riferimento per tutti coloro che cercano di vivere una
vita di fede autentica.
Oltre a queste caratteristiche, è
importante ricordare che:
- I
profeti non erano solo predicatori di sventura, ma annunciavano anche la
speranza di un futuro di salvezza.
- Il loro
messaggio era spesso scomodo e impopolare, ma era sempre rivolto al bene
del popolo.
- I profeti hanno avuto un ruolo fondamentale nella formazione della storia e della cultura ebraica e cristiana.
Etichette: calunnia, confidare, coraggio, denuncia, fede, fortezza, forza, parola di Dio, perseveranza, profeta, scelto da Dio, sensibilità, uomo comune, vendetta, vocazione profetica
lunedì 8 luglio 2019
Matteo 9,21-22: Pensare femminile la salvezza al condizionale
MATTEO 9,21-22
PENSARE FEMMINILE IN PROPRIO, CON FIDUCIA, È SUFFICIENTE ALLA SALVEZZA PERSONALE
TOOLS ON LINE
PARALLELI AL V. 21
PARALLELI AL VERSETTO 22
- Daughter. FIGLIA
- thy. TUA
- from. - DA
PARALLELI LETTERALI NELLA BIBBIA DELLA CEI
- tra sé – pensare tra sé e sé
- SE RIUSCIRÒ
- ANCHE SOLO
- TOCCARE
- IL SUO MANTELLO
- SARÒ SALVATO
- SI VOLTÒ
- LA VIDE
- CORAGGIO
- LA TUA FEDE
- TI HA SALVATA
- LA DONNA
Etichette: coraggio, donna, fede, mantello, salvezza, se, toccare, vedere, voltarsi
venerdì 7 giugno 2019
Atti 23,11: Il Cristo risorto da Paolo esige il coraggio del martirio
ANALISI SEMANTICA DI ATTI 23,11
Strong's
|
READ
|
Greek
|
ITALIANO
|
Latin Vulgate
|
English
|
MGK 1850
|
G3588
|
Tē̂i
|
Τῇ
|
alla
|
[ ]
|
to the
|
Τὴν
|
G1161
|
dè
|
δὲ
|
però
|
autem
|
but
|
δὲ
|
G1966
|
epioúsēi
|
ἐπιούσῃ
|
seguente
|
sequenti
|
following
|
ἐρχομένην
|
G3571
|
nyktì
|
νυκτὶ
|
notte
|
nocte
|
night,
|
νύκτα
|
G2186
|
epistàs
|
ἐπιστὰς
|
stante
|
adsistens
|
having stood by
|
ἐπιφανεὶς
|
G846
|
autō̂i
|
αὐτῷ
|
a lui
|
ei
|
him,
|
εἰς αὐτὸν
|
G3588
|
ho
|
ὁ
|
il
|
[ ]
|
the
|
ὁ
|
G2962
|
Kýrios
|
Κύριος
|
Signore
|
Dominus
|
Lord
|
Κύριος,
|
G3004
|
eîpen
|
εἶπεν
|
disse
|
ait
|
said,
|
εἶπε·
|
G2293
|
Thársei:
|
Θάρσει·
|
Osa
|
constans esto
|
Take courage,
|
Θάρρει, Παῦλε,
|
G5613
|
hōs
|
ὡς
|
come
|
sicut
|
as
|
διότι
|
G1063
|
gàr
|
γὰρ
|
infatti
|
enim
|
for
|
καθὼς
|
G1263
|
diemartýrō
|
διεμαρτύρω
|
hai testimoniato
|
testificatus es
|
you have fully
testified
|
ἐμαρτύρησας
|
G3588
|
tà
|
τὰ
|
le (cose)
|
[ ]
|
the (things)
|
τὰ
|
G4012
|
perì
|
περὶ
|
circa
|
de
|
about
|
περὶ
|
G1473
|
emoû
|
ἐμοῦ
|
di me
|
me
|
Me
|
ἐμοῦ
|
G1519
|
eis
|
εἰς
|
in
|
[ ]
|
at
|
εἰς
|
G2419
|
Ierousalḕm
|
Ἰερουσαλὴμ
|
Gerusalemme
|
Hierusalem
|
Jerusalem,
|
Ἱερουσαλήμ,
|
G3779
|
hoútō
|
οὕτω
|
così
|
sic
|
so
|
οὕτω
|
G4771
|
se
|
σε
|
ti
|
te
|
you
|
|
G1163
|
deî
|
δεῖ
|
è necessario
|
oportet
|
it behooves
|
πρέπει
|
G2532
|
kaì
|
καὶ
|
e
|
et
|
also
|
καὶ
|
G1519
|
eis
|
εἰς
|
in
|
[ ]
|
in
|
εἰς
|
G4516
|
Rhṓmēn
|
Ῥώμην
|
Roma
|
Romae
|
Rome
|
Ῥώμην
|
G3140
|
martyrē̂sai.
|
μαρτυρῆσαι.
|
testimoniare
|
testificari
|
to testify.
|
νὰ μαρτυρήσῃς
|
LETTURA SINTAGMATICA COMPARATA
BGT Acts
23:11
|
Vulgata
Latina
|
Τῇ δὲ ἐπιούσῃ νυκτὶ
|
sequenti autem nocte
|
ἐπιστὰς αὐτῷ ὁ κύριος
|
adsistens ei Dominus
|
εἶπεν·
|
ait
|
θάρσει·
|
constans esto
|
ὡς γὰρ διεμαρτύρω τὰ
περὶ ἐμοῦ
|
sicut enim testificatus
es de me
|
εἰς Ἰερουσαλήμ,
|
Hierusalem
|
οὕτω σε δεῖ
|
sic te oportet
|
καὶ εἰς Ῥώμην
μαρτυρῆσαι.
|
et Romae testificari
|
HRNT Modern
Hebrew New Testament
|
Spyros 2013
|
בַּלַּיְלָה
|
Kαι την ερχόμενη νύχτα,
|
נִצַּב הָאָדוֹן עַל שָׁאוּל
|
καθώς ο Kύριος παρουσιάστηκε σ’ αυτόν,
|
וְאָמַר
|
είπε:
|
הִתְחַזֵּק!
|
Έχε θάρρος, Παύλο,
|
כְּמוֹ שֶׁהֲעִידוֹתָ עָלַי
|
επειδή, όπως έδωσες για μένα μαρτυρία
|
בִּירוּשָׁלַיִם
|
στην Iερουσαλήμ,
|
כָּךְ עָלֶיךָ
|
έτσι πρέπει
|
לְהָעִיד גַּם בְּרוֹמָא
|
να δώσεις μαρτυρία και στη Pώμη.
|
READ
|
READ
|
בַּלַּיְלָה ballaylah
|
Kai tin erchómeni
nýchta,
|
נִצַּב הָאָדוֹן עַל שָׁאוּל nitstsav ha'adon al sha'ul
|
kathós o Kýrios
parousiástike s’ aftón,
|
וְאָמַר we'amar
|
eípe:
|
הִתְחַזֵּק! hithchazzeq
|
Éche thárros, Pávlo,
|
כְּמוֹ שֶׁהֲעִידוֹתָ עָלַי kemo sheha'idotha alai
|
epeidí, ópos édoses gia
ména martyría
|
בִּירוּשָׁלַיִם birushalayim
|
stin Ierousalím,
|
כָּךְ עָלֶיךָ kakh aleikha
|
étsi prépei
|
לְהָעִיד גַּם בְּרוֹמָא leha'id gam beroma
|
na dóseis martyría kai
sti Pómi.
|
TRANSLATE
|
TRANSLATE
|
At night
|
And the next night,
|
the Lord stood by Saul
|
as the Lord appeared to
him,
|
and he said
|
he said:
|
Be strengthened!
|
Have courage, Paul,
|
as you testified to me
|
because, as you have
given me testimony
|
In Jerusalem
|
in Jerusalem,
|
that's how you should
|
that's how it has to
(must) be
|
witness also in Rome
|
to give testimony and
in Rome.
|
cfr. HD (Habrit Hakhadasha Haderekh)
|
TRANSLATE
|
באותו לילה
|
nella
stessa notte
|
עמד האדון לצדו של פולוס
|
stette
il Signore accanto a Paolo
|
ואמר לו:
|
e
disse a lui
|
”חזק ואמץ, פולוס!
|
Sii
forte e fatti coraggio, Paolo
|
כשם שהעדת עלי
|
proprio
come (כְּשֵׁם) hai testimoniato (הֵעִיד) su di me
|
בפני תושבי ירושלים,
|
davanti
ai residenti di Gerusalemme,
|
כך תצטרך
|
ti
è richiesto (הִצְטָרֵךְ)
|
להעיד עלי גם בפני תושבי רומא!“
|
di
testimoniare su di me anche davanti ai residenti di Roma
|
PARALLELI AL VERSETTO IN TUTTA LA BIBBIA
- the Lord.
- Be.
- must.
TOOLS UTILI ON LINE
VOCABOLARIO STRONG
ANALISI MORFOLOGICA CON PARALLELI LETTERALI
- VENIENTE-SEGUENTE
- NOTTE
- SIGNORE è YHWH
- DIRE-PARLARE
- OSARE-AVER CORAGGIO-FARSI FORZA
- AMMONIRE-TESTIMONIARE-INSEGNARE
- GERUSALEMME
EQUIVALENZE EBRAICHE E GRECHE SULL’IDEA DELLA NECESSITÀ (NEED)
- HEBREW
- GREEK
PAOLO A ROMA
TESTIMONIARE-TESTIMONIANZA-TESTIMONIO-DARE TESTIMONIANZA
EQUIVALENZE EBRAICHE DI ALCUNI TERMINI CITATI
- H1961 הָיָה hayah: to be, become, come to pass, exist
- H3915 לַיִל layil or לֵיל leyl - layelah: night; of gloom, protective shadow
- H5324 נָצַב natsab: to stand, take one's stand, stand upright, be set (over), establish
- H3068 יְהֹוָה Yehovah: "The existing One" (the proper name of the one true God, unpronounced)
- H3372 יָרֵא yare': to fear, revere, be afraid
- H2094 זהר zahar: to admonish, warn, teach, shine, send out light, be light, be shining; to be taught, be admonished
- H5707 עֵד `ed: witness, testimony
Etichette: coraggio, Gerusalemme, martirio, Roma, testimone, testimonianza
Iscriviti a Post [Atom]