martedì 26 marzo 2024
CRISTO È SUFFICIENTE
Matteo 26,14-25. Giuda, il
tradimento e la Scrittura
La figura di Giuda Iscariota
- Versetto 14:
Giuda, uno dei Dodici, si offre ai sommi sacerdoti per tradire Gesù per
trenta monete d'argento.
- Motivazioni:
Il testo non esplicita le sue ragioni. Avarizia, delusione, disillusione
verso Gesù o ambizione personale sono possibili spiegazioni.
- Simbolismo:
Giuda rappresenta il male che alberga anche nel cuore degli eletti.
Il dialogo con Gesù
- Versetti 21-25:
Durante l'Ultima Cena, Gesù annuncia che uno dei presenti lo tradirà.
- Risposta di Giuda: Versetto 25: "Sono forse io, Maestro?". La
domanda tradisce la sua inquietudine e il suo senso di colpa.
- Risposta di Gesù: Versetto 25: "Tu l'hai detto". Risposta enigmatica che non chiarisce i dubbi di Giuda.
Il primo giorno degli Azzimi in Matteo 26,17
Contesto: Il versetto 17 di Matteo 26 inizia la sezione che narra gli eventi che portano alla Pasqua e alla morte di Gesù.
- La Pasqua ebraica era una festa di sette giorni,
durante la quale era proibito mangiare cibo lievitato.
- Il primo giorno della festa era chiamato "il
primo giorno degli Azzimi".
Significato: "Azzimi" deriva dal greco "azymos" che significa "senza lievito".
- Il pane azzimo era un simbolo importante della Pasqua,
che rappresentava la purezza e la liberazione dalla schiavitù in Egitto.
- Il primo giorno degli Azzimi era un giorno di
preparazione per la festa, in cui si puliva la casa e si preparava il
cibo.
Interpretazione: L'inizio della narrazione degli eventi della Pasqua con "il primo giorno degli Azzimi" sottolinea l'importanza di questa festa nel contesto della morte e risurrezione di Gesù.
- La Pasqua ebraica prefigurava la morte di Gesù come
nuovo agnello sacrificale e la sua risurrezione come simbolo della
liberazione dal peccato.
- Il primo giorno degli Azzimi rappresenta quindi
l'inizio di un nuovo tempo, di una nuova era di salvezza per l'umanità.
Preparativi della Pasqua Giudaica al tempo di Gesù
Preparazione della Pasqua
- Versetti 17-19: I discepoli chiedono a Gesù dove preparare la Pasqua.
- Versetti 18-19: Gesù fornisce loro istruzioni precise, indicando un luogo specifico in città.
- Simbolismo: La Pasqua ebraica prefigura la morte di Gesù come nuovo agnello sacrificale.
1. Pulizia della casa
- La casa veniva ripulita a fondo per rimuovere ogni
traccia di lievito, simbolo del peccato.
- Venivano puliti gli utensili e le stoviglie, e si
preparavano nuovi piatti per la festa.
2. Ricerca del chametz
- Il giorno prima della Pasqua, si eseguiva una
meticolosa ricerca di chametz (lievito) in tutta la casa.
- Si usava una candela e una piuma per scovare anche le
briciole più piccole.
- Tutto il chametz trovato veniva bruciato.
3. Preparazione del cibo
- Si preparavano piatti speciali per la Pasqua, come
l'agnello sacrificale, le erbe amare e la matzah (pane azzimo).
- Si preparava anche il charoset, una mistura di frutta
secca e spezie.
- Il vino rosso era un elemento importante della cena
pasquale.
4. Cena di Pesach
- La sera della Pasqua, si teneva la cena di Pesach, una
commemorazione della liberazione degli ebrei dall'Egitto.
- La cena era ricca di simbolismi e rituali, come la
lettura della Haggadah, il racconto della liberazione dall'Egitto.
- I partecipanti si sdraiavano a tavola per
simboleggiare la libertà.
5. Festività di Pesach
- La Pasqua era una festa di sette giorni, durante la
quale era proibito mangiare cibo lievitato.
- Si celebravano preghiere speciali in sinagoga e si
visitavano parenti e amici.
- La festa era un tempo di gioia e di ringraziamento per
la liberazione di Dio.
Alcune precisazioni
- Le usanze specifiche potevano variare in base alle
diverse tradizioni ebraiche.
- Al tempo di Gesù, la Pasqua era un evento molto
importante per il popolo ebraico.
- La cena di Pesach era un momento di grande significato
religioso e sociale.
Matteo 26,24 e il compimento delle Scritture
- Versetto 24:
"Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui; ma guai a
quell'uomo per mezzo del quale il Figlio dell'uomo è tradito!".
- Significato:
Il tradimento di Giuda e la morte di Gesù sono eventi predestinati, parte
del piano salvifico di Dio.
- Scritture profetiche: Salmo 41,9; Zaccaria 11,12-13; Isaia 53,3-12.
Confronto con i testi paralleli
- Sinottici (Marco e Luca): Racconti simili con alcune
varianti. Marco 14,21 specifica che il traditore è colui che "intinge
con me la mano nel piatto".
- Giovanni:
Offre una prospettiva più ampia, includendo il dialogo interiore di Giuda
e il ruolo del diavolo (13,21-30).
Conclusione prospettica
- La figura di Giuda è complessa e sfaccettata.
- Il tradimento è un evento doloroso, ma necessario per
la redenzione dell'umanità.
- La morte di Gesù è l'adempimento delle Scritture e la
manifestazione dell'amore di Dio.
[Gemini]
Etichette: azymos, azzimi, cena, chametz, charoset, compimento, dialogo, lievito, matzah, Pesach, predestinazione, preparazione, senza lievito, tradimento, vino rosso
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