venerdì 24 maggio 2024
LA VITA CRISTIANA È SOLO NELLA CHIESA
È impossibile essere cristiani senza tanti altri
Giacomo 5,13-20. Commento
storico-critico
La Lettera di Giacomo, pur non
presentando un'esplicita datazione, viene generalmente collocata tra il 48 e il
50 d.C., poco prima del Concilio di Gerusalemme (At 15). Si rivolge a comunità
ebraico-cristiane disperse nell'Impero Romano, principalmente formate da
ex-giudei. Queste comunità erano caratterizzate da una certa eterogeneità
sociale e da difficoltà interne, come tensioni tra ricchi e poveri, divisioni
dottrinali e pratiche religiose non coerenti con gli insegnamenti di Gesù.
Struttura del brano e temi principali:
- vv.
     13-15:
     Esortazione alla preghiera in caso di sofferenza o gioia (eco di Sal
     34,18; 50,15; Mt 6,5-15).
 - vv.
     14-15: Rito
     di unzione degli infermi ad opera dei presbiteri (anticipazione del
     sacramento dell'Unzione degli Infermi).
 - vv.
     16-18:
     Confessione reciproca dei peccati e preghiera di intercessione (influsso
     di Mt 6,14-15; 18,21-22).
 - vv. 19-20: Correzione fraterna per riportare gli erranti sulla via della verità (riflessione su Mt 18,15-20).
 
Destinatari e modello di Chiesa
La lettera si rivolge a comunità di
cristiani di origine ebraica, presumibilmente guidate da presbiteri (anziani)
con funzione di insegnamento e di guida spirituale. Giacomo non descrive un
modello ecclesiologico strutturato, ma sottolinea l'importanza della coesione
fraterna, della preghiera reciproca e della correzione fraterna come strumenti
per vivere la fede in modo autentico. Accenna alla presenza di presbiteri, all'unzione degli infermi, alla confessione reicproca dei peccati.
Sei messaggi per la comunità
- Centralità
     della preghiera: La
     preghiera è espressione di fede e supplica a Dio in ogni situazione della
     vita (v. 13).
 - Intercessione
     fraterna:
     Pregare per gli ammalati e sostenersi a vicenda nella sofferenza (vv.
     14-15). Unzione degli infermi da parte dei presbiteri.
 - Confessione
     e perdono:
     Riconoscere i propri peccati e confessarli agli altri per ottenere il
     perdono di Dio (vv. 16-18).
 - Correzione
     fraterna:
     Ammonire con amore chi sbaglia per riportarlo sulla retta via (vv. 19-20).
 - Potere
     della preghiera unita: La preghiera concorde della comunità ha grande efficacia (v. 16).
 - Conversione
     e guarigione: La
     fede e la preghiera possono portare alla guarigione fisica e spirituale
     (vv. 14-15).
 
Passi paralleli
- Mt
     6,5-15 (discorso della montagna sulla preghiera breve, Padre nostro, e
     perdono); 18,15-22 (il perdono o condono necessario: parabola del
     creditore spietato)
 - Sal
     34,18; 50,15
 - At 15
     (Questione circa i riti mosaici; assemblea di Gerusalemme e sue decisioni
     per le comunità cristiano-giudaiche)
 
Conclusione
Giacomo 5,13-20 offre un prezioso
spaccato sulla vita delle prime comunità cristiane e sottolinea l'importanza di
elementi chiave come la preghiera, la solidarietà fraterna, la confessione dei
peccati e la correzione fraterna. Questi principi rimangono attuali per ogni
comunità cristiana che si ispira a Cristo, chiamata ad essere luogo di
accoglienza, sostegno e crescita nella fede.
[Gemini]
Etichette: chiesa di origine ebraica, confessione reciproca, potenza della preghiera, presbiteri, unzione degli infermi
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