lunedì 6 maggio 2024
POTERE DEL CRISTIANO PIÙ FORTE DI CESARE
IL MONDO FA GUERRA AI CRISTIANIAtti 16,22-34. Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia.
- La fede in Cristo è testimonianza di amore di Dio per i propri nemici.
- Chi rifiuta e uccide i cristiani rifiuta e uccide Cristo - e rovina se stesso.
- La necessità di sottomettersi allo Spirito di Gesù per salvare se stessi e i nemici.
- Per salvarsi da questo mondo in mano a Cesare e al suo Denaro, è necessario essere testimoni autentici di Cristo Gesù, come Paolo e Sila.
- La conversione del nemico alla fede in Cristo è la vittoria dell'apostolo sulla cultura di questo mondo che non riconosce Cristo Signore, unico Salvatore.
Etichette: ANNUNCIO, carceriere, ceppi, credere in Gesù, famiglia, Filippi, folla, gioia, liberazione, Paolo, parola del Signore, porte aperte, prigione, salvarsi, Sila, terremoto, uccidersi
mercoledì 1 maggio 2024
LA GIOIA SPONSALE DI CRISTO PER LA CHIESA
Giovanni 15,11. LA GIOIA PIENA DELL’AMORE NELLA NUOVA ALLEANZA
Contesto storico-letterario
Giovanni 15,11 fa parte del discorso di
addio di Gesù ai suoi discepoli, pronunciato durante l'Ultima Cena (Gv 13-17).
Questo discorso è ricco di simbolismo e pathos, in quanto Gesù si prepara ad
affrontare la sua passione e morte. Il contesto storico è quello della
Palestina romana, sotto il dominio del prefetto Ponzio Pilato. I discepoli sono
intimoriti e incerti sul futuro, e Gesù cerca di confortarli e rafforzarli con
le sue parole.
Paralleli
- Vangelo
di Giovanni 14,21: "Chi ama i miei comandamenti e li osserva, quello
mi ama. E chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi
manifesterò a lui".
- Vangelo
di Giovanni 17,13: "Ora, io vengo a te e dico queste cose nel mondo, affinché la
mia gioia sia piena in loro".
Tematica
La frase "vi ho detto queste cose
perché la mia gioia sia in voi; perché la vostra gioia sia piena" (Gv
15,11) è un tema centrale del discorso di addio di Gesù. Gesù vuole che i suoi
discepoli sperimentino la stessa gioia che lui ha nel suo rapporto con il
Padre. Questa gioia non si basa su circostanze esteriori o successi mondani, ma
è una gioia profonda e interiore che deriva dall'amore di Dio e dall'obbedienza
ai suoi comandamenti.
Perché Gesù parla in questo modo?
Gesù parla in questo modo ai suoi
discepoli perché li ama e vuole il loro bene. Sa che stanno per affrontare
momenti difficili e vuole incoraggiarli a perseverare nella fede. La gioia che
lui promette è un dono che può sostenerli anche nelle prove più dure.
In che cosa consiste la sua gioia e quella
dei discepoli?
La gioia di Gesù è la gioia di stare in
comunione con il Padre e di compiere la sua volontà. La gioia dei discepoli è
la gioia di seguire Gesù e di vivere secondo i suoi insegnamenti. È la gioia di
sapere di essere amati da Dio e di avere un posto nel suo regno.
Circostanze
Gesù pronuncia queste parole
nell'imminenza della sua passione e morte. Sa che sta per affrontare il momento
più difficile della sua vita, ma è anche consapevole che la sua morte porterà
alla salvezza del mondo. Questa consapevolezza lo riempie di una gioia profonda
che vuole condividere con i suoi discepoli.
Riflettendo sul rapporto amore-gioia nel Vangelo di Giovanni
Prospettive diverse
Nel Vangelo di Giovanni, il rapporto tra
amore e gioia è esplorato da diverse angolazioni, offrendo una ricca
comprensione di entrambe le esperienze:
- Amore
come fonte di gioia: Giovanni 15,11, come già discusso in precedenza, evidenzia l'amore di
Gesù come fonte primaria della gioia dei discepoli. La loro gioia deriva
dall'essere amati da Dio e dal vivere in comunione con Lui, seguendo i
comandamenti di Gesù.
- Gioia
come espressione di amore: La gioia può anche essere vista come
un'espressione dell'amore. Quando sperimentiamo gioia, condividiamo questo
sentimento con gli altri, creando legami di amore e rafforzando le
relazioni.
- Amore
agape e gioia: Il
concetto di amore agape, centrale nel Vangelo di Giovanni, si intreccia
profondamente con la gioia. L'amore agapè, caratterizzato da sacrificio e
donazione di sé, porta una gioia profonda e duratura, che trascende
l'egoismo e la ricerca del piacere effimero.
- La
gioia del dono: Nel
Quarto Vangelo, la gioia è spesso associata al dono di sé. Gesù stesso,
donando la sua vita per amore, incarna la massima espressione di questa
gioia del dono. I discepoli, chiamati a seguire il suo esempio, trovano la
loro gioia nel donarsi agli altri e nel servire il prossimo.
Oltre la felicità contingente
La gioia descritta da Giovanni non si
confonde con la mera felicità effimera o con il divertimento superficiale. È
una gioia più profonda e duratura, radicata nell'amore divino e nell'unione con
Dio. Non è immune alle sofferenze della vita, ma anzi, può fiorire anche nelle
difficoltà, offrendo forza e speranza.
Un invito alla gioia
Il Vangelo di Giovanni ci invita ad
accogliere l'amore di Dio e a vivere secondo i suoi insegnamenti, come via per
sperimentare la vera gioia. È una gioia che non dipende dalle circostanze
esterne, ma che nasce da un cuore colmo di amore agape e dal desiderio di
donarsi agli altri.
Riflessioni personali
- In che
modo sperimento l'amore di Dio nella mia vita?
- Come
questo amore influenza la mia gioia?
- Come
posso esprimere l'amore agape attraverso le mie azioni e le mie scelte?
- In che
modo la gioia del dono arricchisce la mia vita e le mie relazioni?
Conclusione
Il messaggio di Giovanni 15,11 è un
messaggio di speranza e di consolazione. Gesù ci invita a sperimentare la sua
stessa gioia, una gioia che non dipende dalle circostanze esteriori ma
dall'amore di Dio e dall'obbedienza ai suoi comandamenti.
Il rapporto tra amore e gioia nel
Vangelo di Giovanni offre una profonda riflessione sulla natura di entrambi i
concetti. Ci invita a coltivare un amore agape, capace di donarsi e di
sacrificarsi, come fonte di una gioia autentica e duratura, che non teme le
sfide della vita.
PARALLELI SULLA GIOIA
Is 53,11 Dopo il suo intimo tormento vedrà
la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà
molti, egli si addosserà le loro iniquità.
Is 62,4 Nessuno ti chiamerà più
Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma sarai chiamata Mia
Gioia e la tua terra Sposata, perché il Signore troverà in te la sua delizia e
la tua terra avrà uno sposo.
Ger 32,41 Proverò gioia nel beneficarli; li
farò risiedere stabilmente in questo paese, e lo farò con tutto il cuore e con
tutta l'anima.
Ger 33,9 E questo sarà per me titolo di
gioia, di lode e di gloria tra tutti i popoli della terra, quando udranno tutto
il bene che io faccio loro, e si stupiranno e fremeranno per tutto il bene e
per tutta la pace che concederò loro.
Sof 3,17 Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà
per te con grida di gioia.
Lc 15,5 Quando l'ha trovata, pieno di
gioia se la carica sulle spalle,
Lc 15,9 E dopo averla trovata, chiama le
amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta
che avevo perduto”.
Lc 15,23 Prendete il vitello grasso,
ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,
Lc 15,32 ma bisognava far festa e
rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era
perduto ed è stato ritrovato”».
1Gv 1,4 Queste cose vi scriviamo, perché
la nostra gioia sia piena.
Etichette: amore, come il Padre, come io, fede, gioia, obbedienza, osservare i comandamenti, rimanere nell'amore
martedì 16 aprile 2024
GIOIA VERA QUANDO È PIENA
Gioia nella Bibbia.
Un'analisi approfondita
La gioia è un tema ricorrente nella
Bibbia, presente in oltre 200 versetti in ebraico e greco. Essa rappresenta
un'emozione profonda e complessa, che va oltre la semplice felicità momentanea.
Nella Bibbia, la gioia è strettamente legata alla fede in Dio e alla relazione
con Lui.
Termini ebraici per la gioia
- Simchah
(שִׂמְחָה): La
parola più comune per la gioia, indica un senso di esultanza, felicità e
appagamento profondo. È spesso associata a feste, celebrazioni e occasioni
speciali. (Esodo 15,11; Salmi 42,8; Neemia 8,10)
- Ghil
(גִּיל): Un
termine che indica gioia interiore, spesso associata a gratitudine e lode
a Dio. (Salmi 5,11; Salmi 16,9)
- Hana'á
(הֲנָאָה):
Piacere e soddisfazione, spesso derivanti da esperienze sensoriali o dal
raggiungimento di obiettivi. (Proverbi 21,17; Ecclesiaste 2,1)
Termini greci per la gioia:
- Charà
(χαρά): La
parola più comune per la gioia, indica un senso di felicità, diletto e
beatitudine. È spesso associata alla salvezza in Cristo e alla vita nello
Spirito Santo. (Giovanni 15,11; Atti 16,34; Filippesi 4,4)
- Agallìasis
(ἀγαλλίασις): Gioia
esuberante, spesso accompagnata da esultanza e lode. (Luca 1,44; Atti 2,46)
- Euphrosyne
(εὐφροσύνη): Gioia
interiore, spesso associata a serenità e pace mentale. (Galati 5,22; Filippesi 4,7)
Passi biblici significativi sulla gioia:
- Salmo
16,11,
"Mi farai conoscere il sentiero della vita; la tua presenza è
pienezza di gioia; alla tua destra vi sono delizie per sempre."
- Giovanni
15,11,
"Queste cose vi ho detto, affinché la mia gioia sia in voi, e la
vostra gioia sia piena."
- Filippesi
4,4,
"Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi!"
- Giacomo
1,2,
"Considerate come una grande gioia, fratelli miei, l'incontrare prove
di varia natura."
La gioia nella vita del cristiano
La gioia non è solo un sentimento, ma
una scelta da compiere ogni giorno. Essa nasce da una fede radicata in Dio e da
una vita conforme alla sua volontà. La gioia del cristiano non dipende dalle
circostanze esterne, ma dalla certezza dell'amore di Dio e dalla speranza della
vita eterna.
Inviti biblici alla gioia
- Salmo
37,4, "Cerca
la gioia nel Signore: egli esaudirà i desideri del tuo cuore."
- Filippesi
4,6-7,
"Non sia in voi ansia di sorta, ma in ogni cosa, con preghiera e
supplica, con ringraziamento, siano rese note a Dio le vostre richieste; e
la pace di Dio, che supera ogni intelletto, custodirà i vostri cuori e i
vostri pensieri in Cristo Gesù."
- 1
Tessalonicesi 5,16-18, "Rallegratevi sempre, pregate incessantemente, in ogni cosa
rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di
voi."
Conclusione
La gioia è un dono prezioso che Dio
offre a tutti coloro che lo amano e lo seguono. È una forza che ci sostiene
nelle difficoltà, ci motiva a fare il bene e ci riempie di speranza per il
futuro. Scegliendo di vivere nella gioia del Signore, possiamo portare luce e
speranza al mondo che ci circonda.
[Gemini]
Etichette: contentezza, delizia, esultanza, felicità, gioco, gioia, piacere, rallegrarsi, χαρά, גִּיל, הֲנָאָה, שִׂמְחָה
lunedì 15 aprile 2019
Geremia 38(31),13: Dio stesso prepara una serata danzante per giovani e vecchi insieme
READ
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Hebrew
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BGT (LXX) al.
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VUL al.
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’āz
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אָ֣ז
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τότε
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tunc
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tiś-maḥ
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תִּשְׂמַ֤ח
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χαρήσονται
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laetabitur
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bə-ṯū-lāh
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בְּתוּלָה֙
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παρθένοι
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virgo
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bə-mā-ḥō-wl,
|
בְּמָח֔וֹל
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ἐν συναγωγῇ
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in choro
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ū-ḇa-ḥu-rîm
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וּבַחֻרִ֥ים
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νεανίσκων
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iuvenes
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ū-zə-qê-nîm
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וּזְקֵנִ֖ים
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καὶ πρεσβῦται
χαρήσονται
|
et senes
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yaḥ-dāw;
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יַחְדָּ֑ו
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[-]
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simul
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wə-hā-p̄aḵ-tî
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וְהָפַכְתִּ֨י
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καὶ στρέψω
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et convertam
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’eḇ-lām
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אֶבְלָ֤ם
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τὸ πένθος
αὐτῶν
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luctum eorum
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lə-śā-śō-wn
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לְשָׂשׂוֹן֙
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εἰς χαρμονὴν
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in gaudium
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wə-ni-ḥam-tîm,
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וְנִ֣חַמְתִּ֔ים
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καὶ ποιήσω
αὐτοὺς εὐφραινομένους
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et consolabor eos
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wə-śim-maḥ-tîm
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וְשִׂמַּחְתִּ֖ים
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[-]
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et laetificabo
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mî-ḡō-w-nām.
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מִיגוֹנָֽם׃
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[-]
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a dolore suo
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READ
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Hebrew
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English
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CEI al.
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MGK
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’āz
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אָ֣ז
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Then
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allora
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Τότε
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tiś-maḥ
|
תִּשְׂמַ֤ח
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shall rejoice
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gioirà
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θέλει χαρῆ
|
bə-ṯū-lāh
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בְּתוּלָה֙
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the virgin
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La vergine
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ἡ παρθένος
|
bə-mā-ḥō-wl,
|
בְּמָח֔וֹל
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in the dance
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danzando
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ἐν τῷ χορῷ,
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ū-ḇa-ḥu-rîm
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וּבַחֻרִ֥ים
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and the young men
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e i giovani
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καὶ οἱ νέοι
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ū-zə-qê-nîm
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וּזְקֵנִ֖ים
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and the old
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e i vecchi.
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καὶ οἱ
γέροντες
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yaḥ-dāw;
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יַחְדָּ֑ו
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together
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insieme
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ὁμοῦ·
|
wə-hā-p̄aḵ-tî
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וְהָפַכְתִּ֨י
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for I will turn
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«Cambierò
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καὶ θέλω
στρέψει
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’eḇ-lām
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אֶבְלָ֤ם
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their mourning
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il loro lutto
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τὸ πένθος
αὐτῶν
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lə-śā-śō-wn
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לְשָׂשׂוֹן֙
|
to joy
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in gioia,
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εἰς χαρὰν
|
wə-ni-ḥam-tîm,
|
וְנִ֣חַמְתִּ֔ים
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and will comfort them
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li consolerò
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καὶ θέλω
παρηγορήσει αὐτοὺς
|
wə-śim-maḥ-tîm
|
וְשִׂמַּחְתִּ֖ים
|
and make them rejoice
|
e li renderò
felici,
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καὶ εὐφράνει
αὐτοὺς
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mî-ḡō-w-nām.
|
מִיגוֹנָֽם׃
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rather than sorrow
|
senza
afflizioni.
|
μετὰ τὴν
θλῖψιν αὐτῶν.
|
- ’āz - אָ֣ז - τότε - tunc - Then - allora - Τότε - Adv - H227
- tiś-maḥ - תִּשְׂמַ֤ח - χαρήσονται - laetabitur - shall rejoice - gioirà - θέλει χαρῆ - V-Qal-Imperf-3fs - H8055
- bə-ṯū-lāh - בְּתוּלָה֙ - παρθένοι - virgo - the virgin - La vergine - ἡ παρθένος - N-fs - H1330
- bə-mā-ḥō-wl, - בְּמָח֔וֹל - ἐν συναγωγῇ - in choro - in the dance - danzando - ἐν τῷ χορῷ, - Prep-b | N-ms - H4234
- ū-ḇa-ḥu-rîm - וּבַחֻרִ֥ים - νεανίσκων - iuvenes - and the young men - e i giovani - καὶ οἱ νέοι - Conj-w | N-mp - H970
- ū-zə-qê-nîm - וּזְקֵנִ֖ים - καὶ πρεσβῦται χαρήσονται - et senes - and the old - e i vecchi. - καὶ οἱ γέροντες - Conj-w | Adj-mp - H2205
- yaḥ-dāw; - יַחְדָּ֑ו - [-] - simul - together - insieme - ὁμοῦ· - Adv - H3162
- wə-hā-p̄aḵ-tî - וְהָפַכְתִּ֨י - καὶ στρέψω - et convertam - for I will turn - «Cambierò - καὶ θέλω στρέψει - Conj-w | V-Qal-ConjPerf-1cs - H2015
- ’eḇ-lām - אֶבְלָ֤ם - τὸ πένθος αὐτῶν - luctum eorum - their mourning - il loro lutto - τὸ πένθος αὐτῶν - N-msc | 3mp - H60
- lə-śā-śō-wn - לְשָׂשׂוֹן֙ - εἰς χαρμονὴν - in gaudium - to joy - in gioia, - εἰς χαρὰν - Prep-l | N-ms - H8342
- wə-ni-ḥam-tîm, - וְנִ֣חַמְתִּ֔ים - καὶ ποιήσω αὐτοὺς εὐφραινομένους - et consolabor eos - and will comfort them - li consolerò - καὶ θέλω παρηγορήσει αὐτοὺς - Conj-w | V-Piel-ConjPerf-1cs | 3mp - H5162
- wə-śim-maḥ-tîm - וְשִׂמַּחְתִּ֖ים - [-] - et laetificabo - and make them rejoice - e li renderò felici, - καὶ εὐφράνει αὐτοὺς - Conj-w | V-Piel-ConjPerf-1cs | 3mp - H8055
- mî-ḡō-w-nām. - מִיגוֹנָֽם׃ - [-] - a dolore suo - rather than sorrow - senza afflizioni. - μετὰ τὴν θλῖψιν αὐτῶν. - Prep-m | N-msc | 3mp - H3015
- shall.
- for.
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Etichette: allineamento, cinese, dnaza, ebraico, Geremia, gioia, giovane, greco, latino, multilingue, vecchio
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