giovedì 10 gennaio 2019
ἐπιούσιος – Vocabolario del Padre nostro (Mt 6,11; Lc 11,3)
ἐπιούσιος (epioúsios) – Vocabolario del Padre nostro
(Mt 6,11; Lc 11,3)
Analogie ebraiche e greche di “quotidiano, giornaliero”
- H3117 יוֹם yowm day, time, chronicles, daily, ever, year, continually, when, as, while, full always, whole, alway; “giorno”, presente in almeno 1931 vv del testo masoretico; compare soprattutto in Deuteronomio, 1Samuele, Geremia, Isaia; meno altrove; compare i tutti i libri dell’AT (solo 4 volte in Giona); cfr. Gen 1,5 (Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.); 50,20; Es 2,11; 40,37; Lv 6,5; 27,23; Nm 3,1; 33,8; Dt 1,2; 34,8; Gs 1,5; 24,31; Gdc 1,21; 21,25; Rt 1,1; 4,14; 1Sam 1,3; 31,13; 2Sam 1,1; 24,18; 1Re 1,1; 22,46; 2Re 1,18; 25,30; 1Cr 1,19; 29,28; 2Cr 1,11; 36,21; Esd 3,4; 10,17; Ne 1,4; 13,23; Est 1,1; 10,2; Gb 1,4; 42,17; Sal 2,7; 145,2; 146,4; Pr 3,2; 31,25; Qo 2,3; 12,1.3; Ct 2,17; 8,8; Is 1,1; 66,8; Ger 1,2; 52,33-34; Lam 1,7; 5,21; Ez 1,28; 2,3; 48,35; Dn 1,5; 12,13; Os 1,1; 12,9; Gl 1,2; 3,18; Am 1,1; Abd 1,8.15; Gn 1,17; Mi 1,1; 7,20; Na 1,7; 3,17; Ab 1,5; 3,16; Sof 1,1; 3,16; Ag 1,1; 2,23; Zc 1,7; 14,21; Ml 3,2; 4,5 (Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore:)
- H3119 יוֹמָם yowmam day, daytime, daily, time; “di giorno”, in Es 13,21-22 (21: Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco, per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte.); 40,38; Lv 8,35; Nm 9,21; 10,34; 14,14; Dt 1,33; 28,66; Gs 1,8; Gdc 6,27; 1Sam 25,16; 2Sam 21,10; 1Re 8,59; 1Cr 9,33; 2Cr 6,20; Ne 1,6; 4,9; 9,12.19; Gb 5,14; 24,16; Sal 1,2; 13,2; 22,2; 32,4; 42,3.8; 55,10; 78,14; 91,5; 121,6; Is 4,5-6; 21,8; 34,10; 60,11.19; Ger 9,1; 14,17; 15,9; 16,13; 31,35; 33,20.25; Lam 2,18; Ez 12,3-4.7; 30,16 (Metterò a fuoco l'Egitto: Sin si torcerà dal dolore, Tebe sarà squassata, Menfi sarà smantellata dai nemici in pieno giorno.)
- H8548 תָּמִיד tamiyd continually, continual, daily, always, alway, ever, perpetual, continual employment, evermore, never; “sempre” “senza tregua”, in Es 25,30 (Sulla tavola collocherai i pani dell'offerta: saranno sempre alla mia presenza.); 27,20; 28,29-30.38; 29,38.42; 30,8; Lv 6,13.20; 24,2-4.8; Nm 4,7.16; 9,16; 28,3.6.10.15.23-24.31; 29,6.11.16.19.22.25.28.31.34.38; Dt 11,12; 2Sam 9,7.10.13; 1Re 10,8; 2Re 4,9; 25,29-30; 1Cr 16,6.11.37.40; 23,31; 2Cr 2,4; 9,7; 24,14; Esd 3,5; Ne 10,33; Sal 16,8; 25,15; 34,1; 35,27; 38,17; 40,11.16; 50,8; 51,3; 69,23; 70,4; 71,3.6.14; 72,15; 73,23; 74,23; 105,4; 109,15.19; 119,44.109.117; Pr 5,19; 6,21; 15,15; 28,14; Is 21,8; 49,16; 51,13; 52,5; 58,11; 60,11; 62,6; 65,3; Ger 6,7; 52,33-34; Ez 38,8; 39,14; 46,14-15; Dn 8,11-13; 11,31; 12,11; Os 12,6; Abd 1,16; Na 3,19; Ab 1,17 (Non c'è rimedio per la tua ferita, incurabile è la tua piaga. Chiunque sentirà tue notizie batterà le mani. Perché, su chi non si è riversata senza tregua la tua crudeltà?».)
- G2184 ἐφήμερος ephēmeros daily; “quotidiano”, solo in Gc 2,15 (Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano)
- G2522 καθημερινός kathēmerinos daily; “quotidiano”, solo in Gdt 12,15 (Subito si alzò e si adornò delle vesti e d'ogni altro ornamento femminile; la sua ancella l'aveva preceduta e aveva steso a terra per lei davanti ad Oloferne le pellicce che aveva avuto da Bagoa per suo uso quotidiano, per adagiarvisi sopra e prendere cibo.); At 6,1 (In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell'assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove.)
Analisi di Matteo 6,11
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Paralleli in
Matteo e in Luca a termini del Padre nostro
ἄρτος@namsc,
“pane, cibo”; cfr. Mt 6,11; 7,9; 15,2.26; 26,26; Lc 7,33; 9,3; 11,3; 14,1.15;
22,19; 24,30
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ἐγώ@rpg-p “io,
noi”; cfr. Mt 1,23; 6,9.11-12; 8,17; 15,23; 20,33; 21,42; 23,30; 25,8; 27,25;
28,13; Lc 1,55.71-73.75.78-79; 7,5; 9,49; 11,3-4; 13,26; 16,26; 20,14; 23,2;
24,20.22.29.32
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ἐπιούσιος
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δίδωμι@vdaa2s “dare,
consegnare, cedere qualcosa”; Mt 5,42; 6,11; 14,8; 17,27; 19,21; Lc 12,58;
14,9; 15,12 (Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte
di patrimonio [μέρος τῆς οὐσίας - portionem substantiae]
che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze.)
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ἐγώ@rpd-p “a
me, a noi”: Mt 3,15; 6,11-12; 8,29; 13,36; 15,15.33; 19,27; 20,12; 21,25;
22,17.25; 24,3; 25,8-9.11; 26,63.68; Lc 1,1-2.69.73; 2,15.48; 4,34; 7,5.16;
9,13; 10,11.17; 11,3-4; 13,25; 17,5; 20,2.28; 22,8.67; 23,18; 24,24.32
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σήμερον@b “oggi”:
Mt 6,11.30 (30: Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e
domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?);
11,23; 16,3; 21,28; 27,8.19; 28,15; Lc 2,11; 4,21; 5,26; 12,28; 13,32-33;
19,5.9; 22,34.61; 23,43
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- 1.In Lc 15,12 ricorre il s. f. οὐσία, “proprietà, patrimonio, sostanza per vivere”. Questo termine in tutto il Nuovo Testamento ricorre ancora solo in Lc 15,13 (Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio [τὴν οὐσίαν αὐτοῦ - substantiam suam] vivendo in modo dissoluto.)
- 2.Il pronome personale, “io”, in qualsiasi caso (“me”), al singolare o al plurale (“noi”) è associato a “pane” in diversi versetti del NT: Mt 6,11; 15,33 (E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?».); 26,26; Mc 14,22; Lc 9,13 (Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente».); 11,3.5; 15,17 (Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!); 22,19; Gv 6,26.31-32.34-35.41.48.51 (35: Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!); 13,18; At 20,7; 1Cor 11,23 (Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane)
- 3.Nella Bibbia della CEI è possibile associare “pane” o “cibo” a espressioni temporali come “giorno”, “oggi”, “mai”, “sempre”, almeno nei seguenti versetti nel NT: Mt 6,11; 16,11 (Come mai non capite che non vi parlavo di pane? Guardatevi invece dal lievito dei farisei e dei sadducei».); 24,45; 26,26; Lc 9,12 (Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».); 11,3; 12,42; Gv 6,34-35 (34: Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».); At 2,46; 9,9.19; 20,7; 27,33; Rm 14,15; 1Cor 3,2 (Vi ho dato da bere latte, non cibo solido, perché non ne eravate ancora capaci. E neanche ora lo siete,); 8,13; 9,7; 2Ts 3,8; Eb 5,12; 9,10; 13,9 (Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee, perché è bene che il cuore venga sostenuto dalla grazia e non da cibi che non hanno mai recato giovamento a coloro che ne fanno uso.)
- 4.Nel NT greco, il verbo “dare” e “pane” sono associati tra loro almeno in: Mt 6,11; 7,9; 14,19 (E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.); 15,36; 26,26; Mc 2,26; 6,37.41 (41: Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti.); 8,6; 14,22; Lc 6,4; 9,13.16; 11,3; 22,19 (Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me».); 24,30; Gv 6,11.31-34.51 (32: Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. – v. 51: Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».); 21,13; 1Cor 11,23
Analisi di Luca 11,3
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Paralleli letterali a:
ἄρτος@namsc (τὸν ἄρτον), “il pane”: Mt 6,11; 15,26 (Ed
egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai
cagnolini».); Mc 7,5.27; Lc 11,3; 24,30 (Quando fu a tavola con loro, prese
il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.); Gv 6,23.32.34.58
(32: Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi
ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo,
quello vero.); 13,18; 21,13; At 20,11; 1Cor 10,16; 11,26-27 (“Perciò chiunque
mangia il pane o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà colpevole
verso il corpo e il sangue del Signore.”)
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ἐγώ@rpg-p (ἄρτον ἡμῶν), “il nostro pane”: Is 4,1 (Sette
donne afferreranno un uomo solo, in quel giorno, e diranno: «Ci nutriremo del
nostro pane e indosseremo le nostre vesti; soltanto, lasciaci portare il tuo
nome, toglici la nostra vergogna».); Lam 5,9; Mt 6,11; Lc 11,3
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ἐπιούσιος
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δίδωμι@vdpa2s “dà”: Tb 4,16 (Da' del tuo pane a chi ha
fame e fa' parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Da' in elemosina quanto ti
avanza e quando fai elemosina il tuo occhio non abbia rimpianti.); Pr 9,9;
22,26; Lc 6,30 (Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non
chiederle indietro.); 11,3
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ἐγώ@rpd-p
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κατά@pa Es 5,13; 16,5; Sal 67,20; Sir
45,14; Ez 45,23; Mt 26,55; Mc 14,49; Lc 9,23; 11,3; 16,19; 19,47; 22,53; At
2,46-47; 3,2; 16,5; 17,11; 19,9; 1Cor 15,31; 2Cor 11,28; Eb 7,27; 10,11 (Ogni
sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire
molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati.)
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ἡμέρα@nafsc “oggi, al giorno”: cfr. 1Sam 22,13; Sal
41,4; Ger 52,33; Ez 4,9; Lc 11,3; At 2,46 (Ogni giorno erano perseveranti
insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con
letizia e semplicità di cuore,)
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L’interpretazione temporale di ἐπιούσιος
Paralleli di Mt 6,11 e di Lc 11,3
Etichette: daily, quotidiano, ἐπιούσιος
mercoledì 9 gennaio 2019
Le due versioni del Padre nostro - comparazione multilingue parola per parola
il Padre nostro in Mt 6,9-13 e in Lc 11,2-4: una comparazione linguistica
- ⧼Ὅτι - Hoti
- σοῦ - sou
- ἐστιν - estin
- ἡ - hē
- βασιλεία - basileia
- καὶ - kai
- ἡ - hē
- δύναμις - dynamis
- καὶ - kai
- ἡ - hē
- δόξα - doxa
- εἰς - eis
- τοὺς - tous
- αἰῶνας. - aiōnas
- Ἀμήν⧽. - Amēn - manca nei manoscritti più antichi ed è del tutto assente anche in Luca. L’espressione o sintagma “Padre nostro”, in italiano, nella Bibbia della CEI 2008 compare in Mt 6,9; Gv 8,39; Rm 1,7; 1Cor 1,3; 2Cor 1,2; Gal 1,3-4; Ef 1,2; Fil 1,2; 4,20; Col 1,2; 1Ts 1,3; 3,11.13; 2Ts 1,1; 2,16. - Il contesto del Padre nostro in Matteo è quello dell’insegnamento di Gesù ai suoi discepoli sulla preghiera per chi crede in lui e tramite lui, nel Padre celeste. È inserito nel discorso della montagna ed è preceduto da un insegnamento sull’elemosina e seguito da un insegnamento, sempre di Gesù, sul digiuno. - In Luca l’insegnamento sulla preghiera quotidiana dei discepoli segue l’episodio di Marta e Maria ed è seguito dalla diatriba con i farisei su Gesù e Beelzebul.
Analisi del vocabolario
Le parole in comune tra Matteo 6,9-13 e Luca 11,2-4
- ἁγιάζω, santificare, consacrare: Mt 6,9; Lc 11,2
- ἄρτος, pane: Mt 6,11; Lc 11,3
- ἀφίημι, perdonare, lasciar correre, lasciare andare: Mt 6,12; Lc 11,4
- βασιλεία, regno, dominio; Mt 6,10; Lc 11,2
- δίδωμι, dare, donare: Mt 6,11; Lc 11,3
- ἐγώ, io-noi: Mt 6,9.11-13; Lc 11,3-4
- εἰς, in, dentro, verso dentro: Mt 6,13; Lc 11,4
- εἰσφέρω, indurre, condurre dentro, portare dentro: Mt 6,13; Lc 11,4
- ἐπιούσιος, sostanzioso, necessario quotidianamente: Mt 6,11; Lc 11,3 (l’agg. non ricorre mai più altrove nella Bibbia greca; sconosciuto al greco classico, ricorre in Origene)
- ἔρχομαι, venire, andare: Mt 6,10; Lc 11,2
- καί - μή - ὁ: e – non – il lo la: Mt 6,9-13; Lc 11,2-4
- ὄνομα, nome: Mt 6,9; Lc 11,2
- πατήρ, padre: Mt 6,9; Lc 11,2
- πειρασμός, prova, test, tentazione, esperienza: Mt 6,13; Lc 11,4.
- προσεύχομαι, pregare: Mt 6,9; Lc 11,2
- σύ, tu-voi: Mt 6,9-10; Lc 11,2.
Le (16) parole proprie di Matteo
- ἐν, in (con dativo): Mt 6,9-10
- οὐρανός, cielo: Mt 6,9-10
- ὡς, come: Mt 6,10.12
- ἀλλά, ma: Mt 6,13
- ἀπό, da (con genitivo): Mt 6,13
- γῆ, terra: Mt 6,10
- γίνομαι, avvenire, accadere, succedere: Mt 6,10
- ἐπί, su, a, sopra, addosso (con gentivo, dativo o accusativo): Mt 6,10
- θέλημα, volontà: Mt 6,10
- οὖν, quindi, allora, di conseguenza: Mt 6,9
- οὕτω, così, in tal modo: Mt 6,9
- ὀφειλέτης, debitore: Mt 6,12
- ὀφείλημα, debito, il dovuto: Mt 6,12
- πονηρός, male, cattivo: Mt 6,13
- ῥύομαι, riscattare, liberare, salvare: Mt 6,13
- σήμερον, oggi, al presente, adesso: Mt 6,11
- Le (10) parole proprie di Luca
- αὐτός, egli, lui, esso; Lc 11,2.4
- λέγω, dire: Lc 11,2
- ἁμαρτία, fallimento, omissione del target: Lc 11,4
- γάρ, infatti: Lc 11,4
- δέ, tuttavia, ad ogni modo: Lc 11,2
- ἡμέρα, giorno: Lc 11,3
- κατά, secondo, contro: Lc 11,3
- ὅταν, qualora, in caso che: Lc 11,2
- ὀφείλω, dovere qualcosa a qualcuno, aver un debito con; Lc 11,4
- πᾶς, ogni, tutto: Lc 11,4
Coincidenze riconoscibili tra parole che sono diverse nel Padre nostro
- tra giorno (Lc) e quotidiano (Mt)
- tra dovere qualcosa a qualcuno, essere in debito (Luca), e debito e debitore (Mt)
- tra peccato (Lc) e male (Mt)
- il cielo manca in Luca
- la volontà manca in Luca
- il riscattare, liberare manca in Luca
- il dire-parlare manca in Matteo
Versioni moderne di Matteo 6,9-13
- MGK (1850) Matthew 6:
9 Οὕτω λοιπὸν προσεύχεσθε σεῖς· Πάτερ ἡμῶν ὁ ἐν τοῖς οὐρανοῖς· ἁγιασθήτω τὸ ὄνομά σου· - 9 Oúto loipón proséfchesthe seís: Páter imón o en toís ouranoís: agiasthíto tó ónomá sou:
- 9 Hoútō loipòn proseúchesthe seîs: Páter hēmō̂n ho en toîs ouranoîs: hagiasthḗtō tò ónomá sou:
- 10 ἐλθέτω ἡ βασιλεία σου· γενηθήτω τὸ θέλημά σου, ὡς ἐν οὐρανῷ, καὶ ἐπὶ τῆς γῆς·
- 10 elthéto i vasileía sou: genithíto tó thélimá sou, os en ouranó, kaí epí tís gís:
- 10 elthétō hē basileía sou: genēthḗtō tò thélēmá sou, hōs en ouranō̂i, kaì epì tē̂s gē̂s:
- 11 τὸν ἄρτον ἡμῶν τὸν ἐπιούσιον δὸς εἰς ἡμᾶς σήμερον·
- 11 tón árton imón tón epioúsion dós eis imás símeron:
- 11 tòn árton hēmō̂n tòn epioúsion dòs eis hēmâs sḗmeron:
- 12 καὶ συγχώρησον εἰς ἡμᾶς τὰς ἁμαρτίας ἡμῶν, καθὼς καὶ ἡμεῖς συγχωροῦμεν εἰς τοὺς ἁμαρτάνοντας εἰς ἡμᾶς·
- 12 kaí synchórison eis imás tás amartías imón, kathós kaí imeís synchoroúmen eis toús amartánontas eis imás:
- 12 kaì synchṓrēson eis hēmâs tàs hamartías hēmō̂n, kathṑs kaì hēmeîs synchōroûmen eis toùs hamartánontas eis hēmâs:
- 13 καὶ μὴ φέρῃς ἡμᾶς εἰς πειρασμόν, ἀλλὰ ἐλευθέρωσον ἡμᾶς ἀπὸ τοῦ πονηροῦ. Διότι σοῦ εἶναι ἡ βασιλεία καὶ ἡ δύναμις καὶ ἡ δόξα εἰς τοὺς αἰῶνας· ἀμήν.
- 13 kaí mí féris imás eis peirasmón, allá elefthéroson imás apó toú poniroú. Dióti soú eínai i vasileía kaí i dýnamis kaí i dóxa eis toús aiónas: amín.
- 13 kaì mḕ phérēis hēmâs eis peirasmón, allà eleuthérōson hēmâs apò toû ponēroû. Dióti soû eînai hē basileía
- kaì hē dýnamis kaì hē dóxa eis toùs aiō̂nas: amḗn.
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- 9 לָכֵן כֹּה תִתְפַּלָּלוּ אָבִינוּ שֶׁבַּשָׁמַיִם יִתְקַדַּשׁ שְׁמֶךָ׃
- 9 lakhen koh thithpallalu avinu shebbashamayim yithqaddash shemekha
- 10 תָּבֹּא מַלְכוּתֶךָ יֵעָשֶׂה רְצוֹנְךָ כַּאֲשֶׁר בַּשָׁמַיִם גַּם בָּאָרֶץ׃
- 10 tabbo malkhuthekha ye'aseh retsonekha ka'asher bashamayim gam ba'arets
- 11 אֶת־לֶחֶם חוּקֵּנוּ תֵּן־לָנוּ הַיּוֹם׃
- 11 eth-lechem chuqqenu ten-lanu hayyom
- 12 וּמְחַל־לָנוּ עַל־חֹבוֹתֵינוּ כַּאֲשֶׁר מָחַלְנוּ גַּם־אֲנַחְנוּ לְחַיָּבֵינוּ׃
- 12 umechal-lanu al-chovotheinu ka'asher machalnu gam-anachnu lechayyaveinu
- 13 וְאַל־תְּבִיאֵנוּ לִידֵי נִסָּיוֹן כִּי אִם־תְּחַלְּצֵנוּ מִן־הָרָע כִּי לְךָ הַמַּמְלָכָה וְהַגְּבוּרָה וְהַתִּפְאֶרֶת לְעוֹלְמֵי עוֹלָמִים אָמֵן׃
- 13 we'al-tevi'enu lidei nissaiwon ki im-techalletsenu min-hara' ki lekha hammamlakhah wehaggevurah wehattiph'ereth le'olemei olamim amen
Versioni moderne di Luca 11,2-4
- 2 Εἶπε δὲ πρὸς αὐτούς· Ὅταν προσεύχησθε, λέγετε· Πάτερ ἡμῶν ὁ ἐν τοῖς οὐρανοῖς, ἁγιασθήτω τὸ ὄνομά σου, ἐλθέτω ἡ βασιλεία σου, γενηθήτω τὸ θέλημά σου ὡς ἐν οὐρανῷ, καὶ ἐπὶ τῆς γῆς·
- 2 Eípe dé prós aftoús: Ótan proséfchisthe, légete: Páter imón o en toís ouranoís, agiasthíto tó ónomá sou, elthéto i vasileía sou, genithíto tó thélimá sou os en ouranó, kaí epí tís gís:
- 2 Eîpe dè pròs autoús: Hótan proseúchēsthe, légete: Páter hēmō̂n ho en toîs ouranoîs, hagiasthḗtō tò ónomá sou, elthétō hē basileía sou, genēthḗtō tò thélēmá sou hōs en ouranō̂i, kaì epì tē̂s gē̂s:
- 3 τὸν ἄρτον ἡμῶν τὸν ἐπιούσιον δίδε εἰς ἡμᾶς καθ ἡμέραν·
- 3 tón árton imón tón epioúsion díde eis imás kath iméran:
- 3 tòn árton hēmō̂n tòn epioúsion díde eis hēmâs kath hēméran:
- 4 καὶ συγχώρησον εἰς ἡμᾶς τὰς ἁμαρτίας ἡμῶν, διότι καὶ ἡμεῖς συγχωροῦμεν εἰς πάντα ἁμαρτάνοντα εἰς ἡμᾶς· καὶ μὴ φέρῃς ἡμᾶς εἰς πειρασμόν, ἀλλ ἐλευθέρωσον ἡμᾶς ἀπὸ τοῦ πονηροῦ.
- 4 kaí synchórison eis imás tás amartías imón, dióti kaí imeís synchoroúmen eis pánta amartánonta eis imás: kaí mí féris imás eis peirasmón, all elefthéroson imás apó toú poniroú.
- 4 kaì synchṓrēson eis hēmâs tàs hamartías hēmō̂n, dióti kaì hēmeîs synchōroûmen eis pánta hamartánonta eis hēmâs: kaì mḕ phérēis hēmâs eis peirasmón, all eleuthérōson hēmâs apò toû ponēroû. –
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- la trascrizione fonetica dell’ebraico non è univoca
- 2 וַיֹּאמֶר אֲלֵיהֶם כִּי תִתְפַּלֲלוּ אִמְרוּ אָבִינוּ שֶׁבַּשָּׁמַיִם יִתְקַדַּשׁ שְׁמֶךָ תָּבוֹא מַלְכוּתֶךָ יֵעָשֶׂה רְצוֹנְךָ כְּמוֹ בַשָּׁמַיִם כֵּן בָּאָרֶץ׃
- 2 wayyomer aleihem ki thithpalalu imru avinu shebbashshamayim yithqaddash shemekha tavo malkhuthekha ye'aseh retsonekha kemo vashshamayim ken ba'arets
- 2 wayyōʾmer ʾălêhem kî titpalălû ʾimrû ʾābînû šebbaššāmayim yitqaddaš šĕmekā tābôʾ malkûtekā yēʿāśe rĕṣônĕkā kĕmô baššāmayim kēn bāʾāreṣ
- 3 אֶת־לֶחֶם חוּקֵּנוּ תֶּן־לָנוּ יוֹם יוֹם׃
- 3 eth-lechem chuqqenu ten-lanu yom yom
- 3 ʾet-leḥem ḥûqqēnû ten-lānû yôm yôm
- 4 וּמְחַל־נָא עַל־חַטֹּאתֵנוּ כִּי מֹחְלִים גַּם־אֲנַחְנוּ לְכֹל הַחַיָּב לָנוּ וְאַל־תְּבִיאֵנוּ לִידֵי נִסָּיוֹן כִּי אִם־הַצִּילֵנוּ מִן־הָרָע׃
- 4 mechal-na al-chattothenu ki mochelim gam-anachnu lekhol hachayyav lanu we'al-tevi'enu lidei nissaiwon ki im-hatstsilenu min-hara'
- 4 ûmĕḥal-nāʾ ʿal-ḥaṭṭōʾtēnû kî mōḥĕlîm gam-ʾănaḥnû lĕkōl haḥayyāb lānû wĕʾal-tĕbîʾēnû lîdê nissāywōn kî ʾim-haṣṣîlēnû min-hārāʿ
Conclusioni prospettiche
- La differenza tra le due versioni pone interrogativi su quella da adottare nella chiesa.
- La diversità lascia comunque libero il credente in Cristo, di pregare nello Spirito del Figlio di Dio, da figlio o figlia di Dio.
- Il Padre nostro è la preghiera più comprensiva per la costituzione della famiglia umana in una sola chiesa, o sola casa del Padre.
- Il Padre nostro è la preghiera filiale e quindi più intima e personale del cristiano e della chiesa che insieme costituisce il corpo storico del Figlio di Dio.
Etichette: portare dentro, prova, tentazione, test, ἄρτος, εἰσφέρω, ἐπιούσιος, πειρασμός
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