giovedì 11 aprile 2024
PRIORITÀ DI GESÙ, DIVERSE DA QUELLE DEL POPOLO
Giovanni 6,14-15. Gesù si ritirò sul monte da solo
1. "Allora la gente"
- Quanti
     erano: Il
     testo non specifica un numero preciso, ma Giovanni 6,10 indica che erano
     circa cinquemila uomini, senza contare donne e bambini.
 - Quando: Questo evento si svolge poco
     prima della Pasqua (Giovanni 6,4).
 
2. "Visto il segno che egli aveva compiuto"
- Quale
     segno: Il
     segno a cui si fa riferimento è la moltiplicazione dei pani e dei pesci,
     narrata in Giovanni 6,5-13.
 - Quanti
     sono i segni nel Vangelo di Giovanni: Il Vangelo di Giovanni conta sette segni
     compiuti da Gesù, che manifestano la sua gloria e la sua divinità.
 - Chi
     compie questi segni: I segni sono compiuti da Gesù stesso, in adempimento delle profezie
     messianiche.
 
3. "Costui è davvero il profeta che viene nel mondo"
- Passi
     paralleli: 
 - Deuteronomio
      18,15-19: Mosè profetizza la venuta di un profeta come lui.
 - Giovanni
      1,21: Giovanni Battista nega di essere il profeta, ma indica Gesù come il
      Messia.
 - Giovanni
      4,19-26: La samaritana riconosce Gesù come il Messia.
 
4. "Sapendo che venivano a prenderlo per farlo re"
- Paralleli:
 - Matteo
      4,8-10: Gesù rifiuta la tentazione di diventare re del mondo.
 - Marco
      15,32: I capi dei sacerdoti deridono Gesù come re dei Giudei.
 - Gesù
     è re o profeta?: Gesù è
     sia re che profeta. È il Re messianico che porta la salvezza al mondo, ma
     la sua regalità non è di natura terrena.
 
5. "Si ritirò di nuovo sul monte"
- Perché
     "di nuovo": Gesù si era già ritirato sul monte dopo il miracolo della
     moltiplicazione dei pani (Giovanni 6,15).
 - Su
     quale "monte": Il testo non specifica il nome del monte, ma
     potrebbe essere lo stesso di Giovanni 6,3.
 - Passi
     paralleli:
 - Matteo
      14,23: Gesù si ritira sul monte per pregare dopo la moltiplicazione dei
      pani.
 - Marco
      6,46: Gesù si ritira sul monte per pregare dopo la tempesta sul lago.
 
Significato complessivo
Il testo di Giovanni 6,14-15 evidenzia
la crescente fama di Gesù e la sua messianicità. La folla, impressionata dai
segni compiuti da Gesù, lo acclama come profeta e re. Tuttavia, Gesù rifiuta la
regalità terrena e si ritira sul monte per riaffermare la sua priorità: la
comunione con il Padre.
Conclusione
I versetti 14-15 di Giovanni 6 offrono una ricca riflessione sulla figura di Gesù: Messia, profeta e Re, che compie segni miracolosi per manifestare la sua gloria e la sua divinità. La sua regalità, però, non si basa sul potere terreno, ma sull'amore e sul servizio al Padre e all'umanità.
I PARALLELI
al versetto 14: Gen 49,10; Dt 18,15; Mt 11,3; 21,11; Lc 7,16; 24,19; Gv 1,21; 4,19.25.42; 7,40; At 3,22; 7,37
I SETTE SEGNI COMPIUTI DA GESÙ NEL VANGELO DI GIOVANNI
- Trasformazione
     dell'acqua in vino a Cana (Giovanni 2,1-11)
 - Guarigione
     del figlio di un ufficiale regale a Cafarnao (Giovanni 4,46-54)
 - Guarigione
     di un paralitico alla piscina di Betesda (Giovanni 5,1-15)
 - Moltiplicazione dei pani e
     dei pesci (Giovanni 6,1-15)
 - Camminata
     sulle acque del mare di Galilea (Giovanni 6,16-21)
 - Guarigione
     di un cieco nato (Giovanni 9,1-41)
 - Resurrezione
     di Lazzaro da Betania (Giovanni 11,1-44)
 
Note
- Questi
     segni sono chiamati anche "miracoli" o "opere
     potenti".
 - Giovanni
     li presenta come rivelazioni della gloria di Dio e della divinità di
     Gesù.
 - I segni
     sono accompagnati da discorsi di Gesù che ne spiegano il significato più
     profondo.
 
Inoltre
- Il
     numero sette ha un valore simbolico nella Bibbia e indica completezza e
     perfezione.
 - I segni
     di Giovanni sono disposti in modo da presentare un crescendo di
     rivelazione della potenza e della divinità di Gesù.
 - L'ultimo
     segno, la risurrezione di Lazzaro, anticipa la risurrezione di Gesù
     stesso.
 
Etichette: gente, monte, numero sette, profeta, re, ritirarsi, segno, sette segni, solo, tentazione
mercoledì 9 gennaio 2019
Le due versioni del Padre nostro - comparazione multilingue parola per parola
il Padre nostro in Mt 6,9-13 e in Lc 11,2-4: una comparazione linguistica
- ⧼Ὅτι - Hoti
 - σοῦ - sou
 - ἐστιν - estin
 - ἡ - hē
 - βασιλεία - basileia
 - καὶ - kai
 - ἡ - hē
 - δύναμις - dynamis
 - καὶ - kai
 - ἡ - hē
 - δόξα - doxa
 - εἰς - eis
 - τοὺς - tous
 - αἰῶνας. - aiōnas
 - Ἀμήν⧽. - Amēn - manca nei manoscritti più antichi ed è del tutto assente anche in Luca. L’espressione o sintagma “Padre nostro”, in italiano, nella Bibbia della CEI 2008 compare in Mt 6,9; Gv 8,39; Rm 1,7; 1Cor 1,3; 2Cor 1,2; Gal 1,3-4; Ef 1,2; Fil 1,2; 4,20; Col 1,2; 1Ts 1,3; 3,11.13; 2Ts 1,1; 2,16. - Il contesto del Padre nostro in Matteo è quello dell’insegnamento di Gesù ai suoi discepoli sulla preghiera per chi crede in lui e tramite lui, nel Padre celeste. È inserito nel discorso della montagna ed è preceduto da un insegnamento sull’elemosina e seguito da un insegnamento, sempre di Gesù, sul digiuno. - In Luca l’insegnamento sulla preghiera quotidiana dei discepoli segue l’episodio di Marta e Maria ed è seguito dalla diatriba con i farisei su Gesù e Beelzebul.
 
Analisi del vocabolario
Le parole in comune tra Matteo 6,9-13 e Luca 11,2-4
- ἁγιάζω, santificare, consacrare: Mt 6,9; Lc 11,2
 - ἄρτος, pane: Mt 6,11; Lc 11,3
 - ἀφίημι, perdonare, lasciar correre, lasciare andare: Mt 6,12; Lc 11,4
 - βασιλεία, regno, dominio; Mt 6,10; Lc 11,2
 - δίδωμι, dare, donare: Mt 6,11; Lc 11,3
 - ἐγώ, io-noi: Mt 6,9.11-13; Lc 11,3-4
 - εἰς, in, dentro, verso dentro: Mt 6,13; Lc 11,4
 - εἰσφέρω, indurre, condurre dentro, portare dentro: Mt 6,13; Lc 11,4
 - ἐπιούσιος, sostanzioso, necessario quotidianamente: Mt 6,11; Lc 11,3 (l’agg. non ricorre mai più altrove nella Bibbia greca; sconosciuto al greco classico, ricorre in Origene)
 - ἔρχομαι, venire, andare: Mt 6,10; Lc 11,2
 - καί - μή - ὁ: e – non – il lo la: Mt 6,9-13; Lc 11,2-4
 - ὄνομα, nome: Mt 6,9; Lc 11,2
 - πατήρ, padre: Mt 6,9; Lc 11,2
 - πειρασμός, prova, test, tentazione, esperienza: Mt 6,13; Lc 11,4.
 - προσεύχομαι, pregare: Mt 6,9; Lc 11,2
 - σύ, tu-voi: Mt 6,9-10; Lc 11,2.
 
Le (16) parole proprie di Matteo
- ἐν, in (con dativo): Mt 6,9-10
 - οὐρανός, cielo: Mt 6,9-10
 - ὡς, come: Mt 6,10.12
 - ἀλλά, ma: Mt 6,13
 - ἀπό, da (con genitivo): Mt 6,13
 - γῆ, terra: Mt 6,10
 - γίνομαι, avvenire, accadere, succedere: Mt 6,10
 - ἐπί, su, a, sopra, addosso (con gentivo, dativo o accusativo): Mt 6,10
 - θέλημα, volontà: Mt 6,10
 - οὖν, quindi, allora, di conseguenza: Mt 6,9
 - οὕτω, così, in tal modo: Mt 6,9
 - ὀφειλέτης, debitore: Mt 6,12
 - ὀφείλημα, debito, il dovuto: Mt 6,12
 - πονηρός, male, cattivo: Mt 6,13
 - ῥύομαι, riscattare, liberare, salvare: Mt 6,13
 - σήμερον, oggi, al presente, adesso: Mt 6,11
 - Le (10) parole proprie di Luca
 - αὐτός, egli, lui, esso; Lc 11,2.4
 - λέγω, dire: Lc 11,2
 - ἁμαρτία, fallimento, omissione del target: Lc 11,4
 - γάρ, infatti: Lc 11,4
 - δέ, tuttavia, ad ogni modo: Lc 11,2
 - ἡμέρα, giorno: Lc 11,3
 - κατά, secondo, contro: Lc 11,3
 - ὅταν, qualora, in caso che: Lc 11,2
 - ὀφείλω, dovere qualcosa a qualcuno, aver un debito con; Lc 11,4
 - πᾶς, ogni, tutto: Lc 11,4
 
Coincidenze riconoscibili tra parole che sono diverse nel Padre nostro
- tra giorno (Lc) e quotidiano (Mt)
 - tra dovere qualcosa a qualcuno, essere in debito (Luca), e debito e debitore (Mt)
 - tra peccato (Lc) e male (Mt)
 - il cielo manca in Luca
 - la volontà manca in Luca
 - il riscattare, liberare manca in Luca
 - il dire-parlare manca in Matteo
 
Versioni moderne di Matteo 6,9-13
- MGK (1850) Matthew 6:
9 Οὕτω λοιπὸν προσεύχεσθε σεῖς· Πάτερ ἡμῶν ὁ ἐν τοῖς οὐρανοῖς· ἁγιασθήτω τὸ ὄνομά σου· - 9 Oúto loipón proséfchesthe seís: Páter imón o en toís ouranoís: agiasthíto tó ónomá sou:
 - 9 Hoútō loipòn proseúchesthe seîs: Páter hēmō̂n ho en toîs ouranoîs: hagiasthḗtō tò ónomá sou:
 - 10 ἐλθέτω ἡ βασιλεία σου· γενηθήτω τὸ θέλημά σου, ὡς ἐν οὐρανῷ, καὶ ἐπὶ τῆς γῆς·
 - 10 elthéto i vasileía sou: genithíto tó thélimá sou, os en ouranó, kaí epí tís gís:
 - 10 elthétō hē basileía sou: genēthḗtō tò thélēmá sou, hōs en ouranō̂i, kaì epì tē̂s gē̂s:
 - 11 τὸν ἄρτον ἡμῶν τὸν ἐπιούσιον δὸς εἰς ἡμᾶς σήμερον·
 - 11 tón árton imón tón epioúsion dós eis imás símeron:
 - 11 tòn árton hēmō̂n tòn epioúsion dòs eis hēmâs sḗmeron:
 - 12 καὶ συγχώρησον εἰς ἡμᾶς τὰς ἁμαρτίας ἡμῶν, καθὼς καὶ ἡμεῖς συγχωροῦμεν εἰς τοὺς ἁμαρτάνοντας εἰς ἡμᾶς·
 - 12 kaí synchórison eis imás tás amartías imón, kathós kaí imeís synchoroúmen eis toús amartánontas eis imás:
 - 12 kaì synchṓrēson eis hēmâs tàs hamartías hēmō̂n, kathṑs kaì hēmeîs synchōroûmen eis toùs hamartánontas eis hēmâs:
 - 13 καὶ μὴ φέρῃς ἡμᾶς εἰς πειρασμόν, ἀλλὰ ἐλευθέρωσον ἡμᾶς ἀπὸ τοῦ πονηροῦ. Διότι σοῦ εἶναι ἡ βασιλεία καὶ ἡ δύναμις καὶ ἡ δόξα εἰς τοὺς αἰῶνας· ἀμήν.
 - 13 kaí mí féris imás eis peirasmón, allá elefthéroson imás apó toú poniroú. Dióti soú eínai i vasileía kaí i dýnamis kaí i dóxa eis toús aiónas: amín.
 - 13 kaì mḕ phérēis hēmâs eis peirasmón, allà eleuthérōson hēmâs apò toû ponēroû. Dióti soû eînai hē basileía
 - kaì hē dýnamis kaì hē dóxa eis toùs aiō̂nas: amḗn.
 
- Per stabilire i diversi significati delle parole con numero Strong, vai online cliccando qui - oppure qui dove però variando solo G3779 puoi cercare qualunque altro numero e parola greca equivalente a lingue moderne, oltre l’inglese, al russo, ceco, portoghese, spagnolo, francese e cinese
 
- 9 לָכֵן כֹּה תִתְפַּלָּלוּ אָבִינוּ שֶׁבַּשָׁמַיִם יִתְקַדַּשׁ שְׁמֶךָ׃
 - 9 lakhen koh thithpallalu avinu shebbashamayim yithqaddash shemekha
 - 10 תָּבֹּא מַלְכוּתֶךָ יֵעָשֶׂה רְצוֹנְךָ כַּאֲשֶׁר בַּשָׁמַיִם גַּם בָּאָרֶץ׃
 - 10 tabbo malkhuthekha ye'aseh retsonekha ka'asher bashamayim gam ba'arets
 - 11 אֶת־לֶחֶם חוּקֵּנוּ תֵּן־לָנוּ הַיּוֹם׃
 - 11 eth-lechem chuqqenu ten-lanu hayyom
 - 12 וּמְחַל־לָנוּ עַל־חֹבוֹתֵינוּ כַּאֲשֶׁר מָחַלְנוּ גַּם־אֲנַחְנוּ לְחַיָּבֵינוּ׃
 - 12 umechal-lanu al-chovotheinu ka'asher machalnu gam-anachnu lechayyaveinu
 - 13 וְאַל־תְּבִיאֵנוּ לִידֵי נִסָּיוֹן כִּי אִם־תְּחַלְּצֵנוּ מִן־הָרָע כִּי לְךָ הַמַּמְלָכָה וְהַגְּבוּרָה וְהַתִּפְאֶרֶת לְעוֹלְמֵי עוֹלָמִים אָמֵן׃
 - 13 we'al-tevi'enu lidei nissaiwon ki im-techalletsenu min-hara' ki lekha hammamlakhah wehaggevurah wehattiph'ereth le'olemei olamim amen
 
Versioni moderne di Luca 11,2-4
- 2 Εἶπε δὲ πρὸς αὐτούς· Ὅταν προσεύχησθε, λέγετε· Πάτερ ἡμῶν ὁ ἐν τοῖς οὐρανοῖς, ἁγιασθήτω τὸ ὄνομά σου, ἐλθέτω ἡ βασιλεία σου, γενηθήτω τὸ θέλημά σου ὡς ἐν οὐρανῷ, καὶ ἐπὶ τῆς γῆς·
 - 2 Eípe dé prós aftoús: Ótan proséfchisthe, légete: Páter imón o en toís ouranoís, agiasthíto tó ónomá sou, elthéto i vasileía sou, genithíto tó thélimá sou os en ouranó, kaí epí tís gís:
 - 2 Eîpe dè pròs autoús: Hótan proseúchēsthe, légete: Páter hēmō̂n ho en toîs ouranoîs, hagiasthḗtō tò ónomá sou, elthétō hē basileía sou, genēthḗtō tò thélēmá sou hōs en ouranō̂i, kaì epì tē̂s gē̂s:
 - 3 τὸν ἄρτον ἡμῶν τὸν ἐπιούσιον δίδε εἰς ἡμᾶς καθ ἡμέραν·
 - 3 tón árton imón tón epioúsion díde eis imás kath iméran:
 - 3 tòn árton hēmō̂n tòn epioúsion díde eis hēmâs kath hēméran:
 - 4 καὶ συγχώρησον εἰς ἡμᾶς τὰς ἁμαρτίας ἡμῶν, διότι καὶ ἡμεῖς συγχωροῦμεν εἰς πάντα ἁμαρτάνοντα εἰς ἡμᾶς· καὶ μὴ φέρῃς ἡμᾶς εἰς πειρασμόν, ἀλλ ἐλευθέρωσον ἡμᾶς ἀπὸ τοῦ πονηροῦ.
 - 4 kaí synchórison eis imás tás amartías imón, dióti kaí imeís synchoroúmen eis pánta amartánonta eis imás: kaí mí féris imás eis peirasmón, all elefthéroson imás apó toú poniroú.
 - 4 kaì synchṓrēson eis hēmâs tàs hamartías hēmō̂n, dióti kaì hēmeîs synchōroûmen eis pánta hamartánonta eis hēmâs: kaì mḕ phérēis hēmâs eis peirasmón, all eleuthérōson hēmâs apò toû ponēroû. –
 
- Per stabilire i diversi significati delle parole con numero Strong, vai online cliccando qui - oppure qui dove però variando solo G3779 puoi cercare qualunque altro numero e parola greca equivalente a lingue moderne, oltre l’inglese, al russo, ceco, portoghese, spagnolo, francese e cinese
 
- la trascrizione fonetica dell’ebraico non è univoca
 
- 2 וַיֹּאמֶר אֲלֵיהֶם כִּי תִתְפַּלֲלוּ אִמְרוּ אָבִינוּ שֶׁבַּשָּׁמַיִם יִתְקַדַּשׁ שְׁמֶךָ תָּבוֹא מַלְכוּתֶךָ יֵעָשֶׂה רְצוֹנְךָ כְּמוֹ בַשָּׁמַיִם כֵּן בָּאָרֶץ׃
 - 2 wayyomer aleihem ki thithpalalu imru avinu shebbashshamayim yithqaddash shemekha tavo malkhuthekha ye'aseh retsonekha kemo vashshamayim ken ba'arets
 - 2 wayyōʾmer ʾălêhem kî titpalălû ʾimrû ʾābînû šebbaššāmayim yitqaddaš šĕmekā tābôʾ malkûtekā yēʿāśe rĕṣônĕkā kĕmô baššāmayim kēn bāʾāreṣ
 - 3 אֶת־לֶחֶם חוּקֵּנוּ תֶּן־לָנוּ יוֹם יוֹם׃
 - 3 eth-lechem chuqqenu ten-lanu yom yom
 - 3 ʾet-leḥem ḥûqqēnû ten-lānû yôm yôm
 - 4 וּמְחַל־נָא עַל־חַטֹּאתֵנוּ כִּי מֹחְלִים גַּם־אֲנַחְנוּ לְכֹל הַחַיָּב לָנוּ וְאַל־תְּבִיאֵנוּ לִידֵי נִסָּיוֹן כִּי אִם־הַצִּילֵנוּ מִן־הָרָע׃
 - 4 mechal-na al-chattothenu ki mochelim gam-anachnu lekhol hachayyav lanu we'al-tevi'enu lidei nissaiwon ki im-hatstsilenu min-hara'
 - 4 ûmĕḥal-nāʾ ʿal-ḥaṭṭōʾtēnû kî mōḥĕlîm gam-ʾănaḥnû lĕkōl haḥayyāb lānû wĕʾal-tĕbîʾēnû lîdê nissāywōn kî ʾim-haṣṣîlēnû min-hārāʿ
 
Conclusioni prospettiche
- La differenza tra le due versioni pone interrogativi su quella da adottare nella chiesa.
 - La diversità lascia comunque libero il credente in Cristo, di pregare nello Spirito del Figlio di Dio, da figlio o figlia di Dio.
 - Il Padre nostro è la preghiera più comprensiva per la costituzione della famiglia umana in una sola chiesa, o sola casa del Padre.
 - Il Padre nostro è la preghiera filiale e quindi più intima e personale del cristiano e della chiesa che insieme costituisce il corpo storico del Figlio di Dio.
 
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