giovedì 22 febbraio 2024
LA GIUSTIZIA DI DIO È CRISTO SIGNORE - PARADISO O INFERNO
Ezechiele
18,21-28 Commento alla luce del Nuovo Testamento
1. Giustizia di Dio
- Ezechiele:
Dio è giusto e punisce il peccato, ma desidera anche la conversione e la
salvezza del peccatore.
- Nuovo
Testamento: Gesù rivela la misericordia di Dio, che perdona i peccati e
offre la salvezza a tutti coloro che lo invocano.
2. Condotta
- Ezechiele:
La salvezza dipende dalle opere di giustizia dell'uomo.
- Nuovo
Testamento: La salvezza è un dono di Dio, ricevuto per fede in Gesù
Cristo.
3. Giusto che pecca e muore
- Ezechiele:
Il giusto che pecca perde la sua salvezza.
- Nuovo
Testamento: La salvezza è eterna, garantita dalla grazia di Dio,
nonostante le cadute del cristiano.
4. Peccatore che si converte e vive
- Ezechiele:
Il peccatore che si converte è perdonato e riceve la salvezza.
- Nuovo
Testamento: La conversione è un dono di Dio, che opera nel cuore del
peccatore attraverso la fede in Gesù Cristo.
5. Somiglianze
- Entrambe
le Scritture affermano la santità di Dio e la necessità della giustizia.
- Entrambe
offrono la speranza della salvezza a tutti coloro che si pentono e si
convertono a Dio.
6. Differenze
- Il
Nuovo Testamento sottolinea la misericordia e la grazia di Dio, mentre
Ezechiele pone maggiore enfasi sulla giustizia e sulle opere dell'uomo.
- Nel
Nuovo Testamento la salvezza è vista come un dono gratuito, mentre in
Ezechiele è più legata alle opere di giustizia.
7. Passi del Nuovo Testamento
- Matteo
5,20-26, La giustizia del Regno di Dio supera la giustizia umana.
- Giovanni
3,16-17, Dio ha dato il suo Figlio unigenito perché chiunque crede in lui
abbia la vita eterna.
- Romani
3,21-26, La salvezza è per grazia mediante la fede in Gesù Cristo,
indipendentemente dalle opere.
- Efesini
2,8-9, La salvezza è un dono di Dio, non frutto delle opere umane.
8. Parole dirette di Gesù
- "Venite
a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo"
(Matteo 11,28).
- "Chiunque
crede in me ha la vita eterna" (Giovanni 3,16).
- "Io
sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo
di me" (Giovanni 14,6).
9. Conclusione
Ezechiele e il Nuovo Testamento offrono
una visione complementare della giustizia di Dio. Il Nuovo Testamento rivela la
misericordia e la grazia di Dio in Gesù Cristo, che offre la salvezza a tutti
coloro che si pentono e credono in lui.
10. Riflessione
Come possiamo applicare questi
insegnamenti alla nostra vita? Come possiamo vivere una vita giusta e
misericordiosa, alla luce della grazia di Dio in Gesù Cristo?
L'inferno nel Nuovo Testamento
1. Esistenza dell'inferno
- Il
Nuovo Testamento usa diversi termini per descrivere l'inferno, tra cui
"Geenna", "Ade" e "fuoco eterno".
- Questi
termini sono usati per descrivere un luogo di punizione eterna per coloro
che sono stati condannati da Dio.
2. Condannati all'inferno
- Non
tutti gli esseri umani saranno condannati all'inferno.
- La
condanna è riservata a coloro che hanno rifiutato la salvezza offerta da
Dio in Gesù Cristo.
- I
peccati che conducono alla condanna includono l'incredulità, la ribellione
a Dio e l'amore per il peccato.
3. Significato della condanna
- La
condanna all'inferno significa essere separati da Dio per sempre.
- È
una punizione eterna che comporta sofferenza e tormento.
- L'inferno
è l'opposto del Paradiso, che è la dimora eterna di coloro che sono stati
salvati da Dio.
4. Misericordia di Gesù
- La
misericordia di Gesù è infinita, ma non è in contraddizione con la
giustizia di Dio.
- Gesù
ha offerto la sua vita come sacrificio per i peccati del mondo, ma la sua
salvezza deve essere accettata liberamente da ogni individuo.
5. Salvezza e perdizione
- La
salvezza è un dono di Dio che viene ricevuto per fede in Gesù Cristo.
- Chiunque
crede in Gesù Cristo e lo segue come Signore sarà salvato e avrà la vita
eterna.
- Chi
rifiuta la salvezza di Gesù Cristo sarà condannato all'inferno.
6. Passi del Nuovo Testamento
- Matteo
25,41-46, Parabola delle pecore e dei capri, dove si parla della
separazione eterna tra giusti e ingiusti.
- Marco
9,43-48, Il fuoco inestinguibile e il verme che non muore.
- Giovanni
3,16-18, Chi crede in Gesù ha la vita eterna, chi non crede è già
condannato.
- Romani
6,23, Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita
eterna in Cristo Gesù.
7. Conclusione
L'inferno è una realtà presente nel Nuovo
Testamento, ma la sua esistenza non è in contraddizione con la misericordia di
Dio. La salvezza è offerta a tutti in Gesù Cristo, ma la scelta di accettarla o
rifiutarla è di ogni individuo.
8. Riflessione
Cosa significa per noi la realtà
dell'inferno? Come possiamo vivere una vita che ci conduca alla salvezza eterna
in Gesù Cristo?
Note
- Esistono
diverse interpretazioni teologiche sulla natura e la durata dell'inferno.
- La
Chiesa cattolica insegna che l'inferno è un luogo di sofferenza eterna, mentre
alcune denominazioni protestanti credono nell'annientamento dei peccatori.
- La
questione dell'inferno è complessa e richiede uno studio approfondito
delle Scritture e della tradizione teologica.
Risorse
- Catechismo
della Chiesa Cattolica, nn. 1033-1037
- Dizionario
Teologico Interdisciplinare, vol. II, pp. 753-765
Etichette: condotta, giustizia di Dio, giustizia nel Nuovo Testamento, giusto che pecca muore, giusto condannato, peccatore che cambia condotta via
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