martedì 25 giugno 2024

 

OGNI ALBERO STERILE O CHE NON DÀ FRUTTO BUONO È TAGLIATO E MESSO AL FUOCO

 

 

Matteo 7,15-20. Il discernimento razionale tra vero e bene - falso e male, è discriminante

 Video Lettura

Ecco sei idee chiave e sei messaggi utili estratti da Matteo 7,15-20:

 

Idee chiave

1.      Esistono falsi profeti che si presentano in modo ingannevole

2.      I falsi profeti vanno riconosciuti dai loro frutti (azioni)

3.      Un albero buono produce frutti buoni, uno cattivo frutti cattivi

4.      Non è possibile che un albero buono dia frutti cattivi e viceversa

5.      Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco

6.      Dai frutti si riconosce la vera natura di una persona

 

Messaggi utili

1.      Siate vigili e attenti nei confronti di chi si presenta come guida spirituale

2.      Valutate le persone in base alle loro azioni concrete, non alle apparenze

3.      La coerenza tra parole e azioni è fondamentale per la credibilità

4.      Le azioni rivelano la vera natura di una persona più delle sue parole

5.      Chi non produce "buoni frutti" rischia conseguenze negative

6.      Osservare i risultati delle azioni altrui aiuta a discernere la verità

 

Il passo di Matteo 7,15-20 è un discorso di Gesù che fa parte del "Discorso della Montagna" nel Vangelo di Matteo. In questo passaggio, Gesù avverte i suoi seguaci di stare attenti ai falsi profeti. Di seguito riporto il testo:

 

15 «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci.

16 Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?

17 Così, ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi.

18 Un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.

19 Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco.

20 Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

 

 Analisi del Testo

 

 Versetto 15

"Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci."

 

- Falsi profeti: Nel contesto biblico, i falsi profeti sono individui che si presentano come messaggeri di Dio, ma diffondono insegnamenti errati e ingannano le persone.

- Veste di pecore: Questa metafora indica che i falsi profeti appaiono innocui e benigni, simili a pecore, che sono animali notoriamente miti.

- Lupi rapaci: Questa immagine evoca pericolo e malvagità nascosta dietro un'apparenza innocua. I lupi rapaci rappresentano una minaccia grave e predatoria.

 

 Versetto 16

"Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?"

 

- Frutti: Questo termine è metaforico e si riferisce alle azioni e ai comportamenti delle persone, che rivelano la loro vera natura.

- Uva dalle spine, fichi dai rovi: Questi esempi illustrano che è impossibile raccogliere cose buone da fonti cattive. La qualità dei frutti dipende dalla natura dell'albero.

 

 Versetti 17-18

"Così, ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi. Un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni."

 

- Albero buono / albero cattivo: Gli alberi rappresentano le persone e la loro natura morale.

- Frutti buoni / frutti cattivi: Le azioni e i comportamenti che derivano dalla natura intrinseca delle persone. Le buone azioni provengono da persone con una natura buona, mentre le cattive azioni provengono da persone con una natura cattiva.

 

 Versetto 19

"Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco."

 

- Tagliato e gettato nel fuoco: Questa frase simboleggia la punizione e la distruzione dei malvagi. Non produrre buoni frutti (azioni) porta a una conseguenza severa.

 

 Versetto 20

"Dai loro frutti dunque li riconoscerete."

 

- Li riconoscerete: Questo ribadisce il punto centrale del discorso: le persone devono essere giudicate dalle loro azioni, non dalle loro apparenze o parole.

 

 Commento

 

Il messaggio centrale di questo passaggio è un ammonimento contro l'inganno e l'ipocrisia. Gesù esorta i suoi seguaci a discernere la vera natura delle persone, non basandosi sulle apparenze, ma sui risultati concreti delle loro azioni. Questo discorso è particolarmente rilevante per la comunità cristiana primitiva, che doveva affrontare varie forme di insegnamenti eretici e profeti falsi.

 

La metafora dell'albero e dei frutti evidenzia un principio di causa ed effetto morale: una buona natura produce buoni comportamenti, mentre una cattiva natura produce cattivi comportamenti. Questo principio è importante per la comprensione etica e morale della vita cristiana, suggerendo che la vera fede si manifesta attraverso azioni giuste e buone.

 

Inoltre, questo passo incoraggia i credenti a sviluppare un senso critico e discernente, per proteggere la comunità dalle influenze negative e per promuovere una vita basata sulla verità e sulla giustizia.


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