giovedì 10 gennaio 2019
ἐπιούσιος – Vocabolario del Padre nostro (Mt 6,11; Lc 11,3)
ἐπιούσιος (epioúsios) – Vocabolario del Padre nostro
(Mt 6,11; Lc 11,3)
ἐπιούσιος è
un agg. presente solo 2 volte nella Bibbia greca (OT LXX + NT), solo nelle due versioni del
Padre nostro, quindi solo nel Nuovo Testamento e qui solo precisamente in
Mt 6,11 (τὸν ἄρτον ἡμῶν τὸν ἐπιούσιον δὸς ἡμῖν σήμερον·) e in
Lc 11,3 (τὸν ἄρτον ἡμῶν τὸν ἐπιούσιον δίδου ἡμῖν τὸ καθ᾽ ἡμέραν·).
Ricorre solo
ancora una volta nella letteratura cristiana, nella Didaché (o Insegnamento
degli Apostoli) in 8:7:
8:3 Neither pray ye {as the
hypocrites,} but as the Lord commanded in His Gospel, {thus pray ye.}
8:4 Our Father, which art in
heaven, hallowed be Thy name;
8:5 Thy kingdom come;
8:6 Thy will be done, as in heaven,
so also on earth;
-
8:7 give us this day our daily
bread;
8:8 and forgive us our debt, as we
also forgive our debtors;
8:9 and lead us not into
temptation, but deliver us from the evil one;}
8:10 for Thine is the power and the
glory for ever and ever.
8:11 Three times in the day pray ye
so. (trans. and ed., J. B. Lightfoot);
è invece
sconosciuto al mondo greco classico e non è facile stabilire l’equivalente ebraico.
- In Mt 6,11 e in Lc 11,3, τὸν ἐπιούσιον è un sintagma identico, all’accusativo maschile singolare. L’articolo τὸν
definisce l’aggettivo riferito al pane: “il pane, il [quello] quotidiano”.
Che cosa davvero
significa ἐπιούσιος?
Analogie ebraiche e greche di “quotidiano, giornaliero”
Ebraico
- H3117 יוֹם yowm day, time, chronicles, daily, ever, year, continually, when, as, while, full always, whole, alway; “giorno”, presente in almeno 1931 vv del testo masoretico; compare soprattutto in Deuteronomio, 1Samuele, Geremia, Isaia; meno altrove; compare i tutti i libri dell’AT (solo 4 volte in Giona); cfr. Gen 1,5 (Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.); 50,20; Es 2,11; 40,37; Lv 6,5; 27,23; Nm 3,1; 33,8; Dt 1,2; 34,8; Gs 1,5; 24,31; Gdc 1,21; 21,25; Rt 1,1; 4,14; 1Sam 1,3; 31,13; 2Sam 1,1; 24,18; 1Re 1,1; 22,46; 2Re 1,18; 25,30; 1Cr 1,19; 29,28; 2Cr 1,11; 36,21; Esd 3,4; 10,17; Ne 1,4; 13,23; Est 1,1; 10,2; Gb 1,4; 42,17; Sal 2,7; 145,2; 146,4; Pr 3,2; 31,25; Qo 2,3; 12,1.3; Ct 2,17; 8,8; Is 1,1; 66,8; Ger 1,2; 52,33-34; Lam 1,7; 5,21; Ez 1,28; 2,3; 48,35; Dn 1,5; 12,13; Os 1,1; 12,9; Gl 1,2; 3,18; Am 1,1; Abd 1,8.15; Gn 1,17; Mi 1,1; 7,20; Na 1,7; 3,17; Ab 1,5; 3,16; Sof 1,1; 3,16; Ag 1,1; 2,23; Zc 1,7; 14,21; Ml 3,2; 4,5 (Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore:)
- H3119 יוֹמָם yowmam day, daytime, daily, time; “di giorno”, in Es 13,21-22 (21: Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco, per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte.); 40,38; Lv 8,35; Nm 9,21; 10,34; 14,14; Dt 1,33; 28,66; Gs 1,8; Gdc 6,27; 1Sam 25,16; 2Sam 21,10; 1Re 8,59; 1Cr 9,33; 2Cr 6,20; Ne 1,6; 4,9; 9,12.19; Gb 5,14; 24,16; Sal 1,2; 13,2; 22,2; 32,4; 42,3.8; 55,10; 78,14; 91,5; 121,6; Is 4,5-6; 21,8; 34,10; 60,11.19; Ger 9,1; 14,17; 15,9; 16,13; 31,35; 33,20.25; Lam 2,18; Ez 12,3-4.7; 30,16 (Metterò a fuoco l'Egitto: Sin si torcerà dal dolore, Tebe sarà squassata, Menfi sarà smantellata dai nemici in pieno giorno.)
- H8548 תָּמִיד tamiyd continually, continual, daily, always, alway, ever, perpetual, continual employment, evermore, never; “sempre” “senza tregua”, in Es 25,30 (Sulla tavola collocherai i pani dell'offerta: saranno sempre alla mia presenza.); 27,20; 28,29-30.38; 29,38.42; 30,8; Lv 6,13.20; 24,2-4.8; Nm 4,7.16; 9,16; 28,3.6.10.15.23-24.31; 29,6.11.16.19.22.25.28.31.34.38; Dt 11,12; 2Sam 9,7.10.13; 1Re 10,8; 2Re 4,9; 25,29-30; 1Cr 16,6.11.37.40; 23,31; 2Cr 2,4; 9,7; 24,14; Esd 3,5; Ne 10,33; Sal 16,8; 25,15; 34,1; 35,27; 38,17; 40,11.16; 50,8; 51,3; 69,23; 70,4; 71,3.6.14; 72,15; 73,23; 74,23; 105,4; 109,15.19; 119,44.109.117; Pr 5,19; 6,21; 15,15; 28,14; Is 21,8; 49,16; 51,13; 52,5; 58,11; 60,11; 62,6; 65,3; Ger 6,7; 52,33-34; Ez 38,8; 39,14; 46,14-15; Dn 8,11-13; 11,31; 12,11; Os 12,6; Abd 1,16; Na 3,19; Ab 1,17 (Non c'è rimedio per la tua ferita, incurabile è la tua piaga. Chiunque sentirà tue notizie batterà le mani. Perché, su chi non si è riversata senza tregua la tua crudeltà?».)
Greco
- G2184 ἐφήμερος ephēmeros daily; “quotidiano”, solo in Gc 2,15 (Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano)
- G2522 καθημερινός kathēmerinos daily; “quotidiano”, solo in Gdt 12,15 (Subito si alzò e si adornò delle vesti e d'ogni altro ornamento femminile; la sua ancella l'aveva preceduta e aveva steso a terra per lei davanti ad Oloferne le pellicce che aveva avuto da Bagoa per suo uso quotidiano, per adagiarvisi sopra e prendere cibo.); At 6,1 (In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell'assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove.)
Analisi di Matteo 6,11
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Paralleli in
Matteo e in Luca a termini del Padre nostro
ἄρτος@namsc,
“pane, cibo”; cfr. Mt 6,11; 7,9; 15,2.26; 26,26; Lc 7,33; 9,3; 11,3; 14,1.15;
22,19; 24,30
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ἐγώ@rpg-p “io,
noi”; cfr. Mt 1,23; 6,9.11-12; 8,17; 15,23; 20,33; 21,42; 23,30; 25,8; 27,25;
28,13; Lc 1,55.71-73.75.78-79; 7,5; 9,49; 11,3-4; 13,26; 16,26; 20,14; 23,2;
24,20.22.29.32
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ἐπιούσιος
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δίδωμι@vdaa2s “dare,
consegnare, cedere qualcosa”; Mt 5,42; 6,11; 14,8; 17,27; 19,21; Lc 12,58;
14,9; 15,12 (Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte
di patrimonio [μέρος τῆς οὐσίας - portionem substantiae]
che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze.)
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ἐγώ@rpd-p “a
me, a noi”: Mt 3,15; 6,11-12; 8,29; 13,36; 15,15.33; 19,27; 20,12; 21,25;
22,17.25; 24,3; 25,8-9.11; 26,63.68; Lc 1,1-2.69.73; 2,15.48; 4,34; 7,5.16;
9,13; 10,11.17; 11,3-4; 13,25; 17,5; 20,2.28; 22,8.67; 23,18; 24,24.32
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σήμερον@b “oggi”:
Mt 6,11.30 (30: Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e
domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?);
11,23; 16,3; 21,28; 27,8.19; 28,15; Lc 2,11; 4,21; 5,26; 12,28; 13,32-33;
19,5.9; 22,34.61; 23,43
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NOTABENE
- 1.In Lc 15,12 ricorre il s. f. οὐσία, “proprietà, patrimonio, sostanza per vivere”. Questo termine in tutto il Nuovo Testamento ricorre ancora solo in Lc 15,13 (Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio [τὴν οὐσίαν αὐτοῦ - substantiam suam] vivendo in modo dissoluto.)
- 2.Il pronome personale, “io”, in qualsiasi caso (“me”), al singolare o al plurale (“noi”) è associato a “pane” in diversi versetti del NT: Mt 6,11; 15,33 (E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?».); 26,26; Mc 14,22; Lc 9,13 (Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente».); 11,3.5; 15,17 (Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!); 22,19; Gv 6,26.31-32.34-35.41.48.51 (35: Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!); 13,18; At 20,7; 1Cor 11,23 (Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane)
- 3.Nella Bibbia della CEI è possibile associare “pane” o “cibo” a espressioni temporali come “giorno”, “oggi”, “mai”, “sempre”, almeno nei seguenti versetti nel NT: Mt 6,11; 16,11 (Come mai non capite che non vi parlavo di pane? Guardatevi invece dal lievito dei farisei e dei sadducei».); 24,45; 26,26; Lc 9,12 (Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».); 11,3; 12,42; Gv 6,34-35 (34: Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».); At 2,46; 9,9.19; 20,7; 27,33; Rm 14,15; 1Cor 3,2 (Vi ho dato da bere latte, non cibo solido, perché non ne eravate ancora capaci. E neanche ora lo siete,); 8,13; 9,7; 2Ts 3,8; Eb 5,12; 9,10; 13,9 (Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee, perché è bene che il cuore venga sostenuto dalla grazia e non da cibi che non hanno mai recato giovamento a coloro che ne fanno uso.)
- 4.Nel NT greco, il verbo “dare” e “pane” sono associati tra loro almeno in: Mt 6,11; 7,9; 14,19 (E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.); 15,36; 26,26; Mc 2,26; 6,37.41 (41: Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti.); 8,6; 14,22; Lc 6,4; 9,13.16; 11,3; 22,19 (Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me».); 24,30; Gv 6,11.31-34.51 (32: Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. – v. 51: Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».); 21,13; 1Cor 11,23
Analisi di Luca 11,3
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Paralleli letterali a:
ἄρτος@namsc (τὸν ἄρτον), “il pane”: Mt 6,11; 15,26 (Ed
egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai
cagnolini».); Mc 7,5.27; Lc 11,3; 24,30 (Quando fu a tavola con loro, prese
il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.); Gv 6,23.32.34.58
(32: Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi
ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo,
quello vero.); 13,18; 21,13; At 20,11; 1Cor 10,16; 11,26-27 (“Perciò chiunque
mangia il pane o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà colpevole
verso il corpo e il sangue del Signore.”)
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ἐγώ@rpg-p (ἄρτον ἡμῶν), “il nostro pane”: Is 4,1 (Sette
donne afferreranno un uomo solo, in quel giorno, e diranno: «Ci nutriremo del
nostro pane e indosseremo le nostre vesti; soltanto, lasciaci portare il tuo
nome, toglici la nostra vergogna».); Lam 5,9; Mt 6,11; Lc 11,3
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ἐπιούσιος
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δίδωμι@vdpa2s “dà”: Tb 4,16 (Da' del tuo pane a chi ha
fame e fa' parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Da' in elemosina quanto ti
avanza e quando fai elemosina il tuo occhio non abbia rimpianti.); Pr 9,9;
22,26; Lc 6,30 (Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non
chiederle indietro.); 11,3
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ἐγώ@rpd-p
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κατά@pa Es 5,13; 16,5; Sal 67,20; Sir
45,14; Ez 45,23; Mt 26,55; Mc 14,49; Lc 9,23; 11,3; 16,19; 19,47; 22,53; At
2,46-47; 3,2; 16,5; 17,11; 19,9; 1Cor 15,31; 2Cor 11,28; Eb 7,27; 10,11 (Ogni
sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire
molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati.)
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ἡμέρα@nafsc “oggi, al giorno”: cfr. 1Sam 22,13; Sal
41,4; Ger 52,33; Ez 4,9; Lc 11,3; At 2,46 (Ogni giorno erano perseveranti
insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con
letizia e semplicità di cuore,)
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L’interpretazione temporale di ἐπιούσιος
il significato di
“quotidiano” dato ad ἐπιούσιος è dovuto alla presenza nella frase dell’avverbio σήμερον
(“oggi”) in Mt 6,11 e di καθ᾽ἡμέραν (“secondo la giornata”, “per il giorno”) in
Lc 11,3.
Il sintagma ἄρτος ἐπιούσιος in Mt 6,11 è dalla CEI reso appunto con “pane quotidiano” ; dalla
Biblia del Peregrino (PER – L. Alonso Schökel) con “el pan del mañana”; da Lutero
con “täglich Brot”, come la CEI.
La Nova Vulgata
(come già la Vulgata più antica, di Girolamo) ha invece: “Panem... supersubstantialem”,
mentre la Itala (vecchia traduzione latina) aveva “panis quotidianus”.
Lc 11,3 è
tradotto dalla CEI 2008 ancora con “quotidiano”: “dacci ogni giorno il nostro
pane quotidiano”, da PER: “danos hoy el pan de mañana;” da Lutero: “Gib
uns unser täglich Brot immerdar.” Questa volta però, e non si capisce bene il
perché ἐπιούσιος in Lc
11,3 la traduzione sia della Vulgata che della Nova Vulgata (promulgata da
Paolo VI) è “panem nostrum cotidianum da nobis cotidie.”
Perché questa differenza
linguistica tra “panem... cotidianum” di Lc 11,3 e “panem...supersubstantialem”
di Mt 6,11 pur riferendosi nei due casi alla stessa espressione greca τὸν ἐπιούσιον?
Paralleli di Mt 6,11 e di Lc 11,3
Nella Bibbia
greca esistono almeno 38 versetti in cui il termine “pane” è associato in
qualche modo al sostantivo “giorno” o all’avverbio “oggi”: Es 16,4.29 (CEI Exodus
16:4 Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo
per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché
io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge.);
34,28 (CEI Exodus 34:28 Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta
notti, senza mangiar pane e senza bere acqua. Egli scrisse sulle tavole le
parole dell'alleanza, le dieci parole.); Lv 23,14; Dt 9,9.18; 16,3; Gs 9,12;
Gdc (A) 19,5.8; Gdc 19,5; 1Sam 14,24.28; 21,7; 22,13; 28,20; 30,12; 2Sam 3,35;
1Re 12,24; 2Re 4,8; 25,29; Ne 5,18; Tb 10,7; Sal 41,4 (= CEI Psalm 42:4 Le
lacrime sono il mio pane giorno e notte, mentre mi dicono sempre: «Dov'è il tuo
Dio?».); Qo 11,1; Am 8,11; Is 3,7 (CEI Isaiah 3:7 Ma lui si alzerà in quel
giorno per dire: «Non sono un guaritore; nella mia casa non c'è pane né
mantello. Non ponetemi a capo del popolo!».); 30,23; Ger 44,21; 52,33; Ez 4,9;
Dn 10,3; Dn (T) 10,3; Bel 1,33; Mt 6,11; Lc 11,3; At 2,46; 2Ts 3,8.
Nel leggere i
versetti dellAT, ricorda che è la Traduzione greca quella da esaminare.
Nel Nuovo
Testamento, ad associare “pane” con “giorno” o con “oggi”, oltre Mt 6,11 e Lc
11,3 sono due versetti che indicano la vita quotidiana della chiesa
(condividere la Parola del vangelo e il pane ogni giorno) e anche in
particolare di Paolo (per mangiare bisogna lavorare):
Atti 2,46
“Ogni giorno [καθ᾽
ἡμέραν - cotidie] erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane [ἄρτον
- ] nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore,
2Tessalonicesi
3,8
“...né abbiamo mangiato
gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno,
per non essere di peso ad alcuno di voi.”
Una possibile
traduzione diversa potrebbe tener conto di οὐσία, che nel NT ricorre solo in
Luca (Tb 14,13; 3Mac 3,28; Lc 15,12-13) è indica l’essenza o sostanza o
proprietà utile o necessaria per vivere. Infatti il termine greco οὐσία al
genitivo οὐσίας, ἡ viene da ὤν, οὖσα, ὄν, che è il participio di εἰμί (io sono), e indica quindi quel che uno è attraverso quel che ha, la “proprietà,
il patrimonio”, il possedimento, la sostanza per sussistere.
Qualche
suggerimento per una traduzione più corretta di ἐπιούσιος arriva da parole composte con οὐσία,
quali e che suggeriscono la traduzione latina supersubstantialem agg.
riferito a “pane”:
ἐξουσία (183 volte
nella Bibbia greca), “autorità” (= consistenza nell’esserci e nell’avere): cfr.
Mt 7,29 (egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i
loro scribi.); 8,9; 9,6.8; 10,1; 21,23-24.27 (23: Entrò nel tempio e, mentre
insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e
dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa
autorità?».); 28,18; Lc 4,6.32.36; 5,24; 7,8; 9,1; 10,19; 12,5.11; 19,17;
20,2.8.20; 22,53 (Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete mai messo le
mani su di me; ma questa è l'ora vostra e il potere delle tenebre».); 23,7 (e,
saputo che stava sotto l'autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei
giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.)
παρουσία (28), “parusia,
l’esserci importante, venuta dell’essere”: ricorre in Matteo e non in Luca: Mt
24,3.27.37.39 (3: Al monte degli Ulivi poi, sedutosi, i discepoli gli si
avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Di' a noi quando accadranno queste
cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo».)
ἀπουσία (1), “lontananza, assenza importante”, è solo
in Fil 2,12 (Quindi, miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo
quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra
salvezza con rispetto e timore.).
Prospettive
In conclusione, ἐπιούσιος può essere definito solo contestualmente, quindi in riferimento a “pane” e
all’avverbio “oggi” o “alla giornata”. La traduzione “quotidiano” è solo
temporale. Considerando l’agg. greco per quello che è, un derivato composto da ἐπι-ουσία,
dove ἐπι sta per “sopra” e ουσία per “sostanza”, è suggeribile tradurre con “il
pane, l’essenziale, il necessario, il sostanzioso” per oggi, o “al giorno” (per
ogni giorno).
Queste delimitazioni temporali indicano che l’unico pane veramente
necessario e da cercare ogni giorno, e da chiedere quotidianamente al Padre
nostro, è Cristo stesso, il Figlio di Dio disceso dal cielo – prima ancora di
pensare alla consacrazione del pane e del vino nell’eucarestia domenicale.
Solo chi crede in Cristo vive in eterno; chi mangia solo il pane che
perisce, anch’esso dono temporaneo, perisce.
Etichette: daily, quotidiano, ἐπιούσιος
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