martedì 14 maggio 2024
TIRARE A SORTE È LECITO PER CONOSCERE LA SCELTA DI DIO
Atti 1,26. La sorte di Mattia tra contesto storico e biblico
Tirare a sorte
Nell'antichità, la sorte era un metodo
comune per prendere decisioni, soprattutto in situazioni di incertezza o quando
non era possibile un giudizio umano definitivo. Si usavano vari metodi, tra
cui:
- Pietre: Segnate con simboli o numeri,
venivano estratte da un'urna.
- Bastoncini: Simili alle pietre, potevano essere
estratti da un contenitore.
- Dadi: Giochi da tavolo con facce numerate.
- Animali: Le loro azioni o comportamenti
venivano interpretati come segni divini.
Nel contesto di Atti 1,26
Gli apostoli si trovano ad affrontare la
difficile scelta di un sostituto per Giuda Iscariota, traditore e suicida. La
decisione è importante e delicata, e non vogliono basarsi solo sul proprio
giudizio. La sorte viene vista come un modo per invocare la volontà divina
nella scelta.
E' lecito tirare a sorte nella Bibbia?
La Bibbia presenta esempi di sorteggio in
contesti sia positivi che negativi. Ad esempio, la divisione delle terre
promesse tra le tribù d'Israele (Numeri 26,54-56) avviene per sorte. Tuttavia,
in altri casi la sorte è associata all'idolatria e al paganesimo (Isaia 65,11).
Interpretazione di Atti 1,26
L'utilizzo della sorte in questo caso ha
sollevato diverse questioni interpretative:
- Sovranità
divina vs. libero arbitrio: La scelta di Mattia è vista come
predeterminata da Dio o come il risultato di un'azione umana guidata dal
caso?
- Validità
della scelta:
La sorte è un metodo affidabile per discernere la volontà divina?
- Ruolo
dello Spirito Santo:
Gli apostoli erano già guidati dallo Spirito Santo, quindi perché
ricorrere alla sorte?
Esistono diverse interpretazioni che
cercano di conciliare questi aspetti. Alcuni vedono la sorte come un modo per
confermare una scelta già orientata da Dio, mentre altri sottolineano
l'importanza della fede e dell'accettazione del risultato, qualunque esso sia.
Problemi interpretativi
Oltre alle questioni sopracitate, Atti
1,26 presenta alcune difficoltà interpretative:
- Mancanza
di dettagli:
Il testo non descrive in dettaglio il metodo di sorteggio utilizzato.
- Motivazioni
degli apostoli:
Non sono esplicitate le ragioni precise che li hanno spinti a ricorrere
alla sorte.
- Reazione
di Mattia:
Non è menzionata la sua reazione alla scelta.
Questi elementi lasciano spazio a diverse
interpretazioni e riflessioni sul ruolo della sorte nella Bibbia e nella vita
degli apostoli.
In conclusione
Atti 1,26 presenta una scelta significativa fatta dagli apostoli in un momento di incertezza. L'utilizzo della sorte solleva domande sulla sovranità divina, il libero arbitrio e l'affidabilità di questo metodo. Diverse interpretazioni cercano di conciliare questi aspetti, sottolineando l'importanza della fede e dell'accettazione del risultato. Il testo rimane aperto a riflessioni sul ruolo della sorte nella Bibbia e nella vita degli individui.
[Gemini]
Etichette: ANIMALI, apostolo, BASTONCINI, chiesa, DADI, elezione, il numero 12, Mattia, Paolo è apostolo?, PIETRE, Pietro centoventi, risurrezione, ruolo di Giuda, scelta di Dio, testimone, tirare a sorte, traditore
Iscriviti a Post [Atom]