mercoledì 27 marzo 2024
PRESCRIZIONI PER LA FESTA DI PRIMAVERA
Esodo 12,1-14. Prescrizioni per la cena pasquale
Esodo 12,1:
"Questo mese" - Interpretazione e parallelismi con la Pasqua di Gesù
1. Il contesto nella Torah
- "Questo
mese" (Esodo 12,1) si riferisce al mese di Nisan, il primo
mese del calendario ebraico, che coincide con la primavera.
- La
Pasqua ebraica, o Pesach, è una festa di sette giorni che commemora la
liberazione degli Israeliti dalla schiavitù in Egitto.
- Il
brano di Esodo 12 descrive le istruzioni di Dio a Mosè e Aronne su come
celebrare la prima Pasqua in Egitto.
- La
Pasqua era un momento di grande significato per gli Israeliti, un tempo
per ricordare la loro liberazione e la loro fede in Dio.
2. Possibili parallelismi con la Pasqua di
Gesù
- Gesù
celebrò la sua ultima Pasqua a Gerusalemme con i suoi discepoli.
- Durante
la cena pasquale, Gesù istituì l'Eucaristia, un sacramento che commemora
la sua morte e risurrezione.
- La
morte di Gesù è vista come la liberazione definitiva dell'umanità dal
peccato e dalla morte.
- La
Pasqua di Gesù è quindi una nuova Pasqua, una nuova liberazione per tutti
gli uomini.
3. Contatti tra la Pasqua ebraica e la
Pasqua cristiana
- Entrambe
le feste commemorano la liberazione da una schiavitù: gli Israeliti dalla
schiavitù in Egitto, i cristiani dalla schiavitù del peccato.
- Entrambe
le feste prevedono un pasto rituale: la cena pasquale ebraica e
l'Eucaristia cristiana.
- Entrambe
le feste sono momenti di grande significato religioso per i rispettivi
credenti.
4. Differenze tra la Pasqua ebraica e la
Pasqua cristiana
- La
Pasqua ebraica celebra la liberazione fisica degli Israeliti dall'Egitto,
mentre la Pasqua cristiana celebra la liberazione spirituale dell'umanità
dal peccato.
- La
Pasqua ebraica è una festa di sette giorni, mentre la Pasqua cristiana è
una festa di un giorno.
- La cena
pasquale ebraica prevede l'agnello sacrificale, mentre l'Eucaristia
cristiana prevede il pane e il vino.
Conclusione
La Pasqua ebraica e la Pasqua cristiana sono due feste con molti parallelismi e contatti. Entrambe le feste commemorano la liberazione da una schiavitù e sono momenti di grande significato religioso per i rispettivi credenti. Tuttavia, ci sono anche alcune differenze importanti tra le due feste, che riflettono le diverse teologie ebraica e cristiana.
CENA PASQUALE ULTIMA CENA DI GESÙ
1.
La cena pasquale ebraica
- La cena pasquale, chiamata Seder, è un rituale
complesso e ricco di simbolismi che commemora la liberazione degli
Israeliti dalla schiavitù in Egitto.
- La cena si svolge in un ambiente domestico e segue un
ordine preciso, dettato dall'Haggadah, un testo che narra la storia
dell'Esodo.
- I cibi serviti durante la cena hanno un significato
simbolico:
- Agnello:
simbolo del sacrificio di Dio per il suo popolo.
- Pane azzimo:
simbolo della fretta con cui gli Israeliti dovettero lasciare l'Egitto.
- Erbe amare:
simbolo della sofferenza degli Israeliti in schiavitù.
- Charoset: una mistura di frutta e noci che
ricorda la malta usata dagli Israeliti per costruire le città in Egitto.
- Quattro coppe di vino: simboleggiano le quattro promesse di Dio agli
Israeliti.
2. L'Ultima Cena di Gesù
- L'Ultima Cena di Gesù si svolse durante la festa di
Pasqua, e si presume che abbia seguito il rituale del Seder.
- Tuttavia, Gesù diede un nuovo significato ai simboli
della cena:
- Pane:
identificato con il suo corpo che sarebbe stato offerto in sacrificio.
- Vino: identificato con il suo sangue
che sarebbe stato versato per la redenzione dell'umanità.
- L'Ultima Cena è considerata un momento cruciale nella
storia della salvezza, in quanto istituisce l'Eucaristia, un sacramento
che commemora la morte e risurrezione di Gesù.
3. Il luogo
- La cena pasquale ebraica si svolge in un ambiente
domestico, mentre l'Ultima Cena di Gesù si svolse in un luogo specifico a
Gerusalemme, il Cenacolo.
4. Il rituale
- Il rituale della cena pasquale ebraica è ricco di
gesti e parole che ripercorrono la storia dell'Esodo.
- L'Ultima Cena di Gesù include alcuni elementi del
Seder, come la lavanda dei piedi e la benedizione del pane e del vino, ma
aggiunge anche nuovi elementi, come l'istituzione dell'Eucaristia.
5. I testi del Nuovo Testamento
- I vangeli sinottici (Matteo, Marco e Luca) e il
Vangelo di Giovanni raccontano l'Ultima Cena di Gesù.
- Le lettere di Paolo, in particolare 1 Corinzi
11,23-26, descrivono l'istituzione dell'Eucaristia.
6. Pane e vino
- Il pane e il vino assumono un significato centrale
nell'Ultima Cena di Gesù.
- Gesù li identifica con il suo corpo e il suo sangue,
che saranno offerti per la redenzione dell'umanità.
- Nell'Eucaristia, il pane e il vino diventano simboli
della presenza di Cristo e del suo sacrificio salvifico.
Conclusioni
La cena pasquale ebraica e
l'Ultima Cena di Gesù sono due eventi connessi da una profonda simbologia. La
cena di Gesù riprende il rituale del Seder, reinterpretandolo in chiave
salvifica. Il pane e il vino, simboli della liberazione e del sacrificio, diventano
nell'Eucaristia il segno della presenza di Cristo e del suo amore per
l'umanità.
Note
- Il rituale della cena pasquale ebraica è molto
complesso e non è possibile descriverlo in tutti i suoi dettagli in questa
sede.
- Per un'analisi più approfondita del rituale e del suo significato religioso, si consiglia di consultare testi specifici sull'ebraismo.
AGNELLO PASQUALE
L'agnello pasquale e la pecora condotta al macello nel Nuovo
Testamento e nei Profeti messianici:
1.
Nuovo Testamento
·
Gesù come agnello pasquale
- Giovanni 1,29: "Ecco l'agnello di Dio, che
toglie il peccato del mondo!".
- 1 Corinzi 5,7: "Cristo, nostra Pasqua, è stato
immolato!".
- 1 Pietro 1,18-19: "sapendo che non con cose
corruttibili, come argento o oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere
tramandatovi dai vostri padri, ma con il prezioso sangue di Cristo, come
di agnello senza difetto e senza macchia".
·
Gli apostoli come agnelli in mezzo ai lupi
- Matteo 10,16: "Ecco, vi mando come agnelli in
mezzo ai lupi".
- Luca 10,3: "Andate; ecco, vi mando come agnelli
in mezzo ai lupi".
2. Profeti messianici
·
Isaia 53:
- "Era come un agnello condotto al macello; come
una pecora muta davanti al tosatore, egli non apriva la bocca".
- "Egli è stato trafitto per i nostri peccati,
schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per la nostra pace è su di
lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti".
·
Geremia 11,19: "Io ero come un agnello mansueto, che si lascia condurre
al macello; e non sapevo che tramavano contro di me dei disegni per farmi
perire: "Distruggiamo l'albero con il suo frutto, togliamolo dalla terra
dei viventi, e non si ricordi più il suo nome!"".
3. Altri riferimenti
·
Ezechiele 34:
- "Io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò
cura".
- "Susciterò su di loro un solo pastore che le
pascerà, il mio servo Davide; egli le pascerà e sarà il loro
pastore".
·
Zaccaria 9,9: "Rallegrati grandemente, o figlia di Sion! Esulta, o
figlia di Gerusalemme! Ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e salvatore,
umile e montato su un asino, su un puledro, figlio di un' asina".
Conclusione prospettica
L'immagine dell'agnello
pasquale e della pecora condotta al macello è usata nel Nuovo Testamento per
descrivere la sofferenza e la morte, accettate da Gesù il Cristo per mano delle autorità religiose e laiche di Gerusalemme. Questa immagine dell'agnello mansueto condotto al macello, è già
presente nei Profeti messianici, che preannunciano la venuta di un Messia sofferente
e salvatore. Il sacrificio di Gesù è visto come l'adempimento delle profezie
messianiche e come la definitiva liberazione dell'umanità dal peccato e dalla
condanna all'eterna lontananza da Dio e dalla festa.
[Gemini]
Etichette: charoset, Egitto, erbe amare, eucaristia, liberazione, Nisan, pane azzimo, pane e vino, quattro coppe, sangue dell'agnello, Seder, ultima cena, vino rosso
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