giovedì 4 aprile 2024
AUTORITÀ RELIGIOSE OTTUSE
Atti degli Apostoli 4,5-6. Commento nel contesto
il testo
- Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote Anna, Caifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti.
- And it came to pass, on the next day, that their rulers, elders, and scribes, as well as Annas the high priest, Caiaphas, John, and Alexander, and as many as were of the family of the high priest, were gathered together at Jerusalem.
- And it came about on the next day, that their rulers and elders and scribes were gathered together in Jerusalem; and Annas the high priest was there, and Caiaphas and John and Alexander, and all who were of high-priestly descent.
- Ἐγένετο δὲ ἐπὶ τὴν αὔριον συναχθῆναι αὐτῶν τοὺς ἄρχοντας καὶ τοὺς πρεσβυτέρους καὶ τοὺς γραμματεῖς ἐν Ἰερουσαλήμ, καὶ Ἅννας ὁ ἀρχιερεὺς καὶ Καϊάφας καὶ Ἰωάννης καὶ Ἀλέξανδρος καὶ ὅσοι ἦσαν ἐκ γένους ἀρχιερατικοῦ,
- Factum est autem in crastinum, ut congregarentur principes eorum et seniores et scribae in Ierusalem, et Annas princeps sacerdotum et Caiphas et Ioannes et Alexander et quotquot erant de genere sacerdotali,
1. "I capi, anziani e scribi"
- Capi: Facevano parte del Sinedrio,
il consiglio supremo religioso e civile ebraico, composto da 71 membri.
Erano principalmente sacerdoti, anziani e scribi.
- Anziani: Erano capi delle famiglie e
dei clan ebraici, con autorità in materia di legge e di costumi.
- Scribi: Erano studiosi e interpreti
della legge ebraica, responsabili dell'insegnamento e dell'amministrazione
della giustizia.
Si sono radunati a Gerusalemme per
discutere del caso di Pietro e Giovanni, che predicavano la risurrezione di
Gesù e compivano miracoli in suo nome. Il loro insegnamento e le loro azioni
attiravano molta attenzione e stavano creando un movimento religioso che
minacciava l'autorità del Sinedrio.
2. "Sommo sacerdote"
Il sommo sacerdote era il capo religioso
e politico del popolo ebraico. Aveva il compito di presiedere il culto nel
tempio e di intercedere con Dio per il popolo.
Personaggi menzionati
- Anna: Era un ex sommo sacerdote
(6-15 d.C.) e ancora molto influente.
- Caifa: Era il sommo sacerdote in
carica (18-36 d.C.).
- Giovanni
e Alessandro: Non
sono identificati con certezza, ma potrebbero essere altri ex sommi
sacerdoti o membri della famiglia di Anna.
- Famiglie
di sommi sacerdoti: Erano famiglie aristocratiche che detenevano il potere religioso e
politico in Gerusalemme.
Contesto storico
Il capitolo 4 degli Atti degli Apostoli
si svolge nel periodo immediatamente successivo alla morte e risurrezione di
Gesù. La Chiesa primitiva era ancora agli inizi e stava crescendo rapidamente.
Le autorità religiose ebraiche, come il Sinedrio, vedevano questa nuova
religione – alternativa - come una minaccia al loro potere e autorità.
Preoccupazione per Pietro e Giovanni
Pietro e Giovanni erano due dei leader
più importanti della Chiesa primitiva. La loro predicazione e i loro miracoli
attiravano molte persone e stavano creando un movimento religioso che
minacciava l'autorità del Sinedrio. Per questo motivo, il Sinedrio voleva
fermarli e metterli a tacere.
Profili dei personaggi
- Pietro: Era un pescatore che divenne
uno dei dodici apostoli di Gesù. Dopo la risurrezione di Gesù, divenne uno
dei leader della Chiesa primitiva.
- Giovanni: Era un pescatore e fratello di
Giacomo, uno dei dodici apostoli. Era uno dei più stretti collaboratori di
Pietro.
- Anna: Era un ex sommo sacerdote che
era ancora molto influente. Era un Sadduceo, un gruppo religioso che
negava la risurrezione dei morti.
- Caifa: Era il sommo sacerdote in
carica. Era un collaboratore dei Romani e aveva condannato a morte Gesù.
- Giovanni
e Alessandro: Non
sono identificati con certezza, ma potrebbero essere altri ex sommi
sacerdoti o membri della famiglia di Anna.
Conclusione
Il capitolo 4 degli Atti degli Apostoli
ci mostra la tensione crescente tra la Chiesa primitiva e le autorità religiose
ebraiche. Il Sinedrio era preoccupato per la crescita del movimento cristiano e
voleva fermare Pietro e Giovanni, due dei suoi leader più importanti.
In aggiunta
- Il
Sinedrio aveva il potere di arrestare e interrogare persone accusate di
eresia.
- Pietro
e Giovanni furono coraggiosi nel continuare a predicare il Vangelo,
nonostante le minacce del Sinedrio.
- La
crescita della Chiesa primitiva, nonostante l'opposizione, è una
testimonianza della potenza di Dio.
[Gemini]
Etichette: Alessandro, Anna, anziani, Caifa, capi, Giovanni, Pietro, preoccupazione, scribi, sommo sacerdote
venerdì 22 marzo 2024
MOTIVAZIONI DELLA CONDANNA DEL GIUSTO
Giovanni 11,45-56. Motivazioni religiose e politiche per uccidere Gesù.
La risurrezione di Lazzaro. Congiura dei capi contro Gesù.
Testo
45
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli
aveva compiuto, credettero in lui. 46 Ma alcuni di loro andarono dai farisei
e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
47
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e
dissero: «Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni. 48 Se lo lasciamo
continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e
distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».
49
Ma uno di loro, Caifa [“oppressore”, soprannome dato a Giuseppe,
sommo sacerdote dal 18 al 36 d.C.], che era sommo sacerdote quell'anno,
disse loro: «Voi non capite nulla! 50 Non vi rendete conto che è conveniente
per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione
intera!».
51
Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote
quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; 52 e non
soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano
dispersi. 53 Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
54
Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella
regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim [incerta
identificazione, attuale et-Taiyibech], dove rimase con i discepoli.
55
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme
prima della Pasqua per purificarsi. 56 Essi cercavano Gesù e, stando nel
tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».
NOTE
1. SINEDRIO
Nel versetto 47 del capitolo 11 del
Vangelo di Giovanni, si legge: "I capi dei sacerdoti e i farisei riunirono
il Sinedrio". Per comprendere appieno il significato di questo evento, è
importante approfondire cos'era il Sinedrio, la sua composizione e i suoi
membri.
Cos'era il Sinedrio?
Il Sinedrio era il supremo consiglio
religioso e giudiziario degli ebrei durante il periodo del Secondo Tempio (516
a.C. - 70 d.C.). Era composto da 71 membri, tra cui sacerdoti, scribi e
anziani. Il Sinedrio aveva diverse funzioni:
- Interpretare la legge ebraica (Torah)
- Emettere sentenze in materia religiosa e civile
- Amministrare il tempio di Gerusalemme
- Sovrintendere alle festività religiose
- Gestire questioni di natura politica, in collaborazione
con il potere romano
Composizione del Sinedrio:
- Sommo sacerdote: Presidente del Sinedrio
- Sacerdoti: Membri di spicco del
Sinedrio, provenienti da diverse famiglie sacerdotali
- Scribi: Esperti della legge
ebraica, interpreti e studiosi della Torah
- Anziani: Rappresentanti delle
comunità ebraiche locali
Membri del Sinedrio
Non esiste una lista completa e
definitiva dei membri del Sinedrio all'epoca di Gesù. Tuttavia, alcuni dei nomi
più noti includono:
- Caifa: Sommo sacerdote durante il
processo di Gesù
- Anna: Ex sommo sacerdote e
suocero di Caifa
- Giuseppe d'Arimatea: Membro del Sinedrio che si
schierò a favore di Gesù
- Nicodemo: Membro del Sinedrio che
visitò Gesù di notte
Perché il Sinedrio si riunì in Giovanni 11,47?
Nel Vangelo di Giovanni, il Sinedrio si
riunì in risposta ai segni compiuti da Gesù, in particolare la
risurrezione di Lazzaro. I capi dei sacerdoti e i farisei erano preoccupati
per la crescente popolarità di Gesù e temevano che potesse minacciare il loro
potere e l'autorità romana. Il Sinedrio decise quindi di condannare Gesù a
morte, accusandolo di blasfemia.
Conclusione
La comprensione del Sinedrio è
fondamentale per contestualizzare il processo e la condanna di Gesù nel Vangelo
di Giovanni. Il Sinedrio era un'istituzione potente con un ruolo significativo
nella società ebraica dell'epoca. La sua decisione di condannare Gesù a morte
ebbe un impatto profondo sulla storia della chiesa di Cristo.
2. LE PROFEZIE IN GIOVANNI 11,51-52
Nel Vangelo di Giovanni 11,51-52, Caifa, sommo
sacerdote in quell'anno, profetizza che Gesù sarebbe morto per la nazione
ebraica e per riunire i figli di Dio dispersi. Questa profezia non è isolata,
ma si ricollega a diverse profezie più antiche presenti nell'Antico Testamento.
Ecco alcuni esempi:
Profezie riguardanti la necessità di un sacrificio per
la salvezza
- Genesi
3,15: Protovangelo,
dove Dio annuncia che la discendenza della donna schiaccerà la testa al
serpente, prefigurando la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte.
- Isaia
53: Il servo
sofferente di Dio, che soffre e muore per i peccati del suo popolo.
- Salmo
22: Salmo
messianico che descrive la sofferenza e la morte del giusto - Messia.
- Zaccaria
12,10: Profezia
che descrive la trafittura del giusto - Messia e il pianto del suo popolo.
Profezie riguardanti la riunione del popolo di Dio:
- Isaia
11,1-10: Il Messia
regnerà con giustizia e pace, radunando i dispersi d'Israele.
- Ezechiele
37,15-28: La
profezia della valle delle ossa secche, che simboleggia la risurrezione e
la riunificazione del popolo di Dio.
- Osea
1,10-11: Il popolo
di Dio, un tempo disperso, sarà nuovamente chiamato e unito.
In sintesi
- Genesi
3,15 ; Isaia 53; Salmo 22; Zaccaria 12,10; Isaia 11,1-10; Ezechiele 37,15-28;
Osea 1,10-11
Conclusione
La profezia di Caifa in Giovanni 11,51-52 si inserisce
in un contesto di profezie messianiche più antiche che annunciano la venuta di
un Salvatore che avrebbe sofferto e sarebbe morto per la salvezza del suo
popolo, riunendo i figli di Dio dispersi. La morte di Gesù sulla croce
rappresenta l'adempimento di queste profezie e la realizzazione del piano di
salvezza di Dio per l'umanità.
3. CAIFA
il nome "Caifa" si scrive קַיָּפָא
(Qayyafa) e significa "oppressore".
Caifa era il sommo sacerdote ebreo durante il processo e la
condanna di Gesù Cristo. È menzionato diverse volte nei Vangeli, in particolare
nel Vangelo di Giovanni.
Ecco alcuni esempi:
- Giovanni
11,49-50: Caifa
profetizza che Gesù sarebbe morto per la nazione ebraica.
- Giovanni
18,13-14: Caifa è
presente durante l'arresto di Gesù.
- Matteo
26,57-66: Caifa
presiede il processo di Gesù davanti al Sinedrio.
Etichette: Caifa, Caifa "oppressore", capi, congiura, Efraim, figli dispersi, nazione, profezie, radunare, riunire, Romani, Sinedrio
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