giovedì 28 marzo 2024
CENA DEL SIGNORE E PROCLAMAZIONE DEL VANGELO
1
Corinzi 11,23-26. La cena del Signore secondo Paolo
- Paolo
descrive la tradizione della Cena del Signore: ricezione del pane e del vino
come memoria di Gesù.
- Esortazione
a un esame di coscienza: prima di partecipare alla Cena del Signore, i
cristiani devono esaminare la propria vita.
- Avvertimento
contro l'indegnità: partecipare alla Cena del Signore in modo indegno è un peccato.
TESTI BIBLICI PARALLELI
Antico Testamento
- Esodo
12,1-28: Istituzione
della Pasqua ebraica, con il sacrificio dell'agnello e il simbolismo del
pane azzimo e delle erbe amare.
- Isaia
53,4-6: Il
Servo sofferente di Dio che porta su di sé i peccati del mondo.
- Zaccaria
9,9-11: Il
Messia che entra in Gerusalemme su un asino.
- Malachia
1,10-11: Un
sacrificio puro che sarà offerto in ogni luogo.
Nuovo Testamento
- Matteo
26,17-29: Il
racconto dell'Ultima Cena secondo Matteo, con l'istituzione
dell'Eucaristia.
- Marco
14,12-25: Il
racconto dell'Ultima Cena secondo Marco, con l'istituzione
dell'Eucaristia.
- Luca
22,7-23: Il
racconto dell'Ultima Cena secondo Luca, con l'istituzione dell'Eucaristia.
- Giovanni
13,1-38: Il
racconto dell'Ultima Cena secondo Giovanni, con la lavanda dei piedi e il
discorso di addio di Gesù.
- Atti 2,42-47: La prima comunità cristiana celebra la Cena del Signore.
- Ebrei
9,11-15: Il
sacrificio di Gesù come compimento dei sacrifici dell'Antico Testamento.
- 1
Pietro 1,18-19: Il
sangue di Cristo come riscatto dai peccati.
INTERPRETAZIONI SINTETICHE
Sinottici (Matteo, Marco e Luca)
- Concentrazione
sull'istituzione dell'Eucaristia: parole di Gesù che identificano il pane e il
vino con il suo corpo e il suo sangue.
- Enfasi
sul sacrificio di Gesù: il pane e il vino come simboli del corpo
spezzato e del sangue versato per la redenzione dei peccati.
- Comando
di ricordare: invito
a ripetere questo pasto in memoria di Gesù.
Giovanni
- Simbolismo
più elaborato: il
pane come "carne" e il vino come "sangue" di Gesù.
- Discorso
di addio di Gesù: il pane e il vino come simboli dell'amore di Dio e del nuovo patto.
- Enfasi
sull'unione con Cristo: mangiare il pane e bere il vino significa
rimanere uniti a Gesù.
Conclusione
La dottrina di Paolo sulla "cena del Signore" si basa su una ricca tradizione di testi biblici, sia dell'Antico che del Nuovo Testamento. I testi paralleli offrono diverse sfumature e approfondimenti su questo importante sacramento cristiano.
QUALCHE APPROFONDIMENTO
A. 1 Corinzi 11,23
Paolo
afferma di aver "ricevuto dal Signore" la tradizione sull'Eucaristia
che poi ha trasmesso ai Corinzi. Per comprendere il significato di questa
affermazione, è importante esaminare il contesto storico e letterario del
versetto.
Contesto storico
La
Prima Lettera ai Corinzi fu scritta da Paolo intorno all'anno 54 d.C., circa 20
anni dopo la morte di Gesù. In quel periodo, la Chiesa era ancora agli inizi e
le comunità cristiane erano sparse in diverse città del Mediterraneo. La
lettera di Paolo ai Corinzi affronta diverse questioni teologiche e di
comportamento all'interno della comunità.
Contesto letterario
Il
versetto 23 si trova all'interno di una sezione della lettera in cui Paolo
tratta il tema dell'Eucaristia. Nei versetti precedenti, egli ha descritto
l'istituzione dell'Eucaristia da parte di Gesù durante l'Ultima Cena. Nel
versetto 23, Paolo afferma di aver ricevuto questa stessa tradizione
direttamente dal Signore.
Significato di "ho ricevuto dal Signore"
L'affermazione di Paolo può essere interpretata in diversi modi:
1. Rivelazione diretta
Alcuni
studiosi ritengono che Paolo abbia ricevuto la tradizione sull'Eucaristia
attraverso una rivelazione diretta da parte di Gesù risorto. Questa
interpretazione si basa sull'idea che Paolo fosse un apostolo scelto da Dio e
che, come tale, avesse avuto un accesso privilegiato alla conoscenza di Gesù.
2. Tradizione orale
Altri
studiosi ipotizzano che Paolo abbia ricevuto la tradizione sull'Eucaristia
attraverso la tradizione orale della Chiesa primitiva. In questo caso, Paolo
avrebbe appreso la formula eucaristica da altri apostoli o da discepoli di
Gesù.
3. Istruzione divina
È
anche possibile che Paolo intenda dire che la sua comprensione dell'Eucaristia
sia frutto di una profonda riflessione teologica e di una intensa preghiera. In
questo senso, l'affermazione "ho ricevuto dal Signore" potrebbe
indicare un'illuminazione divina che ha permesso a Paolo di comprendere il
significato più profondo dell'Eucaristia.
Conclusione
L'esatta modalità con cui Paolo "ricevette dal Signore" la tradizione sull'Eucaristia rimane incerta. Tuttavia, è chiaro che egli considerava questa tradizione come un insegnamento di grande importanza da trasmettere alla comunità di Corinto. L'Eucaristia, infatti, rappresenta il cuore della fede cristiana e un momento di profonda comunione con Dio e con i fratelli.
B. 1 Corinzi 11,25
"Fate questo ogni volta che ne bevete, in memoria di
me"
L'esortazione
di Paolo "fate questo ogni volta che ne bevete, in memoria di me" (1
Corinzi 11,25) racchiude un significato profondo e multiforme, che si estende
ben oltre il semplice atto di bere il vino durante l'Eucaristia.
1. Il contesto
L'affermazione
si trova all'interno di un passaggio in cui Paolo descrive l'istituzione
dell'Eucaristia da parte di Gesù durante l'Ultima Cena. Dopo aver preso il pane
e il vino, Gesù li ha offerti ai suoi discepoli, dicendo: "Questo è il mio
corpo... Questo è il mio sangue... Fate questo in memoria di me".
2. Il significato di "in memoria di me"
L'espressione
"in memoria di me" non significa semplicemente ricordare Gesù, ma
piuttosto rivivere il suo sacrificio e la sua vittoria sulla morte.
L'Eucaristia è un memoriale, ma non statico: è un atto di fede che ci permette
di entrare in comunione con Cristo e di attualizzare il suo sacrificio nella
nostra vita.
3. "Fate questo"
L'imperativo "fate questo" non si limita ai gesti
rituali del pane e del vino, ma abbraccia l'intera vita del cristiano. Ci viene
chiesto di vivere in memoria di Cristo, ossia di conformarci alla sua volontà,
di amare il prossimo come lui ha amato noi, e di testimoniare il suo Vangelo
nel mondo.
4. "Ogni volta che ne bevete"
L'Eucaristia
non è un evento occasionale, ma un appuntamento regolare che alimenta la nostra
fede e ci sostiene nel cammino cristiano. La celebrazione eucaristica ci
ricorda che la nostra vita è in Cristo e che da lui riceviamo la forza per
vivere secondo il suo insegnamento.
Conclusione
L'esortazione
di Paolo "fate questo ogni volta che ne bevete, in memoria di me" è
un invito a vivere in comunione con Cristo e a fare della nostra vita un
memoriale del suo amore. L'Eucaristia è il sacramento che ci permette di
attingere a questa grazia e di alimentare la nostra fede, speranza e carità.
Alcuni spunti di riflessione:
- Come
possiamo vivere in memoria di Cristo nella nostra vita quotidiana?
- In che
modo l'Eucaristia ci aiuta a conformarci alla volontà di Dio?
- Come possiamo rendere l'Eucaristia un momento di vera comunione con Cristo e con i fratelli?
C. 1 Corinzi 11,26
"Ogni volta che mangiate... e bevete... voi annunciate la
morte del Signore finché egli venga": un'interpretazione nel contesto
celebrativo, apostolico e missionario
Le
parole di Gesù riportate da Paolo in 1 Corinzi 11,26 assumono un significato
profondo e sfaccettato se analizzate all'interno del contesto celebrativo,
apostolico e missionario.
1. Contesto celebrativo
Nel
contesto dell'Eucaristia, l'atto di mangiare il pane e bere il vino diventa
un'azione simbolica che proclama la morte e la risurrezione di Cristo. I
cristiani, riuniti in assemblea, non solo ricordano il sacrificio di Gesù, ma
lo rendono presente in modo sacramentale, annunciando la sua vittoria sulla
morte e la sua promessa di salvezza.
2. Contesto apostolico
L'Eucaristia
alimenta la fede e la missione degli apostoli. Nutriti dal corpo e dal sangue
di Cristo, essi sono inviati nel mondo a predicare il Vangelo e a testimoniare
l'amore di Dio. L'Eucaristia diventa quindi fonte di forza e di speranza per
gli apostoli nel loro impegno di evangelizzazione.
3. Contesto missionario
L'Eucaristia
è anche un momento di comunione tra tutti i cristiani, che provengono da
diverse culture e tradizioni. Celebrando insieme l'Eucaristia, i cristiani si
riconoscono come un solo corpo in Cristo e si impegnano a portare la sua luce
nel mondo. L'Eucaristia diventa quindi un segno di unità e di speranza per
l'intera umanità.
Interpretazione
Le
parole di Gesù "ogni volta che mangiate... e bevete... voi annunciate la
morte del Signore finché egli venga" possono essere comprese come un
invito a:
- Celebrare la memoria di Cristo: L'Eucaristia non è un semplice
rito, ma un memoriale che rende presente il sacrificio di Cristo e la sua
vittoria sulla morte.
- Proclamare la salvezza: L'Eucaristia è un annuncio della
salvezza donata da Cristo all'umanità. Attraverso l'Eucaristia, i
cristiani proclamano la buona novella del Vangelo.
- Alimentare la fede e la missione: L'Eucaristia è fonte di forza e di
speranza per i cristiani impegnati nella loro missione di
evangelizzazione.
- Vivere in comunione: L'Eucaristia è un momento di comunione tra tutti i
cristiani, che si riconoscono come un solo corpo in Cristo.
Conclusione
Le
parole di Gesù riportate da Paolo in 1 Corinzi 11,26 offrono una ricca e
profonda comprensione del significato dell'Eucaristia. L'Eucaristia è un
momento di celebrazione, di proclamazione, di nutrimento e di comunione che
alimenta la fede e la missione dei cristiani nel mondo.
[Gemini]
Etichette: agape, assemblea, bere, cena, corpo, esame di coscienza, indegnità, mangiare, memoria, nuova alleanza, pane, proclamazione del vangelo, sangue, vino
sabato 8 settembre 2018
Ma quanti versano ancora vino nuovo in otri nuovi?
martedì 10 luglio 2018
Era Gesù un santo bevitore di vino nuovo?
οἶνος (oînos) in Mt 9,17
NOTABENE
CORRELAZIONI ITALIANE E INGLESI DI "VINO" NELLA BIBBIA
CONTESTO DEL VERSETTO
PARALLELI DI MATTEO 9,17 (TSK) NELLA BIBBIA DELLA CEI (2008)
NOTABENE
TRADUZIONI CON CODICE
STRONG (G3631)
NOTABENE
IL TERMINE οἶνος (oînos) NELLA BIBBIA GRECA
οἶνον 115 volte: accusativo maschile singolare
οἴνου 88 volte: genitivo maschile singolare
οἶνος 44 volte: nominativo maschile singolare
οἴνῳ 23 volte: dativo maschile singolare
οἶνόν 11 volte: accusativo maschile singolare
οἴνοις 2 volte: dativo maschile plurale
οἶνός 1 volta: nominativo maschile (con un accento acuto in più)
οἴνους 1 volta: accusativo maschile plurale
οἴνων 1 volta: genitivo maschile plurale
NOTABENE
TERMINOLOGIA EBRAICA E GRECA CORRISPONDENTE
A. Ebraico (Antico Testamento)
- H1660-גַּת-gath-winepress, press, winefat – in Gdc 6,11; Ne 13,15 (In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano nei tini durante il sabato, altri che trasportavano i covoni e li caricavano sugli asini, e anche vino, uva, fichi e ogni sorta di carichi, e li portavano a Gerusalemme in giorno di sabato; io protestai a motivo del giorno in cui vendevano le derrate.); Is 63,2; Lam 1,15 (Il Signore in mezzo a me ha ripudiato tutti i miei prodi, ha chiamato a raccolta contro di me per fiaccare i miei giovani; il Signore ha pigiato nel torchio la vergine figlia di Giuda.); Gl 3,13 (Date mano alla falce, perché la messe è matura; venite, pigiate, perché il torchio è pieno e i tini traboccano, poiché grande è la loro malvagità!)
- H2561-חֶמֶר-chemer-pure, red wine – in Dt 32,14 (panna di mucca e latte di pecora insieme con grasso di agnelli, arieti di Basan e capri, fior di farina di frumento e sangue di uva, che bevevi spumeggiante.); Is 27,2 (In quel giorno la vigna sarà deliziosa: cantàtela!)
- H2562-חֲמַר-chamar (Aramaic),-wine – in Esd 6,9 (Ciò che loro occorre, giovenchi, arieti e agnelli, per gli olocausti al Dio del cielo, grano, sale, vino e olio siano loro forniti ogni giorno senza negligenza, secondo le indicazioni dei sacerdoti di Gerusalemme,); 7,22; Dn 5,1-2.4.23 (v. 1: Il re Baldassàr imbandì un grande banchetto a mille dei suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino.)
- H3196-יַיִן-yayin-wine, banqueting, winebibbers – in 134 versetti del testo ebraico, cfr. Gn 9,21 (Avendo bevuto il vino, si ubriacò e si denudò all'interno della sua tenda.); Es 29,40; Lv 10,9; Nm 6,3; Dt 14,26; Gs 9,4; Gdc 13,4; 1 Sam 1,14; 2 Sam 13,28; 1 Cr 9,29; Ne 2,1; Est 1,7; Gb 1,13; Sal 60,3; 75,8; 104,15; Prv 4,17; Qo (Ecclesiaste) 2,3 (Ho voluto fare un'esperienza: allietare il mio corpo con il vino e così afferrare la follia, pur dedicandomi con la mente alla sapienza.); Ct 1,2; 8,2; Is 5,11; 56,12; Ger 13,12; 51,7; Lam 2,12; Ez 27,18; Dn 1,5; Os 4,11; 14,7; Gl 1,5; Am 2,8; Mic 2,11; Ab 2,5; Sof 1,13; Ag 2,12; Zc 10,7 (Saranno come un eroe quelli di Èfraim, gioirà il loro cuore come inebriato dal vino, i loro figli vedranno e gioiranno e il loro cuore esulterà nel Signore.)
- H3342-יֶקֶב-yeqeb-winepresses, press, fats, pressfat, wine – in Nm 18,27.30 (Dirai loro: “Quando ne avrete prelevato il meglio, quel che rimane sarà calcolato per i leviti come il provento dell'aia e come il provento del torchio.); Dt 15,14; 16,13; Gdc 7,25; 2 Re 6,27; Gb 24,11; Prv 3,10; Is 5,2; 16,10; Ger 48,33; Os 9,2; Gl 2,24; 3,13; Ag 2,16; Zc 14,10 (Tutto il paese si trasformerà in pianura, da Gheba fino a Rimmon, a meridione di Gerusalemme, che si eleverà e sarà abitata nel luogo dov'è, dalla porta di Beniamino fino al posto della prima porta, cioè fino alla porta dell'Angolo, e dalla torre di Cananèl fino ai torchi del re.)
- H4469-מִמְסָךְ-mamsak-mixed wine, drink offering – in Prv 23,30; Is 65,11 (Ma voi, che avete abbandonato il Signore, dimentichi del mio santo monte, che preparate una tavola per Gad e riempite per Menì la coppa di vino,)
- H5433-סָבָא-saba'-drunkard, winebibbers, fill, drunken, variant – in Dt 21,20; Prv 23,20-21 (Non essere fra quelli che s'inebriano di vino né fra coloro che sono ingordi di carne - perché l'ubriacone e l'ingordo impoveriranno e di stracci li rivestirà la sonnolenza.); Is 56,12; Ez 23,42; Na 1,10 (poiché, intrecciati come rovi, avvinazzati come ubriachi, saranno consunti come paglia secca.)
- H5435-סֹבֶא-sobe'-wine, drink, drunken – in Is 1,22 (Il tuo argento è diventato scoria, il tuo vino è diluito con acqua.); Os 4,18 (dopo essersi ubriacati si sono dati alla prostituzione, hanno preferito il disonore alla loro gloria.); Na 1,10
- H6025-עֵנָב-`enab-grape, wine – in Gn 40,10-11 (sulla quale vi erano tre tralci; non appena cominciò a germogliare, apparvero i fiori e i suoi grappoli maturarono gli acini. Io tenevo in mano il calice del faraone; presi gli acini, li spremetti nella coppa del faraone, poi diedi la coppa in mano al faraone».); 49,11 (Egli lega alla vite il suo asinello e a una vite scelta il figlio della sua asina, lava nel vino la sua veste e nel sangue dell'uva il suo manto;); Lv 25,5; Nm 6,3; 13,20.23; Dt 23,24; 32,14.32; Ne 13,15; Is 5,2.4; Ger 8,13; Os 3,1; 9,10; Am 9,13 (Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – in cui chi ara s'incontrerà con chi miete e chi pigia l'uva con chi getta il seme; i monti stilleranno il vino nuovo e le colline si scioglieranno.)
- H6071-עָסִיס-`asiys-new wine, sweet wine, juice – in Ct 8,2 (Ti condurrei, ti introdurrei nella casa di mia madre; tu mi inizieresti all'arte dell'amore. Ti farei bere vino aromatico e succo del mio melograno.); Is 49,26; Gl 1,5; 3,18 (CEI 4:18: In quel giorno le montagne stilleranno vino nuovo e latte scorrerà per le colline; in tutti i ruscelli di Giuda scorreranno le acque. Una fonte zampillerà dalla casa del Signore e irrigherà la valle di Sittìm.); Am 9,13
- H6333-פּוּרָה-puwrah-winepress, press – in Is 63,3 («Nel tino ho pigiato da solo e del mio popolo nessuno era con me. Li ho pigiati nella mia ira, li ho calpestati nella mia collera. Il loro sangue è sprizzato sulle mie vesti e mi sono macchiato tutti gli abiti,); Ag 2,16
- H7941-שֵׁכָר-shekar-strong drink, strong wine, drunkard – in Lv 10,9 («Non bevete vino o bevanda inebriante, né tu né i tuoi figli, quando dovete entrare nella tenda del convegno, perché non moriate. Sarà una legge perenne, di generazione in generazione.); Nm 6,3; 28,7; Dt 14,26; 29,6; Gdc 13,4.7.14; 1 Sam 1,15; Sal 69,12(13) (Sparlavano di me quanti sedevano alla porta, gli ubriachi mi deridevano.); Prv 20,1; 31,4.6; Is 5,11.22; 24,9; 28,7; 29,9 (Fermatevi e stupitevi, accecatevi e rimanete ciechi; ubriacatevi ma non di vino, barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti.); 56,12; Mic 2,11
- H8492-תִּירוֹשׁ-tiyrowsh-wine – in Gn 27,28.37 (v. 28: Dio ti conceda rugiada dal cielo, terre grasse, frumento e mosto in abbondanza.); Nm 18,12; Dt 7,13; 11,14; 12,17; 14,23; 18,4; 28,51; 33,28; Gdc 9,13; 2 Re 18,32; 2 Cr 31,5; 32,28; Ne 5,11; 10,37.39; 13,5.12; Sal 4,7; Prv 3,10 (i tuoi granai si riempiranno oltre misura e i tuoi tini traboccheranno di mosto.); Is 24,7; 36,17; 62,8; 65,8; Ger 31,12; Os 2,8-9.22; 4,11; 7,14; 9,2; Gl 1,10; 2,19.24; Mic 6,15; Ag 1,11; Zc 9,17 (Che ricchezza, che felicità! Il grano darà forza ai giovani e il vino nuovo alle fanciulle.)
B. Greco (Antico Testamento della LXX e Nuovo Testamento)
- G288- ἄμπελος-ampelos-vine – in Gn 40,9-10; 49,11; Lv 25,3-4; Nm 6,4; 20,5; 22,24; Dt 8,8; 32,32; Gdc (A) 9,12-13; 13,14; Gdc 9,12-13; 13,14; 1 Re 2,46; 2 Re 4,39; 18,31; 1 Mac 14,12; Sal 77,47; 79,9.15; 104,33; 127,3 (ebr. 128,3: La tua sposa come vite feconda nell'intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d'ulivo intorno alla tua mensa.); Ode 2,32; 4,17; 10,2; Ct 2,13.15; 6,11; 7,9.13; Sir 24,17 (Io come vite ho prodotto splendidi germogli e i miei fiori danno frutti di gloria e ricchezza.); Os 2,14; 10,1; 14,8; Mic 4,4; Gl 1,7.12; 2,22; Ab 3,17; Ag 2,19; Zc 3,10; 8,12; Ml 3,11; Is 5,2 (Egli l'aveva dissodata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato viti pregiate; in mezzo vi aveva costruito una torre e scavato anche un tino. Egli aspettò che producesse uva; essa produsse, invece, acini acerbi.); 7,23; 16,8-9; 24,7; 32,12; 34,4; 36,16; Ger 2,21 (Io ti avevo piantato come vigna pregiata, tutta di vitigni genuini; come mai ti sei mutata in tralci degeneri di vigna bastarda?); 6,9; 8,13; 31,32; Lam 2,6; Ez 15,2.6; 17,6-8 (v. 6: perché germogliasse e diventasse una vite estesa, poco elevata, che verso l'aquila volgesse i rami e le radici crescessero sotto di essa. Divenne una vite, che fece crescere i tralci e mise i rami.); 19,10; Mt 26,29; Mc 14,25; Lc 22,18; Gv 15,1.4-5; Gc 3,12; Ap 14,18-19 (L'angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l'uva nel grande tino dell'ira di Dio.)
- G1098-γλεῦκος-gleukos-new wine – in Gb 32,19; At 2,13 (Altri invece li deridevano e dicevano: «Si sono ubriacati di vino dolce».)
- G3025-ληνός-lēnos-winepress, winepress – in Gn 30,38.41; Es 22,28; Nm 18,27.30; Dt 15,14; 16,13; Gdc (A) 6,11; Gdc 6,11; 2 Re 6,27; Ne 13,15; Sal 8,1 (Al maestro del coro. Su «I torchi». Salmo. Di Davide.); 80,1; 83,1; Prv 3,10; Sir 33,17; Os 9,2; Gl 1,17; 2,24; 4,13; Is 63,2; Ger 31,33; Lam 1,15; Mt 21,33; Ap 14,19-20 (Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di milleseicento stadi.); 19,15 (Dalla bocca gli esce una spada affilata, per colpire con essa le nazioni. Egli le governerà con scettro di ferro e pigerà nel tino il vino dell'ira furiosa di Dio, l'Onnipotente.)
- G3630-οἰνοπότης-oinopotēs-winebibber – in Prv 23,20; Mt 11,19; Lc 7,34 (È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”.)
- G3631-οἶνος-oinos-wine, winepress – in Gn 9,21.24; 14,18; 19,32-35; 27,25.28.37; 49,11-12; Es 23,25; 29,40; 32,18; Lv 10,9; 23,13; Nm 6,3-4.20; 15,5.7.10; 18,12; 28,14; Dt 7,13; 11,14; 12,17; 14,23.26; 18,4; 28,39.51; 29,5; 32,14.33.38; 33,28; Gs 9,4.13; Gdc (A) 9,13; 13,4.7.14; 19,19; Gdc 9,13; 13,4.7.14; 19,19; 1 Sam 1,11.14-15.24; 10,3; 16,20; 25,11.18.37; 2 Sam 13,28; 16,1-2; 2 Re 18,32; 1 Cr 9,29; 12,41; 27,27; 2 Cr 2,9.14; 11,11; 31,5; 32,28; 1 Esd 3,10.17-18.23-24; 4,14.16.37; 6,29; 8,20; Esd 6,9; 7,22; Ne 2,1; 5,11.15.18; 10,38.40; 13,5.12.15; Est 1,7; 4,17; Gdt 10,5; 11,13; 12,1.13.20; 13,2; Tb 4,15; Tb (S) 1,7; 2 Mac 15,39; 3 Mac 5,2.10.45; 6,30; Sal 4,8; 59,5; 68,13; 74,9; 77,65; 103,15; Ode 2,14.33.38; Prv 3,10; 4,17; 9,2.5; 12,11; 20,1; 21,17; 23,30-31; 27,9; 31,4.6; Qo (Ecclesiaste) 2,3; 9,7; 10,19; Ct 1,2.4; 2,4; 4,10; 5,1; 7,10; 8,2; Gb 1,13; Sap 2,7; Sir 9,9-10; 19,2; 31,25-29.31; 32,5-6; 40,20; 49,1; Sal Salomone 8,14; Os 2,10-11.24; 3,2; 4,11; 7,5.14; 9,2.4; 14,8; Am 2,8.12; 5,11; 6,6; 9,14; Mic 2,11; 6,15; Gl 1,5.10; 2,19.24; 4,3; Abd 1,16; Sof 1,13; Ag 1,11; 2,12; Zc 9,15.17; 10,7; Is 1,22; 5,11-12.22; 16,10; 22,13; 24,7.9.11; 25,6; 28,1.7; 29,9; 36,17; 49,26; 51,21; 55,1; 62,8; Ger 13,12; 23,9; 28,7; 31,33; 32,15; 38,12; 42,2.5-6.8.14; 47,10.12; Lam 2,12; Ez 16,49; 27,18-19; 44,21; Dn 1,5.8.16; 5,1.23; 10,3; Dn (TH) 1,5.8.16; 5,1-2.4.23; 10,3; Bel. 1,11.15.21.33; Bet. 1,3.11; Mt 9,17; 27,34; Mc 2,22; 15,23; Lc 1,15; 5,37-38; 7,33; 10,34; Gv 2,3.9-10; 4,46; Rm 14,21; Ef 5,18; 1 Tm 3,8; 5,23; Tt 2,3; Ap 6,6; 14,8.10; 16,19; 17,2; 18,3.13; 19,15.
- G3632-οἰνοφλυγία-oinophlygia-excess of wine – in (solo) 1 Pt 4,3 (È finito il tempo trascorso nel soddisfare le passioni dei pagani, vivendo nei vizi, nelle cupidigie, nei bagordi, nelle orge, nelle ubriachezze e nel culto illecito degli idoli.)
- G3820-παλαιός-palaios-old, old wine – cfr. Lc 5,37.39
- G3943-πάροινος-paroinos-given to wine – in (solo) 1 Tm 3,3; Tt 1,7 (Il vescovo infatti, come amministratore di Dio, deve essere irreprensibile: non arrogante, non collerico, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagni disonesti,)
- G5276-ὑπολήνιον-hypolēnion-winefat – in Gl 4,13; Ag 2,16; Zc 14,10; Is 16,10; Mc 12,1 (Si mise a parlare loro con parabole: «Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.)
“VINO” NELLA BIBBIA DELLA CEI
ANNOTAZIONI BIBLIOGRAFICHE
Copyright and Source Information
- BW: BibleWorks 9, Copyrigth © 2013 BibleWorks, LLC – Version 9.0.12.754; Copy licensed to Angelo (Colacrai)
- BGT: a combination of the BNT and LXT databases. BNT - Novum Testamentum Graece, Nestle-Aland 27h Edition. Copyright (c) 1993 Deutsch Bibelgesellschaft, Stuttgart. - LXT - LXX Septuaginta (LXT) (Old Greek Jewish Scriptures) edited by Alfred Rahlfs, Copyright © 1935 by the Württembergische Bibelanstalt / Deutsche Bibelgesellschaft (German Bible Society), Stuttgart.
- CEI: "La Sacra Bibbia della Conferenza Episcopale Italiana. Copyright 2008 per gentile concessione della Fondazione di Religione Santi Francesco d'Assisi e Caterina da Siena, Circonvallazione Aurelia n. 50, 00165 Roma, Italy.
- KJV: KJA, KJG Authorized Version (KJV) - 1769 Blayney Edition of the 1611 King James Version of the English Bible - with Larry Pierce's Englishman's-Strong's Numbering System, ASCII version. Copyright © 1988-1997 by the Online Bible Foundation and Woodside Fellowship of Ontario, Canada. Licensed from the Institute for Creation Research.
- SVV: The Dutch Statenvertaling 1637, met Englishman's-Strong's Coderingen linked to the words, and Verb Parsings System. Copyright © 1995 by Importantia Publishing, Postbus 9187, NL-3301 AD Dordrecht, the Netherlands. All rights reserved.
- LUO: The German Lutherbibel 1912, mit Englishman's-Strong's Kodierungen linked to the words, and Verb Parsings System. Copyright © 1995 by IMPORTANTIA, PO Box 9187, 3301 AD Dordrecht, The Netherlands. All rights reserved.
- RST: The Russian Synodal Text of the Bible (Synodal Edition 1917), with Russian Lexicons (abridged Thayer's Greek-Russian and Hebrew Russian), and with every word/phrase keyed to the complete Pierce-Strong's Number Code System with Tense-Voice-Mood Verb Parsings. Copyright © 1996 Bob Jones University.
- NEG: The French Nouvelle Edition de Genève, traduite des textes originaux hébreu et grec par Louis Segond, docteur en theologie. Version 1975. Copyright © 1975 Societe Biblique de Genève (Geneva Bible Society), Swiss.
- VUL: Biblia Sacra Iuxta Vulgatam Versionem (Vulgate Latin Bible), edited by R. Weber, B. Fischer, J. Gribomont, H.F.D. Sparks, and W. Thiele [at Beuron and Tuebingen] - Copyright © 1969, 1975, 1983 by Deutsche Bibelgesellschaft (German Bible Society), Stuttgart.
Etichette: Mt 9:17, paulus, vino, vinolency, wine, γλεῦκος, οἰνοφλυγία, ὑπολήνιον, גַּת, חֲמַר, חֶמֶר, יַיִן, יֶקֶב
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