mercoledì 26 giugno 2024

 

LETTURA PUBBLICA DELLE SACRE SCRITTURE

 

 

 

LETTURA PUBBLICA DEL LIBRO DEL DEUTERONOMIO  RITROVATO

2 Re 22,8-13 e 2 Re 23,1-3. Sei insegnamenti chiave

Necessità della Lettura pubblica delle Scritture a tutto il popolo

 Video Lettura


Introduzione

I brani di 2 Re 22,8-13 e 2 Re 23,1-3 narrano la scoperta di un antico libro della Legge durante il regno di Giosia e la successiva lettura pubblica del suo contenuto. Questi eventi ebbero un profondo impatto sul regno di Giuda e offrono insegnamenti preziosi per la nostra vita spirituale.

Contesto Storico di 2 Re 22,8-13 e 2 Re 23,1-3

I passaggi biblici di 2 Re 22,8-13 e 2 Re 23,1-3 si svolgono durante il regno di Giosia, re di Giuda, nel VII secolo a.C. Questo periodo è caratterizzato da significative tensioni religiose e politiche. In particolare, i vari passaggi:

1. Riforma Religiosa:  Il regno di Giosia è noto per le sue ampie riforme religiose. Queste riforme erano in gran parte una reazione alla idolatria e alla sincretismo religioso che erano prevalenti nei regni di Giuda e Israele. Giosia cercò di centralizzare il culto nel Tempio di Gerusalemme e di eliminare tutte le forme di culto che non erano conformi alla Legge di Mosè.

2. Scoperta del Libro della Legge:  La scoperta del Libro della Legge (probabilmente una forma del Deuteronomio) nel Tempio durante il regno di Giosia è un evento chiave che ha portato a un rinnovamento dell'alleanza con Dio. Questa scoperta ha rafforzato le riforme religiose di Giosia e ha portato a un rinnovato impegno a seguire la Legge di Mosè.

3. Influenze Estere:  Durante questo periodo, il regno di Giuda era una nazione vassalla dell'Impero Assiro. Tuttavia, l'Impero Assiro stava iniziando a declinare, e questo potrebbe aver dato a Giosia l'opportunità di attuare le sue riforme senza interferenze esterne.

4. Implicazioni Profetiche:  Molti studiosi ritengono che i profeti contemporanei, come Nahum, Habakkuk e Zephaniah, abbiano influenzato le riforme di Giosia. Questi profeti denunciavano l'idolatria e l'ingiustizia sociale e chiamavano il popolo all'arrepentimento e alla riforma.

5. Fine del Regno di Giuda:  Nonostante le riforme di Giosia, il regno di Giuda fu infine distrutto dall'Impero Babilonese nel 586 a.C., circa 30 anni dopo la morte di Giosia. Questo evento è spesso visto come un giudizio divino per l'infedeltà del popolo.

6. Importanza Teologica:  Dal punto di vista teologico, la riforma di Giosia è vista come un esempio di pentimento e rinnovamento spirituale. Tuttavia, è anche un monito sulle conseguenze della disobbedienza a Dio.

 

Collegamento dei Passaggi alla Società dell'Epoca

1. Centralizzazione del Culto:  Il tentativo di Giosia di centralizzare il culto nel Tempio di Gerusalemme può essere visto come un tentativo di unificare e consolidare il suo regno in un periodo di instabilità politica. Questo riflette una tendenza comune nelle società antiche di utilizzare la religione come strumento di unificazione politica.

2. Riforma Religiosa come Risposta alla Crisi:  Le riforme religiose di Giosia possono essere viste come una risposta alla crisi spirituale e morale che affliggeva il suo regno. Questo è un tema comune nella storia, in cui le società spesso cercano di riformare o rinnovare le loro pratiche religiose in risposta a periodi di crisi o cambiamento.

3. Influenza dei Profeti:  L'influenza dei profeti contemporanei su Giosia riflette l'importanza della profezia e della guida spirituale nelle società antiche. I profeti erano spesso visti come mediatori tra Dio e il popolo, e le loro parole erano prese molto seriamente.

4. Rituali e Riti di Passaggio:  La lettura del Libro dell'Alleanza a tutto il popolo e il rinnovamento dell'Alleanza possono essere visti come un rito di passaggio, segnando un nuovo inizio per il popolo di Giuda. I riti di passaggio erano comuni nelle società antiche e spesso segnavano importanti transizioni o cambiamenti.

5. Implicazioni Sociali ed Economiche:  Le riforme di Giosia avrebbero avuto importanti implicazioni sociali ed economiche. Ad esempio, la rimozione degli alti luoghi e la centralizzazione del culto a Gerusalemme avrebbero influenzato l'economia locale e la struttura sociale delle città e dei villaggi che dipendevano da questi luoghi di culto.

6. Rispetto per la Legge:  La reazione di Giosia alla scoperta del Libro della Legge riflette l'importanza della Legge come fonte di autorità morale e religiosa nelle società antiche. Il rispetto per la Legge era fondamentale per il mantenimento dell'ordine sociale e della stabilità.

  

2 Re 22,8-13 e 2 Re 23,1-3. Idee Chiave

 1. Scoperta del Libro della Legge:  Nel capitolo 22, versetti 8-13, il sommo sacerdote Hilkiah trova il Libro della Legge nel tempio del Signore. Questo libro, presumibilmente una forma di Deuteronomio, era stato perduto o dimenticato per un lungo periodo di tempo.

 

2. Reazione del Re Giosia:  Quando il libro viene letto al re Giosia, egli strappa i suoi vestiti in segno di disperazione e pentimento. Questo atto dimostra la sua umiltà e il suo rispetto per la parola di Dio, nonché la sua preoccupazione per le conseguenze della disobbedienza del suo popolo.

 

3. Consultazione della profetessa Huldah:  Giosia invia una delegazione per consultare la profetessa Huldah riguardo al libro. Questo mostra il suo desiderio di comprendere pienamente le implicazioni del messaggio del libro e di agire di conseguenza.

 

4. Rinnovamento dell'Alleanza:  Nel capitolo 23, versetti 1-3, Giosia rinnova l'alleanza con Dio. Egli raduna tutto il popolo, dal più piccolo al più grande, e legge loro tutte le parole del Libro dell'Alleanza. Questo atto dimostra il suo impegno a guidare il suo popolo verso la fedeltà a Dio.

 

5. Impegno del Popolo:  Dopo aver ascoltato le parole del libro, tutto il popolo si impegna a seguire l'Alleanza e a obbedire alle sue istruzioni. Questo segna un momento di rinnovamento spirituale e di ritorno alla fedeltà a Dio.

 

6. Riforma Religiosa:  Questi eventi segnano l'inizio di una significativa riforma religiosa sotto il re Giosia. Egli si impegna a rimuovere tutte le forme di idolatria e a ristabilire il culto del vero Dio in tutto il regno.

 Sei insegnamenti chiave

  1. L'importanza della Parola di Dio: La scoperta e la lettura del libro della Legge riscoperta dopo anni di oblio evidenziano il valore immenso della Parola di Dio come guida per la vita individuale e nazionale. La Parola di Dio possiede il potere di orientare, correggere e trasformare.
  2. Il pericolo dell'apostasia e dell'idolatria: Il popolo di Giuda si era allontanato dalle leggi divine, adorando idoli e divinità straniere. Il libro ritrovato smaschera le loro trasgressioni e li riconduce al vero Dio. Questo episodio serve da monito contro l'idolatria in tutte le sue forme, che si manifesta quando si antepongono beni effimeri o ideologie al Dio vivente.
  3. La necessità di riforma e ravvedimento: Di fronte alla Parola di Dio, il re Giosia e il popolo si stracciarono le vesti e provarono profonda amarezza per i loro peccati. Questo atto di sincera contrizione apre la strada alla riforma e al ravvedimento, dimostrando come la Parola di Dio abbia il potere di risvegliare la coscienza e spingere al cambiamento.
  4. Il ruolo centrale del re nell'osservare e far osservare la Legge: Il re Giosia assume la responsabilità di guidare il popolo nel ritorno alla fedeltà alla Legge. Egli non solo si converte personalmente, ma promuove la lettura pubblica del libro e stipula un'alleanza con Dio per osservare le sue leggi. I leader hanno la responsabilità di promuovere i valori spirituali e custodire la Parola di Dio per il bene della comunità.
  5. L'impegno del popolo nell'alleanza con Dio: Tutto il popolo di Giuda aderisce all'alleanza rinnovata con Dio, assumendo la responsabilità di seguire le sue leggi e di vivere secondo i suoi precetti. Questo insegnamento sottolinea l'importanza dell'impegno personale e comunitario nella fede, che si traduce in azioni concrete e scelte di vita coerenti.
  6. Le benedizioni derivanti dall'obbedienza: La riforma e il ritorno alla Legge di Dio portano rinnovata prosperità e benedizioni al regno di Giuda. Questo insegnamento evidenzia che l'obbedienza alla Parola di Dio non solo ci porta a una vita retta, ma conduce anche a un benessere materiale e spirituale.

 Conclusione

Il racconto del "libro ritrovato" e della sua lettura in 2 Re 22,8-13 e 2 Re 23,1-3 offre un messaggio ricco di insegnamenti per la nostra vita. Ci ricorda l'importanza della Parola di Dio come guida e fonte di ispirazione, la necessità di ravvederci dai nostri peccati e di impegnarci a vivere secondo le leggi divine. Sottolinea inoltre il ruolo fondamentale dei leader nel promuovere i valori spirituali e la responsabilità di ogni persona nel vivere un'esistenza fedele all'alleanza con Dio.

L'invito è quello di riscoprire sempre di nuovo la Parola di Dio, lasciarci trasformare da essa e impegnarci a vivere una vita conforme ai suoi insegnamenti, per sperimentare le benedizioni che ne derivano sia per noi stessi che per la nostra comunità.

 


martedì 25 giugno 2024

 

OGNI ALBERO STERILE O CHE NON DÀ FRUTTO BUONO È TAGLIATO E MESSO AL FUOCO

 

 

Matteo 7,15-20. Il discernimento razionale tra vero e bene - falso e male, è discriminante

 Video Lettura

Ecco sei idee chiave e sei messaggi utili estratti da Matteo 7,15-20:

 

Idee chiave

1.      Esistono falsi profeti che si presentano in modo ingannevole

2.      I falsi profeti vanno riconosciuti dai loro frutti (azioni)

3.      Un albero buono produce frutti buoni, uno cattivo frutti cattivi

4.      Non è possibile che un albero buono dia frutti cattivi e viceversa

5.      Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco

6.      Dai frutti si riconosce la vera natura di una persona

 

Messaggi utili

1.      Siate vigili e attenti nei confronti di chi si presenta come guida spirituale

2.      Valutate le persone in base alle loro azioni concrete, non alle apparenze

3.      La coerenza tra parole e azioni è fondamentale per la credibilità

4.      Le azioni rivelano la vera natura di una persona più delle sue parole

5.      Chi non produce "buoni frutti" rischia conseguenze negative

6.      Osservare i risultati delle azioni altrui aiuta a discernere la verità

 

Il passo di Matteo 7,15-20 è un discorso di Gesù che fa parte del "Discorso della Montagna" nel Vangelo di Matteo. In questo passaggio, Gesù avverte i suoi seguaci di stare attenti ai falsi profeti. Di seguito riporto il testo:

 

15 «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci.

16 Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?

17 Così, ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi.

18 Un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.

19 Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco.

20 Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

 

 Analisi del Testo

 

 Versetto 15

"Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci."

 

- Falsi profeti: Nel contesto biblico, i falsi profeti sono individui che si presentano come messaggeri di Dio, ma diffondono insegnamenti errati e ingannano le persone.

- Veste di pecore: Questa metafora indica che i falsi profeti appaiono innocui e benigni, simili a pecore, che sono animali notoriamente miti.

- Lupi rapaci: Questa immagine evoca pericolo e malvagità nascosta dietro un'apparenza innocua. I lupi rapaci rappresentano una minaccia grave e predatoria.

 

 Versetto 16

"Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?"

 

- Frutti: Questo termine è metaforico e si riferisce alle azioni e ai comportamenti delle persone, che rivelano la loro vera natura.

- Uva dalle spine, fichi dai rovi: Questi esempi illustrano che è impossibile raccogliere cose buone da fonti cattive. La qualità dei frutti dipende dalla natura dell'albero.

 

 Versetti 17-18

"Così, ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi. Un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni."

 

- Albero buono / albero cattivo: Gli alberi rappresentano le persone e la loro natura morale.

- Frutti buoni / frutti cattivi: Le azioni e i comportamenti che derivano dalla natura intrinseca delle persone. Le buone azioni provengono da persone con una natura buona, mentre le cattive azioni provengono da persone con una natura cattiva.

 

 Versetto 19

"Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco."

 

- Tagliato e gettato nel fuoco: Questa frase simboleggia la punizione e la distruzione dei malvagi. Non produrre buoni frutti (azioni) porta a una conseguenza severa.

 

 Versetto 20

"Dai loro frutti dunque li riconoscerete."

 

- Li riconoscerete: Questo ribadisce il punto centrale del discorso: le persone devono essere giudicate dalle loro azioni, non dalle loro apparenze o parole.

 

 Commento

 

Il messaggio centrale di questo passaggio è un ammonimento contro l'inganno e l'ipocrisia. Gesù esorta i suoi seguaci a discernere la vera natura delle persone, non basandosi sulle apparenze, ma sui risultati concreti delle loro azioni. Questo discorso è particolarmente rilevante per la comunità cristiana primitiva, che doveva affrontare varie forme di insegnamenti eretici e profeti falsi.

 

La metafora dell'albero e dei frutti evidenzia un principio di causa ed effetto morale: una buona natura produce buoni comportamenti, mentre una cattiva natura produce cattivi comportamenti. Questo principio è importante per la comprensione etica e morale della vita cristiana, suggerendo che la vera fede si manifesta attraverso azioni giuste e buone.

 

Inoltre, questo passo incoraggia i credenti a sviluppare un senso critico e discernente, per proteggere la comunità dalle influenze negative e per promuovere una vita basata sulla verità e sulla giustizia.


 

STRETTA È LA PORTA E ANGUSTA LA VIA PER LA SALVEZZA ETERNA

 

La via e la porta della salvezza sono strette
Matteo 7,13-14. Analisi e commento. Porta e via della chiesa sono la stessa persona, Cristo.

Video Lettura

Testo

"Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; 14 quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!" (Matteo 7,13-14) 

Spiegazione

In questo brano, Gesù usa la metafora di due porte e due vie per descrivere due scelte di vita opposte. La porta stretta e la via angusta conducono alla vita, mentre la porta larga e la via spaziosa conducono alla perdizione.

La porta stretta rappresenta la vita secondo il Vangelo, che richiede impegno, sacrificio e rinuncia a se stessi. La via angusta simboleggia il cammino di fede, che non è sempre facile e richiede perseveranza. La porta larga e la via spaziosa, invece, rappresentano la vita vissuta secondo i valori del mondo, che spesso è facile e piacevole, ma che alla fine porta alla rovina.

Passi paralleli

 Sei insegnamenti per il lettore

  1. Scegliere la vita secondo il Vangelo: Non lasciarsi ingannare dalle facili attrazioni del mondo, ma scegliere la via impegnativa che conduce alla vita vera.
  2. Seguire Gesù: Mettere Gesù al centro della propria vita e seguirlo con radicalità.
  3. Rinunciare a se stessi: Non cercare la propria gratificazione personale, ma essere disposti a sacrificare qualcosa per amore di Dio e del prossimo.
  4. Amare il prossimo: Trattare gli altri con amore, compassione e rispetto, come Dio ama noi.
  5. Perseverare nella fede: Il cammino di fede non è sempre facile, ma è importante perseverare con fiducia e speranza.
  6. Confidare in Dio: La via stretta e la via angusta di cui parla Gesù richiedono fiducia in Dio. Dobbiamo credere che Dio è con noi e che ci aiuterà a superare le difficoltà del cammino. Dobbiamo anche avere fede che la vita secondo il Vangelo è la vera vita, quella che porta alla felicità eterna.

 Altri passi paralleli

 Conclusione

Seguire Gesù e vivere secondo il Vangelo non è facile, ma è possibile con la grazia di Dio e la forza della fede. Se confidiamo in Lui e perseveriamo nel cammino, possiamo raggiungere la vita eterna e la vera felicità.


lunedì 24 giugno 2024

 

LA REGOLA D’ORO VALE PER TUTTI

 

Matteo 7,12. LA REGOLA D’ORO PER TUTTI

Tema: La Regola d'Oro

 Video Lettura

Versetto: "Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti." (Matteo 7,12)

 

Spiegazione

Questo versetto, conosciuto come la Regola d'Oro, è uno dei più noti e importanti insegnamenti di Gesù. In esso, Gesù racchiude l'essenza della Legge e dei Profeti in un semplice principio: trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi stessi.

Si tratta di un invito a vivere con empatia, compassione e rispetto verso il prossimo. Non si tratta di una semplice regola morale, ma di un principio che ha il potere di trasformare le nostre relazioni e costruire una società più giusta e fraterna.

Commento

La Regola d'Oro non è facile da mettere in pratica. Richiede uno sforzo costante per superare l'egoismo e mettersi nei panni degli altri. Richiede anche il coraggio di andare controcorrente, di scegliere l'amore anche quando è difficile.

Tuttavia, la ricompensa è grande. Vivere secondo la Regola d'Oro ci porta a sperimentare una gioia più profonda e a costruire relazioni più autentiche e durature. Contribuisce anche a creare un mondo più pacifico e giusto per tutti.

Passi paralleli

Sei principi evangelici per il lettore

  1. Empatia: Mettiti nei panni degli altri e cerca di capire i loro sentimenti e bisogni.
  2. Compassione: Prova compassione per la sofferenza degli altri e sii pronto ad aiutarli.
  3. Rispetto: Tratta gli altri con dignità e valore, anche se sono diversi da te.
  4. Perdono: Impara a perdonare gli altri come Dio perdona te.
  5. Generosità: Condividi il tuo tempo, i tuoi beni e il tuo amore con gli altri.
  6. Amore: Ama il prossimo come ami te stesso.

Vivendo secondo questi principi, possiamo mettere in pratica la Regola d'Oro e contribuire a costruire un mondo migliore per tutti.

[Gemini]



 

COME COMPORTARSI CON CANI E PORCI

 

 

COME COMPORTARSI DA CRISTIANI IN UN MONDO OSTILE
Matteo 7,6. Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle ai porci

 Video Lettura

Il versetto di Matteo 7,6, sebbene breve, racchiude un messaggio profondo e ricco di significato. Gesù, utilizzando immagini forti e concrete, invita i suoi ascoltatori a discernere con saggezza a chi condividere i doni spirituali e la propria fede.


Analisi delle immagini

 

Significato e insegnamenti

Questo versetto ci insegna diverse importanti lezioni:

 

Conclusione

Il versetto di Matteo 7,6 è un invito ad utilizzare la saggezza e il discernimento nel condividere la nostra fede e i doni spirituali. Dobbiamo essere rispettosi delle "cose sante" e cercarle di condividerle con persone che sono pronte a riceverle e ad apprezzarle.

Questo versetto è importante anche per ricordare che non tutti sono disposti a ricevere il messaggio del Vangelo. Dobbiamo essere preparati ad affrontare il rifiuto e la persecuzione, ma non dobbiamo mai smettere di condividere la nostra fede con coloro che sono aperti ad ascoltare.

 

 PARALLELI

 Pr 9,7-8; 11,22; 23,9; 26,11; Mt 10,14-15; 15,26; 22,5-6; 24,10; At 13,45; 2 Cor 11,26; Fil 3,2; 2 Tm 4,14-15; Eb 6,6; 10,29; 2Pt 2,22

 

 

Sebbene non ci siano versetti esattamente paralleli a Matteo 7,6 nella Bibbia, ci sono diversi passaggi che condividono temi simili e offrono spunti complementari. Ecco alcuni esempi:

 

            Proverbi 11,22          "Come un anello d'oro nel muso di un maiale è una bella donna priva di discrezione."

 

Questo versetto evidenzia l’importanza di usare saggezza e discrezione quando si condividono cose di valore, proprio come un anello d’oro sarebbe sprecato per un maiale che non ne apprezza il valore.

 

            Matteo 10,16 "Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi. Siate dunque prudenti come serpenti e innocui come colombe."

 

In questo versetto, Gesù ordina ai suoi discepoli di essere cauti e discernenti nel condividere il messaggio del Vangelo in un mondo ostile. Sono chiamati ad essere saggi e gentili, come pecore tra i lupi.

 

            1 Corinzi 9,27           "Ma schiaffeggio il mio corpo e lo tengo sotto controllo, affinché, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia squalificato."

 

Paolo ci ricorda che anche noi dobbiamo essere consapevoli della nostra condizione spirituale prima di condividere la nostra fede con gli altri. Dobbiamo prima vivere gli insegnamenti che proclamiamo.

 

            Giacomo 1,21           "Ricevete con mitezza la parola impiantata, che ha il potere di salvare le vostre anime."

 

Questo versetto sottolinea l'importanza di ricevere la parola di Dio con umiltà e apertura, poiché ha il potere di trasformare la nostra vita. Ci ricorda che non tutti saranno ricettivi al messaggio del Vangelo.

 

            1 Pietro 2,2   "Come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale della Parola, affinché mediante esso possiate crescere nella fede."

 

Pietro ci incoraggia ad accostarci alla Parola di Dio con l'entusiasmo e la fame di un neonato. Proprio come abbiamo bisogno di nutrimento per crescere fisicamente, abbiamo bisogno di nutrimento spirituale per crescere nella nostra fede.

 

Questi passaggi, pur non essendo diretti paralleli a Matteo 7,6, forniscono un contesto prezioso e prospettive complementari sui temi del discernimento, del rispetto, dell’opportunità e della saggezza nel condividere la nostra fede. Ci ricordano di essere cauti, umili e preparati ad affrontare il rifiuto, sottolineando anche il potere e l'importanza del messaggio del Vangelo.

 

[Gemini]


 

IL SIGNORE ASCOLTA SEMPRE I SUOI CHE LO INVOCANO

 

IL SIGNORE È CON IL RESTO DEL SUO POPOLO

2 Re 19,1-36. Sintesi e messaggi

Il Signore ascolta chiunque lo prega

Video Lettura

Temi

 

Sintesi

Il capitolo 19 di 2 Re narra la minaccia assira contro Gerusalemme durante il regno di Ezechia [re di Giuda, regnò dal 715 al 686 a.C. circa. Il suo regno fu caratterizzato da una serie di riforme religiose e politiche volte a restaurare il regno di Giuda e a rafforzare il suo rapporto con Dio.]. Di fronte alla potente armata nemica, il re e il popolo si rivolgono a Dio con fervore, pregando per la sua protezione. Il profeta Isaia rassicura Ezechia che Dio interverrà e, infatti, quella stessa notte un angelo del Signore uccide 185.000 soldati assiri, costringendo Sennacherib a ritirarsi. Questo miracoloso evento dimostra la potenza di Dio e la sua fedeltà al suo popolo.

 

Paralleli biblici

 

Commento storico

La storia di Ezechia e Sennacherib (701 a.C.) ebbe un impatto significativo sul regno di Giuda e sulla sua relazione con le altre nazioni. La miracolosa vittoria di Gerusalemme rafforzò la fede del popolo in Dio e dimostrò la sua potenza alle nazioni vicine. Questo evento contribuì anche a preservare l'indipendenza di Giuda per altri anni.

 

Insegnamenti per il lettore

  1. Abbiate fede in Dio anche nei momenti più difficili.
  2. Dio protegge il suo popolo fedele.
  3. La superbia porta alla caduta.
  4. La preghiera è un'arma potente.
  5. Dio è fedele alle sue promesse.
  6. Dobbiamo confidare nella potenza di Dio e non nella nostra.

 

Conclusione

2 Re 19,1-36 è una storia ricca di fede, speranza e incoraggiamento. Ci ricorda che Dio è sempre con noi, anche nei momenti più bui, e che la sua potenza è infinita. Se confidiamo in lui e lo preghiamo con sincerità, ci aiuterà a superare qualsiasi difficoltà.


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