giovedì 29 febbraio 2024
ODIO FRATERNO - STORIA DI GIUSEPPE
Etichette: 20 sicli e 30 denari, Beniamino ultimo dei 12, fratelli di padre, Giuda, Giuseppe e Gesù, Lia e Rachele, Ruben buono, tunica, venduti per denaro
DIRITTO PREDATORIO DEI LAVORATORI
Etichette: fittavoli che diventano padroni, Gesù profeta che prevede la sua morte, linguaggio violento di Gesù, Matteo 21:33-46, parabola dei vignaioli omicidi
mercoledì 28 febbraio 2024
MALEDIRE SE NECESSARIO
IL RICCO E IL POVERO - SEPARATI DA UN ABISSO
Etichette: ascoltare Mosè e i profeti per salvarsi, figli diversi di Abramo, inferno e paradiso, la fede di Abramo manca al ricco, Legge e Profeti, uno risorto dai morti non convince
DUBITARE DI DIO È TENTARLO
martedì 27 febbraio 2024
IL CRISTIANO SEGUE SOLO CRISTO
PROFETA - SE SOLO DIO È DALLA SUA PARTE
lunedì 26 febbraio 2024
PECCATO DEI BIBLISTI
Etichette: dicono e non fanno, filatteri e frange, per essere ammirati, primi posti, scribi e farisei, una sola la guida - Cristo, uno solo è vostro Maestro
domenica 25 febbraio 2024
CONFESSIONE DEL POPOLO
Etichette: confessione e preghiera di perdono, Daniele profeta, popolo peccatore, preghiera sacerdotale
DATE TUTTO
sabato 24 febbraio 2024
TRASFIGURAZIONE : L'UOMO È FIGLIO DI DIO
SALVARSI PER AMORE
DIO METTE TUTTI ALLA PROVA - COME ABRAMO
Etichette: religiosità di Abramo, riconoscere il Creatore e Signore attraverso la prova, sacrificio della fede, tentazione necessaria per credere
venerdì 23 febbraio 2024
AMATE I LUPI COME FANNO GLI AGNELLI
CONDIZIONI PER ESSERE E RESTARE IL POPOLO DI DIO
Deuteronomio 26,16-19.
LE CONDIZIONI PER ESSERE E RESTARE POPOLO DI DIO
Tempi e Temi in Deuteronomio 26,16-19
Deuteronomio 26,16-19 presenta un momento
cruciale per il popolo di Israele: l'ingresso nella terra promessa. Mosè
sottolinea l'importanza di obbedire ai comandamenti di Dio come condizione per
vivere in questa terra e mantenere il patto di alleanza.
Temi
- "Oggi": sottolinea l'immediatezza e
l'urgenza di obbedire ai comandamenti. Non si tratta di un evento passato
o futuro, ma di una scelta presente che determina il destino del popolo.
- "Comandamenti"
e "comandi":
indicano le istruzioni specifiche che Dio ha dato al suo popolo. Non si
tratta di una legge oppressiva, ma di una guida per vivere una vita giusta
e felice in relazione con Dio e con il prossimo.
Condizioni per essere e restare
"popolo di Dio"
- Obbedienza: il rispetto dei comandamenti di Dio
è fondamentale per mantenere il rapporto di alleanza con lui.
- Camminare
sulle sue vie:
implica una vita coerente con la volontà di Dio, seguendo i suoi
insegnamenti e principi.
- Consacrazione: il popolo di Israele è dedicato a
Dio in modo speciale, con una responsabilità unica di vivere secondo la
sua legge.
Confronto con Profeti e Nuovo Testamento
Somiglianze
- L'importanza
dell'obbedienza ai comandamenti di Dio è un tema ricorrente in tutta la
Bibbia.
- I
profeti richiamano il popolo all'alleanza con Dio e alla necessità di
seguire la sua legge.
- Il
Nuovo Testamento insegna che la legge di Dio è ancora valida, ma è stata
reinterpretata e completata in Cristo.
Differenze
- Nel
Nuovo Testamento, l'obbedienza ai comandamenti di Dio non è più vista come
una mera osservanza di regole esteriori, ma come un'espressione di amore
per Dio e per il prossimo.
- La
legge di Dio è vista come una guida per vivere una vita libera e gioiosa
in Cristo.
- La
Nuova Alleanza è basata sulla grazia di Dio, non sulle opere umane.
Prospettiva della Nuova Alleanza in Cristo e nella Chiesa
- In
Cristo, la legge di Dio è stata interiorizzata nello Spirito Santo, che
guida i credenti verso una vita santa.
- La
Chiesa è il nuovo popolo di Dio, composto da persone di tutte le nazioni
che sono unite dalla fede in Cristo.
- La
Nuova Alleanza non abolisce la legge di Dio, ma la porta a compimento
nell'amore.
Conclusione
I temi della legge, dell'obbedienza e
della consacrazione a Dio sono presenti in tutta la Bibbia, ma assumono
sfumature diverse nel Nuovo Testamento alla luce della Nuova Alleanza in Cristo,
che è il “consacrato” completo, cioè profeta, re e sacerdote della Nuova Alleanza
con il popolo, la chiesa, sua sposa.
La legge non è un peso oppressivo, ma una
guida per vivere una vita libera e gioiosa nella grazia di Dio.
In aggiunta
- Nel
Nuovo Testamento, l'amore per Dio e per il prossimo diventa il
comandamento più importante, riassumendo tutta la legge nella
crocifissione, morte e risurrezione di Gesù in riscatto dei peccati di
infedeltà del popolo: Gesù ha obbedite a Dio accettando la morte in
espiazione dei peccati di tutti.
- La
Chiesa è chiamata ad essere una comunità di amore e di servizio, che vive
secondo i principi della Nuova Alleanza, imitando in tutto il suo sposo, crocifisso
e risorto e suo Signore vivente in eterno.
Esempi di somiglianze e differenze
Somiglianze
- Profeti: Geremia 31,31-34; Ezechiele 36:26-28
- Nuovo
Testamento:
Matteo 5,17-20; Romani 3,21-26
Differenze
- Profeti: Malachia 3:1-6
- Nuovo
Testamento:
Galati 2,15-21; Efesini 2:8-9
Riflessione
Come possiamo applicare i principi della
Nuova Alleanza alla nostra vita quotidiana? Come possiamo vivere in modo
coerente con la legge di Dio, non come un peso, ma come una guida per una vita
libera e gioiosa?
[Gemini]
Etichette: camminare sulle vie di Dio, comandamenti, comparazione con la Nuova alleanza, condizioni, Cristo e la chiesa, obbedienza, oggi, popolo di Dio, pratica della Legge
giovedì 22 febbraio 2024
LA GIUSTIZIA DI DIO È CRISTO SIGNORE - PARADISO O INFERNO
Ezechiele
18,21-28 Commento alla luce del Nuovo Testamento
1. Giustizia di Dio
- Ezechiele:
Dio è giusto e punisce il peccato, ma desidera anche la conversione e la
salvezza del peccatore.
- Nuovo
Testamento: Gesù rivela la misericordia di Dio, che perdona i peccati e
offre la salvezza a tutti coloro che lo invocano.
2. Condotta
- Ezechiele:
La salvezza dipende dalle opere di giustizia dell'uomo.
- Nuovo
Testamento: La salvezza è un dono di Dio, ricevuto per fede in Gesù
Cristo.
3. Giusto che pecca e muore
- Ezechiele:
Il giusto che pecca perde la sua salvezza.
- Nuovo
Testamento: La salvezza è eterna, garantita dalla grazia di Dio,
nonostante le cadute del cristiano.
4. Peccatore che si converte e vive
- Ezechiele:
Il peccatore che si converte è perdonato e riceve la salvezza.
- Nuovo
Testamento: La conversione è un dono di Dio, che opera nel cuore del
peccatore attraverso la fede in Gesù Cristo.
5. Somiglianze
- Entrambe
le Scritture affermano la santità di Dio e la necessità della giustizia.
- Entrambe
offrono la speranza della salvezza a tutti coloro che si pentono e si
convertono a Dio.
6. Differenze
- Il
Nuovo Testamento sottolinea la misericordia e la grazia di Dio, mentre
Ezechiele pone maggiore enfasi sulla giustizia e sulle opere dell'uomo.
- Nel
Nuovo Testamento la salvezza è vista come un dono gratuito, mentre in
Ezechiele è più legata alle opere di giustizia.
7. Passi del Nuovo Testamento
- Matteo
5,20-26, La giustizia del Regno di Dio supera la giustizia umana.
- Giovanni
3,16-17, Dio ha dato il suo Figlio unigenito perché chiunque crede in lui
abbia la vita eterna.
- Romani
3,21-26, La salvezza è per grazia mediante la fede in Gesù Cristo,
indipendentemente dalle opere.
- Efesini
2,8-9, La salvezza è un dono di Dio, non frutto delle opere umane.
8. Parole dirette di Gesù
- "Venite
a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo"
(Matteo 11,28).
- "Chiunque
crede in me ha la vita eterna" (Giovanni 3,16).
- "Io
sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo
di me" (Giovanni 14,6).
9. Conclusione
Ezechiele e il Nuovo Testamento offrono
una visione complementare della giustizia di Dio. Il Nuovo Testamento rivela la
misericordia e la grazia di Dio in Gesù Cristo, che offre la salvezza a tutti
coloro che si pentono e credono in lui.
10. Riflessione
Come possiamo applicare questi
insegnamenti alla nostra vita? Come possiamo vivere una vita giusta e
misericordiosa, alla luce della grazia di Dio in Gesù Cristo?
L'inferno nel Nuovo Testamento
1. Esistenza dell'inferno
- Il
Nuovo Testamento usa diversi termini per descrivere l'inferno, tra cui
"Geenna", "Ade" e "fuoco eterno".
- Questi
termini sono usati per descrivere un luogo di punizione eterna per coloro
che sono stati condannati da Dio.
2. Condannati all'inferno
- Non
tutti gli esseri umani saranno condannati all'inferno.
- La
condanna è riservata a coloro che hanno rifiutato la salvezza offerta da
Dio in Gesù Cristo.
- I
peccati che conducono alla condanna includono l'incredulità, la ribellione
a Dio e l'amore per il peccato.
3. Significato della condanna
- La
condanna all'inferno significa essere separati da Dio per sempre.
- È
una punizione eterna che comporta sofferenza e tormento.
- L'inferno
è l'opposto del Paradiso, che è la dimora eterna di coloro che sono stati
salvati da Dio.
4. Misericordia di Gesù
- La
misericordia di Gesù è infinita, ma non è in contraddizione con la
giustizia di Dio.
- Gesù
ha offerto la sua vita come sacrificio per i peccati del mondo, ma la sua
salvezza deve essere accettata liberamente da ogni individuo.
5. Salvezza e perdizione
- La
salvezza è un dono di Dio che viene ricevuto per fede in Gesù Cristo.
- Chiunque
crede in Gesù Cristo e lo segue come Signore sarà salvato e avrà la vita
eterna.
- Chi
rifiuta la salvezza di Gesù Cristo sarà condannato all'inferno.
6. Passi del Nuovo Testamento
- Matteo
25,41-46, Parabola delle pecore e dei capri, dove si parla della
separazione eterna tra giusti e ingiusti.
- Marco
9,43-48, Il fuoco inestinguibile e il verme che non muore.
- Giovanni
3,16-18, Chi crede in Gesù ha la vita eterna, chi non crede è già
condannato.
- Romani
6,23, Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita
eterna in Cristo Gesù.
7. Conclusione
L'inferno è una realtà presente nel Nuovo
Testamento, ma la sua esistenza non è in contraddizione con la misericordia di
Dio. La salvezza è offerta a tutti in Gesù Cristo, ma la scelta di accettarla o
rifiutarla è di ogni individuo.
8. Riflessione
Cosa significa per noi la realtà
dell'inferno? Come possiamo vivere una vita che ci conduca alla salvezza eterna
in Gesù Cristo?
Note
- Esistono
diverse interpretazioni teologiche sulla natura e la durata dell'inferno.
- La
Chiesa cattolica insegna che l'inferno è un luogo di sofferenza eterna, mentre
alcune denominazioni protestanti credono nell'annientamento dei peccatori.
- La
questione dell'inferno è complessa e richiede uno studio approfondito
delle Scritture e della tradizione teologica.
Risorse
- Catechismo
della Chiesa Cattolica, nn. 1033-1037
- Dizionario
Teologico Interdisciplinare, vol. II, pp. 753-765
Etichette: condotta, giustizia di Dio, giustizia nel Nuovo Testamento, giusto che pecca muore, giusto condannato, peccatore che cambia condotta via
GIUSTIZIA CRISTIANA SUPERIORE A QUELLA DEI RELIGIOSI
Matteo 5,20. La giustizia dei discepoli di Gesù è superiore a quella degli
scribi e farisei. Un confronto
Matteo 5,20, In questo versetto, Gesù
afferma che la giustizia dei suoi discepoli deve superare quella degli scribi e
dei farisei per entrare nel regno dei cieli. La giustizia dei farisei era
basata sull'osservanza scrupolosa della legge mosaica, ma spesso era esteriore
e legalistica, fatta di precetti di rabbini o scuole rabbiniche. La giustizia
dei discepoli, invece, doveva essere interiore e radicata nella fede di Abramo
e nell'amore per Dio e per il prossimo che introducono i 10 comandamenti
fondamentali per l’alleanza di Dio con il suo popolo, Israele.
10 casi nei Vangeli che illustrano la differenza
Farisei
- Matteo
23,4,
Legano pesi gravosi sulle spalle degli altri, ma loro stessi non li
muovono neanche con un dito.
- Marco
7,1-5,
Criticano i discepoli di Gesù perché non si lavano le mani secondo la
tradizione.
- Luca
18,9-14,
Pregano in modo ostentato per essere visti dagli altri.
- Giovanni
8,3-11,
Condannano una donna adultera senza mostrare misericordia.
- Matteo
12,2,
Criticano Gesù perché i suoi discepoli strappano spighe di grano di
sabato.
Discepoli
- Matteo
5,7,
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
- Matteo
6,1-18,
Pregare e digiunare in segreto, senza ostentazione: vale il nascondimento
e la fede nel Padre.
- Luca
14,12-14,
Invitare a pranzo i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi.
- Matteo
25,35-40,
Accogliere gli stranieri, i malati, i carcerati e gli affamati.
- Giovanni
13,34-35,
Amarsi gli uni gli altri come Gesù ha amato noi.
Altri dieci casi
nei Vangeli che
illustrano la differenza tra la giustizia dei Farisei e la giustizia dei
discepoli di Gesù:
Farisei
- Matteo
9,11,
Criticano Gesù perché mangia con i peccatori.
- Marco
2,16-17,
Criticano Gesù perché i suoi discepoli non digiunano.
- Luca
11,37-41,
Criticano Gesù perché non si lava le mani prima di mangiare.
- Giovanni
7,48-49,
Credono che la gente comune sia ignorante e maledetta.
- Matteo
23,23,
Disonorano le vedove e divorano le loro case.
- Marco
12,40,
Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere.
- Luca
16,14-15,
Disprezzano i poveri e amano la ricchezza.
- Giovanni
12,42-43,
Temono di essere espulsi dalla sinagoga se confessano Gesù.
- Atti 23,3, Percuotono Paolo
sulla bocca.
23,1
Con lo sguardo fisso al sinedrio, Paolo disse: «Fratelli, io ho agito fino ad
oggi davanti a Dio in piena rettitudine di coscienza». 2 Ma il sommo sacerdote
Anania ordinò ai presenti di percuoterlo sulla bocca. 3 Paolo allora gli disse:
«Dio percuoterà te, muro imbiancato! Tu siedi a giudicarmi secondo la Legge e
contro la Legge comandi di percuotermi?».
- Filippesi
3,6,
Perseguitano la Chiesa prima della loro conversione.
Discepoli
- Matteo
5,44,
Amare i nemici e pregare per quelli che ci perseguitano.
- Matteo
9,13,
Misericordia e non sacrificio.
- Marco
2,27-28,
Il sabato è fatto per l'uomo, non viceversa.
- Luca
7,36-50,
Perdonare una donna peccatrice.
- Giovanni
4,7-42,
Parlare con una donna samaritana.
- Matteo
10,8,
Guarire gratuitamente.
- Marco
10,14-16, Accogliere
i bambini.
- Luca
19,1-10,
Salvare un peccatore come Zaccheo.
- Giovanni
15,12-13,
Dare la vita per gli amici.
- Atti
7,59-60,
Pregare per i propri persecutori.
- La
giustizia dei farisei era basata sull'osservanza di regole esteriori,
mentre quella dei discepoli era basata sull'amore e sulla compassione derivanti
dalla fede di Abramo.
- I
farisei spesso giudicavano e condannavano gli altri, mentre i discepoli
erano misericordiosi e accoglienti, imitando Gesù.
- La
giustizia dei discepoli era superiore perché era radicata in un rapporto
profondo con Dio e con il prossimo, mediato da Gesù Cristo e non da
farisei, scribi, sinedrio, sacerdoti, leviti…
Questi esempi illustrano come la giustizia
dei farisei fosse spesso basata sull'apparenza e sull'ipocrisia, mentre la
giustizia dei discepoli di Gesù era radicata nell'amore, nella compassione e
nel perdono. La giustizia dei discepoli è quella che ci permette di entrare nel
regno di Dio.
[Gemini]
Etichette: giustizia come obbedienza a Dio, giustizia degli scribi e farisei, giustizia superiore dei discepoli, legalismo e ipocrisia, misericordia e amore, per entrare nel regno
mercoledì 21 febbraio 2024
Matteo 16,18. Fondazione della chiesa su “questa pietra” di Pietro - la sua professione di fede
Interpretazioni di Matteo 16,18, "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa"
Punto di vista biblico
- Pietro
come "roccia": La parola "roccia" (petra
in latino) può essere interpretata in diversi modi.
- Pietro
stesso:
La tradizione cattolica interpreta "roccia" come un riferimento
a Pietro, identificandolo come il fondamento della Chiesa.
- La
fede di Pietro:
Altri studiosi interpretano la "roccia" come la fede di Pietro,
che rappresenta la confessione di Gesù come Messia.
- Cristo
stesso:
La "roccia" potrebbe anche essere un riferimento a Cristo
stesso, la pietra angolare su cui è edificata la Chiesa.
- Le
chiavi del regno dei cieli: Simboleggiano l'autorità di Pietro
(e per estensione, dei suoi successori) di guidare la Chiesa e di
ammettere o escludere dal regno di Dio.
Punto di vista spirituale
- Pietro
come modello di fede:
La confessione di Pietro rappresenta un momento di crescita spirituale, in
cui egli riconosce la vera identità di Gesù.
- La
Chiesa come comunità di fede: La "roccia" rappresenta la
solidità della Chiesa, fondata sulla fede in Cristo. Casa costruita
sulla roccia: la parola di Gesù; e non sulla sabbia: la parola
di uomini.
- Le
chiavi come simbolo di autorità: Le chiavi simboleggiano l'autorità
spirituale della Chiesa di guidare i fedeli nel loro cammino di fede.
Punto di vista religioso
- Primato
di Pietro:
La Chiesa cattolica interpreta questo versetto come prova del primato di
Pietro, ossia del suo ruolo di capo supremo della Chiesa.
- Successione
apostolica:
L'autorità di Pietro viene vista come trasmessa ai suoi successori, i papi?
- Infallibilità
papale:
La Chiesa cattolica insegna che il papa, in quanto successore di Pietro, è
infallibile quando parla ex cathedra su questioni di fede e morale.
In sintesi
- Il
versetto Matteo 16,18 è uno dei più controversi del Nuovo Testamento e ha
dato luogo a diverse interpretazioni nel corso della storia: anche a
scissioni e divisioni.
- Le
chiese, per esempio fondate da Paolo non sono “petrine” e Paolo è spesso
in conflitto con il partito di Cefa, per esempio a Corinto.
- Si
pensi allo scontro di Paolo ad Antiochia proprio con Pietro che è
considerato ipocrita e simulatore.
La sfida di Gesù in Matteo 16,23
“Ma egli, Gesù - voltandosi,
disse a Pietro: «Va' dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non
pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».”
La
sfida di Paolo a Pietro
1Cor 1,12 Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi
dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «E io di Cefa», «E io di
Cristo»!
1Cor 3,22 perché tutto è vostro, e Paolo, e Apollo, e
Cefa, e il mondo, e la vita, e la morte, e il presente, e il futuro: tutto è
vostro!
1Cor 9,5 Non abbiamo il diritto di condurre con noi
una sorella, come fanno gli altri apostoli, e i fratelli del Signore, e Cefa?
1Cor 15,5 e che apparve a Cefa, e poi ai Dodici.
Gal 1,18 In seguito, dopo tre anni, salii a
Gerusalemme per prendere contatti con Cefa e mi trattenni presso di lui
quindici giorni.
Gal 2,7 ma anzi, al contrario, vedendo che a me è
stato affidato il vangelo dei non Giudei come a Pietro quello dei Giudei --
Gal 2,8 colui, infatti, che assisté con la sua forza
Pietro nell'apostolato tra i circoncisi assisté anche me tra i pagani --
Gal 2,9 e conosciuta la grazia data a me, Giacomo e
Cefa e Giovanni, che erano stimati le colonne, diedero la destra a me e a
Barnaba in segno di unione: noi dovevamo annunciare il vangelo presso i pagani,
essi invece presso i circoncisi.
Gal 2,11 Quando però venne Cefa ad Antiochia, mi
opposi a lui affrontandolo direttamente a viso aperto, perché si era messo
dalla parte del torto.
Gal 2,14 Or quando mi accorsi che non camminavano
rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa davanti a tutti: Se tu,
essendo giudeo, vivi da pagano e non da giudeo, come puoi costringere i gentili
a vivere secondo la legge mosaica?
Etichette: chiese fondate da Paolo, costruire sulla roccia del Vangelo, costruire sulla sabbia parole di uomini, Gesù è Cristo, Gesù è Figlio di Dio, pietra di Pietro è la fede
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