DIO E' SOLO LUCE - VERITA'
γνόφος - חֹשֶׁךְ-
darkness: in Es 10,22 (“Mosè stese la mano verso il cielo: vennero dense
tenebre [וַיְהִ֧י חֹֽשֶׁךְ־אֲפֵלָ֛ה - καὶ ἐγένετο σκότος γνόφος
θύελλα - et factae sunt tenebrae horribiles - and there was thick <0653>
darkness <02822>] su tutta la terra d'Egitto, per tre giorni.”); 14,20;
20,21; Dt 4,11; 5,22; Gs 24,7; 2 Sam 22,10; 1 Re 8,53; 2 Cr 6,1; Est 1,1; Sal
17,10 (H Sal 18,10: “Abbassò i cieli e discese, una nube oscura sotto i suoi
piedi.”); 96,2 (H Sal 97,2: “Nubi e tenebre lo avvolgono, giustizia e diritto
sostengono il suo trono.”); Gb 3,5; 9,17; 17,13; 22,13; 23,17; 27,20; Sir 45,5;
Am 5,20 (“Non sarà forse tenebra, non luce, il giorno del Signore? Oscurità,
senza splendore alcuno?”); Gl 2,2; Sof 1,15; Is 44,22; 60,2; Ger 23,12; Ez
34,12; Eb 12,18 (“Voi infatti non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile
né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta [καὶ γνόφῳ καὶ ζόφῳ καὶ
θυέλλῃ - et turbinem et caliginem et procellam - unto blackness <1105>,
and <2532> darkness <4655>, and <2532> tempest <2366>],”).2366>2532>4655>2532>1105>02822>0653>
In ebraico esistono diversi termini equivalenti a “oscurità, tenebra”, come חֹשֶׁךְ, in 77 vv, da Gen 1,2 (“La terra era
informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio
aleggiava sulle acque.”) a So 1,15 (“Giorno d'ira quel giorno, giorno di
angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di sterminio, giorno di tenebra e
di oscurità, e giorno di nube e di caligine,”); cfr. Gen 1,4; Es 10,21; 14,20;
Gb 17,13; 18,18; 24,16; Sal 88,12; Qo 2,13; Is 5,20 (“Guai a coloro che
chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce
in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.”); Ez 8,12; Am
5,18; Na 1,8. Cfr. מָעוּף (En: gloom) insieme a חֲשֵׁכָה (En: darkness) ed a אֲפֵלָה
(En: darkness) in Is 8,22: “e rivolgerà lo sguardo sulla terra ed ecco angustia
e tenebre e oscurità desolante. Ma la caligine sarà dissipata,”.
In ebraico l’idea
di “oscurità” è espressa in almeno 107 vv, anche da diverse altre parole ebraiche,
il cui numero Strong lo riporto qui di seguito insieme ad una trascrizione fonetica
semplificata del termine e al loro significato in inglese: H652 ('ophel) dusk:--darkness,
obscurity; H2446 (Chakalyah) darkness of Jah; Chakaljah, an Israelite:--Hachaliah;
H2816 (chashowk) (Aramaic) the dark:--darkness; H2821 (chashak) to be dark, to
darken; H2822 (choshek) the dark; darkness; H2824 (cheshkah) darkness; H2825 (chashekah
or chashekah) darkness; H3990 (ma'aphel) opaque: -darkness; H3991 (ma'phelyah) opaqueness:
-darkness; H4285 (machshak) darkness, a dark place; H4588 (ma`uwph) covering
with shade, darkness, dimness; H5645 (`ab) an envelope, i.e. darkness; H5774 (`uwph)
to cover (with wings or obscurity); H5848 (`ataph) to shroud, to cover (over);
H5890 (`eyphah) obscurity, darkness.
Cfr. Gen 1,2; Es 10,22 (“Mosè stese la
mano verso il cielo: vennero dense tenebre su tutta la terra d'Egitto, per tre
giorni.”); 2 Sam 22,29; Gb 10,22; 23,17; 28,3; Sal 18,11; 139,12; Is 8,22;
58,10; Gl 2,2; Sof 1,15 (“Giorno d'ira quel giorno, giorno di angoscia e di
afflizione, giorno di rovina e di sterminio, giorno di tenebra e di oscurità, e
giorno di nube e di caligine,”).
In greco, considerando soprattutto il NT, l’dea
di “oscurità” o “tenebra” può essere espressa anche con parole diverse da γνόφος,
in Mt 4,16 (σκιά - σκότος: “Il popolo che abitava nelle tenebre [ἐν σκότει] vide
una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte [σκιᾷ θανάτου]
una luce è sorta.”); 6,23 (“ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo
sarà tenebroso [σκοτεινὸν]. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto
grande sarà la tenebra!”); 8,12; 22,13; 25,30; 27,45; Mc 4,32; 15,33; Lc 1,79;
11,34-36; 22,53; 23,44; Gv 3,19; At 2,20; 5,15; 13,11; 26,18; Rm 2,19; 13,12; 1
Cor 4,5; 2 Cor 4,6; 6,14; Ef 5,8.11; 6,12; Col 1,13; 2,17; 1 Ts 5,4-5; Eb 8,5;
10,1; 12,18; 1 Pt 2,9; 2 Pt 2,4.17 (v. 4: ζόφος: “Dio infatti non risparmiò gli
angeli che avevano peccato, ma li precipitò in abissi tenebrosi [ζόφου ταρταρώσας],
tenendoli prigionieri per il giudizio.”); 1 Gv 1,6; Gd 1,6.13; Ap 16,10 (σκοτόω:
“Il quinto angelo versò la sua coppa sul trono della bestia; e il suo regno fu
avvolto dalle tenebre [ἐσκοτωμένη]. Gli uomini si mordevano la lingua per il
dolore”).