domenica 2 giugno 2024

 

PAROLE SCRITTE E SANGUE DELLA PRIMA ALLEANZA

 

L'eterna alleanza è tra Dio e il suo popolo. Mediatore è prima Mosè poi Cristo.
Temi principali di Esodo 24,3-8 nel contesto biblico e storico, con passi paralleli

Video Lettura

1. La stipulazione dell'alleanza sul Sinai

Esodo 24,3-8 narra un momento cruciale nella storia di Israele: la stipulazione dell'alleanza tra Dio e il suo popolo sul monte Sinai. Questo evento fondante stabilisce un legame speciale tra Dio e Israele, definendo i loro reciproci obblighi e le promesse divine.

Passi paralleli:

Contesto storico

L'alleanza del Sinai si colloca nel contesto dell'esodo dall'Egitto, un evento di liberazione e di nuova identità per Israele. Il popolo, appena liberato dalla schiavitù, si impegna ad obbedire a Dio e a vivere secondo le sue leggi.

2. Il ruolo di Mosè come mediatore

Mosè svolge un ruolo centrale nella stipulazione dell'alleanza. Egli funge da mediatore tra Dio e il popolo, ricevendo da Dio le sue parole e comunicandole al popolo.

Passi paralleli:

Contesto storico

La figura di Mosè come mediatore riflette la concezione biblica della relazione tra Dio e l'umanità. Dio è trascendente e santo, ma si relaziona con il suo popolo attraverso figure scelte come Mosè.

3. Il sangue come segno di alleanza

Il sangue dei tori sacrificati viene sparso per metà sull'altare e per metà sul popolo, sigillando l'alleanza tra Dio e Israele. Il sangue simboleggia la vita e la morte, e sottolinea la gravità e la sacralità del patto stipulato.

Passi paralleli

Contesto storico

L'uso del sangue nei riti sacrificali era una pratica comune nel mondo antico. Nel contesto dell'alleanza sinaitica, il sangue assume un significato specifico, legando indissolubilmente Dio e il suo popolo.

4. Israele: un regno di sacerdoti e una nazione santa

Con la stipulazione dell'alleanza, Israele diventa "un regno di sacerdoti e una nazione santa" (Esodo 24,6). Questo conferisce al popolo una vocazione speciale: essere segno della presenza di Dio sulla terra e vivere secondo le sue leggi.

Passi paralleli:

Contesto storico

La chiamata di Israele ad essere un regno di sacerdoti e una nazione santa lo distingue dagli altri popoli del tempo. Questa vocazione implica una responsabilità e un impegno a vivere in modo coerente con la volontà di Dio.

5. La Torah come guida per la vita

Le leggi e le prescrizioni date da Dio a Mosè sul Sinai (Torah) costituiscono la guida per la vita del popolo d'Israele. La Torah insegna come vivere in relazione con Dio e con gli altri, offrendo una norma di giustizia e di etica.

Passi paralleli:

I sei messaggi di Esodo 24,3-8 per chi legge la Torah

Esodo 24,3-8 offre un messaggio ricco e profondo a chi legge la Torah e la medita notte e giorno. I sei messaggi estratti dai temi principali del brano offrono una guida per vivere una vita fedele all'alleanza con Dio:

  1. Riconoscere la santità di Dio e la sua sovranità: L'alleanza del Sinai sottolinea la trascendenza e la santità di Dio. Egli è il Creatore e il Signore della storia, e ha scelto Israele per un rapporto speciale. Chi legge la Torah è chiamato ad adorare Dio con timore e riverenza, riconoscendo la sua grandezza e la sua autorità.
  2. Rispondere all'amore di Dio con obbedienza: L'alleanza comporta reciproci obblighi: Dio promette amore, protezione e benedizione, mentre Israele si impegna ad obbedire alle sue leggi. Chi legge la Torah è chiamato a vivere una vita di obbedienza ai comandamenti di Dio, espressione di amore e gratitudine per il suo dono di salvezza.
  3. Apprezzare il dono della Torah: La Torah è un dono prezioso da Dio, che contiene la sua sapienza e la sua volontà per il popolo d'Israele. Chi legge la Torah è chiamato a meditarla giorno e notte, trovando in essa guida, istruzione e consolazione per la propria vita.
  4. Vivere una vita santa e separata: La chiamata ad essere un "regno di sacerdoti e una nazione santa" implica una vita separata dal male e consacrata a Dio. Chi legge la Torah è chiamato a vivere con integrità morale, giustizia e compassione, testimoniando la presenza di Dio nel mondo.
  5. Essere una luce per le nazioni: Israele ha la vocazione di essere una luce per le nazioni, mostrando al mondo l'amore e la giustizia di Dio. Chi legge la Torah è chiamato ad essere un esempio di vita fedele a Dio, annunciando il suo messaggio di salvezza a tutti i popoli.
  6. Aspettare con speranza la venuta del Messia: L'alleanza del Sinai è una promessa di salvezza che culmina nella venuta del Messia. Chi legge la Torah è chiamato a vivere con speranza l'attesa del Messia, riconoscendo in lui il compimento delle promesse divine e la pienezza della redenzione.

Meditando su questi sei messaggi, chi legge la Torah e la medita notte e giorno può trovare ispirazione e guida per vivere una vita fedele a Dio, ricca di significato e di speranza. La Torah continua ad essere una luce che illumina il cammino del popolo di Dio e di tutti coloro che cercano la verità e la giustizia.

[Gemini]

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sabato 6 aprile 2024

 

ACQUA E SANGUE - LO SPIRITO È LA VERITÀ

 

1 Giovanni 5,6. "Colui che è venuto con acqua e sangue"

Video Lezione

Contesto

L'apostolo Giovanni scrive questa lettera ai cristiani per rafforzare la loro fede in Gesù Cristo come Figlio di Dio e per incoraggiarli a vivere una vita santa. In questo versetto specifico, Giovanni si concentra sulla testimonianza di Gesù Cristo, che egli descrive come "colui che è venuto con acqua e sangue".

1. "Colui che è venuto con acqua e sangue"

2. "Non con l'acqua soltanto"

3. "È lo Spirito che dà testimonianza"

Interpretazione

Conclusione

In 1 Giovanni 5,6, Giovanni offre una ricca descrizione di Gesù Cristo come colui che ha portato la salvezza all'umanità attraverso il suo sacrificio di amore. L'acqua e il sangue sono simboli potenti che ci ricordano la grazia di Dio e la nostra chiamata a vivere una vita nuova in Cristo.

Altri spunti di riflessione

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giovedì 28 marzo 2024

 

CENA DEL SIGNORE E PROCLAMAZIONE DEL VANGELO

 

1 Corinzi 11,23-26. La cena del Signore secondo Paolo

Video Lezione 

In 1 Corinzi 11,23-26

TESTI BIBLICI PARALLELI

Antico Testamento

Nuovo Testamento

INTERPRETAZIONI SINTETICHE

Sinottici (Matteo, Marco e Luca)

Giovanni

Conclusione

La dottrina di Paolo sulla "cena del Signore" si basa su una ricca tradizione di testi biblici, sia dell'Antico che del Nuovo Testamento. I testi paralleli offrono diverse sfumature e approfondimenti su questo importante sacramento cristiano.

QUALCHE APPROFONDIMENTO

A.        1 Corinzi 11,23

Paolo afferma di aver "ricevuto dal Signore" la tradizione sull'Eucaristia che poi ha trasmesso ai Corinzi. Per comprendere il significato di questa affermazione, è importante esaminare il contesto storico e letterario del versetto.

Contesto storico

La Prima Lettera ai Corinzi fu scritta da Paolo intorno all'anno 54 d.C., circa 20 anni dopo la morte di Gesù. In quel periodo, la Chiesa era ancora agli inizi e le comunità cristiane erano sparse in diverse città del Mediterraneo. La lettera di Paolo ai Corinzi affronta diverse questioni teologiche e di comportamento all'interno della comunità.

Contesto letterario

Il versetto 23 si trova all'interno di una sezione della lettera in cui Paolo tratta il tema dell'Eucaristia. Nei versetti precedenti, egli ha descritto l'istituzione dell'Eucaristia da parte di Gesù durante l'Ultima Cena. Nel versetto 23, Paolo afferma di aver ricevuto questa stessa tradizione direttamente dal Signore.

Significato di "ho ricevuto dal Signore"

L'affermazione di Paolo può essere interpretata in diversi modi:

1. Rivelazione diretta

Alcuni studiosi ritengono che Paolo abbia ricevuto la tradizione sull'Eucaristia attraverso una rivelazione diretta da parte di Gesù risorto. Questa interpretazione si basa sull'idea che Paolo fosse un apostolo scelto da Dio e che, come tale, avesse avuto un accesso privilegiato alla conoscenza di Gesù.

2. Tradizione orale

Altri studiosi ipotizzano che Paolo abbia ricevuto la tradizione sull'Eucaristia attraverso la tradizione orale della Chiesa primitiva. In questo caso, Paolo avrebbe appreso la formula eucaristica da altri apostoli o da discepoli di Gesù.

3. Istruzione divina

È anche possibile che Paolo intenda dire che la sua comprensione dell'Eucaristia sia frutto di una profonda riflessione teologica e di una intensa preghiera. In questo senso, l'affermazione "ho ricevuto dal Signore" potrebbe indicare un'illuminazione divina che ha permesso a Paolo di comprendere il significato più profondo dell'Eucaristia.

Conclusione

L'esatta modalità con cui Paolo "ricevette dal Signore" la tradizione sull'Eucaristia rimane incerta. Tuttavia, è chiaro che egli considerava questa tradizione come un insegnamento di grande importanza da trasmettere alla comunità di Corinto. L'Eucaristia, infatti, rappresenta il cuore della fede cristiana e un momento di profonda comunione con Dio e con i fratelli. 

B.    1 Corinzi 11,25

"Fate questo ogni volta che ne bevete, in memoria di me"

L'esortazione di Paolo "fate questo ogni volta che ne bevete, in memoria di me" (1 Corinzi 11,25) racchiude un significato profondo e multiforme, che si estende ben oltre il semplice atto di bere il vino durante l'Eucaristia.

1. Il contesto

L'affermazione si trova all'interno di un passaggio in cui Paolo descrive l'istituzione dell'Eucaristia da parte di Gesù durante l'Ultima Cena. Dopo aver preso il pane e il vino, Gesù li ha offerti ai suoi discepoli, dicendo: "Questo è il mio corpo... Questo è il mio sangue... Fate questo in memoria di me".

2. Il significato di "in memoria di me"

L'espressione "in memoria di me" non significa semplicemente ricordare Gesù, ma piuttosto rivivere il suo sacrificio e la sua vittoria sulla morte. L'Eucaristia è un memoriale, ma non statico: è un atto di fede che ci permette di entrare in comunione con Cristo e di attualizzare il suo sacrificio nella nostra vita.

3. "Fate questo"

L'imperativo "fate questo" non si limita ai gesti rituali del pane e del vino, ma abbraccia l'intera vita del cristiano. Ci viene chiesto di vivere in memoria di Cristo, ossia di conformarci alla sua volontà, di amare il prossimo come lui ha amato noi, e di testimoniare il suo Vangelo nel mondo.

4. "Ogni volta che ne bevete"

L'Eucaristia non è un evento occasionale, ma un appuntamento regolare che alimenta la nostra fede e ci sostiene nel cammino cristiano. La celebrazione eucaristica ci ricorda che la nostra vita è in Cristo e che da lui riceviamo la forza per vivere secondo il suo insegnamento.

Conclusione

L'esortazione di Paolo "fate questo ogni volta che ne bevete, in memoria di me" è un invito a vivere in comunione con Cristo e a fare della nostra vita un memoriale del suo amore. L'Eucaristia è il sacramento che ci permette di attingere a questa grazia e di alimentare la nostra fede, speranza e carità.

Alcuni spunti di riflessione:

C.    1 Corinzi 11,26

"Ogni volta che mangiate... e bevete... voi annunciate la morte del Signore finché egli venga": un'interpretazione nel contesto celebrativo, apostolico e missionario

Le parole di Gesù riportate da Paolo in 1 Corinzi 11,26 assumono un significato profondo e sfaccettato se analizzate all'interno del contesto celebrativo, apostolico e missionario.

1. Contesto celebrativo

Nel contesto dell'Eucaristia, l'atto di mangiare il pane e bere il vino diventa un'azione simbolica che proclama la morte e la risurrezione di Cristo. I cristiani, riuniti in assemblea, non solo ricordano il sacrificio di Gesù, ma lo rendono presente in modo sacramentale, annunciando la sua vittoria sulla morte e la sua promessa di salvezza.

2. Contesto apostolico

L'Eucaristia alimenta la fede e la missione degli apostoli. Nutriti dal corpo e dal sangue di Cristo, essi sono inviati nel mondo a predicare il Vangelo e a testimoniare l'amore di Dio. L'Eucaristia diventa quindi fonte di forza e di speranza per gli apostoli nel loro impegno di evangelizzazione.

3. Contesto missionario

L'Eucaristia è anche un momento di comunione tra tutti i cristiani, che provengono da diverse culture e tradizioni. Celebrando insieme l'Eucaristia, i cristiani si riconoscono come un solo corpo in Cristo e si impegnano a portare la sua luce nel mondo. L'Eucaristia diventa quindi un segno di unità e di speranza per l'intera umanità.

Interpretazione

Le parole di Gesù "ogni volta che mangiate... e bevete... voi annunciate la morte del Signore finché egli venga" possono essere comprese come un invito a:

Conclusione

Le parole di Gesù riportate da Paolo in 1 Corinzi 11,26 offrono una ricca e profonda comprensione del significato dell'Eucaristia. L'Eucaristia è un momento di celebrazione, di proclamazione, di nutrimento e di comunione che alimenta la fede e la missione dei cristiani nel mondo.

[Gemini]

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venerdì 10 maggio 2019

 

Giovani 6,53 Linguaggio simbolico ma vero di Gesù: senza fede non c'è vita


Giovani 6,53 Linguaggio simbolico ma vero di Gesù - Il pane vero è dal cielo - “Gesù disse loro [uditorio della singagoga di Cafarnao] - : In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita.”

RILETTURA DEL VERSETTO CON I PARALLELI
  • “disse loro”
Gv 1,38-39 (38 Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa Maestro –, dove dimori?». 39 Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.); 2,7-8; 4,34; 5,17.19; 6,20.53.61 (20 Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». – 61 Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: Questo vi scandalizza?); 7,6.21; 8,7.21.25.39.42; 9,15; 10,6-7.32.34; 11,14.44.49; 12,35; 13,12; 16,19; 18,4-6.31.38; 19,4-6.15; 20,2.19.21-22.25; 21,3.5-6.10.12 (12 Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore.)
  • “in verità”
Gv 1,51 (Poi [Gesù] gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo».); 3,3.5.11; 5,19.24-25; 6,26.32.47.53 (26 Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. - 32 Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. - 47 In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.); 8,34.51.58; 10,1.7; 12,24; 13,16.20-21.38; 14,12; 16,20.23; 21,18 (18 In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».)
  • “io vi dico”
Gv 1,51 (Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo».); 4,35; 5,19.24-25; 6,26.32.47.53; 8,25.34.51.58 (25 Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico.); 10,1.7; 12,24; 13,16.20-21; 14,10.12; 16,7.20.23 (23 Quel giorno non mi domanderete più nulla. In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.)
  • ἐσθίω-mangiare nel corpus johanneum
Gv 4,31-33 (31 Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia».32 Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». ); 6,5.23.26.31.49-53.58 (5 Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». - 23 Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. 31 I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». 49 I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; - 50 questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. 51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». 52 Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 58 Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».); 18,28 (28 Condussero poi Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l'alba ed essi non vollero entrare nel pretorio, per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua.); Ap 2,7.14.20 (7 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Al vincitore darò da mangiare dall'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio”.); 10,10; 17,16; 19,18 (18 «Venite, radunatevi al grande banchetto di Dio. Mangiate le carni dei re, le carni dei comandanti, le carni degli eroi, le carni dei cavalli e dei cavalieri e le carni di tutti gli uomini, liberi e schiavi, piccoli e grandi».)
  • cfr. le equivalenze ebraiche e greche utilizzando tools on line, come
  • HEBREW
H398-אָכַל-'akal-eat, devour, consume
H399-אֲכַל-'akal (Aramaic)-devour, accused, eat
H402-אָכְלָה-'oklah-meat, devour, fuel, eat, consume, food
H1197-בָּעַר-ba`ar-burn, ... away, kindle, brutish, eaten, set, burn up, eat up, feed, heated, took, wasted
H1262-בָּרָה-barah-eat, choose, give, cause to eat
H2490-חָלַל-chalal-begin, profane, pollute, defile, break, wounded, eat, slay, first, gather grapes, inheritance, began men, piped, players, prostitute, sorrow, stain, eat as common things
H2939-טְעַם-te`am (Aramaic)-make to eat, feed
H3898-לָחַם-lacham-fight, to war, make war, eat, overcome, devoured, ever, prevail
H3899-לֶחֶם-lechem-bread, food, meat, shewbread, loaves, shewbread, shewbread, victuals, eat, feast, fruit, provision
H7462-רָעָה-ra`ah-feed, shepherd, pastor, herdmen, keep, companion, broken, company, devour, eat, entreateth.
  • GREEK
G977-βιβρώσκω-bibrōskō-eat
G1089-γεύομαι-geuomai-taste, eat
G2068-ἐσθίω-esthiō-eat, live, devour
G2719-κατεσθίω-katesthiō-devour, eat up, devour up
G2880-κορέννυμι-korennymi-eat enough, full
G3335-μεταλαμβάνω-metalambanō-be partaker, eat, have, take, receive
G3542-νομή-nomē-pasture, eat
G4906-συνεσθίω-synesthiō-eat with
G5176-τρώγω-trōgō-eat
G5315-φάγω-phago-eat, meat
  • “la carne”
Gv 1,14 (E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.); 6,51-56.63 (51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».52 Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. 63 È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita.); 8,15; 1 Gv 2,16 (perché tutto quello che è nel mondo – la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita – non viene dal Padre, ma viene dal mondo.)
  • “il Figlio Dell’uomo”
Gv 1,51 (Poi [Gesù] gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo».); 3,13-14; 5,27; 6,27.53.62 (27 Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». 62 E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? 34 Allora la folla gli rispose: «Noi abbiamo appreso dalla Legge che il Cristo rimane in eterno; come puoi dire che il Figlio dell'uomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio dell'uomo?».); 8,28; 9,35; 12,23.34; 13,31 (Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui.)
  • cfr. “figlio dell’uomo” nel resto della Bibbia della CEI 2008
Gn 6,2.4 (2 i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta.); 11,5; Gdt 8,12; Gb 16,21; Sal 8,5 (che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo [וּבֶן־אָדָם], perché te ne curi?); 80,16.18 (16 proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dell'uomo che per te hai reso forte.); 144,3; Sir 17,30 (Non vi può essere tutto negli uomini, poiché un figlio dell'uomo non è immortale.); Is 51,12; 56,2; Ger 22,30; Ez 2,1.3.6.8 (1 Mi disse: «Figlio dell'uomo, àlzati, ti voglio parlare».); 3,1.3-4.10.17.25; 4,1.16; 5,1; 6,2; 7,2; 8,5-6.8.12.15.17; 11,2.4.15; 12,2-3.9.18.22.27; 13,2.17; 14,3.13; 15,2; 16,2; 17,2; 20,3-4.27; 21,2.7.11.14.17.19.24.33; 22,2.18.24; 23,2.36; 24,2.16.25; 25,2; 26,2; 27,2; 28,2.12.21; 29,2.18; 30,2.21; 31,2; 32,2.18; 33,2.7.10.12.24.30; 34,2; 35,2; 36,1.17; 37,3.9.11.16; 38,2.14; 39,1.17; 40,4; 43,7.10.18; 44,5; 47,6 (Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell'uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente;); Dn 8,17 (Egli venne dove io ero e quando giunse io ebbi paura e caddi con la faccia a terra. Egli mi disse: «Figlio dell'uomo, comprendi bene, questa visione riguarda il tempo della fine».); Mt 8,20; 9,6; 10,23; 11,19; 12,8.32.40; 13,37.41; 16,13.27-28; 17,9.12.22; 19,28; 20,18.28; 24,27.30.37.39.44 (30 Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria.); 25,31; 26,2.24.45.64 (24 Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!».); Mc 2,10.28; 3,28; 8,31.38; 9,9.12.31; 10,33.45; 13,26; 14,21.41.62; Lc 5,24; 6,5.22; 7,34; 9,22.26.44.58; 11,30; 12,8.10.40; 17,22.24.26.30; 18,8.31; 19,10; 21,27.36; 22,22.48.69; 24,7; At 7,56; Eb 2,6 (Anzi, in un passo della Scrittura qualcuno ha dichiarato: Che cos'è l'uomo perché di lui ti ricordi o il figlio dell'uomo perché te ne curi?)
  •    cfr. “FIGLIO DI DIO” 
in Sap 2,18 (Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.); 18,13 (Quanti erano rimasti increduli a tutto per via delle loro magie, allo sterminio dei primogeniti confessarono che questo popolo era figlio di Dio.); Mt 4,3.6 (3 Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane».); 8,29; 14,33; 26,63; 27,40.43.54; Mc 1,1 (1 Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.); 3,11; 15,39; Lc 1,35 (Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.); 3,38; 4,3.9.41; 22,70; Gv 1,34.49 (34 E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».); 3,18; 5,25 (In verità, in verità io vi dico: viene l'ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.); 10,36 (a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”?); 11,4.27; 19,7; 20,31 (Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.); At 9,20; Rm 1,4; 2 Cor 1,19; Gal 2,20; Ef 4,13; Eb 4,14; 6,6; 7,3; 10,29; 1 Gv 3,8 (Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.); 4,15 (Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio.); 5,5.10.12-13.20 (5 E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? - 20 Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l'intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio, nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna.) ; Ap 2,18 (All'angelo della Chiesa che è a Tiàtira scrivi: “Così parla il Figlio di Dio, Colui che ha gli occhi fiammeggianti come fuoco e i piedi simili a bronzo splendente.)
  • bere-πίνω nel cj
Gv 4,7.9-10.12-14 (7 Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere».); 6,53-54.56 (54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui.); 7,37 (Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva); 18,11 (Gesù allora disse a Pietro: «Rimetti la spada nel fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?».); Ap 14,10 (anch'egli berrà il vino dell'ira di Dio, che è versato puro nella coppa della sua ira, e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell'Agnello.); 16,6; 18,3.
cfr. termini ebraici e greci equivalenti a “bere”
  • HEBREW
H1572-גָּמָא-gama'-swallow, drink
H4469-מִמְסָךְ-mamcak-mixed wine, drink offering
H4945-מַשְׁקֶה-mashqeh-drink, drinking, watered, butlership, fat pastures
H4960-מִשְׁתֶּה-mishteh-feast, banquet, drink
H5257-נָסִיךְ-nĕciyk-prince, drink offering, duke, principal
H5261-נְסַךְ-nĕcak (Aramaic)-drink offering
H5435-סֹבֶא-cobe'-wine, drink, drunken
H6231-עָשַׁק-`ashaq-oppress, oppressor, defraud, wrong, deceived, deceitfully gotten, oppression, drink up, violence
H7937-שָׁכַר-shakar-drunken, drunk, filled with drink, abundantly, were merry
H7941-שֵׁכָר-shekar-strong drink, strong wine, drunkard
H8248-שָׁקָה-shaqah-drink, water, butler, cupbearer, misc
H8249-שִׁקֻּוַי-shiqquv-drink
H8250-שִׁקּוּי-shiqquwy-marrow, drink
H8354-שָׁתָה-shathah-drink, drinkers, drunkards, banquet, misc
H8355-שְׁתָה-shĕthah (Aramaic)-to drink
H8360-שְׁתִיָּה-shĕthiyah-drinking
  • GREEK
G4095-πίνω-pinō-drink, drink of
G4188-πόμα-poma-drink
G4213-πόσις-posis-drink
G4222-ποτίζω-potizō-give to drink, give drink, water, make to drink, watering, feed
G4608-σίκερα-sikera-strong drink
G4844-συμπίνω-sympinō-drink with
G5202-ὑδροποτέω-hydropoteō-drink water
  • cfr. “mangiare e bere” nella Bibbia della CEI 2008
Gn 24,54 (Poi mangiarono e bevvero lui e i suoi uomini e passarono la notte. Quando si alzarono alla mattina, egli disse: «Lasciatemi andare dal mio padrone».); 25,34; 26,30; 27,25; Es 24,11; 32,6 (Il giorno dopo si alzarono presto, offrirono olocausti e presentarono sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare [H398 אָכַל 'akal] e bere [H8354 שָׁתָה shathah], poi si alzò per darsi al divertimento.); 34,28 (Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane e senza bere acqua. Egli scrisse sulle tavole le parole dell'alleanza, le dieci parole.); Nm 6,3 (si asterrà dal vino e dalle bevande inebrianti, non berrà aceto di vino né aceto di bevanda inebriante, non berrà liquori tratti dall'uva e non mangerà uva, né fresca né secca.); Dt 9,9.18 (9 Quando io salii sul monte a prendere le tavole di pietra, le tavole dell'alleanza che il Signore aveva stabilito con voi, rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiare pane né bere acqua.); 14,26; 29,5; 32,38; Gdc 9,27; 13,4.7.14; 19,4.6.21; Rt 3,3.7; 1 Sam 1,9; 30,11-12.16; 2 Sam 11,11.13; 12,3; 19,36; 1 Re 1,25; 4,20; 13,18-19.22-23; 18,41-42; 19,6.8; 2 Re 6,22-23; 7,8; 9,34; 18,27.31; 1 Cr 12,40; 29,22; 2 Cr 28,15; Ne 8,10.12 (10 Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza». 12 Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.); Tb (S) 7,10-11.14; 8,1.20; Gdt 12,1.11.19; Est (Gr) 4,16; Est 4,16; Gb 1,4.13.18; Sal 102,10 (Cenere mangio come fosse pane, alla mia bevanda mescolo il pianto;); Prv 4,17 (mangiano il pane dell'empietà e bevono il vino della violenza.); 9,5; 23,7; 25,21; Qo (Ecclesiaste) 2,24 (Non c'è di meglio per l'uomo che mangiare e bere e godersi il frutto delle sue fatiche; mi sono accorto che anche questo viene dalle mani di Dio.); 3,13; 5,17; 8,15; 9,7; Ct 5,1 (Sono venuto nel mio giardino, sorella mia, mia sposa, e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo; mangio il mio favo e il mio miele, bevo il mio vino e il mio latte. Mangiate, amici, bevete; inebriatevi d'amore.); Is 21,5; 22,13; 29,8; 36,12.16; Ger 16,8; 22,15; Ez 12,18 (Figlio dell'uomo, mangia il pane con paura e bevi l'acqua con trepidazione e con angoscia.); Dn 1,10.12; 14,6-7.15; Ag 1,6; Zc 7,6; Mt 11,18-19 (18 È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. 19 È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».); 24,38.49; 25,35.37.42 (42 perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere,); Mc 2,16; Lc 5,30.33; 7,33-34; 10,7; 12,19.45; 13,26; 17,8.27-28; 22,30; Gv 6,53-54.56 (Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.); At 10,41; 23,12.21; Rm 12,20; 14,21; 1 Cor 9,4 (non abbiamo forse il diritto di mangiare e di bere?); 10,7.31 (7 Non diventate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto sta scritto: Il popolo sedette a mangiare e a bere e poi si alzò per divertirsi.); 11,22.26-29 (26 Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga. 27 Perciò chiunque mangia il pane o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28 Ciascuno, dunque, esamini se stesso e poi mangi del pane e beva dal calice; :29 perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna.); 15,32 (Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Èfeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo.)
  • “la carne”
Gv 1,14 (E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi;); 6,51-56.63 (51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». 52 Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 63 È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita.); 8,15 (Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno.); 1 Gv 2,16
cfr. le equivalenze ebraiche e greche
  • HEBREW
H829-אֶשְׁפָּר-'eshpar-piece, flesh
H1277-בָּרִיא-bariy'-fat, rank, fatfleshed, firm, fatter,fed, plenteous
H1320-בָּשָׂר-basar-flesh, body, fatfleshed, leanfleshed, kin, leanfleshed, mankind, myself, nakedness, skin
H1321-בְּשַׂר-bĕsar (Aramaic) -flesh
H1851-דַּק-daq-thin, small, leanfleshed, dwarf, little thing
H2878-טִבְחָה-tibchah-slaughter, flesh
H3894-לָחוּם-lachuwm-while he is eating, flesh
H4207-מַזְלֵג-mazleg-fleshhook
H7534-רַק-raq-lean, thin, leanfleshed
H7607-שְׁאֵר-shĕ'er-flesh, near kinswoman, food, near, nigh, near kin, kin, body, kinsman
H7683-שָׁגַג-shagag-err, flesh, sin ignorantly, deceived, went astray
  • GREEK
G2907-κρέας-kreas-flesh
G4559-σαρκικός-sarkikos-carnal, fleshly
G4560-σάρκινος-sarkinos-fleshly
G4561-σάρξ-sarx-flesh, carnal, carnally minded, fleshly
  • “il sangue”
cfr. “carne e sangue” nella Bibbia della CEI 2008
Gn 9,4 (Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè con il suo sangue.); Lv 6,20; 16,27; 17,11.14 (11 Poiché la vita della carne è nel sangue. Perciò vi ho concesso di porlo sull'altare in espiazione per le vostre vite; perché il sangue espia, in quanto è la vita.); 19,26; Nm 19,5; Dt 12,23.27 (12 Astieniti tuttavia dal mangiare il sangue, perché il sangue è la vita; tu non devi mangiare la vita insieme con la carne. 27 e offrirai i tuoi olocausti, la carne e il sangue, sull'altare del Signore, tuo Dio. Il sangue delle altre tue vittime dovrà essere sparso sull'altare del Signore, tuo Dio, e tu ne mangerai la carne.); 32,42; Sal 50,13 (Mangerò forse la carne dei tori? Berrò forse il sangue dei capri?); Sap 12,5 (Questi spietati uccisori dei loro figli, divoratori di visceri in banchetti di carne umana e di sangue, iniziati in orgiastici riti,); Sir 17,31 (Che cosa c'è di più luminoso del sole? Anch'esso scompare. Così l'uomo, che è carne e sangue, volge la mente al male.); Ez 33,25; 39,17-18; 44,7; Sof 1,17; Mt 16,17 (E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.); Gv 1,13 (i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.); 6,53-56; 1 Cor 15,50; Ef 6,12; Eb 2,14; 9,13
cfr. equivalenze greche ed ebraiche
  • HEBREW
H1818-דָּם-dam-blood, bloody, person, bloodguiltiness, bloodthirsty, vr blood
H5332-נֵצַח-Netsach-blood, strength
  • GREEK
G129-αἷμα-haima-blood
G130-αἱματεκχυσία-haimatekchysia-shedding of blood
G131-αἱμορροέω-haimorroeō-diseased with an issue of blood
G1420-δυσεντερία-dysenteria-bloody flux
  • “la vita”
Gv 1,4 (In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;); 3,15-16.36; 4,14.36; 5,21.24.26.39; 6,27.33.40.47.51.53-54.57.63 (27 Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». 40 Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno». 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.); 8,12; 10,10-11.15.17.28; 11,25 (Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.); 12,25; 13,37-38; 14,6 (Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.); 15,13; 17,2-3; 20,31 (Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.); 1 Gv 1,2 (la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi –,); 2,16.25; 3,15-16 (16 In questo abbiamo conosciuto l'amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.); 4,9; 5,11-13.16.20 (12 Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita. 16 Se uno vede il proprio fratello commettere un peccato che non conduce alla morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a coloro, cioè, il cui peccato non conduce alla morte. C'è infatti un peccato che conduce alla morte; non dico di pregare riguardo a questo peccato. Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l'intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio, nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna.); Ap 2,10 (Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita.); 12,11; 13,8; 17,8; 20,4-5; 21,6 (E mi disse: «Ecco, sono compiute! Io sono l'Alfa e l'Omèga, il Principio e la Fine. A colui che ha sete io darò gratuitamente da bere alla fonte dell'acqua della vita.); 22,17 (Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta, ripeta: «Vieni!». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda gratuitamente l'acqua della vita.)

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