lunedì 15 aprile 2024

 

παρρησία nella Bibbia

 

Il significato di παρρησία nella Bibbia (Nuovo Testamento) e le sue traduzioni inglesi

La parola greca παρρησία viene usata diverse volte nel Nuovo Testamento, con un significato sfumato che può variare a seconda del contesto. Ecco alcune delle sue sfumature principali:

1. Franchezza, libertà di parola

2. Dire la verità con coraggio:

3. Dire la propria opinione senza timore:

4. Familiarità, fiducia

È importante sottolineare che non esiste una singola parola inglese che catturi perfettamente tutte le sfumature di significato di παρρησία. La traduzione migliore dipenderà dal contesto specifico in cui viene usata la parola.

Oltre alle traduzioni sopracitate, alcune altre parole inglesi che possono essere usate per tradurre παρρησία in certi contesti includono:

 [Gemini]

STUDIO DELLE OCCORRENZE

Lev. 26,13; Est. 8,12; 1 Ma. 4,18; 3 Ma. 4,1; 7,12; 4 Ma. 10,5; Prov. 1,20; 10,10; 13,5; Job 27,10; Wis. 5,1; Sir. 25,25; Mk. 8,32; Jn. 7,4.13.26; 10,24; 11,14.54; 16,25.29; 18,20; Acts 2,29; 4,13.29.31; 28,31; 2 Cor. 3,12; 7,4; Eph. 3,12; 6,19; Phil. 1,20; Col. 2,15; 1 Tim. 3,13; Phlm. 1,8; Heb. 3,6; 4,16; 10,19.35; 1 Jn. 2,28; 3,21; 4,17; 5,14

 

 

 


 

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venerdì 5 aprile 2024

 

FRANCHEZZA E CORAGGIO DI SEMPLICI CRISTIANI

 

Atti degli Apostoli 4,13. Commento

"Vedendo la franchezza di Pietro e Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione"

Video Lezione

 Analisi del versetto

Paralleli nel Nuovo Testamento

 Significato

La franchezza di Pietro e Giovanni, unita alla loro semplicità, testimonia la potenza dello Spirito Santo che opera in loro. Il messaggio cristiano non è riservato a un'élite di intellettuali, ma è accessibile a tutti, anche a coloro che non hanno una formazione specifica.

Riflessione

Conclusione

Il versetto Atti 4,13 ci invita a riflettere sull'importanza della semplicità e dell'umiltà nella vita cristiana. La vera forza della nostra fede non risiede nelle nostre capacità umane, ma nell'azione dello Spirito Santo che opera in noi.

Altri spunti di riflessione


 Atti 4,19. Commento nel contesto biblico

"Pietro e Giovanni replicarono: Se sia giusto obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi"

Analisi del versetto

Obbedienza a Dio e agli uomini:

Disobbedienza come apostolo:

Conclusione

Il principio di obbedire a Dio prima che agli uomini è fondamentale per la fede cristiana. In caso di conflitto tra le leggi di Dio e le leggi umane, i cristiani devono obbedire a Dio. Tuttavia, questo non significa disobbedienza automatica agli uomini. I cristiani sono chiamati a obbedire alle leggi civili e a rispettare le autorità, a meno che queste leggi non contrastino con la volontà di Dio. In tali casi, i cristiani devono disobbedire alle leggi umane per obbedire a Dio.

Altri spunti di riflessione:

[Gemini]

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giovedì 14 marzo 2024

 

IL GIUSTO È CONTRADDETTO E RIGETTATO COME CRISTO

 

Sapienza 2,12-22, il giusto e gli empi - alla luce del Nuovo Testamento

Il brano del Libro della Sapienza 2,12-22 descrive la mentalità dei peccatori che complottano contro il giusto. Lo considerano un ostacolo e una condanna del loro stile di vita, e per questo decidono di eliminarlo.

Video Lezione

Riflessione alla luce del Nuovo Testamento

La vicenda di Gesù Cristo nel Nuovo Testamento offre una drammatica illustrazione di questo brano. I capi religiosi e le autorità del tempo, considerati i "dotti" e gli "intelligenti", si sentirono minacciati dagli insegnamenti e dalle opere di Gesù. Lo accusarono di blasfemia e lo condannarono a morte.

Paralleli con il testo

Significato per noi

La storia di Gesù ci insegna che la giustizia e la verità possono essere perseguitate, anche da persone che dovrebbero difenderle. Ci ricorda anche che la fede in Dio può essere motivo di sofferenza e di persecuzione.

Conclusione

Il brano del Libro della Sapienza 2,12-22 trova una tragica e profetica realizzazione nella vicenda di Gesù Cristo. La sua morte, però, non è stata l'ultima parola. È risorto dai morti, dimostrando la vittoria del bene sul male e della vita sulla morte.

Altri spunti di riflessione

Risorse per approfondire

Profilo del giusto e dei malvagi in Sapienza 2,12-22

Il Libro della Sapienza 2,12-22 dipinge un quadro chiaro del conflitto tra i giusti e i malvagi, sebbene non nomini individui specifici. Analizziamo le caratteristiche di ciascuno:

I malvagi:

·        Motivati dall'Egoismo (v. 12): Vedono i giusti come un "fastidio" perché le loro buone azioni mettono in luce la malvagità delle loro stesse azioni.

·        Affamati di potere (v. 12): Si sentono minacciati dai giusti, percependoli come una sfida alla loro autorità e al loro controllo.

·        Ingannevoli (v. 13): complottano e tramano per sbarazzarsi dei giusti, possibilmente dipingendoli negativamente per ottenere il sostegno pubblico per le loro azioni.

·        Violenti (v. 12, 20): Ricorrono alla violenza, cercando di eliminare i giusti attraverso "trappole" e una "morte ignobile".

·        Cechi alla verità (v. 21): La loro malizia li rende ciechi alla vera natura dei giusti e al valore che apportano.

I Giusti:

·        Difendono i valori morali (v. 12): Le loro azioni sono in contrasto con quelle malvagie, rappresentando bontà e giustizia.

·        Sono una minaccia allo Status Quo (v. 12): La loro presenza sfida i sistemi corrotti e le pratiche dei malvagi.

·        Sono potentemente schietti e franchi (v. 13): I malvagi potrebbero percepire le loro dichiarazioni come una condanna delle loro vie.

·        Sono l’obiettivo di persecuzioni (v. 12, 20): Affrontano la sofferenza e la potenziale morte a causa del loro impegno per la rettitudine.

·        Fiducia in Dio (v. 20): Nonostante la persecuzione, credono che Dio alla fine li vendicherà.

Profilo contestuale

Questo passaggio può essere applicato a varie situazioni nel corso della storia in cui i virtuosi sono ostracizzati o perseguitati da coloro che detengono il potere e danno priorità al guadagno personale. Ecco alcuni esempi biblici:

Profeti contro re: Profeti come Elia e Amos spesso sfidavano le pratiche corrotte dei re, portando alla persecuzione (ad esempio, 1 Re 19, Amos 7).

I primi cristiani:

Le autorità ebraiche:

Il conflitto:

Questo conflitto in Atti 4 evidenzia la crescente tensione tra i primi cristiani e il giudaismo consolidato. Mentre alcuni ebrei si convertirono al cristianesimo, molti altri vedevano il nuovo movimento come una minaccia. Questa tensione sarebbe continuata e avrebbe portato a una separazione più significativa tra le due fedi.

Alcuni punti aggiuntivi da considerare

[Gemini]

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