lunedì 15 aprile 2024

 

CRISTIANO - TESTIMONE, ACCUSATORE E MARTIRE

 

Atti 7,51-8,1 La lapidazione di Stefano, il primo provocatore cristiano

Video Lezione

1. Le accuse di Stefano (Atti 7,51-54)

Passi paralleli

Insegnamento 1: La verità, anche se dura da sentire, va proclamata con coraggio, senza timore di chi ci ascolta. Stefano non si lascia intimidire dal suo uditorio ostile e dice loro la verità, anche se sa che questo potrebbe costargli caro.

2. Le reazioni furibonde contro Stefano (Atti 7,54-57)

Passi paralleli

Insegnamento 2: La verità può suscitare rabbia e ostilità in chi la ascolta. È importante essere preparati ad affrontare queste reazioni con pazienza e fermezza, senza farsi intimidire.

3. La lapidazione di Stefano e la presenza di Saulo (Atti 7,58-60)

Passi paralleli

Insegnamento 3: Anche di fronte alla persecuzione e alla violenza, il cristiano è chiamato ad amare i suoi nemici e a perdonare coloro che gli fanno del male. Stefano, con la sua preghiera di perdono, ci insegna che la vera forza del cristiano non sta nella violenza, ma nell'amore.

4. La morte di Stefano (Atti 7,60)

Passi paralleli

Insegnamento 4: La morte di Stefano ci ricorda

Insegnamento 5: Stefano è un esempio da seguire per tutti i cristiani che sono chiamati a testimoniare la loro fede in un mondo ostile. La sua storia ci incoraggia a non aver paura di parlare la verità, anche quando è difficile, e ad amare i nostri nemici, anche quando ci perseguitano.

Insegnamento 6: La morte di Stefano ci dà speranza per il futuro. Se anche Stefano, pur essendo un semplice uomo, ha potuto vincere la morte con la sua fede, allora anche noi possiamo farlo. La sua storia ci insegna che la vita eterna con Dio è alla nostra portata, se siamo disposti a seguirlo fino alla fine.

Conclusione

La lapidazione di Stefano è un evento tragico, ma è anche una storia di grande fede, coraggio e amore. La storia di Stefano ci ispira ad essere cristiani migliori e a vivere la nostra fede con autenticità e radicalità.

[Gemini]

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lunedì 10 giugno 2019

 

Atti 28,30-31: Apostolato di Paolo a Roma


APOSTOLATO DI PAOLO A ROMA – DI PIETRO NON SI SA

“Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e accoglieva tutti quelli che venivano da lui, annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento."
(Atti 28,30-31)

PARALLELI SEMANTICI

KJV  Acts 28:30-31 And (G1161) Paul (G3972) dwelt (G3306) two (G1333) (H) whole (G3650) years (G1333) in (G1722) his own (G2398) hired house (G3410), and (G2532) received (G588) all (G3956) that came in (G1531) unto (G4314) him (G846), - Preaching (G2784) the kingdom (G932) of God (G2316), and (G2532) teaching (G1321) those things which concern (G4012) the Lord (G2962) Jesus (G2424) Christ (G5547), with (G3326) all (G3956) confidence (G3954), no man forbidding him (G209). 
  • TRASCORSE- DWELT
Act 28:16 Entrati poi in Roma fu permesso a Paolo di dimorare per conto suo, con un soldato a guardia. 
Act 28:30 Rimase due anni interi in un ambiente preso a pigione e riceveva tutti quelli che andavano a visitarlo, 
  • ANNUNCIANDO- PREACHING
Act 28:23 In un giorno prefissato molti si recarono presso di lui nel suo alloggio. Nella sua esposizione egli rendeva testimonianza del regno di Dio e cercava di convincerli riguardo a Gesù, partendo dalla legge di Mosè e dai profeti, dal mattino fino alla sera. 
Act 8:12 Quando però credettero a Filippo che annunciava loro la buona novella del regno di Dio e al nome di Gesù Cristo, uomini e donne si facevano battezzare. 
Act 20:25 Ora ecco, io so che voi non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali io sono passato annunciando il regno. 
Mat 4:23 Percorrendo tutta la Galilea, Gesù insegnava nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del regno e guarendo fra il popolo ogni malattia e infermità. 
Mar 1:14 Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù venne in Galilea, predicando il vangelo di Dio. 
Luk 8:1 Un po'di tempo dopo egli se ne andava per le città e i villaggi predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. Vi erano con lui i Dodici 
  • E INSEGNANDO-TEACHING
Act 5:42 E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di annunciare la buona novella del Cristo Gesù. 
Act 23:11 La notte seguente il Signore gli si avvicinò e gli disse: «Coraggio! Come hai reso testimonianza alla mia causa in Gerusalemme, così devi testimoniare anche a Roma». 
  • CON TUTTA FRANCHEZZA-WITH ALL CONFIDENCE
Act 4:29 Ed ora, Signore, guarda dall'alto le loro minacce e da'ai tuoi servi di proclamare con pieno coraggio la tua parola, 
Act 4:31 Mentre pregavano, il luogo in cui erano radunati si scosse, furono riempiti tutti di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con pieno coraggio. 
Eph 6:19 e anche per me, affinché mi sia concessa libertà di parola per annunciare coraggiosamente il mistero del vangelo, 
Eph 6:20 per il quale sono un ambasciatore in catene, e per osare di parlarne con franchezza, come è mio dovere. 
Phi 1:14 e molti fratelli, fiduciosi nel Signore a motivo della mia prigionia, con più fierezza annunciano, senza timore, la parola di Dio. 
Col 4:3 pregate anche per noi, affinché Dio ci apra una porta alla parola, per predicare il mistero del Cristo, a causa del quale sono prigioniero, 
Col 4:4 in modo che lo manifesti predicando come si conviene. 
2Ti 4:17 Il Signore, però, mi venne in aiuto e mi diede forza, affinché per mio mezzo la predicazione fosse portata a termine e tutte le nazioni l'ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone. 

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PARALLELI LETTERALI NELLA BIBBIA DELLA CEI 2008

Nota: l’ebraico si legge da destra a sinistra; “ch” si legge ch, come in Bach, non “c”; ph si legge “f”; la “h” si aspira leggermente.
  • PAOLO
 At 13,7.9.13.16.43.45-46.50 (7 al seguito del proconsole Sergio Paolo [NOTA: unico caso in cui il nome “Paolo” non è riferito all’apostolo], uomo saggio, che aveva fatto chiamare a sé Bàrnaba e Saulo e desiderava ascoltare la parola di Dio. - 9 Allora Saulo, detto anche Paolo, colmato di Spirito Santo, fissò gli occhi su di lui); 14,9.11-12.14.19; 15,2.12.22.25.35-36.38.40 (2 Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.); 16,1.3.9.14.17-19.25.28-29.36-37; 17,2.4-5.10.13-16.22.33; 18,1-2.5.8-9.11-12.14.18; 19,1.4.6.11.13.15.21.26.29-30; 20,1.7.9-10.13.16.37; 21,4.11-13.18.20.26.29-30.32.37.39-40; 22,25.27-28.30; 23,1.3.5-6.10.12.14.16.18.20.24.31.33-34 (16 Ma il figlio della sorella di Paolo venne a sapere dell'agguato; si recò alla fortezza, entrò e informò Paolo.); 24,1.10.23-24.26-27; 25,2-4.6.8-10.14.19.21.23; 26,1.24-25.28-29 (1 Agrippa disse a Paolo: «Ti è concesso di parlare a tua difesa». Allora Paolo, fatto cenno con la mano, si difese così:); 27,1.3.9.11.21.24.31.33.43; 28,3.8.15-16.25.30; Rm 1,1; 1 Cor 1,1.12-13 (13 È forse diviso il Cristo? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete stati battezzati nel nome di Paolo?); 3,4-5.22; 16,21; 2 Cor 1,1; 10,1; Gal 1,1; 5,2; Ef 1,1; 3,1; Fil 1,1; Col 1,1.23; 4,18; 1 Ts 1,1; 2,18; 2 Ts 1,1; 3,17; 1 Tm 1,1; 2 Tm 1,1; Tt 1,1; Fm 1,1.9.19; 2 Pt 3,15-16 (La magnanimità del Signore nostro consideratela come salvezza: così vi ha scritto anche il nostro carissimo fratello Paolo secondo la sapienza che gli è stata data [BGT: καθὼς καὶ ὁ ἀγαπητὸς ἡμῶν ἀδελφὸς Παῦλος κατὰ τὴν δοθεῖσαν αὐτῷ σοφίαν ἔγραψεν ὑμῖν, - VUL: sicut et carissimus frater noster Paulus secundum datam sibi sapientiam scripsit vobis - DLZ: כַּאֲשֶׁר גַּם־אָחִינוּ הָאָהוּב פּוֹלוֹס כָּתַב אֲלֵיכֶם כְּפִי הַחָכְמָה הַנְּתוּנָה לוֹ / ka'asher gam-achinu ha'ahuv polos kathav aleikhem kephi hachakhmah hannethunah lo – KJV: even as (G2531) our (G2257) beloved (G27) brother (G80) Paul (G3972) also (G2532) according to (G2596) the wisdom (G4678) given (G1325) unto him (G846) hath written (G1125) unto you (G5213);], come in tutte le lettere, nelle quali egli parla di queste cose. In esse vi sono alcuni punti difficili da comprendere, che gli ignoranti e gli incerti travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina.)
  • TRASCORSE
Mt 21,17 (Li lasciò, uscì fuori dalla città, verso Betània, e là trascorse la notte. [BGT: καὶ ηὐλίσθη ἐκεῖ - ibique mansit - וַיָּלֶן שָׁם/ /wayyalen sham – KJV: and (G2532) he lodged (G835) there (G1563)); At 28,30
  • DUE ANNI
Mt 2,16; Lc 1,7; At 19,10 (Questo durò per due anni [BGT: τοῦτο δὲ ἐγένετο ἐπὶ ἔτη δύο – VUL: hoc autem factum est per biennium – DLZ: וְכֵן כִּשְׁנָתַיִם יָמִים  / wekhen kishnathayim yamim - KJV:  And (G1161) this (G5124) continued (G1096) by the space (G1909) of two (G1417) years (G2094)], e così tutti gli abitanti della provincia d'Asia, Giudei e Greci, poterono ascoltare la parola del Signore.); 24,27 (Trascorsi due anni [BGT: Διετίας δὲ πληρωθείσης – VUL: biennio autem expleto – DLZ:  וַיְהִי מִקֵּץ שְׁנָתַיִם יָמִים  - KJV: But (G1161) after (G4137) two years (G1333)], Felice ebbe come successore Porcio Festo. Volendo fare cosa gradita ai Giudei, Felice lasciò Paolo in prigione.); 28,30.
  • NELLA CASA
At 7,20; 9,11.17 (11 E il Signore a lui: «Su, va' nella strada chiamata Diritta e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso [BGT: καὶ ζήτησον ἐν οἰκίᾳ Ἰούδα Σαῦλον ὀνόματι Ταρσέα – VUL: et quaere in domo Iudae Saulum nomine Tarsensem – DLZ: וּשְׁאַל בְּבֵית יְהוּדָה לְאִישׁ טַרְסִי /ushe'al beveith yehudah le'ish tarsi [NOTA: in ebr. manca “Saul”, sostituto da “un tale di Tarso”] - KJV:  and (G2532) enquire (G2212) in (G1722) the house (G3614) of Judas (G2455) for one called (G3686) Saul (G4569), of Tarsus (G5018)]; ecco, sta pregando – 17 Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo».); 10,32; 18,7 ([Paolo] Se ne andò di là ed entrò nella casa di un tale, di nome Tizio Giusto, uno che venerava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga.); 21,8 (Ripartiti il giorno seguente, giungemmo a Cesarèa; entrati nella casa di Filippo l'evangelista, che era uno dei Sette, restammo presso di lui.); 28,30
  • IN AFFITTO-μίσθωμα (COMPENSO - PREZZO DELLA PROSTITUTA-DONO)
nella bibbia gr., cfr. Dt 23,19; Prv 19,13; Os 2,14; Mic 1,7; Ez 16,31-34.41; At 28,30; nel NT, μίσθωμα (místhōma) è solo in At 28,30.
  • ACCOGLIEVA
cfr. “accogliere” in Atti: At 7,59; 10,35; 16,21; 18,27; 24,3; 28,30
  • TUTTI QUELLI
At 2,39 (Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro».); 4,21; 5,5.11.17; 6,15; 9,2.14.21 (21 E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?».); 13,48 (Nell'udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero.); 16,32; 20,32; 26,29 (E Paolo replicò: «Per poco o per molto, io vorrei supplicare Dio che, non soltanto tu, ma tutti quelli che oggi mi ascoltano, diventino come sono anche io, eccetto queste catene!».); 28,30
  • VENIVANO
cfr. il verbo “venire” in alcuni versetti di Atti: At 1,11 (e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo».); 9,12.18.24.28.30 (12 e ha visto in visione un uomo, di nome Anania, venire a imporgli le mani perché recuperasse la vista». 28 Così egli [Saulo] poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore.); 28,15.23-24.30 (15 I fratelli di là, avendo avuto notizie di noi, ci vennero incontro fino al Foro di Appio e alle Tre Taverne. Paolo, al vederli, rese grazie a Dio e prese coraggio. 23 E, avendo fissato con lui un giorno, molti vennero da lui, nel suo alloggio. Dal mattino alla sera egli esponeva loro il regno di Dio, dando testimonianza, e cercava di convincerli riguardo a Gesù, partendo dalla legge di Mosè e dai Profeti.)
  • DA LUI
At 3,16; 5,36-37; 10,39 (E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui [da Gesù] compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce,); 12,10; 20,32 (E ora – è Paolo che parla agli anziani di Efeso - vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere l'eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati.); 22,29 (E subito si allontanarono da lui – da Paolo - quelli che stavano per interrogarlo. Anche il comandante ebbe paura, rendendosi conto che era romano e che lui lo aveva messo in catene.); 24,8 (Interrogandolo, potrai sapere di persona da lui – da Paolo - tutte queste cose delle quali noi lo accusiamo».); 28,23.30 (23 E, avendo fissato con lui un giorno, molti vennero da lui, - da Paolo - nel suo alloggio. Dal mattino alla sera egli esponeva loro il regno di Dio, dando testimonianza, e cercava di convincerli riguardo a Gesù, partendo dalla legge di Mosè e dai Profeti.)
  • ANNUNCIANDO
cfr. in Atti: At 3,24; 4,2; 5,42; 8,4.12.25.35; 9,20 (e subito nelle sinagoghe – Paolo - annunciava che Gesù è il Figlio di Dio.); 10,36.42; 11,20.28 (20 Ma alcuni di loro, gente di Cipro e di Cirene, giunti ad Antiòchia, cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore.); 12,14; 13,5.32.38.42 (5 Giunti a Salamina, cominciarono ad annunciare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei, avendo con sé anche Giovanni come aiutante.); 14,15.21; 15,35-36; 16,10.17; 17,3.13.18-19.23 (18 Anche certi filosofi epicurei e stoici discutevano con lui, - con Paolo - e alcuni dicevano: «Che cosa mai vorrà dire questo ciarlatano?». E altri: «Sembra essere uno che annuncia divinità straniere», poiché annunciava Gesù e la risurrezione.); 20,25.27; 26,23 (che cioè il Cristo avrebbe dovuto soffrire e che, primo tra i risorti da morte, avrebbe annunciato la luce al popolo e alle genti».); 28,31
  • IL REGNO DI DIO
At 1,3; 8,12; 14,22 ([Paolo e Barnaba] confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede «perché – dicevano – dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni».); 19,8; 28,23.31 (23 E, avendo fissato con lui – con Paolo - un giorno, molti vennero da lui, nel suo alloggio. Dal mattino alla sera egli esponeva loro il regno di Dio, dando testimonianza, e cercava di convincerli riguardo a Gesù, partendo dalla legge di Mosè e dai Profeti.)
  • INSEGNANDO
At 1,1; 4,2.18; 5,21.25.28.42 (28 dicendo: «Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest'uomo». 42 ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.); 15,1.35 (35 Paolo e Bàrnaba invece rimasero ad Antiòchia, insegnando e annunciando, insieme a molti altri, la parola del Signore.); 18,11.25; 21,21.28 (21 Ora, hanno sentito dire di te – Paolo - che insegni a tutti i Giudei sparsi tra i pagani di abbandonare Mosè, dicendo di non circoncidere più i loro figli e di non seguire più le usanze tradizionali.); 28,31
  • LE COSE
At 3,21; 4,24; 7,1; 10,39; 13,34.38; 14,15 («Uomini, perché fate questo? Anche noi – Paolo e Barnaba - siamo esseri umani, mortali come voi, e vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano.); 17,11 (Questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalònica e accolsero la Parola – da Paolo e Sila - con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano davvero così.); 23,11 (La notte seguente gli venne accanto – a Paolo - il Signore e gli disse: «Coraggio! Come hai testimoniato a Gerusalemme le cose che mi riguardano, così è necessario che tu dia testimonianza anche a Roma».); 28,31.
  • IL SIGNORE GESÙ
At 1,21; 7,59; 9,17.27; 10,36; 11,20 (Ma alcuni di loro, gente di Cipro e di Cirene, giunti ad Antiòchia, cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore.); 15,26; 18,25; 19,13.17; 20,24 (Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio.); 21,13; 22,8 (Io risposi: “Chi sei, o Signore?”. Mi disse: “Io sono Gesù il Nazareno, che tu perséguiti”.); 26,15; 28,31
  • FRANCHEZZA-παρρησία (parrēsía)-PIENA FIDUCIA
nel NT: Mc 8,32; Gv 7,4.13.26; 10,24; 11,14.54; 16,25.29; 18,20; At 2,29; 4,13.29.31 (Quand'ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.) ; 28,31; 2 Cor 3,12 (Forti di tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza); 7,4; Ef 3,12; 6,19 (E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo,); Fil 1,20; Col 2,15; 1 Tm 3,13; Fm 1,8; Eb 3,6; 4,16; 10,19.35; 1 Gv 2,28; 3,21; 4,17; 5,14 (E questa è la fiducia che abbiamo in lui: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta.)
  • SENZA IMPEDIMENTO-ἀκωλύτως (akōlýtōs)
Il termine gr., un avv., è solo qui nella bibbia gr. Nei classici è usato anche da Platone ed Erodoto. Viene dal v. κωλύω (to hinder, prevent, forbid), che invece ricorre in Gn 23,6 (Nessuno di noi ti proibirà [H3607 כָּלָא kala': to restrict, restrain, withhold, shut up, keep back, refrain, forbid] di seppellire il tuo morto nel suo sepolcro [LXX: οὐδεὶς γὰρ ἡμῶν τὸ μνημεῖον αὐτοῦ κωλύσει ἀπὸ σοῦ τοῦ θάψαι τὸν νεκρόν σου ἐκεῖ - VUL: nullusque prohibere te poterit quin in monumento eius sepelias mortuum tuum – KJV: none (H3808) (H376) of us shall withhold (H3607) from thee his sepulchre (H6913), but that thou mayest bury (H6912) thy dead (H4191).]); Es 36,6; Nm 11,28; 1 Sam 25,26; 2 Sam 13,13; 1 Esd 2,25; 6,6.32; Tb (S) 6,13; 8,3; 1 Mac 1,45; 13,49; 3 Mac 1,13; 3,2; 4 Mac 4,7; 5,26; 14,16-17; Sal 39,10; 118,101; Qo (Ecclesiaste) 8,8; Gb 12,15; Sir 4,23; 18,30; 19,28; 20,3.21; 46,7; Sal Salomone 2,1; Mic 2,4; Is 28,6; 43,6; Ez 31,15; Mt 19,14; Mc 9,38-39; 10,14; Lc 6,29; 9,49-50; 11,52; 18,16; 23,2; At 8,36 (Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c'era dell'acqua e l'eunuco disse: «Ecco, qui c'è dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?» [BGT: τί κωλύει με βαπτισθῆναι; VUL: quid prohibet me baptizari – DLZ: מַה־יִּמְנָעֵנִי מֵהִטָּבֵל  – KJV: what (G5101) doth hinder (G2967) me (G3165) to be baptized (G907)?].); 10,47; 11,17; 16,6 (Attraversarono quindi la Frìgia e la regione della Galazia, poiché lo Spirito Santo aveva impedito loro di proclamare la Parola nella provincia di Asia.); 24,23 (E ordinò al centurione di tenere Paolo sotto custodia, concedendogli però una certa libertà e senza impedire ad alcuno dei suoi di dargli assistenza.); 27,43; Rm 1,13; 1 Cor 14,39; 1 Ts 2,16 (Essi impediscono a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano sempre di più la misura dei loro peccati! Ma su di loro l'ira è giunta al colmo.); 1 Tm 4,3; Eb 7,23; 2 Pt 2,16; 3 Gv 1,10. 
Academia Paulina

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giovedì 4 gennaio 2018

 

Ascoltata e veduta, la verità è necessaria alla testimonianza

VEDERE PER TESTIMONIARE 
in Giovanni 1,34

“E io ho visto (ἑώρακα-vidi-I have seen <3708>) e ho testimoniato (μεμαρτύρηκα-testimonium perhibui-have borne witness <3140>) che questi è il Figlio di Dio».” 


***
PARALLELI A FIGLIO DI DIO: Mat 4,3 (“Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane».”) – Gv 1,49 (“Gli – a Gesù - replicò Natanaele: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!».”)

***
PARALLELI LINGUISTICI: la forma verbale μεμαρτύρηκα, indicativo perfetto attivo in prima persona singolare da μαρτυρέω, non ha paralleli in tutto il resto della Bibbia greca; mentre ἑώρακα, l’indicativo perfetto attivo in prima persona singolare di ὁράω è in almeno altri 26 vv della Bibbia greca, a partire da Gen 31,12 (“Riprese – l’angelo di Dio in sogno a Giacobbe - : “Alza gli occhi e guarda: tutti i capri che montano le bestie sono striati, punteggiati e chiazzati, perché ho visto come ti tratta Làbano.”) a Giovanni 20,18 (“Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto [ἑώρακα] il Signore!» e ciò che le aveva detto.”);
*cfr. Gen 46,30; Es 3,9; Dt 9,13; Zc 1,8; Is 57,18; Gv 8,38 (“Io dico – è il Figlio di Dio che parla - quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».”).

***
Vedere, soprattutto il Messia è necessario per diventarne testimoni credibili, quanto Lui è credibile come Figlio di Dio che conosce il Padre per averlo visto e ascoltato; - cfr. Lv 5,1; Gv 3,11.32; 5,37; 19,35 (“Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.”); At 7,44; 13,31; 22,15.18; 26,16 (“Ma ora àlzati e sta' in piedi; io ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto di me e di quelle per cui ti apparirò.”); 1 Gv 1,2; Ap 1,2 (“il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto.”)

***
Il verbo ὁράω, “vedere, guardare, osservare, contemplare, mirare” è presente nel corpus johanneum in 145 versetti, soprattutto in Giovanni (82 volte) e quindi in Apocalisse (63), a partire da Gv 1,18 (“Dio, nessuno lo ha mai visto [ἑώρακεν]: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.”) ad Ap 22,9 (“Ma egli mi disse: «Guàrdati bene dal [ὅρα μή· ] farlo! Io sono servo, con te e con i tuoi fratelli, i profeti, e con coloro che custodiscono le parole di questo libro. È Dio che devi adorare».”); cfr. Gv 1,18.29.34.36.39.50; 6,46 (“Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.”); 8,56; 14,9; 19,26; 20,25.29 (v. 29: “Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».”); 1 Gv 4,20 (“Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede.”); Ap 17,6.

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Il verbo μαρτυρέω, “testimoniare, attestare, dichiarare ad alta voce”, ricorre meno, in circa 44 vv del corpus johanneum, da Gv 1,7 (“Egli [Giovanni] venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.”) fino ad Ap 22,20 (“22:20 Colui che attesta queste cose dice: «Sì, vengo presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù.”); ricorre soprattutto in Giovanni (33 volte) e in 1Giovanni (6), in 3Giovanni (4) e in Apocalisse (4 volte); non ricorre in 2Giovanni. Cfr. Gv 1,8.15.32.34; 5,32; 8,18 (“Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me».”); 3 Gv 1,3.12 (“A Demetrio tutti danno testimonianza, anche la stessa verità; anche noi gli diamo testimonianza e tu sai che la nostra testimonianza è veritiera.”); Ap 22,18



CONCLUSIONI PROSPETTICHE
1. Gesù è Verità perché testimonia che Dio, Creatore del cielo e della terra è suo Padre, visto e ascoltato da sempre;
2. Giovanni il Battista è il primo testimone di Gesù come agnello di Dio, Messia, Figlio di Dio, perché, battezzandolo ha visto posarsi su di Lui lo Spirito in forma di colomba e ha udito distintamente la voce di Dio Padre circa il suo Figlio.
3. A me, come testimone di Gesù, il Cristo, Messia, Figlio di Dio, è necessaria la conoscenza della verità, l’ascolto della sua Parola e la fede coraggiosa o parresia, la stessa di Paolo -
per dirla tutta a tutti, sempre e ovunque, senza intimorirmi della morte.



angelo paolo colacrai


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