mercoledì 1 maggio 2024

 

LA GIOIA SPONSALE DI CRISTO PER LA CHIESA

 


Giovanni 15,11. LA GIOIA PIENA DELL’AMORE NELLA NUOVA ALLEANZA

Video Lettura

Contesto storico-letterario

Giovanni 15,11 fa parte del discorso di addio di Gesù ai suoi discepoli, pronunciato durante l'Ultima Cena (Gv 13-17). Questo discorso è ricco di simbolismo e pathos, in quanto Gesù si prepara ad affrontare la sua passione e morte. Il contesto storico è quello della Palestina romana, sotto il dominio del prefetto Ponzio Pilato. I discepoli sono intimoriti e incerti sul futuro, e Gesù cerca di confortarli e rafforzarli con le sue parole.

Paralleli

Tematica

La frase "vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi; perché la vostra gioia sia piena" (Gv 15,11) è un tema centrale del discorso di addio di Gesù. Gesù vuole che i suoi discepoli sperimentino la stessa gioia che lui ha nel suo rapporto con il Padre. Questa gioia non si basa su circostanze esteriori o successi mondani, ma è una gioia profonda e interiore che deriva dall'amore di Dio e dall'obbedienza ai suoi comandamenti.

Perché Gesù parla in questo modo?

Gesù parla in questo modo ai suoi discepoli perché li ama e vuole il loro bene. Sa che stanno per affrontare momenti difficili e vuole incoraggiarli a perseverare nella fede. La gioia che lui promette è un dono che può sostenerli anche nelle prove più dure.

In che cosa consiste la sua gioia e quella dei discepoli?

La gioia di Gesù è la gioia di stare in comunione con il Padre e di compiere la sua volontà. La gioia dei discepoli è la gioia di seguire Gesù e di vivere secondo i suoi insegnamenti. È la gioia di sapere di essere amati da Dio e di avere un posto nel suo regno.

Circostanze

Gesù pronuncia queste parole nell'imminenza della sua passione e morte. Sa che sta per affrontare il momento più difficile della sua vita, ma è anche consapevole che la sua morte porterà alla salvezza del mondo. Questa consapevolezza lo riempie di una gioia profonda che vuole condividere con i suoi discepoli. 

Riflettendo sul rapporto amore-gioia nel Vangelo di Giovanni

Prospettive diverse

Nel Vangelo di Giovanni, il rapporto tra amore e gioia è esplorato da diverse angolazioni, offrendo una ricca comprensione di entrambe le esperienze:

Oltre la felicità contingente

La gioia descritta da Giovanni non si confonde con la mera felicità effimera o con il divertimento superficiale. È una gioia più profonda e duratura, radicata nell'amore divino e nell'unione con Dio. Non è immune alle sofferenze della vita, ma anzi, può fiorire anche nelle difficoltà, offrendo forza e speranza.

Un invito alla gioia

Il Vangelo di Giovanni ci invita ad accogliere l'amore di Dio e a vivere secondo i suoi insegnamenti, come via per sperimentare la vera gioia. È una gioia che non dipende dalle circostanze esterne, ma che nasce da un cuore colmo di amore agape e dal desiderio di donarsi agli altri.

Riflessioni personali

Conclusione

Il messaggio di Giovanni 15,11 è un messaggio di speranza e di consolazione. Gesù ci invita a sperimentare la sua stessa gioia, una gioia che non dipende dalle circostanze esteriori ma dall'amore di Dio e dall'obbedienza ai suoi comandamenti.

Il rapporto tra amore e gioia nel Vangelo di Giovanni offre una profonda riflessione sulla natura di entrambi i concetti. Ci invita a coltivare un amore agape, capace di donarsi e di sacrificarsi, come fonte di una gioia autentica e duratura, che non teme le sfide della vita.

 PARALLELI SULLA GIOIA

Is 53,11 Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà le loro iniquità. 

Is 62,4 Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma sarai chiamata Mia Gioia e la tua terra Sposata, perché il Signore troverà in te la sua delizia e la tua terra avrà uno sposo. 

Ger 32,41 Proverò gioia nel beneficarli; li farò risiedere stabilmente in questo paese, e lo farò con tutto il cuore e con tutta l'anima. 

Ger 33,9 E questo sarà per me titolo di gioia, di lode e di gloria tra tutti i popoli della terra, quando udranno tutto il bene che io faccio loro, e si stupiranno e fremeranno per tutto il bene e per tutta la pace che concederò loro. 

Sof 3,17 Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia. 

Lc 15,5 Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, 

Lc 15,9 E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. 

Lc 15,23 Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 

Lc 15,32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”». 

1Gv 1,4 Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena. 

 

 

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lunedì 29 aprile 2024

 

PACE DI GESÙ NEL DISCORSO D'ADDIO

La pace vera è diversa da quella del mondo
DISCORSO D'ADDIO

Giovanni 14,27-31. Vi do la mia pace, diversa da quella di altri e del mondo.
  • Il mondo è governato da Satana che collabora attivamente alla morte di Gesù, senza però vincerlo
  • Gesù ritorna alla Casa del Padre dopo aver compiuto la sua missione in obbedienza totale
  • La pace che Gesù dona ai discepoli non è del mondo, non è dal mondo, non esiste per il mondo che cerca altro
  • La grandezza del Padre è la sicurezza di Gesù, figlio dell'uomo, amico e fratello dei suoi discepoli
  • L'ora della partenza o dell'esodo - della morte di Cristo è arrivata, ma i discepoli, se amano Gesù devono rallegrarsi per la festa Pasqua.
  • Tutto Gesù dice e fa in obbedienza al Padre e per portare i suoi discepoli a credere sia n lui che nel Padre.

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lunedì 1 aprile 2024

 

PREDICAZIONE DI PIETRO

 

Atti 2,38. Un invito alla conversione e alla fede in Cristo

Video Lezione

1. "Convertitevi - conversione"

Nel versetto 38 di Atti 2, Pietro invita i Giudei a convertirsi. La conversione, nel Nuovo Testamento, è un cambiamento radicale di cuore e di vita che porta a seguire Gesù Cristo. Essa implica:

La conversione non è un evento una tantum, ma un processo continuo di crescita nella fede.

Passi paralleli:

2. "Si faccia battezzare - battesimo"

Il battesimo è un segno esteriore della conversione interiore. È un atto di obbedienza a Dio e di identificazione con la morte e la risurrezione di Gesù Cristo (Romani 6,3-4).

Passi paralleli:

3. Nome di Gesù Cristo

Il nome di Gesù Cristo ha grande autorità e potenza. Essere battezzati nel nome di Gesù significa riconoscerlo come Signore e Salvatore e affidarsi a lui per la salvezza.

Passi paralleli:

4. Perdono dei peccati

La conversione e il battesimo portano al perdono dei peccati. Questo è un dono di Dio, per grazia, mediante la fede in Gesù Cristo.

Passi paralleli:

5. Dono dello Spirito Santo

Lo Spirito Santo è un dono di Dio ai credenti. Egli ci guida, ci conforta e ci aiuta a vivere una vita santa.

Passi paralleli:

Conclusione

Atti 2,38 è un invito rivolto a tutti noi a convertirci a Dio e a seguire Gesù 

SVILUPPO DEL COMMENTO

L'esortazione di Pietro ai Giudei in Atti 2,38

L'esortazione di Pietro ai Giudei in Atti 2,38, "Convertitevi!", si inserisce in un contesto preciso: il giorno di Pentecoste, subito dopo la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli. Pietro, pieno di Spirito Santo, proclama la risurrezione di Gesù Cristo e accusa i Giudei di averlo crocifisso.

Da quali peccati soprattutto?

Pietro non specifica i peccati che hanno portato i Giudei a crocifiggere Gesù, ma possiamo dedurli dal contesto del Nuovo Testamento:

Quali peccati hanno portato i Giudei a crocifiggere il Messia?

In generale, i peccati che hanno portato i Giudei a crocifiggere il Messia possono essere riassunti in:

Conclusione

L'esortazione di Pietro a convertirsi è un invito a pentirsi di questi peccati e ad accettare Gesù come il Messia e Salvatore. La conversione porta al perdono dei peccati e al dono dello Spirito Santo, che ci permette di vivere una vita nuova in Cristo.

Oltre ai peccati specifici menzionati sopra, è importante ricordare che la crocifissione di Gesù è stata un evento complesso con diverse cause. Alcune di queste cause includono:

In definitiva, la crocifissione di Gesù è stata un atto di grande ingiustizia e di peccato. Tuttavia, Dio ha usato questo evento per portare la salvezza al mondo intero. Come dice Paolo in Romani 5:8: "Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi, perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi".

L'esortazione di Pietro a convertirsi è ancora valida oggi per tutti noi. Dobbiamo pentirci dei nostri peccati e accettare Gesù come il nostro Signore e Salvatore. Solo così possiamo ricevere il perdono dei peccati e la vita eterna. 

[Gemini]

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mercoledì 20 marzo 2024

 

ALLEANZE DI DIO CON UOMINI SCELTI

 

L'Alleanza di Dio con Abramo nella Bibbia

Video Lezione su Genesi 17,3-9

L'alleanza di Dio con Abramo e la sua discendenza è un tema centrale nella Bibbia e viene menzionata numerose volte. È difficile stimare un numero preciso, ma si può affermare che la locuzione "alleanza con Abramo" compare almeno 50 volte nell'Antico Testamento. Inoltre, il tema è presente anche nel Nuovo Testamento, dove viene reinterpretato alla luce della venuta di Gesù Cristo. 

Passaggi Rilevanti

Alcuni dei passaggi più significativi in cui si menziona l'alleanza con Abramo sono:

Numero di Alleanze

Oltre all'alleanza con Abramo, la Bibbia menziona diverse altre alleanze di Dio con gli uomini:

 

Parole Ebraiche e Greche per "Alleanza"
patto, contratto, matrimonio

Esempi

Συνθήκη (sinthéke): la parola più comune per "alleanza" nel Nuovo Testamento, indica un patto o un testamento.

Esempi

Conclusione

L'alleanza di Dio con Abramo è un tema fondamentale della Bibbia che si sviluppa attraverso l'Antico e il Nuovo Testamento. Essa rappresenta il piano di Dio per la salvezza dell'umanità e si compie in Gesù Cristo. Le diverse alleanze menzionate nella Bibbia sono tutte espressione dell'amore infinito di Dio per il suo popolo. 

L'osservanza dell'alleanza tra Dio e Abramo

In Genesi 17,9 Dio comanda ad Abramo di osservare l'alleanza con lui e con la sua discendenza. L'osservanza da parte di Abramo si manifesta in due aspetti:

Cosa fare:

Cosa non fare:

L'osservanza dell'alleanza nella Bibbia

L'osservanza dell'alleanza diventa un tema ricorrente nella Bibbia. Nel Nuovo Testamento, l'alleanza con Abramo si estende a tutti i popoli attraverso la fede in Gesù Cristo. Gesù stesso si presenta come il compimento delle promesse fatte ad Abramo (Galati 3,16).

Nel Vangelo di Giovanni

Gesù cita spesso Abramo per sottolineare l'importanza della fede e dell'obbedienza a Dio. In Giovanni 8,39, ad esempio, afferma: "Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo".

Interpretazione

L'osservanza dell'alleanza non si limita a mere azioni rituali, ma richiede una fede viva e una profonda relazione con Dio. Si tratta di un impegno a seguire Dio e a vivere secondo i suoi comandamenti, con amore e giustizia.

Conclusione

L'alleanza tra Dio e Abramo rappresenta un modello per la nostra relazione con Dio. Attraverso la fede in Gesù Cristo, possiamo entrare a far parte di questa alleanza e vivere una vita in comunione con Dio.

Altri riferimenti biblici:

NOTE

Ricorda che la Bibbia è un testo ricco e complesso, e la sua interpretazione richiede sempre uno studio attento e approfondito. È importante confrontarsi con diverse fonti e approcci per arricchire la propria comprensione del testo sacro.

Altri suggerimenti:

Più ti impegni nello studio della Bibbia, più ricca e profonda sarà la tua fede.

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venerdì 23 febbraio 2024

 

CONDIZIONI PER ESSERE E RESTARE IL POPOLO DI DIO

 

Deuteronomio 26,16-19. LE CONDIZIONI PER ESSERE E RESTARE POPOLO DI DIO

Tempi e Temi in Deuteronomio 26,16-19

 Video Lezione

Deuteronomio 26,16-19 presenta un momento cruciale per il popolo di Israele: l'ingresso nella terra promessa. Mosè sottolinea l'importanza di obbedire ai comandamenti di Dio come condizione per vivere in questa terra e mantenere il patto di alleanza.

 

Temi

 

Condizioni per essere e restare "popolo di Dio"

 

Confronto con Profeti e Nuovo Testamento

Somiglianze

Differenze

 

Prospettiva della Nuova Alleanza in Cristo e nella Chiesa

 

Conclusione

I temi della legge, dell'obbedienza e della consacrazione a Dio sono presenti in tutta la Bibbia, ma assumono sfumature diverse nel Nuovo Testamento alla luce della Nuova Alleanza in Cristo, che è il “consacrato” completo, cioè profeta, re e sacerdote della Nuova Alleanza con il popolo, la chiesa, sua sposa.

La legge non è un peso oppressivo, ma una guida per vivere una vita libera e gioiosa nella grazia di Dio.

 

In aggiunta

Esempi di somiglianze e differenze

Somiglianze

Differenze

 

Riflessione

Come possiamo applicare i principi della Nuova Alleanza alla nostra vita quotidiana? Come possiamo vivere in modo coerente con la legge di Dio, non come un peso, ma come una guida per una vita libera e gioiosa?

 

 

[Gemini]

 

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