sabato 2 marzo 2024
FESTE EBRAICHE NEL QUARTO VANGELO
Giovanni. Le feste ebraiche nel quarto Vangelo. Perché
Video Lezione su Giovanni 2,13-35
Nel Vangelo di Giovanni sono menzionate
sette feste ebraiche, che assumono un ruolo chiave nella strutturazione della
narrazione e nell'esposizione della cristologia:
1. Pasqua (2,13-22): Gesù purifica il Tempio, rivelando la sua autorità divina e il nuovo tempio che è il suo corpo.
2. Pentecoste (5,1-18): Gesù guarisce un infermo alla piscina di Betesda, mostrando il suo potere di donare la vita eterna.
3. Festa delle Capanne (7,1-10,21): Gesù insegna nel Tempio, proclamandosi come la luce del mondo e il pane della vita.
4. Dedicazione del Tempio (10,22-42): Gesù si confronta con i Giudei sul tema della sua identità messianica.
5. Pasqua (11,1-57): Gesù risuscita Lazzaro, anticipando la sua stessa vittoria sulla morte.
6. Cena di Pasqua (13,1-38): Gesù istituisce l'Eucaristia e lava i piedi ai suoi discepoli, insegnando l'amore e il servizio.
7. Pasqua (18,1-40; 19,1-42): Passione, morte e risurrezione di Gesù, compimento della salvezza per l'umanità.
L'intenzione dell'autore
L'autore del Vangelo di Giovanni,
inserendo le feste ebraiche nella narrazione, vuole:
- Fornire
un contesto storico e religioso per la vita e l'insegnamento di Gesù.
- Dimostrare
che Gesù è il compimento e superamento delle antiche profezie e promesse legate alle feste ebraiche.
- Rivelare
la natura divina di Gesù e il suo ruolo salvifico per l'umanità.
- Presentare
Gesù come il nuovo tempio, la vera luce del mondo e il pane della vita, l’agnello
pasquale, la pasqua.
- Sottolineare
il contrasto tra Gesù e le autorità religiose ebraiche che lo rifiutano, decretando in tal modo la loro fine.
Versetti e passi in cui ricorrono
Le sette feste ebraiche sono menzionate
nei seguenti versetti e passi del Vangelo di Giovanni:
- Pasqua: 2,13-22; 11,1-57; 18,1-40; 19,1-42
- Pentecoste: 5,1-18
- Festa
delle Capanne: 7,1-10,21
- Dedicazione
del Tempio: 10,22-42
Oltre a queste sette feste, il Vangelo
di Giovanni menziona anche altri eventi e personaggi della tradizione ebraica,
come il sabato (5,10; 9,14), Mosè (5,46-47), Abramo (8,56-58) e il profeta
Isaia (12,38-41).
L'utilizzo delle feste ebraiche da parte
dell'autore del Vangelo di Giovanni è un esempio di come la Scrittura cristiana
sia radicata nella tradizione ebraica, pur annunciandone la fine, grazie alla novità
che è Cristo, parola di Dio, vita di Dio, luce del mondo, via unica per
arrivare al Padre.
Per approfondire:
- Le
feste d'Israele nel Vangelo secondo Giovanni di Renzo Infante
- Il
Vangelo secondo Giovanni di Rudolf Schnackenburg
- The
Gospel According to John di Raymond E. Brown
[Gemini]
Etichette: agnello pasquale, dedicazione del tempio, esodo dal vecchio al nuovo, festa delle Capanne, Gesù è compimento e superamento, liturgia ebraica, pasqua, pentecoste
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